Redazione

Mesagne. E' scontro tra gestore e residenti. Nel braccio di ferro tra i residenti della zona del parco “Roberto Potì” di Mesagne e i gestori del bar all’interno della struttura c’è da registrare una segnalazione che la polizia di stato ha inviato in Comune per lo svolgimento di una serata musicale senza le dovute autorizzazioni. E il servizio Suap, lo Sportello Unico delle Attività Produttive, ha sanzionato i gestori annullando tre eventi musicali che erano in programma per i prossimi giorni.

Nel Comune di Mesagne, come prescrivono le disposizioni di legge nazionale, la musica si può tenere fino alle ore 24. Poi bisogna abbassarla al minimo. Dunque, ancora polemiche sulla musica ad alto volume che i gestori della struttura presente all’interno del parco tengono fino a notte tarda che si scontra con i bisogni dei residenti. In primis il diritto al riposo. Così, alcuni giorni fa alcuni residenti ormai stanchi di ascoltare la musica ad alto volume, nei dintorni del parco vi sono anche persone anziane e malate, hanno chiamato la polizia affinché potesse intervenire e far abbassare il volume. Dopo qualche minuto i poliziotti sono arrivati sul posto, erano all’incirca le 22,30. Gli agenti hanno trovato alcune casse acustiche poste all’esterno della struttura mentre nel perimetro dell’attività commerciale si stava svolgendo un karaoke.

I poliziotti si sono avvicinati ai gestori e hanno chiesto le autorizzazioni necessarie per svolgere l’attività musicale. Sono state messe sul tavolo diverse autorizzazioni, ma non quella necessaria a svolgere quel tipo di serata musicale. Gli agenti hanno, quindi, intimato ai gestori di spegnere la musica e contestualmente hanno redatto un verbale di constatazione dei fatti verificati. Copia del verbale è stato inviato al servizio Suap del Comune di Mesagne per i provvedimenti amministrativi che sono stati immediatamente adottati: la sospensione di tre serate musicali. Intanto, i residenti sono sul piede di guerra poiché a loro dire la musica supererebbe la soglia di tollerabilità prescritta per legge a 3,5 decibel. Se le supposizioni dei residenti dovessero trovare un fondamento scientifico, cioè l’Arpa rileverebbe rumori oltre la soglia di legge, i gestori potrebbero rischiare una sanzione di tipo penale perché si è entrati nel campo del disturbo della quiete pubblica in cui i cittadini potrebbero chiedere anche un risarcimento danni. Per evitare tutto ciò basterebbe solo un po' di buon senso da una parte e tollerabilità dall’altra.

Mesagne. E' scontro tra gestore e residenti.

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Dati del giorno: 20 luglio 2022

6.205
Nuovi casi
30.481
Test giornalieri
5
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.923
Provincia di Bat: 528
Provincia di Brindisi: 602
Provincia di Foggia: 755
Provincia di Lecce: 1.258
Provincia di Taranto: 976
Residenti fuori regione: 140
Provincia in definizione: 21
80.602
Persone attualmente positive
479
Persone ricoverate in area non critica
17
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.350.176
Casi totali
11.896.350
Test eseguiti
1.260.825
Persone guarite

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8.749

“Enel per Brindisi dovrà garantire un nuovo sviluppo energetico, rispettando la decarbonizzazione entro il 2025, ed al contempo assicurando gli stessi livelli occupazionali”. E’ quanto dichiara l’on. Valentina Palmisano (M5S), che da tempo si è interessata a quelle che saranno le prospettive nel breve e medio termine per la centrale Enel di Brindisi e per l’indotto che gravita intorno all’impianto. Prime rassicurazioni presenti in un memoriale che la stessa azienda ha elaborato in seguito alle audizioni sulle ‘Prospettive di sviluppo nei siti interessati dalla decarbonizzazione e dalla produzione di energia elettrica' e inviato in questi giorni ai deputati richiedenti. “Fondamentale sarà in questa fase di transizione energetica – spiega la parlamentare brindisina – l’avvio delle attività della nuova società ‘Enel Logistic’ che ha come obiettivo quello di valorizzare aree ed asset non più utili alla generazione termoelettrica e di fornire servizi a clienti nel mercato della logistica conto terzi e captive. Questo anche per ampliare quelle che possono nuovi investimenti”. “Due però le direttrici – conclude l’on. Valentina Palmisano - su cui la stessa Enel non potrà che proseguire nella sua azione: lo sviluppo di fonti rinnovabili per accompagnare la decarbonizzazione ed assicurare che l’intera filiera lavorativa resti invariata nei numeri. Questo territorio in termini occupazionali non può permettersi ulteriori salti nel buio. Vigileremo e sosteremo solo iniziative che andranno in questa direzione”.

