Siccità: ha piovuto il 76% in meno dello scorso anno In evidenza

Novembre 06, 2017 1798

guglielmi emanuele nel suo carciofetoNonostante le piogge che oggi e domani dovrebbero cadere sulla provincia di Brindisi il livello di allarme nel mondo agricolo per la perdurante siccità è da codice arancione. Ossia un livello sotto l'allarme rosso.

Infatti, secondo i dati ufficiali del pluviometro del Comune di Mesagne nel periodo di settembre e ottobre 2017 ha piovuto il 76 per cento in meno dello medesimo periodo dello scorso anno. Il tutto in una stagione autunnale caratterizzata dalle piogge che riempiono le falde acquifere e gli invasi.

A risentirne in questo momento sono gli oliveti non irrigui, dove in molti casi le olive sono seccate sugli alberi, e i carciofeti. I terreni sono secchi e in alcune contrade presentano delle vistose spaccature dovute alla perdurante siccità. Oltre al reale rischio di salinità cui i terreni potrebbero trovarsi poiché l'emungimento dei pozzi artesiani è al limite prima che tocchino la falda marina. Insomma, si è in presenza di un quadro desolante che rischia di mettere in ginocchio, anche per il prossimo anno, la già critica situazione del comparto agricolo e zootecnico.

«E' vero che quest'anno la qualità dell'olio è buona ma per gli oliveti non irrigui la situazione è critica per una resa in olio molto bassa», ha spiegato l'imprenditore agricolo Pierangelo Pagliara che ha fatto anche notare che se non dovesse piovere per i carciofeti i costi di produzione saranno elevati. «Se la siccità dovesse continuare - ha precisato l'imprenditore - le produzioni del prossimo anno saranno minate. Inoltre la falda acquifera è scesa a livelli da toccare quella marina. In questo caso il sale contenuto nell'acqua con cui si irrigano i terreni li renderebbe sterili». La carenza di pioggia potrebbe incidere negativamente anche sul grano poiché la semina si effettua in questo periodo.

Stesse preoccupazioni di Pagliara le ha espresse l'imprenditore Emanuele Guglielmi, con carciofeti in agro di Brindisi. «I terreni sono salmastri e i costi di produzione sono aumentati notevolmente - ha spiegato - inoltre la siccità fa aumentare la presenza di ratti nei carciofeti in cerca di acqua per abbeverarsi». In provincia, tra settembre e ottobre del 2016 erano caduti 259 millimetri di pioggia. Nello stesso periodo del 2017 solo 61 millimetri. Ben 198 millimetri in meno. Secondo i metereologi durante le future estati si avrà sempre meno acqua e di peggiore qualità. Ecco perché si pensa di mettere in campo processi di desalinizzazione utilizzando l'acqua del mare. «E' salita la stima dei danni - ha affermato il direttore di Coldiretti, Angelo Corsetti - perché si stanno aggiungendo via via le gravi ripercussioni sugli olivi. In particolare sono gli olivi a risultare in "coma vegetativo", perché la prolungata siccità si è associata alle nevicate e gelate del gennaio scorso che hanno evidentemente compromesso lo sviluppo vegetativo. Gli agricoltori - ha concluso Corsetti - stanno investendo migliaia di euro in irrigazione aggiuntiva, senza ottenere alcun risultato".

"La grave crisi idrica - sostiene Gianni Cantele, presidente Coldiretti - ha determinato prima il dimezzamento della produzione di grano, le scottature e l'aumento dei costi di irrigazione degli ortaggi, poi il crollo della produzione di olive, con punte fino al 60 per cento". Infine, le "bombe d'acqua" che da alcuni anni si abbattono sulla provincia non permettono ai terreni un assorbimento ottimale e ai pozzi di rimpinguare le falde. Anzi sono dannose poiché distruggono i raccolti.  

Ultima modifica il Lunedì, 06 Novembre 2017 10:28