Redazione

XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA 25MLN PER ‘DIVERSIFICAZIONE’ IN AREA INFETTA CON  MANDORLI, CILIEGI, FICHI, AGRUMI E ALBICOCCHI.

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del MIPAAF che definisce le modalità per l’erogazione dei contributi per la riconversione verso altre colture (78 specie ammesse), prevista dal Piano per la Rigenerazione del Salento.

Al via i contributi per l’impianto in zona infetta di mandorlo, fico e ciliegio, di tutti i citrus e prunus in un elenco di 78 specie ammesse, per iniziare a programmare la diversificazione colturale in Salento, dopo il disastro causato dalla Xylella Fastidiosa che ha colpito 21 milioni di ulivi. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole “Criteri e modalità di concessione dei contributi in  attuazione  del «Piano straordinario per la rigenerazione  olivicola  della  Puglia»” che concerne l’impiego di 25 milioni di euro per la riconversione verso altre colture (Art. 7).

Per l'attuazione dell’articolo 7 sulla diversificazione produttiva del Piano per la Rigenerazione – aggiunge Coldiretti Puglia -  sono destinati 25 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro provenienti dai  fondi dell’annualità 2020 e 15 milioni di  euro  provenienti  dai  fondi  dell’annualità  2021, afferenti al  «Fondo  per  la  realizzazione  di  un  Piano  straordinario  per  la rigenerazione olivicola della Puglia».

E’ possibile l’impianto di 78 specie ammesse per la riconversione produttiva, tra cui – dice Coldiretti Puglia - le piante specificate che si sono dimostrate resistenti o immuni all’organismo nocivo nelle zone infette in cui si opera l’eradicazione, e ciò riguarda agrumi, il pesco, l’albicocco, il susino, il mandorlo.

In uno scenario lunare fatto di migliaia di ulivi secchi ancora da eradicare – insiste Coldiretti Puglia - la diversificazione colturale è possibile e opportuna, per non condannare le province di Lecce, Brindisi e Taranto a una monocoltura, con il rischio che un organismo alieno azzeri il patrimonio produttivo del territorio, come già avvenuto con la Xylella che ha compromesso il 40% del patrimonio olivicolo della regione Puglia.

Le indagini diagnostiche sulle piante delle varietà di ciliegio dolce e mandorlo selezionate per esempio, a seguito dell’esposizione sia all’inoculo artificiale sia ad adulti di sputacchina con elevata incidenza di infezioni di Xylella fastidiosa, hanno dimostrato – rileva Coldiretti Puglia sulla scorta dello studio scientifico dell’IPSP del CNR di Bari – che la presenza del batterio risulta in media inferiore all’11% su mandorli e ciliegi. Questo dato confrontato con quanto ottenuto nelle tesi con piante di olivo, con la media di piante infette del 74,43%, indica una percentuale significativamente più bassa di infezione di mandorlo e ciliegio.

Il mandorlo è da tempo considerato resistente e tollerante – riferisce Coldiretti Puglia - in una misura almeno uguale, se non superiore, alle varietà di olivo resistenti, per le quali è autorizzato l’impianto, secondo gli studi del CNR di Bari, mentre gli agrumi, il pesco, l’albicocco ed il susino sono risultate immuni alla Xylella fastidiosa sottospecie pauca da prove scientifiche del CNR di Bari, già ampiamente validate nel 2016.

La sperimentazione, la ricerca, gli innesti per salvare gli olivi monumentali e lo studio della biodiversità rappresentata dalle piante selvatiche nate da incroci spontanei, sono temi – spiega Coldiretti Puglia - di sicuro interesse e di concreta speranza che vanno supportati in modo tangibile, così come i progetti di rinaturalizzazione.

Proseguono gli studi in Puglia, dove sono già oltre 30.000 i semenzali osservati, numerosi semenzali – conclude Coldiretti Puglia - già a frutto che hanno superato la fase giovanile, di cui 190 asintomatici selezionati ed analizzati con PCR quantitativa, 33 semenzali risultati privi del batterio a 3/4 successive analisi, di cui 23 già riprodotti e pronti per essere sottoposti ai test di patogenicità, dove i risultati attesi riguardano nuove fonti di resistenza nuove varietà, uniche e nate in loco da genitori autoctoni, nuovi genitori locali per attività di incrocio, alla base del progetto di ricerca e sperimentazione ‘Resixo’ condotto dal CNR-Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP Bari).

