Mesagne. Tanfo nauseabondo, condotte vetuste

Agosto 07, 2020 1024

dancona roberto maggio 2019 3Protestano i cittadini di Mesagne a causa del tanfo di fogna

che si sprigiona nell’aria in diverse zone e nelle abitazioni. Gap che si aggrava durante le giornate di pioggia nelle quali aumenta la pressione della rete fognante facendo zampillare in strada i rifiuti fecali. Questa situazione di precarietà, secondo l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona, è dovuta in parte a una rete fognante ormai vetusta e sottodimensionata esistente in diverse zone di Mesagne. Inoltre, diversi residenti del rione Carmine hanno segnalato un’abnorme presenza di blatte che fuoriescono dai tombini della fogna. Dunque, protestano i cittadini di Mesagne che da diversi mesi sono costretti a convivere con un tanfo nauseabondo che fuoriesce dalle grate fognarie, dai tombini e si dissolvono nell’aria, causando anche problemi respiratori nelle persone anziane. Così, se in inverno e primavera il problema è avvertito solo quando si esce in strada con l’arrivo dell’estate, periodo in cui le finestre restano aperte per gran parte della giornata, il problema si è acutizzato. Tante le protesta mentre poche, secondo i cittadini, sono state le risposte che finora sono giunte dall’Amministrazione comunale che, per venire incontro ai residenti, ha effettuato un servizio straordinario di svuotamento della rete fognaria con autospurgo. Tuttavia, il problema è tutt’altro che non attenzionato da parte dell’Amministrazione comunale che ha già effettuato in città un monitoraggio del problema al fine di realizzare un progetto d’intervento, d’intesa con l’Autorità di bacino e con l’Acquedotto pugliese. A seguire le operazioni tecniche c’è l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona. “Il problema è semplice il rimedio è difficile oltre che gravoso – ha esordito l’assessore -. Nella maggior parte dei casi, in cui si avverte nell’aria un tanfo di fogna, la causa è da ricercare negli scarichi delle vecchie abitazioni che immettono nella rete fognante le acqua pluviali dei terrazzi. Operazione illegale oltre che tecnicamente errata poiché l’aumento abnorme di liquidi mette in pressione la rete fognaria che, nei punti in cui è vetusta o sottodimensionata, si rompe causando i disagi lamentati dai cittadini”. Il problema, quindi, è tutto qui: una rete fognaria cittadina vecchia. Realizzata quando in città non c’era stato lo sviluppo urbanistico degli anni Ottanta e interi rioni non esistevano. “Sappiamo bene che la rete è sottodimensionata – ha continuato D’Ancona -, addirittura nel rione Carmine o in via Normanno, via Brindisi e dintorni ci sono state rotture nel tronco fognario in cui si è verificata una commistione tra fogna bianca e nera. Qui l’Acquedotto pugliese interverrà per sanare le condotte”. In ogni modo resta il problema degli scarichi delle acque pluviali dei terrazzi nella fogna nera. “In questo senso a breve il Comune inizierà un monitoraggio della città segnalando a tutti coloro che hanno questo scarico illegale di sanarlo strutturalmente. Coloro che non adegueranno gli scarichi, e resteranno nell’abusivismo, saranno perseguiti da parte di Aqp che può arrivare anche a bloccare tecnicamente gli scarichi”.