Redazione

Dati del giorno: 20 settembre 2022

1.236
Nuovi casi
10.891
Test giornalieri
4
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 478
Provincia di Bat: 46
Provincia di Brindisi: 108
Provincia di Foggia: 137
Provincia di Lecce: 298
Provincia di Taranto: 148
Residenti fuori regione: 15
Provincia in definizione: 6
10.333
Persone attualmente positive
122
Persone ricoverate in area non critica
10
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.468.905
Casi totali
12.633.565
Test eseguiti
1.449.513
Persone guarite
9.059
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 473.136
Provincia di Bat: 126.837
Provincia di Brindisi: 138.734
Provincia di Foggia: 207.914
Provincia di Lecce: 302.109
Provincia di Taranto: 199.685
Residenti fuori regione: 15.483
Provincia in definizione: 5.007

Aveva scelto il volo per Milano per ritornare al lavoro, dopo una vacanza nella sua terra di origine. Alla partenza, però, il volo Ryanair Brindisi Milano ha portato un ritardo di quasi cinque ore, cambiando tutti i piani previsti in precedenza.

Anziché atterrare alle 14:50, come previsto, il volo è giunto all’aeroporto di Milano Malpensa solamente in serata e precisamente alle 19:39. Un ritardo di quasi cinque ore per un cittadino della provincia di Lecce, avvenuto il 14 dicembre scorso, che ha portato non pochi disagi a lui e ad altri passeggeri del volo.

Sulla questione è intervenuto il Giudice di Pace di Brindisi, che, pochi giorni fa, ha condannato Ryanair al pagamento di 250 euro nei confronti del passeggero.

«Il Giudice di Pace di Brindisi – commentano da ItaliaRimborso, che ha difeso il passeggero aereo - , ha applicato il Regolamento Comunitario 261/2004, che tutela i passeggeri aerei anche in casi di ritardo aereo. Oltre le tre ore di ritardo, infatti, i passeggeri possono richiedere la compensazione pecuniaria. Nella fattispecie non vi erano circostanze di sciopero o di condizioni meteo avverse».

ItaliaRimborso punta a far valere i diritti dei viaggiatori ed ancora una volta ha ricevuto una sentenza favorevole, accaduto come il 97,8% dei casi. Per attivare l’assistenza legale, senza alcun prezzo per il passeggero, è possibile farlo agevolmente, compilando il form presente nell’homepage del sito italiarimborso.it.

 

Oltre sette ore di ritardo per i voli Milano Bari e ritorno, ai viaggiatori 250 euro. 

Odissea per i passeggeri aerei dei voli Milano Bari e Bari Milano Malpensa, che, nella giornata di ieri, lunedì 19 settembre, hanno riportato dei ritardi consistenti da parte della compagnia aerea Ryanair.

I viaggiatori, secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso, potrebbero richiedere la compensazione pecuniaria di 250 euro, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004.

Nella fattispecie, il volo Milano Bari FR2770 doveva partire alle 06:40 ed è atterrato solamente alle 15:48. Un pesante ritardo che ha comportato anche disagi con altrettanto successivo ritardo del volo Bari Milano FR2771 con partenza prevista alle 08:40 e atterrato alle 18:02.

Per attivare l'assistenza di ItaliaRimborso e quindi procedere con la richiesta di compensazione, senza alcuna spesa, i passeggeri dei voli in ritardo Ryanair Milano Bari e ritorno possono farlo attraverso la compilazione del form online presente nell'homepage del sito web italiarimborso.it.

  

INFLAZIONE: COLDIRETTI PUGLIA; E’ CARO CIBO (+10,5%), 1 SU 2 TAGLIA ACQUISTI E FA SLALOM IN PUNTI VENDITA.

 Caro energia e siccità con il taglio dei raccolti spingono i prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande che fanno segnare un aumento complessivo medio del +10,5% che ha costretto i consumatori a tagliare gli acquisti nel carrello della spesa. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia sui dati Istat relativi all’inflazione ad agosto rispetto allo stesso mese dell’anno precedente che registrano tra l’altro una accelerazione dei prezzi dei vegetali (+12,4%) e della frutta (+8,3%), con 1 consumatore su 2 che taglia gli acquisti e fa lo slalom nei punti vendita a caccia dei prezzi più bassi.

