MESAGNE, SEQUESTRATA UNA VERA E PROPRIA “FABBRICA” PER LA PRODUZIONE DI SOSTANZA STUPEFACENTE E ARRESTATE DUE PERSONE In evidenza

Novembre 09, 2022 1122

Operazione antidroga della polizia di Mesagne che ha smantellato un’attività completa di produzione, trasformazione e commercializzazione di sostanza stupefacente. Infatti, nelle campagne della cittadina messapica era stata messa in atto una coltivazione di marijuana in terra e in serra con il successivo passaggio all’essiccamento e confezionamento di partite sottovuoto. L’abitazione rurale era super controllata dai malviventi con una serie di telecamere digitali che permettevano di esaminare l’area anche a grande distanza attraverso un’app telefonica. Al termine dell’operazione è stata arrestata una coppia: di 39 anni e di 47 anni cui sono stati contestati i reati di coltivazione, produzione e detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio. Se la sostanza stupefacente fosse arrivata nelle mani dei pusher, e quindi sulle piazze del Salento, la criminalità organizzata avrebbe guadagnato alcune centinaia di migliaia di euro. Alla donna è stato concesso il beneficio della detenzione domiciliare poiché il compagno si è assunta la responsabilità della coltivazione e commercializzazione che era stata messa in atto.

I due sono difesi dall’avvocatessa Chiara Fanigliulo del foro di Lecce. L’intera piantagione, dotata di impianto a gocce, è stata posta sotto sequestro. Un’altra parte è stata distrutta sul posto con l’aiuto dei vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi. All’interno dell’abitazione è stata rinvenuta l’attrezzatura utilizzata per essiccare e confezionare la sostanza stupefacente. Il tutto è stato posto sotto sequestro. Ieri mattina gli arresti sono stati convalidati. Grazie a un’attenta conoscenza del territorio gli agenti della polizia del commissariato di Mesagne, diretti dal vice questore Giuseppe Massaro, su imput del questore di Brindisi, Annino Gargano, hanno scoperto che in contrada Annunziata, in agro di Mesagne, in una zona nascosta e difficile da raggiungere poiché terminale di un tratturo in un’abitazione rurale con terreno adiacente era in atto la coltivazione illegale di piante di marijuana. Pertanto hanno iniziato a tenere sotto controllo la zona e l’attività mettendo in campo metodi di indagini tradizionali poiché i malviventi erano piuttosto scaltri e attenti a non farsi scoprire. L’intera abitazione, infatti, era dotata di telecamere di videosorveglianza che vigilavano su ogni angolo della struttura e delle immediate vicinanze.droga_marjiuana_coltivazione_sequestro_2.jpg

Quando gli agenti hanno accertato che era in atto la coltivazione di marijuana hanno circondato la zona e dato il via al blitz. Sul posto, in quel momento non c’era la coppia di produttori. Con l’ausilio delle unità cinofile della polizia di frontiera di Brindisi hanno fatto irruzione trovandosi di fronte quella che è stata dai poliziotti definita una “fabbrica” per la coltivazione, trasformazione e commercializzazione della sostanza stupefacente. Sono state sequestrate 78 piante di marijuana in vegetazione di altezza media di circa 2 metri, foglie con infiorescenze in essiccazione rinvenute in un deposito laboratorio adiacente all’abitazione e posizionate su alcuni stendini, 2 bilance di precisione, una macchina per il confezionamento sottovuoto, un macchinario per l’essiccazione ed un libro esplicativo di come produrre e coltivare la marijuana. La procura della repubblica di Brindisi ha nominato un perito che dovrà analizzare la sostanza stupefacente sequestrata per definirne il grado di purezza.

 

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Ultima modifica il Giovedì, 10 Novembre 2022 15:00