Redazione

Mancano solo 8 giorni al deposito delle liste dei candidati consiglieri comunali di Mesagne che l’attività politica è in fermento. La prima novità è che tra poche ore il Partito democratico di Mesagne ufficializzerà la sua adesione alla coalizione dell’attuale sindaco Toni Matarrelli. La riserva, quindi, è sciolta. L’atto ufficiale sarà scandito in un incontro delle forze politiche che supporteranno l’attuale sindaco che si svolgerà a brevissimo. Oltre al Pd nell’incontro siederanno i segretari politici delle 7 liste civiche e del Movimento 5 Stelle. Al termine dell’incontro la coalizione emetterà un comunicato ufficiale. Intanto, sono ore febbrili per i partiti della coalizione che stanno completando le griglie dei candidati consiglieri. I candidati saranno 16 per ogni lista con un minimo di 11. Le liste dei candidati devono essere formate in modo tale che ciascun genere non venga rappresentato in misura inferiore ad un terzo né superiore ai due terzi dei candidati. Le segreterie sono impegnate con la documentazione amministrativa necessaria. In particolar modo con le certificazioni tra cui quella rilasciata dal casellario giudiziale. Il Movimento 5 Stelle deve allegare per ogni candidato anche la certificazione dei carichi pendenti. Oltre a ciò non c’è nessuna sorpresa nella coalizione di Matarrelli che sta marciando regolarmente. Solo i pentastellati stanno trovando un po' di difficoltà nel chiudere la lista dovuta alla spaccatura avvenuta giorni fa con il gruppo che fa capo a Carlo Ferraro. Quest’ultimo, come i suoi supporter, dopo la frattura del movimento mesagnese si è chiuso in un silenzio stampa.

Un po' di palpitazioni ci sono nel centrodestra dovute esclusivamente all’assenza di Forza Italia e Lega dallo scenario politico. Alcuni fedelissimi hanno trovato casa nelle liste civiche di Matarrelli mentre altri stanno fornendo il loro contributo elettorale ai candidati consiglieri. Si tratta di personaggi di rilievo che fino a qualche settimana fa sedevano nei tavoli politici del centro destra. Questa situazione ha fatto sbottare Fratelli d’Italia. Il candidato sindaco di Fratelli d’Italia, Vincenzo Lotesoriere, ha così chiosato: “Appena un mese fa ha fatto parte della delegazione di Forza Italia che ha incontrato la delegazione di Fratelli d’Italia e il nostro segretario provinciale, on. le Caroli. Ma Forza Italia e Fratelli d’Italia non fanno parte della stessa coalizione? Nel 2022 non abbiamo eletto insieme il vostro onorevole D’Attis? O meglio Forza Italia ha portato 920 voti mentre Fratelli d’Italia 2500. Le coalizioni esistono solo a senso unico?”. Sulla vicenda è intervenuta anche Sabrina Didonfrancesco di Fratelli d’Italia: “Mi fanno pena questi uomini e donne che stanno perdendo la propria identità, se mai l’hanno avuta. Negli incontri ufficiali dicono una cosa, ti fanno delle richieste e il giorno dopo stringono la mano a chi hanno precedentemente giudicato male”.

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Il progetto Muovinsieme, finanziato dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie e realizzato dalle Regioni Puglia, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Lazio è stato selezionato dall’Unesco (l’organizzazione delle Nazioni unite per l’educazione, la scienza e la cultura) come rappresentativo di iniziative intersettoriali tra professionisti della salute e dell’educazione a favore degli studenti delle scuole.

Il progetto, che porta il movimento nell'attività didattica quotidiana, con passeggiate e lezioni all'aperto, è stato sviluppato per la Regione Puglia dalla Asl Brindisi e in particolare dalla Unità operativa di Epidemiologia, diretta da Pasquale Pedote, in collaborazione con Liborio Rainò, direttore del Sian, il Servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione.

