Redazione

“Anche la città di Mesagne trarrà notevoli vantaggi dalla gestione dei fondi del Pnrr che rappresentano una grande occasione per la ripartenza e la modernizzazione del nostro Paese, e della nostra città, dopo la doppia crisi, quella economica del 2008 e quella pandemica nella quale siamo ancora immersi, che hanno colpito e sconvolto l’Europa e l’Italia nell’ultimo decennio”, ad affermarlo è Francesco Segretario cittadino del Partito democratico.

Infatti, la drammatica situazione economica e sociale, che la diffusione del coronavirus ha determinato, ha incontrato una risposta adeguata da parte dell’Unione Europea che, a differenza di quanto avvenne all’indomani della crisi finanziaria partita dagli Usa, ha scelto la strada degli investimenti pubblici per superare le difficoltà contingenti e affrontare le grandi questioni attuali: ammodernamento della pubblica amministrazione, innovazione tecnologica, transizione ecologica e digitale, tutela del territorio. Se è vero, come è vero, che determinante sarà avere una visione di Paese, altrettanto necessario è che i Comuni facciano e bene la loro parte. Saranno infatti le città i luoghi in cui i grandi processi di trasformazione si concretizzeranno e incideranno nella vita di tutti i cittadini. “La sfida - ha proseguito il segretario del Pd - è squisitamente politica e anche a Mesagne è richiesto un salto di qualità da parte di tutti i soggetti politici in campo. La consiliatura in corso dovrebbe caratterizzarsi per essere quella della gestione del Pnrr, ed è evidente come questo tema non può riguardare solo l’Amministrazione comunale, ma è l’intero Consiglio comunale, unitamente al corpo sociale e produttivo della città, a dover essere investito di questa responsabilità”.

Per Rogoli “il futuro di Mesagne passa dagli obiettivi del Pnrr per i Comuni fissati per il 2026: dall’attrattività dei borghi per superare le contraddizioni che insistono sul nostro straordinario centro storico, agli impianti di gestione dei rifiuti per alleggerire capitoli di spesa che hanno raggiunto soglie record per il bilancio asfittico del nostro Comune, dalla rigenerazione di parchi e giardini pubblici, all’introduzione di nuovi percorsi ciclabili e pedonali e del trasporto rapido di massa per ridurre al minimo l’uso dell’auto privata”. E ancora, passando “agli obiettivi dedicati alla missione sociale: piano per asili nido, di fondamentale importanza considerato quanto siamo ancora lontani dagli standard di posti nido pubblici che dovremmo avere nel nostro ambito; tutela delle persone vulnerabili, con disabilità e senza tetto: housing temporaneo, progetti urbani integrati”. Sfide che, se colte e affrontate, consentirebbero di proiettare Mesagne “nel futuro, bloccando un calo demografico lento ma costante che riguarda anche noi è che fa delle nostre comunità realtà sempre più impoverite di risorse per progredire”, ha concluso il segretario del Pd.

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Positivi e tamponi nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 7 novembre. Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza Covid-19 nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Alla data del 7 novembre 2021 risultano positivi 218 soggetti, di cui 96 uomini (44%) e 122 donne (56%), con età media di 44,5 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 43 nella fascia 0-18 anni, 131 tra 19-64 anni, 30 tra 65-79 anni, 14 negli 80 e oltre.

I fattori di rischio per cui è stato predisposto il tampone sono: “sospetto di caso” 105 (48,2%),“contatto con caso accertato” 73 (33,5%), “screening” 4 (1,8%) e “rientro da area a rischio” 2 (0,9%); in 34 casi (15,6%) il fattore di rischio non è definito. L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute degli attualmente positivi descrive 134 (61,5%) paucisintomatici, 59 (27,1%) soggetti asintomatici, 10 (4,6%) con sintomatologia lieve, 3 (1,4%) severi, 2 (0,9%) in fase di guarigione; per 10 (4,6%) soggetti il dato non è noto. Per 189 (86,7%) soggetti è stata predisposta la sorveglianza con isolamento fiduciario e per 7 (3,2%) il ricovero in isolamento; per 22 (10,1%) soggetti il dato non è noto.

Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 50 a Brindisi, 30 a Mesagne, 28 a Francavilla Fontana, 20 a Fasano, 18 a Latiano, 14 a Cellino San Marco, 11 a Ostuni, 10 a San Pancrazio Salentino, 10 a San Vito dei Normanni, 8 a San Pietro Vernotico, 4 a Carovigno, 4 a San Donaci,  3 a Ceglie Messapica, 3 a San Michele Salentino, 1 a Cisternino, 1 a Erchie, 1 a Oria, 1 a Torchiarolo, 1 a Torre Santa Susanna, 0 a Villa Castelli. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Francavilla Fontana, Brindisi, Torre Santa Susanna, Oria.

Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 7 novembre 2021, sono stati sottoposti a tampone molecolare per la ricerca di Sars-CoV-2 in totale 136.446 residenti nella provincia di Brindisi, pari a 349,5 soggetti ogni 1.000 residenti. Per 110.351 (80,8%) soggetti sottoposti a test è definito il fattore di rischio per cui è stato predisposto il tampone; si osserva come il test effettuato per “caso sospetto” rappresenti la motivazione di esecuzione del tampone in circa il 45% dei casi. Dei 136.446 soggetti sottoposti a tampone molecolare, 21.703 (15,9%) sono risultati positivi al test, con una incidenza cumulativa stimata pari a 555,8 casi x10.000 residenti; si conferma il trend in aumento dei casi. I positivi comprendono 11.191 donne (51,6%) e 10.512 uomini (48,4%) e l’età media è pari a 44 anni.

Il tasso di letalità è pari all'1,8%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso, mentre nella fascia 0-29 anni non si registrano decessi. Sono 394 i decessi totali: 308 casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 54 tra i 60 e i 69 anni, 23 casi tra i 50 e i 59, 7 casi tra i 40 e i 49, e 2 nella fascia 30-39.

“Il tasso di positività, sul piano nazionale, sale tra domenica e lunedì dal 1,3 per cento al 1,7 per cento. Non possiamo perdere tempo. In Puglia si è registrata un’accelerata nelle vaccinazioni nel primo giorno della settimana, con più di dodicimila vaccinazioni, ma non possiamo permetterci un’altra frenata fra cinque giorni. Il dato di domenica scorsa è assurdo: 139 vaccini in tutta la Puglia. Così ci schiantiamo contro il virus”. 
Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando i dati della campagna vaccinale aggiornati alle ore 6:11 del 9 novembre 2021. 
“Nella giornata di ieri, 8 novembre, sono state somministrate 12.816 dosi. Più 12.675 dosi rispetto al 7 novembre, più 10645 dosi rispetto al 6 novembre e più 1.503 dosi rispetto al 5 novembre. 
Le 12.816 dosi somministrate ieri sono così suddivise: 328 addizionali, 6.964 richiami, 1.228 prime dosi, 4.150 seconde dosi e 146 a persone con pregressa infezione. 
Le dosi addizionali somministrate sinora, cioè quelle destinate alle persone trapiantate, immunodepressi e pazienti oncologici, sono 15.363, su un totale complessivo di 155.641. Ne restano dunque da vaccinare con dose addizionale 140.278. 
Le dosi di richiamo (booster) somministrate sinora, cioè quelle destinate per ora a persone ultra sessantenni e operatori sanitari, sono 89.128, su un totale complessivo di 305.806. Ne restano dunque da vaccinare con dose di richiamo 216.678. 
I vaccinati totali con dose addizionale e richiamo sono 104.491 su un totale di 461.447, pari al 22,64 per cento. Ne restano da vaccinare 356.956. 
Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose addizionale la Puglia è in generale al tredicesimo posto con lo 0,39 per cento. Nel dettaglio: nona nella fascia d’età 12-19, dodicesima nella fascia 20-29, undicesima nella fascia 30-39, undicesima nella fascia 40-49, nona nella fascia 50-59, quattordicesima in quella 60-69 anni, quindicesima nella fascia 70-79 anni, quindicesima nella fascia 80-89 anni, diciannovesima nella fascia dai 90 anni in su.  
Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose di richiamo (booster) la Puglia è in generale al sedicesimo posto con il 2,27 per cento. Nel dettaglio: nona nella fascia d’età 12-19, sesta nella fascia 20-29, quarta nella fascia 30-39, quinta nella fascia 40-49, settima nella fascia 50-59, dodicesima in quella 60-69 anni, diciannovesima nella fascia 70-79 anni, quattordicesima nella fascia 80-89 anni, diciottesima nella fascia dai 90 anni in su.  
La popolazione pugliese che rientra nella fascia d’età vaccinabile contro il Covid è di 3.544.797 abitanti: di questi hanno ricevuto la prima dose l’86,72 per cento, anche la seconda l’80,52 per cento.
Sono invece 497.908 i pugliesi che non hanno ancora ricevuto alcuna dose di vaccino. 
Abbiamo in giacenza 721.189 vaccini. 
Al momento la percentuale di occupazione delle terapie intensive pugliesi è ferma al 4,1 per cento. Più nel dettaglio ci sono complessivamente 20 ricoverati in terapia intensiva su 482 posti letto disponibili. I ricoverati in area non critica sono 151 su 2745 posti letto disponibili”.

