Redazione

FACOLTA’ DI APERTURA PER I NEGOZI IL PRIMO MAGGIO – VIZZINO: LA REGIONE VICINA A CHI STA SOFFRENDO PIU’ DI TUTTI.
Ho sempre sostenuto con convinzione la necessità di preservare i diritti dei lavoratori, anche attraverso un atto simbolico quale può essere quello di festeggiare tutti insieme il primo maggio.
Ma quest’anno è necessario fare uno strappo alla regola perché la crisi è gravissima in Puglia come nel resto del paese. A pagare più di tutti le conseguenze della pandemia sono i titolari di partite iva, tra cui i commercianti, che vedono a rischio i sacrifici di una vita per il perdurare di forti limitazioni dettate dall’emergenza sanitaria.
Da qui la decisione della Regione Puglia di non imporre alcun obbligo di chiusura alle attività commerciali durante la giornata di primo maggio. Una scelta saggia in un momento così difficile per tutti.
Mauro Vizzino – Presidente Commissione Sanità della Regione Puglia

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Una ex docente di Mesagne è stata denunciata per truffa. In pratica avrebbe affittato per 20 anni due loculi cimiteriali attigui della sua cappella gentilizia a una 73enne in cui doveva essere collocato sia il marito, defunto nel 2013, sia la stessa locataria a morte avvenuta. Contratto nullo poiché sia il locatore che la locataria hanno disatteso le norme dettate dal “Regolamento per la disciplina delle attività necroscopiche, cimiteriali, funebri e di polizia mortuaria del Comune di Mesagne” che espressamente vieta la vendita o l’affitto di loculi. La vicenda ha avuto inizio il 23 maggio 2017 quando l’ex docente si era recata presso l’abitazione della 73enne, che chiameremo Vita con un nome di fantasia, per proporgli l’affitto di due loculi nella cappella cimiteriale di sua proprietà.

Le due donne avevano discusso un po' su questo argomento e al termine dell’incontro avevano stabilito un canone di affitto ventennale pari a 3.200 euro da pagarsi anticipatamente e in contanti. Il giorno successivo le due signore si sono recate in banca dove la locataria ha prelevato la somma necessaria per onorare i due contratti di affitto. Il giorno 25 maggio fu formalizzato il contratto di locazione. L’ex docente, infatti, si era recata nell’abitazione della signora Vita e gli aveva portato due contratti, redatti di propria mano, per essere sottoscritti. Così, tra una chiacchiera e l’altra i contratti furono formalizzati. La signora Vita consegnò i soldi richiesti al locatore per l’affitto dei due loculi. In cambio ricevette i due contratti sottoscritti. Intanto, il tempo trascorre e nel febbraio del 2020 scoppia la pandemia da Covid. Il mondo si trova impreparato a fronteggiare una tale virulenta contagiosità e a migliaia si iniziano a contare le vittime.

La signora ha iniziato a temere per la propria vita, di contrarre il virus e di non farcela. Decide di sistemare le sue pendenze, tra cui la sicurezza di essere tumulata, a morte avvenuta, con il marito nella cappella gentilizia. Ha deciso, così, di recarsi in Comune per conoscere l’iter burocratico necessario per vedere formalizzati i contratti di affitto dei loculi cimiteriali. Ed è qui che scopre che il contratto è nullo poiché l’affitto o la vendita di loculi sono vietati per legge. Sconsolata e in preda al panico è uscita dal Comune ed ha, più volte, chiamato l’ex docente per chiedere chiarimenti sulla vicenda. Però, dall’altro capo del telefono non ha risposto nessuno. Inutili anche le scampanellate presso l’abitazione del locatore. Non sapendo che fare la signora Vita si è recata dal suo legale di fiducia, l’avvocato Davide De Giuseppe, per cercare di recuperare, con una moratoria, la somma versata quattro anni prima. Tuttavia, anche le richieste legali, per una conciliazione bonaria, sono cadute nel vuoto poiché la docente non ha ottemperato a quanto richiesto dall’avvocato De Giuseppe. Così, alcuni giorni fa è stata presentata una denuncia alla Procura della repubblica di Brindisi per il reato di truffa. Su questa triste vicenda indaga la polizia.  