Muovinsieme trae ispirazione da due progetti internazionali di comprovata efficacia: l’Active School Flag irlandese e il Daily Mile scozzese. Con strumenti validati e adattati al contesto culturale italiano e ai bisogni delle scuole e del territorio, consente di implementare una buona pratica attraverso “un miglio al giorno intorno alla scuola”, avendo come obiettivo generale la promozione dell’attività motoria e il contrasto alla sedentarietà.

“Muovinsieme – spiega Pedote - è stato selezionato, unica esperienza italiana, insieme ad altri 19 casi studio provenienti da Spagna, Francia, Regno Unito, Brasile, Australia e Argentina, come una pratica efficace di lavoro intersettoriale tra professionisti della sanità e operatori della scuola. Nell'anno scolastico 2021-2022 la Asl ha coinvolto tre istituti comprensivi di Brindisi, 27 classi della primaria, 404 studenti e 85 tra docenti, educatori e assistenti, in collaborazione con Comune di Brindisi, Comando Polizia locale, Protezione civile, Uisp e Cag, Centro di aggregazione giovanile”.

“Lo sviluppo del progetto – aggiunge Rainò - ha portato nel corrente anno scolastico 2023-2024 al coinvolgimento di 6 istituti comprensivi e oltre 2 mila studenti: Muovinsieme è ormai pienamente inserito nel Piano strategico regionale per la promozione della salute nella scuola. È stato candidato alla call lanciata a maggio 2023 dall’Unesco Global Chair & Education perché ritenuto corrispondente agli obiettivi: rintracciare esperienze internazionali che vedessero i professionisti dell'istruzione e della salute agire in sinergia. In quest’ottica è importante lavorare sul coinvolgimento anche di ragazzi e famiglie, per garantire che le risorse di promozione della salute siano personalizzate per i diversi contesti culturali e sociali”.

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Organizzato dalla Sezione di Brindisi dell'Unione Nazionale Ufficiali in Congedo e dalla Federazione Prov.le dell'Istituto del Nastro Azzurro, nel pomeriggio di ieri, 3 maggio, il socio Maestro Ivano Barbiero ha tenuto - nello splendido Salone di Rappresentanza della Provincia - il Concerto per pianoforte "Musica per sognare".      

     La manifestazione, presentata brillantemente dalla sig.ra Viviana Ancora, è' stata aperta dal Coro dell'Istituto Comprensivo "Bozzano Centro" -diretto dalla prof.ssa Rosanna Mazzotta- il quale ha eseguito ""Il Canto degli Italiani"".               

     Dopo il saluto del dr. Marcello Gorgoni, socio del Nastro Azzurro e sostenitore   della manifestazione, ha preso la parola il dr. Giuseppe Di Giorgio, Responsabile della Sezione AISM di Brindisi, sensibilizzando i presenti in ordine alla necessità di contribuire a sostenere l'AISM al fine di alimentare la ricerca nello sforzo di sconfiggere la sclerosi multipla.        

      Il Maestro Barbiero, ha, dunque, da par suo, deliziato il pubblico suonando alcune tra le più note melodie della musica leggera nazionale ed internazionale.

     Il folto pubblico ha seguito con attenzione ed emozione, a conferma - come sottolineato dal presidente UNUCI e NASTRO AZZURRO, Ten. CC. Giovanni Convertini- che nulla, come la musica, "tocca" i sentimenti e nutre lo spirito.