Elenco delle 78 specie ammesse per la riconversione produttiva: Feijoa, Acero campestre, Acero minore, Acero opalo, Actinidia, Corbezzolo, Cappero, Papaia, Carpino bianco, Carpinella, Pecan, Carrubo, Albero di Giuda, Cisto rosso, Cisto salvi foglio, Agrumi, Corniolo, Sanguinello, Coronilla, Nocciolo, Azzeruolo, Biancospino,  Cotogno, Erica, Nespolo del Giappone, Fusaggine, Faggio, Fico, Frassino maggiore, Orniello, Frassino meridionale, Agrifoglio, Noce, Ginepro coccolone, Ginepro fenicio, Ligustro, Melo, Mango, Nespolo comune, Gelso bianco, Gelso nero, Fico d'India, Carpino nero, Avocado, Pino d'Aleppo, Lentisco, Terebinto, Pioppo bianco, Albicocco, Ciliegio, Susino, Mandorlo, Pesco, Melograno, Pero, Nashi, Cerro, Quercia spinosa, Farnetto, Leccio, Vallonea, Roverella, Sughera, Quercia virgiliana, Rosa selvatica, Lampone europeo, Mora di rovo, Pungitopo, Salice bianco, Sambuco nero, Sorbo domestico, Ciavardello, Tiglio selvatico, Tiglio nostrano, Olmo minore, Mirtillo Nero, Viburno, Vite.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Da oggi, giovedi 3 novembre, riprendono a Oria, dopo due anni di fermo a causa
della pandemia, le lezioni dell'Università Popolare Oritana "Mons.
Armando Franco". Le lezioni si terranno ogni giovedi, con inizio alle
ore 16.00, presso la Biblioteca Comunale "De Pace-Lombardi".

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Il lungo ponte di Ognissanti riporta nei luoghi della cultura numeri sovrapponibili al boom estivo. Sono quasi 10mila i visitatori che hanno scelto Musei, Castelli, Aree e Parchi Archeo0logici della Direzione Regionale Musei durante il weekend “esteso” cominciato sabato 29 ottobre e conclusosi martedì 1 novembre; un record assimilabile al fine settimana di ferragosto (seppur, in quel caso, il riferimento è a sole tre giornate). 

Sul podio i tre Castelli di Puglia: domina Castel del Monte con oltre 4000 persone che hanno varcato la soglia del monumento patrimonio Unesco nelle quattro giornate appena trascorse, con record di ingressi martedì, durante la festività nazionale;  il secondo luogo più gettonato è stato il Castello svevo di Bari con 2500 presenze, a comprova delle performance vincenti dell’ultimo periodo; complice il nuovo allestimento dedicato alla collezione della regina Margherita di Savoia, conquista la terza piazza il Castello svevo di Trani, con più di 1000 ingressi.

In quest’ultimo caso, il picco è stato registrato proprio lunedì in cui il maniero con affaccio sul mare osserva il giorno di chiusura settimanale.

Ottima prestazione per il Parco Archeologico di Siponto che, come molti degli altri siti è andato incontro alle esigenze del lungo ponte, rimodulando gli orari di apertura.

«I dati ci dimostrano che è stata evidentemente premiata la scelta promossa dalla Direzione Generale Musei e condivisa a livello locale, con grande spirito di collaborazione, da tutto il personale di accoglienza e vigilanza, di rendere fruibili i luoghi della cultura durante il lungo ponte di Ognissanti, posticipando o eliminando in via straordinaria la giornata di chiusura settimanale - commenta il Direttore Regionale Musei Puglia, il dott. Luca Mercuri - Per questo ringrazio di cuore quanti hanno prestato servizio. I grandi numeri inglobano sicuramente una fetta di turismo di prossimità e di residenti, e questo ci rende ancora più orgogliosi. Quello che è accaduto nei nostri Musei è certamente un segnale di grande vitalità per il turismo pugliese, a cui siamo felici di contribuire con l’attrattività dei nostri siti».

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Impianto GNL Edison, carbone e petrolchimico: tre importanti temi per il presente e il futuro di Brindisi.
“Oggi in conferenza stampa ho illustrato una serie di aggiornamenti in merito a questioni importanti ambientali ed energetiche per il presente e il futuro della città che riguardano: il deposito costiero GNL a Costa Morena est, le mie interlocuzioni con i sindaci delle città italiane che ospitano centrali a carbone e l'installazione delle centraline per il monitoraggio della qualità dell'aria all'interno del Petrolchimico.

