Mesagnese partecipa a Rave party a Lavello, denunciato

Marzo 06, 2019 1558

carabinieri logoI Carabinieri della Compagnia di Venosa (PZ),

al termine di attività di indagine, hanno deferito in stato di libertà 107 persone, per i reati di danneggiamento, invasione di terreni o edifici e deturpamento di cose altrui. I fatti si riferiscono al rave party svoltosi in contrada Falcone tra la serata dell’8 e la mattinata del 9 dicembre u.s. all’interno di un capannone industriale in disuso e nell’annesso terreno di proprietà di un’azienda del luogo. Al rave party lucano hanno partecipato oltre 300 persone convenute anche dalla Puglia, dalla Calabria, dalla Campania. Tra i 107denunciati, 13 risiedono in provincia di Brindisi, tre a Brindisi R.O. classe 1976, D.J classe 95 e B.F.A. classe 1995, tre di Fasano C.O. classe 1999, O.F. classe 1998, e C.A. classe 1997, due a Cisternino P.A. classe 1997 e B.G. classe 1990, 1 di Mesagne B.C. classe 1981, 1 di Ceglie Messapica B. A. classe 1987, 1 Villa Castelli I.M. classe 1996, 1 San Vito dei Normanni D.T. classe 1979; S.P. classe 1993 di San Pancrazio Salentino. Tra i denunciati, il mesagnese risulta aver partecipato al rave party di Capodanno 2018 in contrada Pergola di Francavilla Fontana. Nella circostanza la Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana deferì per gli stessi reati 200 persone. L’evento di Francavilla Fontana ebbe comunque una caratura internazionale, infatti i protagonisti oltre che da varie regioni d’Italia, provenivano da altre nazioni europee quali Romania, Francia, Gran Bretagna, Venezuela, Svizzera e Bielorussia e avevano deciso di festeggiare il nuovo anno in quell’area, individuando nella masseria di contrada Pergola la location ideale, dove allestirono un'impalcatura lunga 5 metri e alta 3 metri, sulla quale collocarono il potente impianto di amplificazione con grossi altoparlanti dal quale irradiavano musica assordante. Anche l'aspetto alimentare e delle bevande non venne trascurato, considerata la massiccia presenza di taniche di vino e altri alcolici, nonché la singolare figura di un pizzaiolo che aveva allestito un punto di cottura con un forno portatile per sfornare pizze.