In ogni modo, secondo l'avvocato della locataria la storia sarebbe ben diversa poiché la sua assistita è disponibile a rifondere gradualmente quando percepito e così non vi sarebbero gli estremi di una truffa. Su questa vicenda, probabilmente, saranno i giudici del tribunale di Brindisi ad esprimersi e attribuire le rispettive responsabilità.  

 

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 29 aprile 2021 in Puglia, sono stati registrati 12.290 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.501 casi positivi: 422 in provincia di Bari, 113 in provincia di Brindisi, 221 nella provincia BAT, 332 in provincia di Foggia, 226 in provincia di Lecce, 179 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione, 6 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 30 decessi: 13 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, 5 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.211.107 test.

179.232 sono i pazienti guariti.

48.429 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 233.497 così suddivisi:

89814 nella Provincia di Bari;

22.999 nella Provincia di Bat;

17.463 nella Provincia di Brindisi;

42.202 nella Provincia di Foggia;

23.187 nella Provincia di Lecce;

36.715 nella Provincia di Taranto;

752   attribuiti a residenti fuori regione;

365  provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Assegnazione di sedi alle associazioni del Terzo Settore: dopo l’avviso esplorativo è in arrivo il bando pubblico. 

Nei mesi scorsi, l’Amministrazione Comunale di Mesagne ha effettuato un’indagine esplorativa per individuare il fabbisogno logistico proveniente dal mondo dell’associazionismo locale.

Tale iniziativa – ha dichiarato il sindaco della città, Toni Matarrelli - si è rivelata utile per selezionare le diverse tipologie di sedi operative, al momento disponibili, che l’Amministrazione intende mettere a disposizione delle associazioni del terzo settore al fine di garantire il supporto necessario allo svolgimento delle attività promosse dalle realtà interessate”.

Alla luce dei bisogni rilevati, l’Amministrazione Comunale sta predisponendo apposito bando, che verrà pubblicato nell’ultima settimana di maggio 2021 con scadenza alla metà di giugno 2021. Alla data della pubblicazione, le associazioni che vorranno partecipare all’avviso pubblico, in forma singola o associata, dovranno risultare iscritte agli albi regionali, ai sensi del lgs. 117/2017 (codice del Terzo Settore), cosi come previsto, fra l’altro, dal nuovo articolo 11 del “Regolamento sulle procedure di gestione del patrimonio immobiliare del Comune​ ​ di Mesagne” approvato con delibera di​ ​ consiglio comunale n° 49 del 22 ottobre 2020.

​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ “Le associazioni, attraverso il modulo di partecipazione che verrà allegato all’avviso di prossima pubblicazione – ha spiegato Antonio Calabrese, consulente cittadino alla Partecipazione attiva – potranno presentare dei progetti di utilità sociale, culturale, di impegno civico e solidaristico finalizzati all’utilizzo dell’immobile richiesto”. I progetti saranno vagliati da un’apposita commissione, così come previsto dal citato regolamento comunale. Per la valutazione delle istanze, una particolare considerazione verrà riservata alle proposte nelle quali sarà evidenziata la volontà di condividere gli spazi assegnati con le modalità di coworking.

Erchie. Compie una truffa on-line, ma viene identificato, denunciato un giovane crotonese. In Erchie, i Carabinieri della locale Stazione, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato un 18enne della città di Crotone, per il reato di truffa commessa in danno di un 35enne del luogo. In particolare, il giovane autore del raggiro, fingendo l’intenzione di vendere on-line una consolle di playstation, ha pubblicato una inserzione su un sito internet che ha attratto l’inconsapevole vittima, inducendola a eseguire un bonifico di 110,00 Euro sulla sua carta postepay e senza mai ricevere l’oggetto acquistato.

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Ceglie Messapica. Ripristinata la custodia cautelare in carcere perché è evaso dagli arresti domiciliari. In Ceglie Messapica, i Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito l’ordinanza di ripristino della custodia cautelare in carcere, emessa dalla Corte di Appello di Lecce, nei confronti di un 31enne del luogo, sottoposto agli arresti domiciliari. Il citato provvedimento è scaturito dal reato di evasione commesso dall’uomo, il 21 aprile scorso, allorquando si è allontanato dalla propria abitazione senza il permesso dell’Autorità Giudiziaria. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Brindisi.