In merito al primo argomento abbiamo presentato al Tar di Lecce un ricorso avverso al provvedimento autorizzativo rilasciato dal Ministero della Transizione ecologica per il deposito costiero GNL Edison a Costa Morena est.

I principali motivi riportati nel ricorso sono tre:

- l'interferenza di tale deposito con l'importante infrastruttura ferroviaria, da oltre 100 milioni di euro, in fase di realizzazione che avrà tra gli effetti principali la possibilità di realizzare i convogli merci di sostanze infiammabili e pericolose fuori dalla stazione di Brindisi eliminando i problemi critici di sicurezza che ci sono.
- La valutazione di impatto ambientale, assente nel procedimento autorizzativo, ci sembra assolutamente necessaria per garantire il rispetto dell'ambiente e della salute in una città sancita da un decreto del Presidente della Repubblica come area ad elevato rischio di crisi ambientale.

- La mancata valutazione del parere della giunta comunale che ha impedito l'esame di tutte queste problematiche.


Sul secondo punto: sappiamo che in tutta Italia e quindi anche a Brindisi, a causa di questa sciagurata guerra, sono ripartite le centrali a carbone.

In un incontro che ho avuto con i sindaci delle città che ospitano tali centrali: Civitavecchia, Venezia, La Spezia solo per citarne alcune, si è ritenuto di inviare una nota congiunta al Ministro competente per chiedere, poiché in questi mesi mai interpellati, un incontro per discutere il rispetto dei termini del phase out dal carbone entro il 2025; il coinvolgimento delle comunità locali nelle decisioni in materia energetica che impattano in modo significativo sui nostri territori; interventi economici da parte del Governo sui processi di trasformazione delle stesse centrali e la riduzione delle bollette dei cittadini a fronte dei maxi profitti generati dalle centrali.

Infine nel corso degli ultimi dieci anni, prima da consigliere comunale e poi da sindaco, ho chiesto l'implementazione di una rete per il controllo della qualità dell'aria all'interno del Petrolchimico, in particolare durante gli eventi di blocco che comportano l'accensione della torcia, circostanza in cui è sempre stato difficile avere un report preciso e dettagliato sulla qualità dell'aria. A seguito della sospensione delle attività che disposi con ordinanza sindacale nel maggio 2020 si ottenne un tavolo con l'azienda Versalis, Arpa Puglia e Ispra per la realizzazione della rete di monitoraggio e controllo. In questi giorni Ispra con una nota che ha inviato a Versalis ed Arpa, ha pienamente accolto questa richiesta chiedendo all'azienda di realizzare, nel più breve tempo possibile, la rete di centraline per il controllo e monitoraggio della qualità dell'aria all'interno dello stabilimento.

È questa un'importantissima misura a tutela della salute dei lavoratori del Petrolchimico e dei cittadini di Brindisi.

Ringrazio l'Arpa Puglia per l'importante lavoro tecnico-scientifico svolto per la definizione delle centrali e degli inquinanti da monitorare.


Quelle che ho riportato oggi sono tre questioni fondamentali per il presente e futuro di Brindisi. Siamo nel pieno di una conversione ecologica che impone il passaggio dalle fonti fossili a quelle rinnovabili. Le tecnologie oggi lo consentono, dobbiamo in piena emergenza climatica fare tutti gli sforzi possibili per salvaguardare ambiente e salute, creando con la filiera delle rinnovabili lavoro e sviluppo di qualità.
È la principale sfida del nostro tempo sia a livello globale che locale” lo dichiara il sindaco Riccardo Rossi.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Fasano, primo evento di promozione dell’Avviso “INSEGNE STORICHE” - domande presso le sedi di Confartigianato.

Lunedì 7 novembre alle ore 18.00, presso il Parco Culturale del Gruppo Fortis, a Fasano, il Comune brindisino con la maggiore presenza di imprese artigiane, sono oltre 1000, la Confartigianato presenta un Avviso riservato alle micro e piccole imprese.

La Regione Puglia ha pubblicato un Avviso di particolare interesse per piccoli artigiani e commercianti, con esso intende premiare, promuovere e valorizzare tutte le attività storiche e di tradizione della Puglia.