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Consorzio Albergatori Carovigno: stagione ok, ma guardiamo al 2023, alla crescita dei servizi e del personale. Non siamo ancora al termine della stagione estiva – afferma Enzo di Roma, presi – ma un primo bilancio e una prospettiva della stagione si può tracciare: i risultati sono soddisfacenti, almeno quanto quelli del 2019 e la seconda parte della stagione in corso porterà a qualche punto percentuale in più”. La fase pandemica è ancora in corso, ma dopo due anni di restrizioni, piano, piano l’economia del turismo si sta rimettendo in moto, grazie al fatto che la gente ha necessità di evadere e di andare in vacanza. A questo bisogna aggiungere la guerra in Ucraina che sta generando, comunque, una contrazione della spesa turistica.

“Le strutture alberghiere della provincia di Brindisi – continua il presidente del Consorzio Albergatori di Carovigno, Enzo Di Roma - sono quasi tutte sold out e le prospettive per settembre e ottobre ci fanno ben sperare”. Anche per l’estate 2022 la Puglia non smette di essere una delle regioni italiane più attrattive per i vacanzieri di ogni parte del mondo. E la provincia di Brindisi con le sue attrazioni, dal mare alla collina, dai monumenti all’enogastronomia, riesce ogni anno di più a interessare i turisti, soprattutto stranieri.
“Certo, non dobbiamo cullarci. Anzi, è ora di pensare già alla stagione 2023 con delle azioni promozionali che vanno oltre ai consueti territori europei. E’ ora di alzare l’asticella – conclude Enzo Di Roma - di fare un salto di qualità e di crescita, guardando e presentandoci con iniziative e servizi anche oltre oceano”.
Il Consorzio  Albergatori di Carovigno è promotore, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari, di un master su “Green Management and sustainable business”. Il master si pone l’obiettivo di formare risorse che garantiranno una tutela del territorio, dell’ambiente, del mare e delle politiche energetiche utilizzando il bilancio e la strategia energetica nazionale, la promozione delle energie rinnovabili, la riduzione dell’emissione di gas a effetto serra, l’estrazione degli idrocarburi, il mercato e gli impianti petroliferi. Il corso avrà durata di 1500 ore (corrispondenti a 60 crediti formativi universitari). Maggiori informazioni e iscrizioni inviando un’email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Consorzio Albergatori Carovigno: stagione ok, ma guardiamo al 2023, alla crescita dei servizi e del personale.

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Manifestanti si incatenano a Bari contro la tassazione Arneo. Il Comitato “La voce del cittadino” di San Vito dei Normanni, il Sindacato Cobas Brindisi, rappresentanti del Comitato “NO Enfiteusi” di San Michele Salentino, dopo essere stati a Bari in corteo ed essersi incatenati davanti la Presidenza della Regione Puglia hanno incontrato l’Assessore Regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia per oltre una ora dove si è discusso della necessità di cancellare il tributo al Consorzio Arneo,Ente che si interessa delle bonifiche nelle campagne,vlì dove non vengono resi servizi.

In questa situazione sono coinvolti migliaia di cittadini tra cui molti proprietari di case che risiedono nel centro abitato delle città.