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Brindisi. Viaggia alla guida della sua autovettura per le vie della città con un coltello occultato nello sportello del veicolo, denunciato. I Carabinieri della Compagnia di Brindisi-Sezione Radiomobile, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato un 31enne del luogo, per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. In particolare, durante un controllo all’autovettura da lui condotta per le vie della Città di Brindisi, i militari hanno rinvenuto un coltello, occultato nella portiera anteriore del veicolo, che è stato sottoposto a sequestro.

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Con l’arrivo della primavera riprendono i lavori per la sistemazione e il rifacimento delle strade dell’abitato di Francavilla Fontana.

Il primo lotto di interventi, per cui l’Amministrazione Comunale ha investito 750 mila euro, comprende la sistemazione di 40 vie, alcune delle quali già riasfaltate la scorsa estate.

“Dopo una attesa più lunga del previsto a causa del prolungato maltempo, sono ripresi i lavori per il miglioramento delle rete viaria di Francavilla Fontana – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – nella scelta delle prime strade da rifare in questo blocco di lavori abbiamo privilegiato vie, anche di piccole dimensioni, dimenticate da molti anni e con un asfalto particolarmente deteriorato.”

I lavori sono ripartiti giovedì 28 aprile con via Bellanova, via Pepe, via Immacolata e via Semeraro.

“Siamo consapevoli che le strade di Francavilla Fontana presentano numerose criticità – prosegue il Sindaco Denuzzo – per questo motivo abbiamo investito 1,2 milioni di euro per la messa in sicurezza e il loro rifacimento. Si tratta di un grande sforzo economico per il nostro Comune che viene incontro alle numerose e legittime istanze della cittadinanza.”

Il primo lotto da 750 mila euro comprende via Fiume, via Silvio Pellico, via Martiri di Belfiore, via Di Vagno, via Rudiae Paucetia, via Salamastro, via Cesare Milone, via Pinca, via Leonardo Antonio Forleo, via Parini, via Sellario, via Confalonieri, via Pepe, via Immacolata, via Lupo, via La Pira, via Braccio, via De Gasperi, via Giolitti, via Bartolo Longo, via Della Conciliazione, via Semeraro, via Gioberti, via Bellanova, via Massari, via Piave, via Tagliamento,  e Strada Tiberio Capitolo in contrada Cantagallo.

“Questo primo lotto rappresenta solo l’inizio – conclude il Sindaco – dopo il completamento di questi lavori, che richiederanno diverse settimane, avvieremo le procedure per un nuovo blocco di strade. Tra le priorità ci sarà sicuramente via San Francesco che, dopo la sistemazione del verde con la piantumazione di 32 nuovi alberi, necessita del rifacimento anche del tappeto d’asfalto.”

A breve riprenderanno anche gli interventi di manutenzione ordinaria con la riparazione delle buche.

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1 MAGGIO: COLDIRETTI PUGLIA, IN FUMO GITE E SCAMPAGNATE; CRACK PER 15MILA RISTORANTI E BAR, 6500 PIZZERIE E 900 AGRITURISMI.

Ponte del 1° maggio in fumo con la Puglia in zona arancione che impone la chiusura di 15mila bar, trattorie, ristoranti, 6500 pizzerie e 900 agriturismi in Puglia, con effetti pesanti sull’insieme delle attività economiche ed occupazionali. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, secondo cui la spesa alimentare è tornata indietro di dieci anni su valori del 2010 nonostante che in termini percentuali si sia verificato un aumento rispetto alle altre spese.

In complesso – sottolinea Coldiretti Puglia - quasi 22000 ristoranti, bar, mense e pizzerie  e gli agriturismi operanti in Puglia sviluppano un fatturato annuale di oltre 5 miliardi di euro che ora è praticamente azzerato, con i pesanti effetti che si trasferiscono direttamente – conclude Coldiretti Puglia - lungo tutta la filiera a causa del taglio delle forniture di alimenti e bevande colpendo le aziende agricole ed alimentari per le quali è necessario prevedere adeguati ristori.