Il Presidente Emiliano e l’Assessore Delli Noci ritengono che queste attività siano la vera testimonianza storico culturale tradizionale del nostro territorio e possano consolidare il successo turistico della nostra Regione.

Alle Confederazioni di imprenditori più rappresentative del paese è affidato il compito di pubblicizzare l’Avviso e tramite i CATA (Centri di Assistenza Tecnica dell’Artigianato) di supportare artigiani e commercianti nell’inoltrare le domande di riconoscimento di ATTIVITA’ STORICA per l’inserimento nell’apposito elenco.

Essere presente nell’elenco avrà una notevole importanza, l’Avviso ha infatti le seguenti finalità:

  • sostenere l’inserimento lavorativo dei giovani
  • sostenere il passaggio generazionale
  • difendere il patrimonio storico e di tradizione e la memoria
  • favorire associazionismo e promozione di impresa
  • sostenere interventi di restauro di beni mobili e immobili
  • sostenere sviluppo, innovazione e miglioramento dei servizi
  • accrescere l’attrattività dei centri urbani con vie storiche e itinerari turistici e commerciali
  • promuovere l’artigianato e i prodotti locali.

Lo stesso evento si realizzerà sempre nel mese di novembre nei Comuni di Ceglie Messapica, San Vito dei N.nni e San Pancrazio S.no.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

E’ volato dal terzo piano di un palazzo a Lecce, atterrato su una macchina ed è morto sul colpo. Un cane di razza lupo cecoslovacco, preso da una giovane coppia cinese da un allevamento è stato ritrovato esanime ieri sera. L’Ente Nazionale Protezione Animali ha presentato denuncia ed è pronto con il suo ufficio legale e i volontari della Sezione di Lecce ad andare a fondo di questa tragedia. Dalle prime ricostruzioni sembra che il cane fosse tenuto costantemente in balcone, spesso anche legato. La coppia cinese “proprietaria” del cane non è reperibile da ieri sera e il cane risulta ancora intestato all’allevatore da cui è stato acquistato.

“Il nostro ufficio legale – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – ha presentato denuncia attraverso l’avvocato Claudia Ricci ed è pronto ad andare a fondo in questa triste storia che sembrerebbe essere l'epilogo di una vita di maltrattamenti. Per questo non ci stancheremo mai di ripetere l’importanza di denunciare situazioni di maltrattamento finché si è tempo, spesso fa la differenza tra la vita e la morte. Invitiamo poi tutti i cittadini e in particolare i condomini del palazzo dove è accaduto il fatto, a farsi avanti per raccontare dettagli che possono essere utili ed importanti ai fini della ricostruzione della sua storia. Sembra che questo incredibile esemplare di cane fosse tenuto costantemente in balcone e spesso legato con una corda. Ricordiamo che essendo un reato procedibile d’ufficio chiunque può presentare denuncia. Rimane il grande rammarico di non essere venuti a conoscenza prima di questa situazione. Faremo tutto il possibile affinché i responsabili di questa morte paghino per questa tragedia!”

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Per la celebrazione della festività del 4 Novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, la Prefettura e il Presidio Militare, in collaborazione con il Comun di Brindisi, l’Ufficio Scolastico Territoriale e le Forze dell’Ordine, hanno programmato in Piazza Santa Teresa, con inizio alle ore 10.30, la tradizionale  cerimonia commemorativa.

                     Alla manifestazione è prevista la partecipazione di alcune scolaresche del primo ciclo, nell’intento di contribuire, attraverso questo momento celebrativo denso di significato, ad avvicinare le nuove generazioni  ai valori della  patria  e  di quanti hanno sacrificato la vita  per l’unità e la difesa dei valori di libertà e democrazia.