Con l’aumento dell’inflazione più di un consumatore su due (51%) ha tagliato la spesa nel carrello a causa dell’aumento record dei prezzi che ha ridotto il potere d’acquisto dei cittadini, secondo i risultati dell’indagine condotta sul sito www.coldiretti.it dalla quale si evidenzia che un altro 18% di cittadini dichiara di aver ridotto la qualità degli acquisti, costretto ad orientarsi verso prodotti low cost per arrivare a fine mese, mentre un 31% di cittadini non ha modificato le abitudini di spesa. I consumatori – sottolinea la Coldiretti Puglia –  vanno a caccia dei prezzi più bassi anche cambiando negozio, supermercato o discount  alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti. Accanto alla formula tradizionale del 3×2 ed ai punti a premio – precisa la Coldiretti regionale – si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti: dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa.

Il risultato è un crollo dell’11% degli acquisti in quantità di frutta e verdura rispetto allo scorso anno, su valori minimi da inizio secolo, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Cso Italy/Gfk Italia dai quali emerge che il consumo di frutta delle famiglie nel primo semestre del 2022 si è attestato a 2,6 milioni di tonnellate in quantità. Gli italiani – precisa la Coldiretti – hanno ridotto del 16% le quantità di zucchine acquistate, del 12% i pomodori, del 9% le patate, del 7% le carote e del 4% le insalate, mentre per la frutta si registra addirittura un calo dell’8% per gli acquisti di arance, cresce solo la quarta gamma, come le insalate in busta, le cui vendite nei primi 6 mesi del 2022 sono salite del 7% sullo stesso periodo del 2021.

Di fronte agli aumenti dei prezzi del carrello torna la lista della spesa in 4 famiglie su 10 (38%) ma si va anche a caccia delle promozioni (38%), si guarda con più attenzione anche al rapporto prezzo/kg di prodotto degli alimenti (47%) e soprattutto si taglia il superfluo (48%) a tavola. Tra i comportamenti virtuosi segnalati dai consumatori – sottolinea la Coldiretti Puglia - spicca la riduzione degli sprechi che riguarda ben il 68% delle famiglie. Un impegno che al valore economico aggiunge anche quello etico ed ambientale in un Paese come l’Italia dove in media nella spazzatura – continua la Coldiretti – finiscono quasi 31 chili all’anno di prodotti alimentari per un totale di oltre 1,8 miliardi di chili da smaltire.

La propensione al risparmio, in ogni caso, non sembra intaccare l’attenzione verso la qualità di ciò che si porta a tavola con il 70% degli italiani che – continua la Coldiretti – non intende rinunciare al prodotto 100% italiano anche per sostenere l’economia e l’occupazione nel proprio Paese. Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente – precisa la Coldiretti – l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove – continua la Coldiretti –  più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio. “Occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “nell’immediato bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro”

Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne – denuncia la Coldiretti – dove più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben oltre 1/3 del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio.

Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni, conclude Coldiretti nel sottolineare che bisogna intervenire subito per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare le aziende agricole e la spesa dei consumatori.

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Cia Puglia: “Che disastro le modifiche al Decreto sull’olio”. Sicolo: “Criteri assurdi e pericolosi che ingenerano confusione e probabilmente costosi contenziosi”.

CIA Agricoltori Italiani di Puglia e il mondo olivicolo pugliese sono fortemente preoccupati per le modifiche introdotte al Decreto inerente alle “Disposizioni nazionali sui programmi operativi delle OP e AOP del settore dell’olio d’oliva e delle olive da tavola”. Le modifiche sono state introdotte nel corso della seduta del 14 settembre della Conferenza Stato-Regioni. “Le forti attese del settore olivicolo italiano, anch’esso sotto l’incudine di una crisi feroce, rischiano così di naufragare”, ha dichiarato Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani. “Le modifiche apportate, purtroppo, penalizzano il comparto e, inspiegabilmente, gettano alle ortiche mesi e mesi di lavoro e confronto serrato tra le organizzazioni sindacali degli agricoltori come la nostra, il Ministero e le altre istituzioni coinvolte”, ha aggiunto Sicolo. Per il calcolo del valore della produzione commercializzata di olio, considerare il 2022 anziché quanto maturato nel 2021, introduce un elemento assolutamente aleatorio nella definizione dei futuri programmi operativi che andranno presentati già dal prossimo 10 ottobre.olio_molitura_che_scorre_in_carrello.jpg

