Fasano, Amati: “Maniere forti"
Fasano, Amati: “Maniere forti. Per il rudere intervenga il Dipartimento di prevenzione Asl. Abbattere, ripristinare, restituire ed evitare danno erariale” |
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“Ora le maniere forti. Ho segnalato al Dipartimento di prevenzione della Asl, la condizione insalubre e indecente del rudere edilizio di proprietà della stessa Asl, sito a Fasano tra le vie Attoma e De Mola. Non si può esigere dai cittadini quello che non si è in grado di esigere da sé stessi. Spero in un immediato intervento per sancire la demolizione del rudere, il ripristino dello stato dei luoghi e la restituzione dell’area al comune di Fasano; eviteremo così anche un’ipotesi di responsabilità per danno erariale di chi continua a spendere soldi per la pulizia annuale di quell’area, senza mettere fine allo scempio.” Lo comunica il consigliere regionale Fabiano Amati. “Nel 1998, ossia venticinque anni fa, la Asl Brindisi ottenne in diritto di superficie un suolo dal Comune di Fasano, sito tra le vie Attoma e De Mola, per realizzare un presidio territoriale. Nel corso della costruzione dell’immobile si registrarono diversi problemi con l’impresa appaltatrice e durante la sospensione dei lavori, lasciati allo stato di rustico, l’area fu interessata dal sopraggiungere di un vincolo idraulico, in base al Piano di Assetto Idrogeologo- PAI. Le difficoltà dell’appaltatore unite all’innovazione vincolistica da PAI, comportò l’abbandono del programma costruttivo, con esito - in tempi recenti - di collaudo negativo. Nel corso degli anni, sia pur in modo altalenante, la Asl ha provveduto a ripulire l’area con notevoli costi, senza affrontare e risolvere il problema. Circa un anno fa e dopo numerosi colloqui e sopralluoghi, si era addivenuti a un accordo tra Pubbliche Amministrazioni di procedere al ripristino dello stato dei luoghi, con procedure affidate al Comune di Fasano e con oneri ovviamente a carico della Asl, per poi restituire alla città, in modo decoroso, l’ampio spazio pubblico. Dopo aver informato della questione il Commissario Asl Gorgoni, non è però accaduto nulla e perciò ho sollevato oggi la questione, nella prospettiva dell’insalubrità e della sicurezza, al Dipartimento di prevenzione della stessa Asl”. --------------- |
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