Mesagne. Più differenzi più paghi, strana equazione

Aprile 12, 2017 1956

comune parcheggio della polizia localeStrana equazione a Mesagne:

più differenzi i rifiuti e più paghi di tassa. La logica vorrebbe che l'equazione fosse inversa ma così, purtroppo, non è. "Sembra un paradosso, infatti, ma è tipico delle città dove non c’è una vera programmazione complessiva del ciclo dei rifiuti: aumenta la raccolta differenziata e di pari passo aumenta la tassazione ai cittadini", ha spiegato il coordinatore di Progettiamo Mesagne, Antonio Calabrese. Anche Mesagne, purtroppo, deve sottostare a questa illogicità. Assenza di progettualità non sempre dovuta esclusivamente a deficienze amministrative locali. A volte la legislazione regionale e le strutture sovracomunali non permettono di progettare un cambiamento. Mesagne negli ultimi mesi ha fatto registrare un'ottima percentuali di raccolta differenziata. I dati parlano di un 70-75% di rifiuto differenziato che su base provinciale è una enormità. Purtroppo tutto questo sacrificio delle famiglie mesagnesi non basta per vedere la Tari più bassa. "Per il 2017 - ha proseguito Calabrese - un aumento del costo del servizio provocherà un aumento della tassazione specie per le utenze non domestiche". Da alcuni calcoli fatti dal coordinatore di Progettiamo Mesagne le famiglie mesagnesi, riguardo alle utenze domestiche, subiranno un lieve aumento della cartella Tari, che mediamente si attesta intorno allo 0,5%. "Chi invece ne risentirà un po’ di più - ha aggiunto Calabrese - saranno le utenze non domestiche come i bar, i ristoranti, i fiorai, in genere le attività commerciali, che avranno una cartella maggiorata del 3,5%. Nel piano finanziario predisposto dagli uffici dell’ente pubblico, visto che quello proposto dalla società che gestisce la raccolta dei rifiuti a Mesagne è stato rigettato perché più oneroso ed incongruente rispetto all’anno precedente, ci sarebbe un aumento delle spese di conferimento pari a 37 mila euro circa e una riduzione dei ricavi dalla vendita del rifiuto differenziato, coma la carta, il cartone, la plastica, nel circuito Conai di 20-25 mila euro circa". L’aumento medio fra il 2016 e il 2017 delle utenze non domestiche è, dunque, del 3,5% ed interessa 25 attività su 30. Le attività più penalizzate saranno i bar, le gelaterie, le pasticcerie, le pizzerie, i supermercati, gli ortofrutta, i fiorai, dove per alcune di queste viene annullata la diminuzione che c’era stata nel 2016. Il Comune avrebbe deciso di aumentare la tassazione a chi produce più rifiuti soprattutto compostabili. "E proprio qui nasce il paradosso - ha precisato Calabrese -. Se il Comune di Mesagne qualche anno fa avesse deciso di intercettare finanziamenti per attivare impianti di compostaggio anche di piccola dimensione, almeno fino al 2012 ciò era possibile anche per singoli Comuni, probabilmente oggi non si sarebbero registrati tali aumenti".