“E’ una posizione, la nostra, condivisa anche dalla Regione Puglia, che si è espressa chiaramente attraverso l’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia”, ha spiegato Sicolo. “Riteniamo che quella disposizione sia inapplicabile, perché richiede alle imprese di programmare in corso d’anno, con dati non ancora certi e controllati, cosa che può mettere a rischio una gestione prudente ed efficace delle risorse pubbliche. E’ un meccanismo che ingenera confusione, anche nell’immediato futuro, in vista della quasi certa rimodulazione di risorse a posteriori con conseguente probabile contenzioso che ne deriverebbe”.

Il quadro è reso ancora più complesso dalla scelta di considerare i contratti negoziati già dal 2023, ai fini del calcolo del valore della produzione commercializzata, di fatto contraddicendo gli obiettivi di vera aggregazione e crescita del settore alla base dell’OCM e del Piano Strategico Nazionale.

“Dunque, è fondamentale che il provvedimento originale, senza le modifiche, venga subito adottato sulla base delle posizioni fin qui espresse e concertate negli incontri istituzionali e che venga scongiurato il rischio dell’introduzione di norme inapplicabili, aggravando la già difficile situazione in cui il settore si trova, come tutta l’agricoltura italiana, nel fronteggiare gli effetti dell’attuale crisi”.

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10eLotto, doppietta in Puglia: vincite per 40mila euro

Il 10eLotto premia la Puglia con vincite complessive per 40mila euro. Come riporta Agipronews, si festeggia a Martignano, in provincia di Lecce, con un 8 Doppio Oro da 20mila euro. Altri 20mila euro vanno a un giocatore di San Ferdinando di Puglia, in provincia di Barletta, grazie a un 9. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito 23,5 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 3,3 miliardi dall'inizio dell'anno.

Lotto, in Puglia una vincita da oltre 14mila euro

Puglia fortunata al Lotto: come riporta Agipronews, un fortunato giocatore di Parabita, in provincia di Lecce, ha centrato una vincita da oltre 14mila euro. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito 5,1 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 761,5 milioni dall'inizio dell'anno.

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Nell’ambito delle iniziative programmate per celebrare I quarant’anni di Legambiente Brindisi, venerdì 16 e sabato 17 settembre, si sono svolti due appuntamenti che hanno avuto al centro la presentazione del libro “Zootecnia e Parchi” di Maurizio Gubbiotti, dottore veterinario e già coordinatore della segreteria nazionale di Legambiente e responsabile del dipartimento internazionale, oggi presidente dell’ante Parco Roma Natura (che gestisce 17 parchi fra i quali la tenuta presidenziale di Castel Porziano) e il ricordo del Dott. Antonio Di Giulio, del quale ricorrerà il 24 settembre il venticinquennale dalla scomparsa.

Gli appuntamenti si sono svolti ad Ostuni nella sede del GAL Alto Salento, in c.da Li Cuti e a Brindisi nella storica porta Napoli – Porta Mesagne, che ospita le vasche limarie e che rappresentava il punto d’ingresso dall’Appia antica verso la città. La struttura è attualmente gestita dal WWF Brindisi, al quale va il ringraziamento per l’accoglienza, nell’ambito del programma dell’amministrazione comunale Riusa Brindisi, teso a valorizzare i beni comunali ed a garantirne la fruizione e la conoscenza.

Il libro di Maurizio Gubbiotti è il frutto di un lungo lavoro che l’autore ha svolto visitando vari parchi in Italia, fra i quali quello più vicino a Brindisi è il Parco delle Dune Costiere, nei quali ha analizzato la presenza di aziende zootecniche che coniugano sostenibilità ambientale, qualità dell’intera filiera e dei trattamenti e delle produzioni biologiche, oltre all’armonia tra gli allevamenti, la fauna selvatica e la presenza antropica nei parchi e nel territorio circostante. La tutela della biodiversità e l’ecoturismo sono i capisaldi su cui Maurizio Gubbiotti ha fondato la gestione ed il rilancio dei 16 parchi e della riserva marina dell’Ente Parco “Roma Natura” e lo sono del libro presentato grazie alla collaborazione delle librerie Mondadori di Ostuni e di Brindisi, la quale ultima ha il pregio di avere rilanciato il valore e la capacità di avvicinare alla lettura del caffè letterario.

