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Una nuova statua a Mesagne nella processione dei Misteri In evidenza

Aprile 14, 2022 1407
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“Ecco tua Madre”, è il titolo del complesso di statue, che si compone di quattro figure, che ha ricevuto la benedizione di monsignor Fabio Ciollaro, nuovo vescovo della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, che venerdì farà la sua prima apparizione nella processione dei Misteri di Mesagne. La statua, alta oltre tre metri, è stata realizzata dal maestro cartapestaio, Mino Tenore di Mesagne secondo le antiche tecniche degli artigiani della cartapesta e commissionata dalla confraternita del Crocifisso. Particolarmente colpito dalla bellezza della statua è stato il sindaco, Toni Matarrelli. “Ho partecipato alla cerimonia, che si è tenuta nel Santuario di Mater Domini, ammirando da vicino la bellezza di un’opera di pregiata manifattura dalla quale trapela la maestria e l’esperienza del bravo artista mesagnese Mino Tenore”, ha tenuto a precisare il primo cittadino.

La nuova struttura scultorea il prossimo 15 aprile verrà portata a spalla, da sei “penitenti”, in occasione della tradizionale processione dei Misteri del Venerdì Santo, che tornerà a svolgersi dopo la pausa dei due anni di pandemia. “Vivrò questo momento di ritrovata condivisione con speciale emozione perché per me sarà anche la prima processione dei Misteri alla quale prenderò parte da sindaco della città di Mesagne”, ha concluso Matarrelli. L’Unesco ha riconosciuto, dei quindici patrimoni immateriali dell’Umanità, la celebrazione con le grandi strutture processionali a spalla, fatto che dimostra quanto sia ampio il ruolo che le feste patronali e le paraliturgie della Quaresima e della Settimana Santa, nel nostro caso, ricoprono nel complesso delle tradizioni popolari e devozionali italiane. Tanto basta a giustificare il fatto che ancora nel 2022 una comunità senta il bisogno di aggiungere alle già numerose statue dei Misteri, che il Venerdì Santo sfilano per la città, una nuova macchina processionale realizzata, come le altre già esistenti, nel pieno rispetto della tradizione secolare della cartapesta salentina.

Al di là del dato di fede, è innegabile che le paraliturgie della Settimana Santa continuano a costituire, a fronte di una apparente staticità tradizionale, momenti di forte aggregazione religiosa oltre che di straordinario coinvolgimento popolare. “Cosa che si è potuta sperimentare direttamente quando si è dovuto assemblare il gruppo statuario sulla portantina, corredandolo della croce e di tutti gli accorgimenti necessari per portarlo in processione”, ha spiegato l’artista, Mino Tenore. La Confraternita del Santissimo Crocifisso, infatti, si è spesa con tutte le forze, soprattutto col lavoro prezioso dei maestri, Antonio Tamburrino, Carmelo Pasimeni, Giovanni Librale e Arturo Destino. “Un grazie infinito va dato a loro e ovviamente a tutta la Confraternita e al priore Antonio Pacciolla, che con entusiasmo e grande partecipazione si sono spesi per questo dono alla comunità”, ha concluso l’autore dell’opera.

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