                   Seguirà presso l’Archivio di Stato la visita della mostra dedicata alla commemorazione dei caduti appartenenti alle Forze Armate di Brindisi.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Dati del giorno: 02 novembre 2022

373
Nuovi casi
3.650
Test giornalieri
0
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 125
Provincia di Bat: 16
Provincia di Brindisi: 42
Provincia di Foggia: 30
Provincia di Lecce: 121
Provincia di Taranto: 30
Residenti fuori regione: 16
Provincia in definizione: 3
13.339
Persone attualmente positive
180
Persone ricoverate in area non critica
11
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.520.651
Casi totali
13.003.603
Test eseguiti
1.498.143
Persone guarite
9.169
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 489.802
Provincia di Bat: 129.473
Provincia di Brindisi: 144.710
Provincia di Foggia: 213.250
Provincia di Lecce: 316.267
Provincia di Taranto: 205.962
Residenti fuori regione: 16.018
Provincia in definizione: 5.169

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

 

PUGLIA, LA VIA APPIA NUMERO 1 DELLE DESTINAZIONI 2023 NATIONAL GEOGRAPHIC.

L’assessore Lopane: “L’itinerario della Via Appia, tra basole antiche e paesaggi mozzafiato, unisce regioni, città e persone e ci permetterà, nel prossimo futuro, di accogliere in Puglia sempre più viandanti da tutto il mondo”

L’attenzione dei viaggiatori del globo è rivolta verso la Puglia. Una ulteriore conferma arriva dalla lista del National Geographic Traveller's Best of the World che, al primo posto, per il 2023 nella Best of the World list indica il percorso culturale della Via Appia. Iniziava a Roma, entrava in Puglia attraverso Gravina, proseguiva verso Taranto per concludersi a Brindisi dove, ancora oggi, ci sono le colonne a testimoniarne la possenza.

            “La Via Appia, candidata a Patrimonio dell'Umanità UNESCO, fa parte dei beni tutelati dal Ministero della Cultura e si inserisce nel sistema integrato dei cammini e degli itinerari culturali della Puglia – sottolinea Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia -. Il riconoscimento di National Geographic pone la Regina Viarum in testa alle mete più ambite del 2023 promuovendone l’inestimabile valore con importanti riflessi sulla scoperta delle aree interne e del sistema di siti archeologici che costellano il percorso nei territori pugliesi.

Per l’Assessorato al Turismo della Regione Puglia, si tratta anche di una gratificazione che avvalora le iniziative e le scelte di investimento in ambito di turismo lento e sostenibile che abbiamo messo in campo per l’infrastrutturazione della rete dei cammini e per favorire la piena fruibilità del prodotto turistico. L’itinerario della Via Appia, tra basole antiche e paesaggi mozzafiato, unisce regioni, città e persone e ci permetterà, nel prossimo futuro, di accogliere in Puglia sempre più viandanti da tutto il mondo”.

            “Con un lavoro costante attraverso i tour per giornalisti ed influencer, partecipando ad eventi internazionali e fiere, ma anche attraendo in Puglia eventi internazionali di altissimo livello, alimentiamo l’interesse dei media e del web verso gli attrattori culturali della Puglia.

Siamo grati ad Enit, con la quale lavoriamo sul progetto Puglia Unexpected Italy. Questo traguardo ci inorgoglisce e rappresenta l’inizio di nuove attività di valorizzazione”, dice Luca Scandale direttore generale di Pugliapromozione.

            Il National Geographic Traveller ha scelto, nel mondo, di segnalare dai paesaggi epici fino ai risvegli culturali ed alle iniziative di conservazione, passando per ciò che preferiscono le famiglie, un totale di 35 destinazioni da non perdere per il 2023. Sono suddivide in cinque categorie: avventura, cultura, natura, famiglia e comunità che mettono in evidenza alcune delle esperienze più emozionanti ed eccezionali del pianeta, con 25 voci selezionate dagli editori globali di National Geographic Traveller e altre 10 dall'edizione britannica. In vetta ai 35 suggerimenti, al posto n. 1 c’è il percorso culturale della Via Appia undefined che vanta oltre 2mila anni di storia ed un percorso di circa 195 chilometri che ha attraversato l’epoca romana, il medioevo, il rinascimento ed è protagonista ancora oggi.

            La prossima settimana in edicola, in Gran Bretagna, alla via Appia verrà dedicata la storia di copertina del numero di dicembre del National Geographic Traveller. Nei prossimi giorni, intanto, c’è grande attesa per i riconoscimenti che verranno attribuiti dai lettori. La lista dei 35 è pubblicata anche nel National Geographic’s Global website.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

AREA SIN BRINDISI – CONTESSA (ANCE): “PATTO DEI COSTRUTTIVI” PER RIPERIMETRARE AREA SIN E PROMUOVERE LO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE DEL TERRITORIO BRINDISINO.

