Mesagne. I vandali rompono, i cittadini pagano

Settembre 08, 2018 2672

piazza commestibili amministratori 2Come per il parco “Potì” anche piazza dei Commestibili

ha bande selvagge di adolescenti che amano distruggere ciò che trovano sul loro cammino. In questo caso è stato preso di mira l’ascensore che conduce al primo piano dove c’è un ristorante e la terrazza panoramica. Ed è accaduto nuovamente per la quinta volta in un brevissimo arco temporale. La manomissione, purtroppo, oltre che a causare un inutile dispendio di risorse pubbliche per spese tecniche incide sulla funzionalità dello stesso cui non possono accedere disabili e anziani. E come per il parco “Potì” la soluzione potrebbe essere semplice. Puntare la telecamera presente in piazza in quella direzione. E come per il parco una volta individuati questi monelli, a voler essere buoni, denunciarli alla procura minorile. Come è accaduto per il parco. Dunque ancora una volta una banda di ragazzini terribili ha messo fuori uso la centralina dell’ascensore panoramico di piazza dei Commestibili inibendo la salita ad anziani e disabili. L’ascensore è collocato a sinistra della piazza e permette una comoda salita al primo piano dove c’è una terrazza panoramica immersa nel verde. Il luogo è meta preferita di molte famiglie e di anziani che amano rilassarsi un po’. Inoltre, è presente un ristorante dove poter appagare i propri peccati di gola. Purtroppo, però, spesso l’ascensore è messo fuori uso per un incomprensibile gioco di ragazzini. Rimetterlo in funzione significa dover far intervenire un tecnico specialistico con un aggravio di costi. “La città è piena di giovani che non si rendono conto dei danni che causano – ha spiegato l’assessore Roberto D’Ancona -. Mi appello alle famiglie, alla scuola, alle agenzie educative e perché no anche alle piazze virtuali dei social network affinché insieme possano educare queste persone, farle amare la loro città, fargli comprendere che rompere significa dover poi riparare con i soldi pubblici. Anche quelli dei loro genitori. In questi casi la prevenzione è più utile della repressione. Non c’è dubbio che c’è un problema che va affrontato e risolto. Tutti insieme”. Più volte ci siamo interessati del disagio giovanile presente in città e più volte l’Amministrazione comunale è stata invitata ad affrontare il problema, prima che sia troppo tardi. D’altronde prevenire è meglio che curare.