Mesagne. Parte civile contro Massimo Pasimeni in Cassazione In evidenza

Ottobre 17, 2015 4321

pasimeni massimoIl Comune di Mesagne non molla e dopo la decisIone (Articolo completo su Nuovo Quotidiano di Puglia)

di Massimo Pasimeni di ricorrere in Cassazione, contro la condanna che gli è stata inflitta dalla Corte d'Appello di Lecce per l'omicidio di Giancarlo Salati, ha dato mandato al suo ufficio legale di proseguire nel giudizio e costituirsi parte civile. Pasimeni fu arrestato il 26 gennaio 2012 nell'ambito dell'operazione "Revenge" da parte della polizia di Mesagne poiché accusato di essere il mandante dell'omicidio a colpi di bastone di Salati, allora 62enne, che abitava a qualche decina di metri dalla sua abitazione. Alle spalle dell'efferato delitto i giudice hanno ricostruito un motivo passionale. Tra l'altro Salati si era invaghito di una minorenne. Così il 16 giugno 2009 Giancarlo Salati fu ammazzato. I killer nel primo pomeriggio di una assolata giornata giunsero nella sua abitazione e dopo aver richiuso la porta lo massacrato a bastonate. Nonostante che l'uomo fu sottoposto a un'operazione chirurgica morì il giorno dopo. Per due anni la Squadra Mobile di Brindisi e la Dda di Lecce, con l'aiuto dei poliziotti mesagnese, riuscirono a fare breccia nel muro di omertà e grazie alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia fecero piena luce sulla vicenda. Così la Squadra di Brindisi arrestò Massimo Pasimeni, già detenuto, e il commando composto da tre killer. Peraltro Pasimeni, alias Piccolo dente, aveva cercato di far eliminare i tre poiché temeva che prima o poi avessero svuotato il sacco con qualcuno. Nel 2012 l'allora Amministrazione Scoditti decise di costituirsi parte civile nel processo a carico degli arrestati nell'operazione "Revenge". Ancora una volta Massimo Pasimeni, avverso la predetta sentenza, ha proposto ricorso in Cassazione. Da qui la decisone del sindaco Pompeo Molfetta di continuare a difendere la tesi della città anche in cassazione. La costituzione di parte civile dell’Amministrazione comunale di Mesagne in tutti i procedimenti criminali, si è resa necessaria per la tutela e lo sviluppo del territorio, dei cittadini, delle imprese, delle attività produttive e commerciali e di ogni forma di lavoro singola o associata e, pertanto, ha anche lo scopo di tutelare i propri cittadini dagli attacchi criminosi e da tutte le forme d’illegalità diffusa. A breve il sindaco dovrebbe costituire un comitato della legalità che al contrario dell'osservatorio sulla legalità, naufragato poiché tortuoso e farraginoso, dovrà essere snello e lavorare al pari delle commissioni consiliari.