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In occasione della giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia che ricorreIn occasione della giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia che ricorreil 5 maggio, la Polizia Postale – l’articolazione specialistica della Polizia di Stato deputata allaprevenzione e contrasto della criminalità cibernetica e che lega le proprie origini proprio al temadella tutela dei minori da ogni possibile forma di sfruttamento e abuso online – ha predispostoun agile dossier che illustra i principali e più attuali fenomeni, le azioni di contrasto, lo statodelle partnership col settore privato, oltre alle iniziative di prevenzione e sensibilizzazione pergli utenti.28.355 nel 2023 i siti analizzati complessivamente dagli specialisti della Postale, di cuiquasi 2800 inseriti nella black list dei siti che contengono rappresentazioni di sfruttamentosessuale di minori. Oltre 1100 le persone identificate e denunciate per aver scaricato, condivisoe scambiato foto e video di abuso sessuale ai danni di minori. In aumento le estorsioni sessuali,e in lieve calo il fenomeno dell’adescamento online che riguarda però soprattutto la fascia dietà 10-13 anni.Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica - Polizia Postale “Puglia” con sede aBari, e le Sezioni Operative territoriali di Lecce, Brindisi, Taranto e Foggia, nel corso degliultimi 12 mesi hanno contribuito al raggiungimento di importanti risultati nella lotta contro lapedopornografia online, eseguendo 5 arresti e denunciando 36 persone per reati di detenzionedi materiale pedopornografico e adescamento di minori sulla rete. L’impegno costante anchenella prevenzione del fenomeno attraverso oltre 100 incontri di formazione e informazione deipiù giovani, al fine di orientarli ad un uso consapevole dei social media e delle nuove frontieredi comunicazione telematica.Continuano le collaborazioni con importanti attori che con la Postale condividonoprogetti, valori e obiettivi, e le iniziative di prevenzione che la Polizia Postale conduce perdiffondere la cultura della sicurezza digitale e arginare le continue sfide che nel mondo virtualesi rinnovano e intensificano ogni giorno, anche attraverso il portale ufficiale delcommissariatodipsonline.Un quotidiano impegno che si compone di tante sfumature, accomunate dall’obiettivodi rendere la rete un posto più sicuro e gli utenti utilizzatori consapevoli e responsabili dellerisorse che hanno a disposizione.Polizia Postale: online e …offline.

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FRODI: COLDIRETTI PUGLIA, BENE SEQUESTRO ORTOFRUTTA, OLIO E VINO STRANIERI SPACCIABILI PER MADE IN ITALY

SVENTATA ENNESIMA TRUFFA A TAVOLA; PROSEGUE RACCOLTA FIRME #NOFAKEINITALY

Bene il sequestro di angurie, olio extravergine, vino e carciofi provenienti dall’estero che sarebbero finiti sulle tavole come cibo italiano, l’ennesima truffa ai danni dei consumatori, con effetti ormai insostenibili sui redditi degli agricoltori pugliesi stretti tra l’aumento dei costi di produzione, il clima pazzo e l’import massiccio di prodotti dall’estero spacciati per italiani. Plauso di Coldiretti Puglia, all’operazione condotta dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Gallipoli e dagli Ispettori del Dipartimento dell’Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari del Masaf– Ufficio ICQRF Puglia e Basilicata, che ha portato al sequestro di 9 tonnellate di angurie, 2 tonnellate di carciofi, 1.500 litri di oli e 300 litri di vino di provenienza estera senza tracciabilità degli alimenti, quando si registra l’aumento del 75% in 10 anni di cibo importato in Puglia dai Paesi extracomunitari, con la Coldiretti che ha lanciato la raccolta di un milione di firme per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza di quanto importiamo.

“La stretta sui controlli è fondamentale nei porti, dove sono ingenti gli sbarchi quotidiani di grano di provenienza estera, dal grano di Putin a quello turco ma anche canadese fatto seccare con il glifosato, anche intercettando le triangolazioni, considerato che già  nel 2023 le importazioni di grano russo e turco sono aumentate rispettivamente del +1164% e del +798%, secondo un’analisi del Centro Studi Divulga, un fenomeno mai registrato nella storia del nostro Paese, per cui i prezzi del grano italiano sono crollati del 60% su valori al di sotto dei costi di produzione che mettono a rischio il futuro di migliaia di aziende agricole”, afferma Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia.

“Dai carciofi egiziani all’uva e alle arance del sud Africa, mai così tanto cibo straniero è arrivato in Puglia che risulta  la prima regione del sud per importazioni di prodotti agricoli e agroalimentari dai Paesi extra UE con un aumento del 66% nel 2023 che hanno raggiunto quasi i 3 miliardi di chilogrammi di prodotti agricoli contro 1,7 miliardi del 2022, una concorrenza sleale alle produzione agroalimentari del territorio e ai redditi degli agricoltori”, aggiunge il direttore regionale Pietro Piccioni.

