Sabato: la giornata di raccolta del farmaco

Febbraio 09, 2017 1271

FARMACO DA DONARESabato 11 febbraio si svolgerà in tutta Italia la 17^ edizione della GRF

– Giornata di Raccolta del Farmaco. Anche Brindisi, con le sue 26 farmacie in tutta la Provincia, è parte di questa grande iniziativa. Gli esercizi aderenti [elenco completo in allegato] sono facilmente riconoscibili dalla locandina esposta in vetrina, in questi punti sarà possibile acquistare uno o più medicinali da banco da donare agli oltre 14mila poveri assistiti dai volontari di Banco Farmaceutico. Nel solo territorio provinciale di Brindisi, durante la GRF 2016, sono stati raccolti oltre 1700 confezioni di farmaci, grazie ai quali sono stati aiutati decine di bisognosi assistiti da enti caritativi del territorio associati al Banco tra i quali molte Caritas parrocchiali della Provincia, associazioni di volontariato no profit ed enti assistenziali come le Suore Vincenziane. In tutta Italia i numeri del gesto sono importanti: l’edizione 2016 ha permesso la raccolta dell’equivalente di circa 2 milioni di euro di farmaci che hanno permesso le cure ad oltre 557 mila bisognosi per il tramite di oltre 1600 enti convenzionati con il Banco. Una opportunità vitale per molti: sono tanti, infatti, coloro che rinunciano alle cure perché impossibilitati a sostenere anche il costo del semplice ticket. A conferma di questa allarmante situazione arrivano i dati ufficiali: dal rapporto sulla povertà sanitaria realizzato da Banco Farmaceutico in collaborazione con l’Osservatorio Donazione Farmaci “Donare per curare: Povertà sanitaria e Donazione Farmaci”, si apprende che in 3 anni, la richiesta di farmaci da parte degli enti convenzionati con Banco Farmaceutico è salita del 16%, a fronte del costante aumento degli indigenti assistiti. Don Giussani, educatore di tanti tra i promotori di questo gesto, amava dire che «è la gratuità di Dio che dobbiamo imitare, è questa gratuità che ci fa alzare ogni mattina e riprendere con lucidità, con energia, con letizia, o, più semplicemente, con buona volontà, quello che durante il giorno siamo chiamati a fare». Pensando a quanti non si curano perché vivono situazioni di estrema indigenza (cresce il numero di coloro che sono addirittura privi del medico di base perché fuori da ogni contesto sociale, anziani, lavoratori disoccupati, mamme sole e migranti che hanno perso tutto), l’invito è di andare in farmacia e donare col cuore. «Parliamo molto dei poveri, ma molto poco con i poveri, discutiamo molto sulle risorse da offrire loro, ma spesso non muoviamo un dito per dare anche quel poco indispensabile di cui necessitano. I poveri hanno fame oggi, hanno bisogno di un farmaco per curarsi oggi, hanno l’esigenza di un tetto sotto cui dormire oggi. Domani non ci saranno, se oggi non diamo loro da mangiare e da curarsi. Di questo dobbiamo preoccuparci, di ciò che possiamo fare oggi per almeno uno di loro».