Consiglio regionale: ok alla proroga del Piano casa e del recupero volumetrico dei sottotetti.

Approvata all’unanimità la proroga del Piano casa. Con la modifica proposta dai consiglieri del Pd Fabiano Amati e Filippo Caracciolo, il termine previsto all’articolo 7 comma 1 della legge regionale 14 del 2009, si proroga al 31 dicembre 2022, al fine di conseguire gli incrementi volumetrici consentiti dalla stessa legge. Insieme a questa, è stata approvata anche la proroga al 1° agosto 2021, previsto come termine temporale di esistenza dell’immobile su cui far valere i benefici del Piano casa.
Con un emendamento a firma del consigliere Amati, sono state apportate modifiche alla legge regionale in materia di recupero dei sottotetti, dei porticati, dei locali seminterrati e interventi esistenti e di aree pubbliche non autorizzate. Pertanto, è stata prorogata al 30 giugno 2021 la data entro cui siano stati realizzati gli immobili ai fini del recupero volumetrico.

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Legge valorizzazione patrimonio culturale, Pagliaro: “Con mio emendamento saranno tutelate lingue locali e dialetti”.

Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de ‘La Puglia Domani’.
“È la lingua uno degli elementi essenziali del nostro patrimonio culturale immateriale. Ecco perché, nella legge approvata oggi in Consiglio regionale per la valorizzazione di questo patrimonio, ho voluto inserire un emendamento aggiuntivo – già approvato in Commissione Cultura – volto proprio alla tutela dell’aspetto linguistico, in modo da poter custodire l’enorme scrigno che contiene le tradizioni locali, segno distintivo di ogni singolo territorio. Le Puglie sono un mosaico di territori, ciascuno con una propria matrice culturale e un’identità propria, da custodire e tramandare con orgoglio. 
Ho sempre creduto che siamo soprattutto la lingua che parliamo e che i dialetti, così come i modi di dire e tutte le espressioni tipiche, siano una componente essenziale e distintiva della nostra cultura originaria.
Il mio emendamento inserisce fra i compiti della Regione la “rivitalizzazione e diffusione di tutte le lingue locali della Puglia, dal Salento al Gargano, in quanto significative espressioni del patrimonio culturale immateriale”. Gli strumenti a disposizione possono essere davvero tanti: attività e incontri mirati, libri e pubblicazioni, produzioni teatrali e musicali, programmi editoriali e radiotelevisivi.
Preservare i dialetti vuol dire rivendicare l’orgoglio delle proprie origini e sottrarle all’omologazione e all’omogenizzazione culturale.  Un esempio su tutti: il Griko della Grecìa e l’Arbëreshë italo-albanese: due anime diverse di un territorio bello, colorato, per questo motivo dobbiamo salvare tutti i dialetti che rischiano l’oblio.
Ecco lo spirito del mio emendamento, che va a colmare un vuoto in una legge importante e preziosa, che mette al centro della cultura il patrimonio immateriale che dà sostanza alle diverse anime delle Puglie”.

