Mesagne. I volontari dell'Auser chiedono di essere sottoposti ai test Covid-19 In evidenza

Aprile 24, 2020 1666

auser banco alimentareA Mesagne gran parte del lavoro del “Banco alimentare” lo sta svolgendo l’Auser

che ha un front office che si deve districare tra centinaia di indigenti. Per questo motivo i soci dell’associazione di volontariato hanno lanciato un appello al sindaco Toni Matarrelli e al direttore generale dell’Asl Br1, Giuseppe Pasqualone, di sottoporli a un test clinico che possa riscontrare l’eventuale positività al Coronavirus. Il tutto per evitare contagi sia tra i volontari sia tra la tanta gente che si reca nella loro sede per ritirare la spesa settimanale. Soprattutto perché i volontari dell’Auser sono, nella maggior parte dei casi, pensionati con un’età ben sopra la sessantina e, quindi, a maggior rischio. Dall’inizio dell’emergenza pandemia l’Auser di Mesagne è scesa in campo per arginare la richiesta di alimenti avanzata da una parte consistente della popolazione locale che nel giro di qualche giorno si è trovata senza mezzi economici di sostentamento. Tanti i mesagnesi che hanno bussato alle porte dell’associazione di volontariato per chiedere pasta e latte per sfamare la famiglia. “Si tratta di persone che non avendo un posto di lavoro fisso si sono trovati senza soldi per fare la spesa”, ha spiegato il presidente dell’Auser, Vito Marchionna. Cittadini che hanno ingrossato le fila di coloro che regolarmente utilizzavano il “Banco alimentare dell’Auser” per prendere gli alimenti necessari per una settimana. “In diversi casi – ha spiegato il presidente Marchionna – si tratta di persone che hanno perso il lavoro e si vergognano di venire da noi, fare la coda e ritirare la busta con gli alimenti. In questo caso, comprendiamo la loro dignità, e portiamo a casa quanto necessario”. Centinaia di mesagnesi che ogni settimana usufruiscono di questo “Banco alimentare”. “Devo ammettere – ha continuato il presidente - che nelle prime settimane di pandemia abbiamo prosciugato la nostra cassa per acquistare gli alimenti necessari. Poi, fortunatamente, chi poteva si è mosso per aiutare i più deboli così sono iniziati ad arrivare quintali di derrate alimentari donate da Massimo Ferrarese ed Al Bano, dai Fratelli Ruggiero, da Conserve Italia, da Massimo Sambati, da Francesca Riccio e da tanta altra gente che ha contribuito, anche con pochi alimenti, a riempire i nostri magazzini”. La distribuzione delle derrate alle persone indigenti avviene di pomeriggio e si protrae fino a mezzanotte, tanta è la gente che ne fa richiesta. “Per questo motivo chiediamo al sindaco Matarrelli e al direttore generale dell’Asl, Pasqualone, di sottoporci ai test clinici per verificare una eventuale positività al coronavirus. Il tutto per tutelare sia noi sia la gente con cui abbiamo a che fare”, ha concluso Marchionna.