Particolarmente interessante è stato il confronto fra Maurizio Gubbiotti e Paola Pino D’Astore che dirige il Centro Recupero Animali Selvatici.

Significativo e coinvolgente è stato il ricordo di Tonino Di Giulio, al quale è intitolato il circolo di Legambiente, fatto dalla figlia Marzia, che ha ricordato come il padre, sin dal 1958 sia riuscito ad ottenere il reparto di radioterapia nell’ospedale Di Summa di Brindisi, diventato un punto di eccellenza per tutta la regione Puglia ed anche per quelle limitrofe e che ha dato vita al reparto di Oncologia da lui fortemente voluto.

Tonino Di Giulio ha formato generazioni di medici e di operatori sanitari e gli stessi fruitori del centro in primo luogo le donne alle quali ha dimostrato l’importanza dell’autopalpazione del seno.

Per Tonino Di Giulio fondamentale era la prevenzione primaria da garantire attraverso la salvaguardia dell’ambiente e questa sua convinzione lo portò a fondare con Doretto Marinazzo ed Enrico Favuzzi, Legambiente a Brindisi e a sfidare un sistema politico ed economico che volle il Polo Energetico a Brindisi e soprattutto il carbone.

Legambiente porta avanti e continuerà a farlo, l’insegnamento di Tonino Di Giulio e le attività tese a tutelare ambiente e salute e un patrimonio ricchissimo che non a caso ha portato il ministero per i beni e le attività culturali ad organizzare a Brindisi, venerdì 23 settembre, un appuntamento nazionale a sostegno della candidatura della storica via Appia quale patrimonio universale dell’umanità per l’UNESCO.

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Continua l’attività di prevenzione e repressione dei reati in genere da parte della Questura di Brindisi con il rafforzamento dei servizi di controllo del territorio voluti dal Questore Annino Gargano sin dal mese di giugno e che non ha visto battute d’arresto nemmeno in quest’ultimo week end d’estate.

Le pattuglie dislocate in città, che nei giorni scorsi hanno sorpreso un minorenne trovato in possesso di un coltello a serramanico poi segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce, hanno controllato 150 persone e 63 veicoli; sono state contestate 7 violazioni a norme del Codice della Strada, 3 i motoveicoli sottoposti a fermo amministrativo e 1 è stato sottoposto a sequestro amministrativo.

I controlli hanno avuto positivi riscontri anche in ordine alle attività di Polizia Giudiziaria che hanno permesso di segnalare all’Autorità Giudiziaria due persone notate mentre si aggiravano con fare sospetto nei parcheggi dell’area esterna dell’Ospedale Perrino di Brindisi. All’intimazione dell’alt polizia i due si sono dati immediatamente alla fuga e, dopo un breve inseguimento dipanatosi inizialmente nell’area compresa tra le fermate dei Bus della linea urbana e le auto parcheggiate, hanno tentato di far perdere le loro tracce passando da uno dei varchi di accesso all’ospedale spintonando una guardia giurata e cercando di nascondersi nuovamente tra le auto in sosta nel parcheggio interno dell’Ospedale. Il tentativo di fuga dei due “sospetti” è stato vanificato dalla prontezza con cui i poliziotti si sono messi all’ inseguimento riuscendo a bloccarli e a identificarli.

I due fermati, già noti alle Forze di Polizia per i numerosi precedenti per reati di vario genere e per violazioni amministrative legate all’attività di “parcheggiatore abusivo”, venivano perquisiti e ciò permetteva di acquisire elementi di prova dai quali appariva inequivocabilmente che stessero esercitando proprio quella attività.

All’esito del controllo i due venivano indagati in stato di libertà e segnalati alla Procura della Repubblica per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e per la reiterazione della violazione di cui all’art.7/15Bis del Codice della Strada.