Ma a pesare ci sono anche gli accordi commerciali agevolati che portano in Italia prodotti coltivati spesso con l’uso di pesticidi vietati nell’Unione Europea – denuncia Coldiretti – che fanno concorrenza sleale ai prodotti italiani, deprimono i prezzi pagati ai produttori e rappresentano una minaccia per la salute dei cittadini. Si va dal riso asiatico che viene coltivato utilizzando il triciclazolo, potente pesticida vietato nell’Unione Europea dal 2016, ma entra in Italia grazie al dazio zero, alle lenticchie canadesi, anch’esse fatte seccare con il glifosato, che rappresentano i 2/3 del totale importato nel nostro Paese. Ci sono poi le arance egiziane, oggetto di notifiche dal Rassf, il sistema di allerta rapido dell’Ue, per la presenza di Clorpirifos un pesticida bandito nell’Unione Europea dal 2020; le nocciole turche su cui pesa anche l’accusa del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti di essere coltivate con lo sfruttamento del lavoro minorile; i limoni argentini coltivati usando pesticidi tra cui propiconazolo, vietato dal 2019. Senza dimenticare il concentrato di pomodoro cinese che costa la metà di quello tricolore grazie allo sfruttamento dei prigionieri politici e fa abbassare le quotazioni del prodotto nazionale.

I cibi e le bevande stranieri sono oltre dieci volte più pericolosi di quelli made in Italy, con il numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari oltre i limiti di legge che in Italia è stato pari al 6,4% nei prodotti di importazione, rispetto alla media dello 0,6% dei campioni di origine nazionale, secondo i dati dell’ultimo Rapporto pubblicato da Efsa nel 2023 relativo ai dati nazionali dei residui di pesticidi.

E’ necessario un netto stop all’ingresso di prodotti da fuori dei confini Ue che non rispettano gli standard che devono rispettare gli agricoltori in Italia – conclude Coldiretti - garantendo il principio di reciprocità delle regole, poiché questa concorrenza sleale mette a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole.

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Sono giorni intensi questi del primo fine settimana di maggio: Domani, 5 maggio FdI Mesagne sarà presente in villa comunale per presentare il candidato sindaco dott. Vincenzo LOTESORIERE.
Nella giornata di ieri una delegazione del partito è stata ricevuta dall'Onorevole Fitto presso la sua abitazione. Abbiamo affrontato varie problematiche inerenti la campagna elettorale Mesagnese e la situazione politica del nostro comune.  Abbiamo, inoltre, espresso al ministro Fitto un certo disagio per l'attuale situazione locale poichè una parte della classe politica locale pur dichiarandosi di centro destra e pur votando i candidati di FdI alle prossime elezioni europee, si è schierata con la coalizione di centro sinistra alle elezioni comunali. 
 
Alibrando Gianfranco 
Presidente Fratelli d'italia Mesagne 

Ennesimo morto sul lavoro. Fermiamo questa strage infinita. Infortunio mortale questa notte allo zuccherificio SRB di Brindisi. L’ennesima vittima del Lavoro, era dipendente di una ditta esterna. 

 La Uila interviene all’indomani dell’ennesima tragedia avvenuta sui luoghi di lavoro, nello specifico lo zuccherificio SRB di Brindisi. “Il nostro primo pensiero va ai familiari della vittima - dichiara il Segretario Nazionale UILA, Gabriele De Gasperis - ai quali esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza. Tuttavia, accanto alla rabbia e al dolore, sentiamo la responsabilità di chiedere, come abbiamo fatto e come continueremo a fare, il rispetto per la vita delle persone. È necessario - continua De Gasperis- che le istituzioni e la politica (intesa in tutta la sua interezza) facciano di più per trovare soluzioni efficaci e immediate, in particolare sulla delicata questione che riguarda gli appalti”. 