Passa attraverso la riperimetrazione il futuro delle aree industriali a suo tempo individuate come Siti di Interesse Nazionale (SIN). Ne sa qualcosa la comunità brindisina, chiamata a fare i conti con un SIN - istituito con Decreto Mistero dell’Ambiente del 10/01/2000 - di estensione di gran lunga superiore alle effettive necessità di protezione della salute dei cittadini e dell’ambiente che li circonda. All’epoca, però, quello delle bonifiche veniva visto come la possibile “gallina dalle uova d’oro”, immaginando che sarebbero stati stanziati miliardi di euro per risolvere i danni ambientali provocati da vecchi sistemi industriali.

La realtà è stata cosa ben diversa, visto che le aree a rischio ambientale situate nei siti industriali sono state di fatto abbandonate al loro destino per colpa di una burocrazia elefantiaca che ha caratterizzato l’approccio al problema da parte del Ministero dell’Ambiente. La conseguenza è che aree industriali come quella di Brindisi fanno ancora oggi i conti con una situazione di paralisi che impedisce la realizzazione di nuovi insediamenti produttivi. Del resto, se così non fosse stato, certamente oggi staremmo parlando di una diversa ipotesi di localizzazione (rispetto alle banchine di Sant’Apollinare) per l’azienda “ACT Blade” che a Brindisi vorrebbe realizzare pale eoliche di nuova generazione. La soluzione a cui si sta pensando, tra l’altro, appare improntata alla provvisorietà (così può essere definito un investimento industriale costretto a traslocare dopo soli quattro anni). Per non parlare di altri possibili investimenti che hanno visto gli interessati rinunciare già al primo approccio, Intel ed Amazon su tutti.

E dire che il commissario straordinario della ZES adriatica Manlio Guadagnuolo ha prospettato per Brindisi – durante il convegno organizzato da ANCE nel salone di Confindustria – grandi opportunità, ma soprattutto ha garantito massima assistenza a chiunque mostri realmente intenzioni di investire a Brindisi.

Un motivo in più per utilizzare al meglio ciò che il parlamentare brindisino Mauro D’Attis e la sua collega Prestigiacomo (nella scorsa legislatura) avevano sapientemente individuato all’interno dell’emendamento approvato in commissione bilancio al “decreto recovery”, con cui si è spianata la strada proprio alla riperimetrazione delle aree SIN per restituire ampi spazi agli usi legittimi e quindi a nuovi insediamenti produttivi.

Una soluzione che a Brindisi potrebbe beneficiare di una corsia preferenziale grazie all’ottimo lavoro svolto dagli uffici territoriali dell’Arpa (che hanno caratterizzato il 97% delle aree) e con il pieno coinvolgimento della direzione regionale della stessa.

Allo stato attuale, infatti, si sa perfettamente quali e quante aree potrebbero essere immediatamente reimpiegate. Il che, in presenza di un ridimensionamento dei confini del SIN, rappresenterebbe la migliore opportunità per attrarre nuovi investimenti.

E’ urgente che la Regione Puglia ed il Comune di Brindisi facciano partire l’accordo di programma (deliberato dalla giunta regionale il 5 ottobre 2021) finalizzato, tra gli altri, a redigere “analisi di rischio sito specifico”, ultimo tassello procedurale utile alla riperimetrazione.

Chiederemo all’ On.le D’Attis di farsi parte attiva per un incontro al Ministero dell’Ambiente finalizzato alla definizione di un timing procedurale “tecnico-amministrativo” avente un unico obiettivo “riperimetrare area SIN di Brindisi”!

Insomma vi sono tutte le condizioni per una svolta positiva e storica di questa vicenda, ma è vitale che si torni a praticare la “concertazione territoriale”, con il pieno coinvolgimento delle istituzioni locali e di tutti i portatori di interessi, insomma un “patto dei costruttivi”. Ance Brindisi è pronta a fare la sua parte, assumendosi la responsabilità di mettere a disposizione mezzi e competenze per agevolare il percorso ricognitivo.

Con un’area SIN sensibilmente ridotta, infatti, Brindisi potrà riprendere la strada dello sviluppo, con visibili benefici economici ed occupazionali. Un traguardo, oggi alla portata, che non intendiamo lasciarci sfuggire.

Angelo Contessa – Presidente ANCE Brindisi