Un ultimo esempio è la richiesta di pagamento dell’Arneo per centinaia di famiglie al Rione Paradiso di Brindisi nella zona nuova della  Torretta.

L’Assessore ,così come è suo modo di fare , ha sviscerato il problema del Consorzio Arneo e delle sue richieste di tributi ai cittadini.

Il suo intervento si può riassumere così, sperando di non sbagliare:

-La Regione Puglia sta lavorando all’accorpamento di 4 Consorzi, tra cui l’Arneo, in uno solo così come prevedono le leggi.

-Per l’Arneo si sta costruendo il piano delle bonifiche .

-Parallelamente i Comuni devono svolgere la riperimetrazione delle attività che toccano all’Arneo.Così si cancellerebbero  molti degli errori che si stanno commettendo.

Un esempio, se una casa persiste su un terreno ancora  definito agricolo con la riperimetrazione ad opera dei comuni avviene una variazione importante in termini economici delle richieste dell’Arneo.

-Su di un punto è stato assolutamente fermo.

Il Consorzio chiede dei soldi in base ad una legge nazionale , la Regione non ha titolo per dire di non pagare.

Le cause intentate dai cittadini, secondo l’Assessore , in Cassazione sono state vinte dal Consorzio che pretendeva il pagamento in situazioni che non erano state modificate dai comuni soprattutto a partire dal 2012, ma spera che cause intentate da altri possano risultare vincenti ed invalidare così le richieste di pagamento per servizi non resi.

-La Regione Puglia inviterà i Comitati nelle prossime settimane a farsi protagonisti di opportuni suggerimenti e cambiamenti nei tavoli di lavoro della Regione Puglia , affinchè si possa cancellare definitivamente ciò che è sbagliato nel sistema dei pagamenti.

I Comitati presenti intraprenderanno nelle prossime ore richieste di confronto con le rispettive Amministrazioni Comunali affinchè le riperimetrazioni possano essere fatte nel migliore dei modi.

Si avvieranno anche azioni legali rivolte a capire se nel corso del tempo le stesse Amministrazioni Comunali non abbiamo fatto il loro sulla applicazione delle leggi rivolte a cancellare dal tributo dell’Arneo le persone che non ricevono servizi.

Insomma ,c’è un bel da fare per tutti.

E’ certo che le attività dei Comitati e del Cobas continueranno finchè le ingiustizie non verranno cancellate.

- Manifestanti si incatenano a Bari contro la tassazione Arneo.

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COLDIRETTI PUGLIA, VOLA EXPORT OLIO PUGLIESE (+51%). Con un balzo del 51% volano all’estero le vendite dell’olio extravergine di oliva made in Puglia, ma la siccità e i costi di produzione balzati di oltre il 20% a causa delle speculazioni aggravate dal conflitto in Ucraina rischiano di minare la tenuta delle aziende. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sui dati Istat sul commercio estero, con le ottime performance dell’olio extravergine di oliva, uno dei prodotti alla base della Dieta Mediterranea.

“Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i turisti e i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio in Italia e all’estero è il nostro obiettivo perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio”, commenta Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia che ricorda come l’ulivo in Puglia sia presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia, “con l’olivicoltura pugliese che è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d’Italia con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l’8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile) di olio extravergine di oliva”. 

Un vero salto - precisa la Coldiretti Puglia – si è verificato nel Regno Unito con un raddoppio che evidenzia come l’export pugliese si sia rivelato più forte della Brexit, dopo le difficoltà iniziali legate all’uscita dalla Ue, seguito dalla crescita delle vendite anche negli Stati Uniti, mentre si sono rarefatti gli scambi con la Russia.

A impattare fortemente sulla produzione olearia in Puglia sono il prezzo del carburante, con le bollette più che raddoppiate in pochi mesi – aggiunge Coldiretti Puglia - il costo dell’energia e i rincari di vetro (+15%) per le bottiglie e carta (+70%) per le etichette, fino ai costi stellari per imbottigliamento, confezionamento e trasporti.