 

Il Segretario Generale della UILA Puglia, Pietro Buongiorno afferma: “Bisogna rafforzare la prevenzione e la formazione, incrementare le ispezioni e il numero degli ispettori del lavoro e diffondere la cultura della prevenzione che spesso non rappresenta una priorità.  La campagna Zero morti sul lavoro promossa dalla UIL non è un simbolo nè uno slogan propagandistico, è un impegno quotidiano che chiediamo in tutti i luoghi di lavoro, volto a fermare questa strage che ogni anno continua a mietere sempre più vittime”. 

 

Interviene in merito anche Luigi Vizzino, Segretario Territoriale della UILA di Brindisi: “Un dramma, l’ennesimo, in un territorio povero di occupazione, in un’azienda nella quale i temi della sicurezza costituiscono argomento caratterizzante dell’azione di tutela sindacale. In attesa che le indagini consegnino la verità sui fatti e sulle dinamiche che l’hanno generata, esprimiamo vicinanza e cordoglio alla famiglia. Gridiamo il dolore del sindacato e di tutti i lavoratori impegnati nello stabilimento che chiedono verità e giustizia. Non si può morire di lavoro e per il lavoro pretendiamo che ci sia più impegno ed attenzione sui temi della sicurezza sul lavoro”.

 

Basta morti sul lavoro!!!

Questa notte un giovane operaio dipendente della Sedec , impegnato presso lo stabilimento SRB SPA di Brindisi, ha perso la vita in circostanze che sono oggetto di indagine da parte degli organi preposti. Giunga corale e sentito il cordoglio ai famigliari e venga colta, finalmente, la necessità che la sicurezza sul lavoro e la cultura della prevenzione siano la priorità per le imprese e le istituzioni di questo Paese e di questo territorio.

L’industria alimentare, fiore all'occhiello del territorio brindisino, unica realtà industriale manifatturiera nata negli ultimi 10 anni, svolge alcune attività in regime di appalto. Fra queste quelle del nastro trasportatore dello zucchero di canna affidata alla Sedec. Attendiamo l’esito delle indagini ma intanto va ribadito che la sicurezza sul lavoro, indipendentemente dall’azienda da cui si dipende, non può essere relegata a noiosa e costosa appendice dei costi produttivi. La persona deve recuperare centralità nel processo lavorativo. Vanno garantire sicurezza ed incolumità, sempre!  

Per Fai, Flai e Uila la sicurezza costituisce un imperativo e proprio ieri è stato richiesto un incontro urgente, a Confindustria e a Srb, al fine di discutere sul tema della sicurezza e sulla prevenzione infortunistica, sollecitati dalle richieste delle maestranze impegnate nello stabilimento.

L’incremento esponenziale degli infortuni sul lavoro deve costituire monito per tutti perché non ci siano altre famiglie che aspetteranno invano il rientro dal lavoro del proprio caro. Per parte nostra oltre al cordoglio ed alla vicinanza impegno e lotta per un Paese migliore e per un lavoro più sicuro. Per questo in uno con le Rsu abbiamo deciso di svolgere una giornata di sciopero sui temi della sicurezza.

Le Segreterie Territoriali di FLAI FAI E UILA

FAI-CISL                                                                               FLAI-CGIL                                                           UILA

Antonio La fortuna                                                         Gabrio Toraldo                                                 Luigi Vizzino




 

MORTI SUL LAVORO: MARAIO, ALTRA VITTIMA IN PUGLIA, FERMARE LA STRAGE

 

 

I cittadini vogliono vivere di lavoro con dignità, non sopravvivere, tanto meno morire. Anche oggi il lavoro ha restituito una vittima. L'ultima tragedia arriva da Brindisi, in questo territorio straordinario che è la Puglia, dove ha perso la vita un operaio che stava effettuando lavori di manutenzione in un impianto. In questa regione sono due le vittime sul lavoro nel giro di pochi giorni, 17 dall'inizio dell'anno. Ogni morte sul lavoro è una tragedia. Non è concepibile che un lavoratore non torni più a casa perché rimasto ucciso dal suo lavoro. Il lavoro dovrebbe essere la base su cui ognuno di noi costruisce la propria dignità. Invece ogni anno oltre mille persone perdono la vita mentre lavorano. Oltre al lavoro precario, il lavoro povero non possiamo accettare l’idea del lavoro mortale. Serve un impegno delle istituzioni, delle imprese e dei sindacati per fermare questa mattanza senza precedenti”.

