A Mesagne i poeti della sociologia mentre i ragazzi deviano In evidenza

Settembre 11, 2018 2715

saracino maria teresa-Gli atti di vandalismo perpetrati a Mesagne

negli ultimi giorni hanno imposto un momento di riflessione per comprendere meglio il fenomeno. A disquisire sui fatti sono l’assessore alle politiche Sociali e giovanili, Maria Teresa Saracino, e il collega di giunta, Roberto D’Ancona, assessore ai Lavori pubblici, Urbanistica e centro storico. Il fenomeno di vandalismo da parte di adolescenti è in crescita su tutto il territorio nazionale come dimostrano alcuni dati diffusi dall’Osservatorio nazionale sull’adolescenza. Dallo scorso anno a quest'anno i numeri degli atti vandalici messi in atto dagli adolescenti, tra i 14 e i 19 anni, sono aumentati dal 16 al 22%. Salgono anche le risse (24%), il knockout (6%), i ragazzi che usano in maniera impropria un'arma (8%), che distruggono vetrine, cassonetti, o lanciato oggetti durante una manifestazione (5%) e che si dilettano a picchiare qualcuno (35%). “Il bello è che accanto al vandalismo di pari passo c’è l’omertà e il menefreghismo della gente – ha esordito l’assessore Maria Teresa Saracino -. Siamo molto bravi a cercare i colpevoli e a spargere parole come petali di rosa che volano nel vento. Nel mentre facciamo i poeti della sociologia, della psicologia e della psichiatria centinaia e centinaia di ragazzi deviano sotto i nostri occhi, vivono facendo danni a terzi e a sé stessi, finché non esagerano e bussano alle porte della cronaca, scatenando un transitorio putiferio mediatico che terminerà dopo qualche giorno, dopo il quale, non si smuoverà nulla, fino al prossimo gruppo”. Per l’assessore si tratta di “ragazzi che sanno perfettamente quello che stanno facendo, anzi lo vanno a ricercare. I giovani non hanno punti di riferimento e vivono in balia di quello che gli dice la testa, che vivono il nulla che li circonda, ammazzando la noia tra una birra, una canna, una rissa, una bravata, un selfie a rischio e un atto di bullismo. Noi genitori siamo impegnati a fare altro, ciechi davanti ai disagi dei figli. Essere presenti con i figli non significa pensare solo alla scuola o che non fumino sigarette o canne, non significa essere fisicamente presenti, ma assolvere ad un ruolo genitoriale ed essere riconosciuti come tali, perché se un figlio non riconosce un genitore nel suo ruolo, non riconoscerà neanche un insegnante, un’autorità e un limite”. L’assessore D’Ancona ha incontrato la gente dopo gli atti vandalici. “Mi hanno detto di installare ulteriori telecamere – ha spiegato – ma non si può fare di Mesagne una casa del Grande Fratello. Mi piacerebbe che anche coloro che sono presenti sui social potessero, con i loro scritti, educare questi ragazzi, fargli comprendere l’errore nel distruggere i beni di una comunità. Perché per distruggerli basta un attimo, per ripristinarli ci vuole tempo e denaro della nostra comunità. La nostra speranza e il nostro invito è nel recuperare questi ragazzi prima che sia troppo tardi”.