In questo scenario serve una ulteriore stretta sui controlli, per stoppare le pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali, grazie alla Legge fortemente sollecitata da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi di produzione, proprio quando – insiste Coldiretti Puglia - più di 8 italiani su 10 (82%) lto cercano sugli scaffali prodotti Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio.

Il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di comperare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche.

A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano – dice Coldiretti Puglia - in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia, l’olio extravergine di oliva.

Serve responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare – aggiunge Coldiretti Puglia - con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare le aziende agricole e tutelare i consumatori.

COLDIRETTI PUGLIA, VOLA EXPORT OLIO PUGLIESE (+51%).

Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo, sottolinea Coldiretti Puglia nel sottolineare l’importanza di cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati – conclue Coldiretti Puglia - valorizzando il ruolo strategico dell’ICE e con il sostegno delle ambasciate.

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Sono 504 i lavoratori precari della ASL Brindisi che hanno diritto alla stabilizzazione del rapporto di lavoro avendo maturato i requisiti previsti dalla vigente normativa. La ASL di   nella giornata del 19 Luglio ha pubblicato gli elenchi degli aventi diritto. Dopo anni di lotte, battaglie e rivendicazioni che hanno visto tutta la CGIL e la FP CGIL protagoniste e promotrici di tantissime iniziative per chiedere con forza l’eliminazione delprecariato nella sanità si porta a compimento un percorso che restituisce dignità al lavoro e alla vita di questi lavoratori.

La precarietà del lavoro e di conseguenza della vita è una vera e propria piaga sociale dasconfiggere e su cui la nostra Organizzazione sindacale si sta spendendo da diversi anni sia a livello nazionale, regionale e territoriale. Le ataviche, gravissime carenze di organico nella Sanità non giustificano le forme diprecariato diffuso a cui si è fatto ricorso, purtroppo, con sistematicità.La pandemia ha evidenziato le deficienze strutturali del nostro Servizio Sanitario conparticolare riferimento proprio alle carenze di organico. A Brindisi la FP CGIL è impegnata quotidianamente a denunciare le gravissime carenze diorganico sanitario con le ricadute negative sul personale tutto e sull’utenza.

Altro, prioritario obiettivo per la CGIL è quello della soluzione della gravissima, drammatica carenza di personale medico nel servizio di pronto soccorso oltre all’eliminazione delle liste di attesa e del riequilibrio nella carenza di posti letto a Brindisi.

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Il questore emette un "Daspo Willy". Nella tarda serata dello scorso 28 maggio scorso, in Brindisi, luogo notorio di ritrovo di giovani, due ragazzi minorenni sono stati fatti oggetto di un’aggressione, con conseguenti lesioni fisiche, portata a compimento da alcuni coetanei per futili motivi; fatto che ha minato la percezione di sicurezza da parte della collettività e destato notevole allarme sociale.

A seguito delle complesse indagini esperite dal personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, è stato individuato e deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Lecce, per il reato di lesioni personali, uno dei minori responsabili dell’aggressione.

In conseguenza degli accertamenti espletati dalla Divisione Anticrimine della Questura di Brindisi, effettuati nell’ambito dell’attività istruttoria amministrativa, nella giornata odierna il Questore di Brindisi, Dr. Annino GARGANO, ha adottato nei confronti del minore denunciato all’A.G. la misura di prevenzione personale, c.d. “Daspo Willy”, della durata di un anno.

In particolare, il provvedimento impone al minore il divieto di accesso e di stazionamento nei luoghi e nelle immediate vicinanze di pubblici esercizi quali bar, pub, ristoranti, pizzerie, osterie, fast food e di pubblico trattenimento, oltre che di esercizi di prossimità, sedenti nell’area urbana di questo capoluogo compresa tra Piazza della Vittoria e Via Pozzo Traiano, nelle ore serali e notturne.

L’attività svolta, che verrà sistematicamente replicata con l’intento di infrenare tale illecita condotta che incide negativamente sulla serena convivenza sociale, rientra nel quadro normativo della Legge n.14/17 e successive modifiche, recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città” che, elencando determinate "misure a tutela del decoro di particolari luoghi”, ne definisce il contorno sanzionatorio di specifica competenza del Questore.