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Nota del consigliere regionale, Renato Perrini presidente della Commissione regionale di studio e d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia.
“A nome dell’intera commissione regionale sulla criminalità pugliese, ringrazio le Prefetture e le Procure pugliesi che hanno risposto al nostro invito apportando non solo preziosi contributi al nostro lavoro, ma stimolandoci a ritornare a svolgere la quella funzione che sui territori la Politica ha smarrito: essere cuscinetto fra le Istituzioni e la società. Un ruolo che, se svolto correttamente, potrebbe prevenire molti fenomeni andando a riempire quei vuoti dove si insinua la criminalità comune, ma soprattutto organizzata.
Noi politici dobbiamo tornare a parlare con la gente, soprattutto con i giovani. I fatti avvenuti nelle serate di movida a Barletta e Bisceglie sono la punta di un iceberg di generazioni che il sabato sera trovano normale uscire armati di coltello e uccidere per futili motivi. La Commissione che presiedo non può sicuramente sostituirsi o svolgere una funzione investigativa e inquirente, ma può essere politicamente e socialmente utile trasformando la parola PREVENZIONE in progetto che arriva soprattutto nelle scuole. Educare le future generazioni deve essere il compito della Squadra Stato e non delle singole Istituzioni, per questo a cominciare dalla BAT avvieremo delle interlocuzioni con le associazioni e soggetti del territorio per cercare di avvicinare i giovani alle Istituzioni, comprese le Prefetture e Procure.
Questo è il ruolo che vorremmo svolgere come Commissione, raccogliendo il grido di allarme dei Prefetti e Procuratori, senza sottovalutare la richiesta di potenziamento di organico delle Forze dell’Ordine che gireremo ai nostri partiti a livello nazionale perché possano fare pressioni sul governo nazionale e sul ministro dell’Interno per alzare l’attenzione sulla Puglia”.

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Approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, la proposta di legge “Archivio de La Gazzetta del Mezzogiorno. Contributo per l’ordine, inventario e conservazione”.
Con provvedimento del 18 settembre 2020, la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia dichiarava l’Archivio de la Gazzetta del Mezzogiorno d’interesse storico particolarmente importante. 
Obiettivo del dispositivo legislativo è rafforzare l’intento pubblicistico attraverso la disponibilità dell’Archivio in favore del Consiglio regionale della Puglia, affinché tutti possano accedere per motivi di ricerche e di studio ed assicurarsi un diritto all’accesso. 
L’Archivio è un complesso organico e unitario, articolato in fondi e serie che documentano la vita della testata negli anni, in tutta la sua complessità: dai profili gestionali e amministrativi a quelli più squisitamente editoriali, intellettuali e culturali, con riferimento a tutte le redazioni, centrali e locali, che negli anni si sono succedute.
Pertanto, al fine di contribuire all’ordine, all’inventario e alla conservazione dell’archivio, nel testo della legge è previsto un contributo di 250 mila euro destinato al soggetto giuridico proprietario dell’archivio e obbligato ad eseguire le prescrizioni d’ordine, inventario e conservazione previste dalla dichiarazione d’interesse storico importante e relativi vademecum. È previsto anche che il procedimento d’erogazione del contributo dovrà essere avviato sulla base della presentazione, da parte del soggetto destinatario, di una dettagliata e motivata stima dei costi e definito con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa.

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Di Gregorio, Mennea, Parchitelli e Bruno: “I Giochi del Mediterraneo del 2026 occasione per tutta la Puglia”.

