Mesagne. Incendio, ritorna la paura del piromane seriale In evidenza

Giugno 17, 2019 1820

portoncino incendiatoRitorna a Mesagne l’incubo del piromane seriale.

Ritorna lì dove aveva colpito circa diciotto mesi fa: nel rione Distilleria. La tecnica utilizzata è sempre la stessa. Qualche sacchetto di spazzatura posato davanti al portone di un condominio, poi appicca il fuoco e fugge. Fortunatamente questa volta i danni non sono stati ingenti come quando appiccava il fuoco, con la medesima tecnica, sulle auto che andavano distrutte. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Mesagne. I militari hanno ascoltato i residenti e poi hanno acquisito alcuni filmati delle telecamere di videosorveglianza nella speranza di individuare il colpevole. L’episodio si è verificato la scorsa notte quando un individuo ha posato due sacchetti di spazzatura davanti al portoncino in alluminio di via Romagna. Quindi vi ha messo fuoco ed è scappato. Poco dopo le fiamme si sono propagate investendo parte del muro dello stabile. Del fatto si sono accorti alcuni passanti che hanno spento l’incendio. I residenti hanno telefonato ai carabinieri investendoli del problema. I militari, giunti sul posto, li hanno ascoltati e poi hanno monitorato la zona alla ricerca di immagini di qualche sistema di videosorveglianza che possa aver ripreso il piromane. I residenti hanno fatto presente agli uomini dell’Arma che episodi similari erano già accaduti nel 2017 e 2018. Una sequela di atti incendiari che avevano causato danni ingenti ad abitazioni e auto posteggiate sempre nella medesima zona. In particolare il portoncino del palazzo era stato per diverse volte l’obiettivo del piromane. Dopo alcune settimane di indagini certosine la polizia aveva individuato il colpevole. Si trattava di un trentenne che brillo si divertiva ad appiccare il fuoco. A confessare questi misfatti fu lui stesso una volta che i poliziotti erano riusciti a individuarlo e a denunciarlo. Non diede una spiegazione logica. Era il gennaio 2018 quando il giovane fu messo con le spalle al muro grazie ai frame acquisiti dalle telecamere di videosorveglianza della zona. Gli investigatori avevano trovato nella sua abitazione gli indumenti indossati durante i raid delinquenziali.