In tale cornice normativa si inserisce il cosiddetto Daspo Willy (dal caso di Willy Monteiro Duarte, il 21enne pestato a morte nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro) emesso dal Questore della Provincia di Brindisi.

Il questore emette un "Daspo Willy"

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Mesagne. FdI mette in discussione l'assunzione di nuovi vigili. Lettera aperta.

Abbiamo appreso dalla stampa locale che il comune di Mesagne intende avvalersi della graduatoria di un concorso per agenti di polizia municipale fatto dal comune di Cisternino. Crediamo sia giunto il tempo che l'amministrazione Comunale dia delle spiegazioni valide in merito ai bandi di concorsi. Perché non si prende in considerazione la strada di fare un proprio bando e relativa assunzione di personale idoneo. Praticamente i giovani di Mesagne devono concorrere in altri Comuni lontano da casa dove puntualmente arrivano nei primiposti dimostrando di essere molto preparati, ma devono sperare poi che il comune di Mesagne usi quella graduatoria per evitare di lavorare fuori sede.

Alle ultime elezioni comunali, il sindaco e la sua squadra, ripetevano continuamente che loro erano quelli giusti, perchè avevano alle spalle una corposa esperienza amministrativa e quindi, avrebbero fatto funzionare in maniera ottimale gli uffici comunali. Ammetterà oggi il sindaco che, non servivano grandi esperti per usare le graduatorie di idoneità fatte da altri comuni. Pratica ovviamente permessa dalla legge per carità.Comunque sarebbe opportuno che il Sindaco e la sua amministrazione ci spiegassero perché succede questo, (considerando poi che in altre occasioni invece è stato fatto unapposito bando) sperando che per le prossime assunzioni si scelga la strada maestra,creando degli appositi bandi consentendo ai giovani Mesagnesi di parteciparvi.

Coordinamento Cittadino Fdi Mesagne, Alibrando Gianfranco

Mesagne. FdI mette in discussione l'assunzione di nuovi vigili

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Emergenza Covid-19 e attività di sorveglianza nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 17 luglio

Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza sanitaria nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl, elaborato su fonte dati Sorveglianza integrata dei casi di Coronavirus Covid-19 in Italia - Istituto Superiore di Sanità. I casi comprendono i positivi accertati con tamponi molecolari e antigenici certificati. 
Alla data del 17 luglio 2022 risultano positivi 8.316 soggetti, il 45,6% uomini e il 54,4% donne, con età media di 51 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 1.160 nella fascia 0-18 anni, 4.891 tra 19-64 anni, 1.673 tra 65-79 anni, 592 negli 80 e oltre.
Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 1.948 a Brindisi, 1.086 a Fasano, 743 a Francavilla Fontana, 568 a Mesagne, 538 a Ostuni, 419 a San Vito dei Normanni, 364 a Latiano, 326 a Ceglie Messapica, 296 a Carovigno, 267 a Oria, 220 a Cisternino, 197 a San Pancrazio Salentino, 179 a Villa Castelli, 174 a Torre S. Susanna,142 a San Donaci,139 a Cellino San Marco, 137 ad Erchie ed a San Michele Salentino,110 a Torchiarolo. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Torchiarolo, Oria, Brindisi, Cellino San Marco. 
Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 17 luglio 2022, i soggetti risultati positivi al test sono stati 124.900 con una incidenza cumulativa stimata pari a 3.198,82 casi x 10.000 residenti. Dei 124.900 soggetti risultati positivi al test, il 54,3% sono donne e il 45,7% sono uomini e l’età media è pari a 41 anni.
Il tasso di letalità è pari allo 0,5%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso. Sono 609 i decessi totali: 500 i casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 67 tra i 60 e i 69 anni, 29 casi tra i 50 e i 59, 10 casi tra i 40 e i 49 e 3 nella fascia 30-39.