Nota congiunta dei consiglieri regionali del Gruppo Pd Vincenzo Di Gregorio, Ruggiero Mennea, Lucia Parchitelli, Maurizio Bruno.
“E’ ancora vivido il ricordo delle imprese dei nostri campioni olimpici e paralimpici. Abbiamo sofferto, esultato, festeggiato insieme a loro in un’estate indimenticabile per i numerosi successi sportivi conseguiti.
La Regione Puglia ha reso omaggio pubblicamente ai suoi atleti con la cerimonia svoltasi a metà settembre. Un tributo sincero, sentito e doveroso. Ma ora, spenti i riflettori delle grandi competizioni internazionali, non dobbiamo dimenticarci dei nostri campioni. Anzi, dovremmo aiutare le società di eccellenza della regione perché attraverso lo sport si può anche valorizzare e promuovere il brand Puglia e il nostro stile di vita.
Soprattutto, però, non dobbiamo dimenticarci delle migliaia di ragazze e ragazzi, di giovani e meno giovani, di donne e uomini che praticano attività sportiva. Un esercito silenzioso che non approda alle ribalte televisive e mediatiche, che fa sport per passione, con grandi sacrifici anche economici. Non dobbiamo qui ribadire l’importanza, anzi la necessità, di praticare l’attività fisica a qualsiasi età, ma non sempre questa consapevolezza si traduce in politiche attive e di sostegno per lo sport. 
Negli ultimi anni sono indubbiamente aumentati gli interventi della Regione Puglia in questo campo. E’ stata avviata una significativa inversione di tendenza, ma non siamo ancora allineati con gli standard di altri paesi dell’Unione europea. A complicare ulteriormente la situazione sono intervenuti il covid e le restrizioni imposte dalla pandemia a seguito delle quali molte associazioni e strutture sportive hanno dovuto cessare la loro attività.
Anche per lo sport, come sta avvenendo per altri ambiti, sarebbe necessario segnare una ripresa post-covid mettendo in campo politiche mirate a sostegno del settore. Andrebbero aiutate le tantissime società sportive dilettantistiche che garantiscono a giovani e meno giovani di fare sport ed in parallelo bisognerebbe rinnovare e potenziare l’impiantistica sportiva pubblica sui territori. 
Il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), non ha previsto interventi in tal senso, ma si possono percorrere altre strade. Una possibilità è offerta, ad esempio, dai grandi eventi ed in questo senso l’appuntamento con i Giochi del Mediterraneo del 2026 assegnati a Taranto è un’occasione per tutta la Puglia.
La vera sfida dei Giochi del Mediterraneo, infatti, non è quella di garantire lo svolgimento delle competizioni e ospitare nel migliore dei modi le delegazioni estere. La vera opportunità è rendere fruibili sui territori le nuove strutture sportive che verranno costruite e quelle già esistenti che verranno rese più moderne e funzionali.
Questo autentico patrimonio dovrà restare a disposizione della collettività e dovrà diventare nel vero senso del termine la “palestra” dei campioni del futuro. I Giochi del Mediterraneo sono una grande occasione per tutta la Puglia; Taranto è la città capofila, ma gli interventi di impiantistica sportiva riguarderanno molte aree della regione. 
Giustamente e con lungimiranza la Regione Puglia ha voluto e sostenuto la candidatura del capoluogo ionico. Nostro dovere ora è innanzitutto tenere fede all’impegno rispettando il cronoprogramma che riguarda l’impiantistica sportiva e il corretto svolgimento dei Giochi. 
In parallelo, occorre proseguire sulla strada della lungimiranza programmando il post Giochi del Mediterraneo. Dobbiamo lavorare affinché la pratica sportiva diventi sempre più diffusa e accessibile a tutti, dobbiamo creare le condizioni per avvicinare i giovani, le fasce deboli i diversamente abili, gli anziani. Dobbiamo immaginare la pratica sportiva come un indicatore di benessere, così non solo avremo nuovi campioni, ma avremo migliorato la qualità della vita nella nostra regione”.

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“Ecosistema per L'innovazione Creativa - Scuola di Alta Formazione per le Industrie Creative e Culturali ed i Turismi”. La Provincia di Brindisi aderisce all’avviso pubblico per la candidatura di idee progettuali da ammettere a finanziamento di interventi di riqualificazione di siti per la creazione di ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno. 

