Mesagne. Scaricati 30 mila chili di rifiuti in strada. C'è un indiziato

Settembre 21, 2018 2664

rifiuti su circonvalazione 1Questa volta gli incivili di Mesagne l’hanno fatta davvero grossa.

Circa 30.000 chilogrammi di rifiuti speciali sono stati scaricati in contrada “Arrabbiato” sull’asfalto della nascente circonvallazione. Un mare di rifiuti che per essere rimosso costerà alle casse degli enti interessati un bel po' di migliaia di euro. La polizia locale ha già effettuato alcuni sopraluoghi e fotografato lo stato dei fatti. Quindi, ha avviato le indagini per scoprire gli autori di tale misfatto. Sembra che un incivile sia stato già individuato. Tanto c’è ancora da fare. Intanto, l’ufficio Ecologia e Ambiente ha già scritto alla Provincia di Brindisi intimando la pulizia dei luoghi. Se non avverrà sarà il Comune a pulire per poi rivalersi sulle casse della Provincia. Dunque, a Mesagne c’è una certezza. Sul fronte del controllo dei rifiuti ci vuole un maggiore impegno per arginare le sacche di inciviltà presenti. Come c’è bisogno che il Comune che ha in dotazione un set di telecamere mobili trovi le risorse per installarle al fine di individuare i colpevoli. I costi di manutenzione potranno essere ampiamente coperti con le contravvenzioni che saranno elevate ai danni dei trasgressori. Purtroppo, però, sembra che sulla gestione di queste telecamere, che tanto potrebbero fare per individuare i colpevoli, il Comune non voglia prendere una posizione certa. C’è uno scaricabarile tra i vari uffici dell’ente. Si assiste a un ping pong di compiti che di fatto ingessa l’installazione. A rimetterci sono l’ambiente, che è depauperato dagli scarichi selvaggi, e le casse comunali, private di potenziali incassi derivanti dalle contravvenzioni. Questa volta lo scarico di rifiuti ha causato danni molto seri alla comunità poiché sono stati depositati migliaia di chilogrammi di rifiuti sull’asfalto nuovo, non ancora aperto al passaggio delle auto, della nascente circonvallazione di Mesagne. C’è di tutto. Dai rifiuti speciali provenienti dalle demolizioni edili ai fusti marchiati “infiammabili”. E poi ferro, plastica, bustoni chiusi, canali di scolo, lavandini e tanta altra monnezza. Di fatto è una discarica a cielo aperto che si è formata in un arco temporale abbastanza ampio nell’indifferenza di molti. Cosa ancora più desolante è che finora non è stato “beccato” nessun incivile. Un quadro, quindi, sconfortante poiché ha inciso anche sulla sostenibilità dell’ambiente circostante. “Come ufficio Ambiente abbiamo inviato una nota in Provincia con la quale abbiamo intimato l’immediata pulizia del luogo. Noi non possiamo intervenire subito poiché non è una nostra area. In ogni modo siamo convinti che nel giro di qualche settimana il problema sarà risolto”, ha precisato l’assessore all’Ecologia e Ambiente, Omar Ture. Infatti, se la Provincia non ottempera a quanto intimato dal Comune la discarica potrebbe essere posta sotto sequestro. In questo caso il presidente della Provincia potrebbe essere denunciato e risponderne penalmente in tribunale.  

Ultima modifica il Venerdì, 21 Settembre 2018 11:45