Lo afferma in una nota il segretario del Psi e candidato capolista per Stati Uniti Europa nella circoscrizione meridionale, Enzo Maraio, parlando sul palco di Cagnano Varano (Foggia). Maraio si trova in Puglia per un tour elettorale in vista delle elezioni europee. Il segretario del Psi, parlando in un comizio elettorale, ha aggiunto: “I lavoratori vogliono dignità, non sussidi. I nostri giovani sono i meno pagati d’Europa e il governo mette a rischio 3mln di posti di lavoro tagliando gli sgravi fiscali al sud e vuole spaccare l’Italia con la follia dell’autonomia differenziata. Noi degli Stati Uniti d’Europa ci impegniamo per tornare a essere un paese grande in Unione europea ”- ha concluso.

 
 
 

 
 

 

La Polizia di Stato di Brindisi, nell’ambito di uno specifico servizio finalizzato alla ricerca di armi e droga, ha proceduto all’arresto in flagranza di reato per detenzione abusiva di armi clandestine, munizioni, materiale pirotecnico, cocaina e hashish, di due pregiudicati brindisini di 50 e 41 anni. 

 
In particolare, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Brindisi, con il supporto di due unità cinofile del locale Ufficio Polizia di Frontiera, hanno effettuato una perquisizione locale di un’attività commerciale e delle relative pertinenze, sita in una contrada di questo capoluogo. 
 
La perquisizione, durata diverse ore e che ha interessato una notevole area ove erano presenti anche numerosi recinti per animali, ha permesso di rinvenire numeroso materiale illecito. 
 
Nello specifico, grazie alle capacità operative dei poliziotti e all’impeccabile fiuto dei cani “Back” e “Africa”, è stato possibile rinvenire e sequestrare: 12 artifizi pirotecnici nascosti in una cuccia per cane; 6 pistole (2 revolver e 4 semiautomatiche) e circa 100 proiettili di diverso calibro occultati in un doppio fondo di una credenza della cucina; un giubbotto antiproiettile e 2 ricetrasmittenti nel salone principale dell’esercizio, mentre, nell’area esterna, coperta dalla fitta vegetazione, circa 200 grammi di cocaina, 100 grammi di hashish e 1 bilancino di precisione.
 
In conseguenza dell’ingente materiale ritrovato, riconducibile al gestore dell’attività commerciale e ad un dipendente, i due arrestati sono stati associati presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 

Lo scrittore ostunese Luigi Del Vecchio, parteciperà alla XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Un nuovo importante traguardo per l'autore di “Ostuni, un'insospettabile presenza”, che ha raggiunto una delle rassegne letterarie più importanti.

Questo, dopo aver realizzato un lungo tour di 15 presentazioni, che lo ha visto presentare la sua avvincente opera in città del Brindisino come Ostuni, Carovigno, Francavilla Fontana, ma anche a Roma, Caserta, Napoli e Teano ed aver partecipato a diversi programmi televisivi, nei quali ha parlato del suo libro e della sua esperienza da scrittore. Inoltre, a breve è previsto il sequel del libro, ambientato sempre ad Ostuni, che continuerà a narrare le avvincenti storie del Commissario Vito Berlingieri.

Luigi Del Vecchio è stato ospite, tra l'altro, a Roma dell’elegante Salotto Letterario di Viola Editore e di una location storica, Borri Books, una delle più grandi oasi culturali. Ha poi presentato il suo libro a Caserta, ospite del prestigioso Circolo Nazionale, a due passi dalla famosa Reggia vanvitelliana e nella splendida e prestigiosa location del Tennis Club Vomero a Napoli.