Con proprio Decreto n.93 del 9 novembre 2021, il presidente della Provincia di Brindisi, Riccardo Rossi, ha provveduto affinché l’Ente, senza oneri a carico, aderisse al partenariato volto alla candidatura ed alla conseguente realizzazione del progetto denominato: “Ecosistema per L'innovazione Creativa - Scuola di Alta Formazione per le Industrie Creative e Culturali ed i Turismi”, nell’ambito delle misure previste dal Decreto Legge n. 59 del 6 maggio 2021. Di detto partenariato fanno parte l’Università Degli Studi “Aldo Moro” di Bari - soggetto proponente - i partner di primo livello Apulia Film Commission, l’Università Degli Studi Di Foggia, il Comune Di Fasano, il Teatro Pubblico Pugliese, l’ITS Apulia Digital Maker, l’ITS per l’industria dell’ospitalità e del Turismo Allargato, oltrechè Palomar, Netflix Italia, Apulia Digital Center e Distretto di Puglia Creativa, quali partner di secondo livello.

Il progetto si inserisce nell’ambito dell’Avviso pubblico per la manifestazione di interesse per la candidatura di idee progettuali da ammettere ad una procedura negoziale finalizzata al finanziamento di interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno, così come da decreto n. 204 del 29/09/2021 dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, attraverso risorse finanziarie del Piano nazionale per gli investimenti complementari agli interventi del PNRR, con la finalità generale di promuovere la nascita di nuovi ecosistemi dell'innovazione al Sud.

Tale avviso chiarisce come obiettivo di ciascun progetto debba essere la creazione di infrastrutture materiali o la rigenerazione di quelle abbandonate mirata a promuovere lo sviluppo di capitale umano altamente qualificato, la ricerca multidisciplinare, l’implementazione e l'attrazione di impese innovative, da realizzarsi attraverso un'ampia collaborazione tra università, centri di ricerca, imprese, amministrazioni pubbliche e organizzazioni del terzo settore, volta a valorizzare il ruolo di tutti gli attori coinvolti.

Per queste finalità è stato elaborato il progetto denominato: “Ecosistema per L'innovazione Creativa - Scuola di Alta Formazione per le Industrie Creative e Culturali ed i Turismi”, il cui obiettivo finale è quello di creare nuovi professionisti capaci di coniugare, in modo innovativo, creatività artistica e culturale, abilità tecnologiche avanzate in ambito digitale e competenze gestionali e organizzative, da realizzarsi attraverso un adeguamento dell’attuale struttura del CIASU, a Fasano, in modo da trasformarlo in un polo ad alta densità tecnologica con laboratori e studi di produzione nei settori delle arti visive, dei media digitali e dello spettacolo in grado di supportare dinamiche di internazionalizzazione dei percorsi formativi, anche grazie all’implementazione delle potenzialità ricettive della sede in favore di studenti, docenti e professionisti provenienti da Paesi stranieri.

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«Sul caso Ostuni ripongo massima fiducia nell’operato del Ministero dell’Interno e della Prefettura di Brindisi». E’ quanto afferma l’ On. Valentina Palmisano (M5S) in riferimento alle attività in corso per la valutazione del dossier riguardante la città di Ostuni, dopo il lavoro della commissione d’accesso ispettiva. Pool investigativo istituito nel comune brindisino, in seguito ad un’interdittiva antimafia nei confronti di una società che nell’estate del 2020 ha gestito un parcheggio sulla costa in area pubblica. «Sarà il Ministero dell’interno a valutare la gravità degli elementi acquisiti, che potrebbero determinare anche il possibile scioglimento del consiglio comunale. Da parte mia sto attenzionando dal primo giorno l’intera questione, sempre, però, nel massimo rispetto di quelle che sono le mie prerogative da parlamentare, senza mai interferire sulle attività in corso da parte della Prefettura di Brindisi e del Ministero dell’Interno. Si tratta di vicende delicate che meritano il totale rispetto istituzionale nei confronti di chi ha portato avanti la prima fase di accertamento, ma anche di coloro i quali prenderanno la decisione finale. Ci sono informazioni coperte da segreto istruttorio. Ogni possibile richiesta aggiuntiva rispetto ad atti pubblici, come è giusto che sia, rientrerebbe nella fattispecie dell’ abuso d’ufficio: percorso lontano anni luce da quello che è -conclude l’.on Valentina Palmisano (M5S)-un impegno quotidiano di rappresentante del territorio caratterizzato da legalità e trasparenza».

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