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Mai così ‘salato’ il pane con l’aumento di un ulteriore 14% dei prezzi a causa degli alti costi per l’energia, mentre dal grano al pane i prezzi aumentano anche 12 volte a causa di speculazioni e distorsioni all'interno delle filiere che impoveriscono le tasche dei cittadini e danneggiano gli agricoltori, strozzati dai rincari record di energia, mangimi e fertilizzanti e prezzi del grano in caduta libera. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, con un chilo di grano tenero che viene pagato agli agricoltori intorno ai 40 centesimi al chilogrammo e serve per produrre un chilo di pane che viene venduto ai consumatori – dice Coldiretti Puglia - a prezzi che variano dai 3 ai 5 euro a seconda delle città, secondo Coldiretti, con  l'incidenza del costo del grano sul prezzo del pane resta dunque marginale pari a circa il 10% in media.

Tra i prodotti che hanno subito maggiori incrementi di prezzo nel carrello della spesa ci sono proprio – sottolinea la Coldiretti Puglia - alimenti la cui disponibilità dipende direttamente o indirettamente dalle importazioni dall’estero ed in particolare dall’Ucraina, come il pane e la pasta fatte con grano tenero e grano duro. L’Italia è dipendente dalle importazioni straniere per il 64% del frumento tenero che serve per pane, biscotti, dolci e del 47% del granturco per l’alimentazione delle stalle, proprio nel momento in cui nelle campagne italiane si registrano speculazioni sul prezzo del grano con forti e ingiustificati cali dei compensi riconosciuti agli agricoltori, secondo l’analisi Coldiretti rispetto all’andamento delle Borse Merci.

L’impennata dell'inflazione che peserà sul carrello dei pugliesi di oltre 420.000 milioni di euro soltanto per la spesa alimentare, mentre nei campi i compensi sono ormai scesi sotto i costi di produzione, costringendo molte imprese a lavorare in perdita. Il risultato è che, secondo l'analisi Coldiretti su dati Ismea, per ogni euro speso dai consumatori in prodotti alimentari freschi e trasformati appena 15 centesimi vanno in media agli agricoltori ma se si considerano i soli prodotti trasformati la remunerazione nelle campagne scende addirittura ad appena 6 centesimi. Il pane è uno degli esempi più significativi.

L’Italia è costretta ad importare materie prime agricole a causa dei bassi compensi riconosciuti agli agricoltori che hanno dovuto ridurre di quasi 1/3 la produzione nazionale di mais negli ultimi 10 anni, afferma Coldiretti nel sottolineare l’importanza di intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro.

Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali ma – conclude Coldiretti – serve anche investire per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità, contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici.

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Una simpatica immagine cui ci ha abituati Massimo Muscio proprietario del bazar "Lu Putichinu" a Mesagne in viaAlbricci. Degno di nota l'avviso scherzoso, ma lungimirante, che ha scritto e messo in bella vista per i clienti.

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IN ARRIVO CON LE PROSSIME MENSILITA’ DI OTTOBRE E NOVEMBRE IL PAGAMENTO DELLE PRESTAZIONI AGGIUNTIVE SVOLTE NEGLI HUB VACCINALI.

Finalmente tutti gli operatori della ASL Brindisi che hanno svolto il delicato Servizio 
delle vaccinazioni negli Hub Vaccinali riceveranno con le mensilità di Ottobre e 
Novembre quanto di loro spettanza.
Grazie a tutti i solleciti formali ed informali e a tutte le iniziative e le Azioni sindacali 
messe in campo dalla FP CGIL.
Si chiude, così, una vicenda che anche se con estremo ritardo rende giustizia a quanti 
si sono prodigati con serietà e professionalità per far fronte all’emergenza COVID 
per far fronte.
La FP CGIL continuerà a sollecitare e non si fermerà sin quando non saranno erogate 
le spettanze relative al rischio radiologico 2019/2021 e alla produttività 2021.
Vigileremo, inoltre, affinchè tutte le spettanze dovute ai lavoratori della sanità siano 
erogate per intero e non a trance.
Brindisi li 19/09/2022
Il Coordinatore del Comitato degli iscritti Sanità LA SEGRETARIA GENERALE
Francesco Pollasto Patrizia Stella