“Vita immaginaria” è il tema della XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che ben si sposa con le tematiche del libro “Ostuni, un'insospettabile presenza”, un thriller, ambientato nei vicoli della città bianca, in cui l'autore immagina spaccati di vita quotidiana, con una dovizia di particolare che rende quasi reali le avventure del protagonista, il Commissario Vito Berlingieri. Leggendo il libro di Luigi Del Vecchio, si può immaginare con un' intensità tale da sembrare quasi di vivere la situazione realmente.

Luigi Del Vecchio spiega «Partecipare al Salone Internazionale di Torino del Libro è sempre stato un sogno, che diventa, ora, realtà. Sono davvero emozionato, perché, sinceramente, non avrei mai immaginato di approdare così presto ad una kermesse così prestigiosa. Il mio“Ostuni, un'insospettabile presenza”, sarà al fianco dei libri più importanti e prestigiosi della letteratura italiana e europea e questo mi rende davvero orgoglioso».

Prosegue Del Vecchio «Sarà entusiasmante contribuire, nel mio piccolo, a narrare le meraviglie della città di Ostuni ad una platea così importante».

E poi una speranza «Mi auguro che la partecipazione al Salone Internazionale di Torino del Libro sia di buon auspicio per il mio futuro di scrittore». Infatti, a breve, uscirà il nuovo libro di Luigi Del Vecchio, il sequel di “Ostuni, un'insospettabile presenza”, sempre ambientato ad Ostuni e con ancora come protagonista, l'ormai amatissimo Commissario Vito Berlingieri. Conclude l'autore «Incrocio le dita, perché continuare a scrivere è ciò che desidero fare da grande».

L'AUTORE

Luigi Del Vecchio, è un Generale di Brigata della Guardia di Finanza, napoletano, da poco più di un anno in congedo dopo aver ricoperto importanti e delicati incarichi operativi in Puglia, Calabria e Campania. Come sua prima destinazione di servizio, proprio Ostuni, città che lo ha fatto innamorare, a tal punto da portarlo a trasferirvisi, una volta in congedo.

SCHEDA DEL LIBRO

Il thriller matura nel Natale 2017 quando i giorni di festa incombono, le strade sono un brulicare di negozi illuminati, melodie della pizzica, profumi di squisito piacere, amori che si rincorrono. Il rinvenimento del corpo di un vecchio usuraio con un riccio di mare conficcato in gola segna l’inizio di innumerevoli colpi di scena, omicidi, suspence che si susseguiranno nel giro di soli 5 giorni facendo piombare Ostuni in un autentico clima di terrore.

Protagonista del romanzo è il Commissario Vito Berlingieri, un cinquantenne dirigente di polizia abile e scaltro, poco conforme ai dettami istituzionali imposti dal suo ruolo e spesso sedotto dal fascino femminile.

La Polizia di Stato nei giorni scorsi è intervenuta all’interno di un cantiere per un’aggressione. Giunti sul posto gli Agenti accertavano che a seguito di un acceso diverbio per motivi ancora non noti tra due colleghi di lavoro, uno dei due era rimasto vittima di un accoltellamento.

La vicenda veniva chiarita da personale della Squadra Mobile attraverso l’escussione delle persone presenti al momento dei fatti e grazie all’analisi degli impianti di videosorveglianza.

L’esito delle primissime attività investigative consentiva di ricostruire come, ad una prima lite avvenuta tra i due operai all’interno degli spogliatoi - conclusasi con una reciproca scazzottata -, ne era seguita una seconda, avvenuta nel cortile esterno del cantiere, durante la quale l’operaio che aveva avuto la peggio durante la prima lite, prelevava dal cofano posteriore di un’autovettura un crick e sfondava lunotto e parabrezza dell’auto del collega, per poi armarsi di coltello da cucina e ferirlo all’arteria femorale e al torace cagionandogli lesioni che lo mettevano in pericolo di vita.

All’esito delle indagini, l’operaio autore dell’accoltellamento veniva arrestato per il reato di tentato omicidio mentre l’operaio rimasto vittima, denunciato per il reato di lesioni, cagionate nel corso della lite.

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