Rapina in gioielleria, proprietaria legata e imbavagliata In evidenza

Ottobre 01, 2016 3250

gioielleria shine latianoMezzogiorno di terrore a Latiano a causa di due banditi

che hanno assaltato la gioielleria "Shiny gioielli" imbavagliando la titolare e rubando un'ingente quantità di preziosi. La donna quando si è liberata ha lanciato l'allarme a un istituto di vigilanza che a sua volta ha fatto intervenire oltre alle proprie pattuglie anche i carabinieri. Sul posto è giunto il comandante della compagnia di San Vito dei Normanni e gli uomini della scientifica che hanno visionato le immagini del sistema di videosorveglianza e rilevato eventuali indizi. I banditi sono fuggiti da una porta retrostante. Segno che conoscevano bene il luogo. Non è da escludere che possa trattarsi degli stessi banditi che alcuni anni fa avevano effettuato un'altra rapina alla gioielleria. I fatti si sono verificati poco prima di mezzogiorno nella centralissima via della Libertà, alias via per Mesagne. Sono le ore 11,30 quando due uomini suonano al campanello della gioielleria. La titolare li fa entrare poiché sono vestiti bene, nulla che potesse far sospettare la loro vera intenzione. Appena entrati i due si sono coperti il volto e armati di una pistola e un coltello hanno immobilizzato la proprietaria su di una sedia e hanno iniziato a saccheggiare la gioielleria dei preziosi. Monili costosi che in pochi secondi sono finiti nelle tasche dei due malviventi che sapevano cosa prendere e cosa lasciare. Il raid è durato una manciata di minuti, interminabili per la povera signora immobilizzata sulla sedia e costretta a subire le angherie dei due balordi. Quando hanno terminato il loro raid anziché uscire dalla porta principale sono andati nel retro, hanno aperto l'ingresso secondario e sono fuggiti da via Trento, meno frequentata e, quindi, agevole per la fuga. Dopo qualche minuto la signora è riuscita a liberarsi e ha lanciato l'allarme sul posto sono giunti i vigilantes e una pattuglia dei carabinieri. Intanto i carabinieri hanno attuato il piano antirapina collocando nei punti strategici alcune pattuglie pronte a intercettare i fuggitivi. Nella gioielleria sono intervenuti anche i sanitari del 118 che hanno visitato la signora riscontrando un forte stato d'ansia. Poco dopo è giunto il comandante della compagnia di San Vito, il capitano Diego Ruocco, e altre pattuglie dell'Arma con auto civetta. Gli ufficiali hanno ascoltato la signora che ha fornito loro, pur tra non poche difficoltà emotive, la descrizione dei due banditi. Nella gioielleria sono sopraggiunti anche gli uomini della scientifica nella speranza di trovare qualche traccia utile alle indagini. I banditi, sembra, che indossassero dei guanti. I militari hanno acquisito i fotogrammi del sistema di videosorveglianza che hanno diramato alle caserme e commissariati presenti in tutta la provincia nella speranza che ai due possa essere dato un volto. Probabilmente i banditi non sono di Latiano e potrebbero essere gli stessi che alcuni anni fa portarono a termine un'altra rapina nella stessa gioielleria con modalità simili. La gente che era in strada era particolarmente spaventata dall'evento criminoso. "Si lavora per mandare avanti onestamente la famiglia e si subiscono queste angherie", ha detto con un filo di voce un ometto seduto nella villetta di fronte alla gioielleria mentre il suo amico, seduto a fianco, gli ha risposto "anche se li prendono domani sono già fuori. Questa è la legge".