Millo riqualifica Mesagne con la sua street art

Giugno 08, 2016 2557

millo a lavoro selle facciate delle abitazioni 1Molte sono le esperienze di street art nelle città contemporanee,

pochissime ancora in regione per motivi tra cui il pensare che l’importanza di un’opera d’arte sia secondaria e quindi va giù nella lista delle priorità delle cose da fare in una città. Mesagne ha deciso di andare controtendenza. Così, ha affidato alle mani di Millo la realizzazione di alcune opere artistiche che oggi sono presenti nelle grandi città metropolitane del mondo. "Per noi quest’opera ha un alto valore e assume priorità per la direzione che si deve dare alla città. Per noi quest’opera è futuro, è fibrillazione artistica è indirizzo e rinascita di un quartiere", hanno spiegato il sindaco, Pompeo Molfetta, e l'assessore, Palma Librato.Millo con il  papà Luigi Giorgino e il sindaco Molfetta Il nuovo parco di Mesagne è un progetto contemporaneo di valore perché, oltre a riqualificare un’area, lo fa con un linguaggio architettonico contemporaneo e la città ha mostrato e sta mostrando ogni giorno sensibilità anche verso questa opera di architettura. "E’ una visione di città iniziata anni fa e che ha visto come filo conduttore l’architettura e anche la fortuna di riconoscerne da parte delle Amministrazioni passata e attuale il valore", ha aggiunto l'assessore Librato convinta che gli ex cinque condomini di residenza agricola stridessero moltissimo con la modernità e il nuovo. "Chiacchierando con il sindaco ci è venuta in mente questa idea, il sindaco, per la verità, ha un profondo animo artistico e si è lanciato, trovando la mia spalla visionaria e divertita e il coinvolgimento di tutti gli assessori, felicissimi e tutti motivati", ha continuato l'assessore. "Abbiamo pensato che quei muri, che erano delle trappole visive e dei limiti senza via di fuga, potessero diventare dei quadri che potevamo far dipingere. Così abbiamo pensato alla eccellenza mesagnese e a darle spazio perché ci piace la sua espressione artistica", ha spiegato il sindaco Molfetta. Costruire questo percorso non è stato facile perché gli edifici sono privati e i proprietari erano piuttosto scettici. "Abbiamo usato l’arte per sensibilizzare gli abitanti, una sfida altissima e ad alto rischio, ma l’idea personalmente mi entusiasmava tantissimo. Per me il valore sociale dell’opera è altissimo e ci insegna a non dire mai più “non si può fare”, perché, e di questo sono convintissima, tutto si può fare nei limiti della norma se si vuole e costruendo un percorso con le persone", ha messo in rilievo l'assessore Librato. Ora il quartiere ha preso il volo della rigenerazione umana e bisognerà ancora introdurre altri elementi artistici per continuare a spargere il seme buono della cura, dell’attenzione e della bellezza che allontani sempre di più la sciatteria, la trascuratezza. "Quando inizi a fare piccole cose belle, anche solo a tinteggiare una facciata, parte la gara tra vicini di casa a chi si cura di più, è questo quello che dobbiamo far succedere attraverso l’opera pubblica", ha concluso l'assessore Librato.