Mesagne. Caccia a un'Audi e una Punto per i furti in abitazioni In evidenza

Novembre 07, 2019 4145

POLIZIOTTI CON MERCURIO 2C’è dell’apprensione a Mesagne per i furti

che si stanno verificando. Secondo alcune testimonianze in giro per la città vi sarebbero un’Audi A3 di colore nero con vetri oscurati e una Fiat Punto, sempre di colore nero e con vetri oscurati. Entrambi i mezzi sospetti girano e rigirano in città con cinque individui a bordo. I cittadini avrebbero visto alternarsi questi due mezzi nelle zone dove si sono verificati furti o tentati tali. Giorni fa un’anziana signora è riuscita a sventare un furto in casa della figlia gridando e facendo scappare i malviventi. Secondo una casistica, stilata dal Ministero degli Interni e pubblicata sul Sole24ore, a Mesagne nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 agosto, dello stesso anno, si sono verificati 300 furti, più di uno al giorno. In molti di questi furti nessuno si è accorto di nulla. Neanche le telecamere dei sistemi di videosorveglianza dei vicini che, nel momento della commissione del furto, si sono spente a causa dell’interruzione dell’energia elettrica. Anche questa è un’altra stranezza. In ogni modo alcune tracce ci sono e le forze dell’ordine tengono gli occhi ben aperti per intercettare i malviventi. Giorni fa la banda ha cercato di rubare in casa di una famiglia che risiede in via Principessa Maria Josè. La tecnica che utilizzano è sempre la stessa. La banda arriva a bordo di un’auto, con vetri oscurati, con all’interno cinque individui. Uno di questi scende e suona al campanello di un’abitazione mentre l’auto prosegue e fa il giro dell’isolato. Se in casa c’è qualcuno e risponde il malvivente si allontana, altrimenti, se non risponde nessuno, attende l’arrivo dei complici e, insieme, mettono in atto il furto. E’ ciò che è accaduto in via Principessa Maria Josè. Dopo aver bussato a un’abitazione a primo piano, e non aver ricevuto risposta, il malvivente, una volta arrivati i complici a bordo dell’auto, ne ha fatti scendere tre. Tutti a viso scoperto. Circostanza che denota che i delinquenti, sicuramente, non sono mesagnesi. I quattro sono saliti a primo piano e hanno iniziato a forzare la porta d’ingresso riuscendo ad aprirla. Nello stesso momento la madre della proprietaria, che abita al pian terreno, ha sentito rumore e, credendo che si trattasse della figlia, si è affacciata. In quel momento si è trovata davanti quattro individui, che li descriverà, grandi come “armadi”. Immediatamente, ha iniziato a urlare e a chiedere aiuto. Ormai scoperti, e impossibilitati a mettere a segno il furto, i quattro hanno abbandonato il loro disegno furtivo e sono fuggiti.