I limiti imposti agli spostamenti e la chiusura delle l’attività di ristorazione impediscono le tradizionali gite fuori porta nelle campagne dove a soffrire sono i 900 agriturismi presenti in Puglia che – secondo la Coldiretti regionale - hanno subito perdite per oltre 100 milioni di euro per effetto della pandemia.

Una situazione di difficoltà che ha fatto chiudere il 14,4% di bar e ristoranti e gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione – continua la Coldiretti – si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – precisa la Coldiretti Puglia – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione e l’agriturismo – precisa la Coldiretti regionale – rappresentano addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato.

Consentire la riapertura dei ristoranti a pranzo e cena per chi ha spazio esterno riguarderebbe – stima la Coldiretti Puglia – in media circa la metà dei 22mila servizi di ristorazione presenti in Puglia con i posti all’aperto dei locali che sono, però, molti meno rispetto a quelli al coperto. Le maggiori difficoltà si registrano nei centri urbani stretti tra traffico ed asfalto mentre nelle campagne – sottolinea la Coldiretti regionale – ci si sta organizzando secondo Campagna Amica per offrire agli ospiti la possibilità di cenare sotto gli uliveti e in mezzo alle vigne che stanno germogliando oppure nell’orto con la possibilità di raccogliere la verdura direttamente. La possibilità di riaprire le attività di ristorazione sfruttando gli spazi all’aperto – precisa la Coldiretti regionale – salverebbe i 900 agriturismi pugliesi che possono contare su ampie aree all’esterno per assicurare il necessario distanziamento a tavola. Una misura attesa dopo che le chiusure a singhiozzo dall’inizio della pandemia hanno tagliato i redditi degli operatori.

“Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto dove le distanze si misurano in ettari, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”, afferma Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti.

Per effetto delle limitazioni imposte alla ristorazione è a rischio un sistema agroalimentare che in Puglia è assicurato grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle – conclude Coldiretti Puglia - più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione che a causa dell’emergenza Covid è sostenuta dalle consegne a domicilio e dall’asporto.

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L’apertura delle attività commerciali nei giorni del il Primo e 2 Maggio , quest’anno, ci sembra assolutamente inopportuna. Non solo i negozi aperti consentiranno l’alibi per assembrarsi in luoghi chiusi con comportamenti oltremodo pericolosi, ma causeranno ulteriore stress ai lavoratori del commercio, già sottoposti a turni massacranti e logoranti, senza peraltro essere stati vaccinati. Noi siamo, da sempre, contrari alle aperture nelle festività, in particolare in occasione della festa “del lavoro e dal lavoro” ma in questo caso ci sembra addirittura inconcepibile. Siamo consci che non sia il momento per valutare se sia opportuno o meno il lavoro festivo nel commercio, ma certamente, perlomeno in questa situazione, è necessario che gli addetti del settore possano godere di una giornata di riposo in più e poter stare in famiglia.

I lavoratori del commercio, in prima fila nella battaglia al Coronavirus, ci stanno garantendo, a rischio della propria salute, l’approvvigionamento dei beni di prima necessità; hanno quindi diritto al recupero delle energie psicofisiche, in un periodo in cui sono sottoposti a un continuo stress per la paura del contagio e la gestione degli afflussi dei cittadini. Si deliberi, come già hanno fatto l’anno scorso con meno contagi, la chiusura in queste particolari festività.

Bisogna tutelare la salute dei lavoratori e quella di tutti noi. Siamo quotidianamente inondati di appelli a limitare le uscite, facciamo che il prossimo weekend si esca ma per stare all’aperto, distanziati e si conceda questo lusso anche ai lavoratori del commercio senze rischiare di mettere a repentaglio la salute propria e altrui. Invitiamo tutte le Autorità Istituzionali a partire dal Presidente della Regione Emiliano, fino ai Sindaci dei diversi Comuni, a deliberare per impedire le aperture delle attività commerciali in occasione delprossimo fine settimana.

Nicola Cesaria segretario regionale PRC-SE Puglia

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