Redazione

Il film di Maurizio Ponzi del 1997, Fratelli coltelli, almeno nella prima parte, spiega molto bene ciò che è accaduto a Mesagne, dove un commerciante, ex comproprietario di un supermercato oggi chiuso, è finito in tribunale per rispondere del reato di appropriazione indebita. Lui imputato, dunque, mentre due suoi fratelli sono i denuncianti, cioè le “vittime” di questa incredibile diatriba familiare. La prima udienza è stata fissata per il 3 dicembre mentre l’ammontare dell’ammanco supererebbe la somma di 343mila euro. 

La storia ha avuto inizio alcuni anni fa ed ha come protagonisti tre fratelli commercianti di Mesagne. Imprenditori conosciuti e stimati in città, onesti lavoratori. Fin da ragazzi i tre hanno svolto attività commerciale senza mai un litigio, un problema. Sempre d’accordo. Peraltro qualcuno di loro segue le attività sportive locali e le supporta. Sono partiti dal nulla e hanno realizzato un’attività commerciale di qualità. Ognuno di loro, all’interno della società, aveva un ruolo ben preciso. Chi alla vendita, chi alla realizzazione dei prodotti e chi aveva i contatti con le varie istituzioni; dalle banche, al Comune agli enti previdenziali e assistenziali.

Alcuni lustri fa i tre hanno deciso di aprire una seconda attività: un supermercato che potesse veicolare commercialmente anche i loro prodotti. L’attività va subito bene. Il bacino di clienti è ottimo poiché era collocato in una zona in cui mancava questa tipologia merceologica. Poi alcuni anni fa le cose sono cambiate, non sono andate più bene e il supermarket è stato chiuso. Tra i tre fratelli sono iniziati dei sospetti, i dissapori, le accuse, le incomprensioni. Da un accertamento contabile due fratelli avrebbero notato delle discrasie. Operazioni bancarie che loro non avevano mai avallato o effettuato. Pertanto i rapporti si sono fatti così tesi da rompere i vincoli familiari. Non solo.

A seguito di una denuncia sono state effettuate delle indagini, disposte dal sostituto procuratore della Repubblica di Brindisi, Milto De Nozza, che hanno accertato come il fratello 66enne, oggi imputato nel processo, avesse distolto a suo favore parte dei capitali della società. Lo avrebbe fatto giacché aveva una specifica delega per eseguire qualsiasi tipologia di operazione bancaria. Dagli accertamenti contabili che ne sono derivati è stato accertato che la sottrazione di capitale, tra contanti, mutui e altro, ammonterebbe a poco più di 343 mila euro. Da qui la disposizione del tribunale di Brindisi di autorizzare un sequestro conservativo dei beni del fratello, nel frattempo denunciato per appropriazione indebita, per cercare di recuperare il recuperabile.

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Anche quest’anno l'Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha aderito alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile (SEMS) che si svolgerà in contemporanea in tutti i Paesi dell’UE dal 16 al 22 settembre.

Il programma completo sarà presentato nel corso di una conferenza stampa in programma lunedì 12 settembre alle 10.30 a Castello Imperiali.

Interverranno il Sindaco, l’Assessore alla Mobilità Sostenibile ed i referenti delle associazioni che hanno aderito all’iniziativa.

La Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, che dal 2018 è divenuta un appuntamento fisso per la Città di Francavilla Fontana, è una preziosa occasione per scoprire novità e confrontarsi sul tema della mobilità alternativa.

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È stato approvato a Febbraio 2022 dal Ministero per la Transizione ecologica, poi dalla Regione, un progetto per un grande serbatoio da 19.500 metri cubi pieno di metano raffreddato a -162 gradi nel mezzo dell’unico spazio libero del porto di Costa Morena Est di Brindisi, inserito in mezzo ad altri 11 siti industriali ad elevato rischio industriale rilevante.

Negli ultimi giorni di Agosto il Ministero della Transizione Ecologica avrebbe rilasciato l’autorizzazione unica per il progetto, secondo fonti della Staffetta Quotidiana.

Trnews.it aggiunge: “Il provvedimento trae origine, come si legge sul decreto, “dai pareri richiesti e non pervenuti da parte del Ministero delle Infrastrutture, del Comune di Brindisi, della Provincia di Brindisi e di Enac”.

E, sempre nel Decreto, si evidenzia che il Comune di Brindisi “ha comunicato che il Consiglio Comunale, convocato in data 26 luglio 2021, non ha statuito in merito per carenza del numero legale dei presenti ed ha inviato la delibera di Giunta comunale n. 230 del 26 luglio 2021 contenente la presa d’atto del parere espresso dai dirigenti competenti”.

Per quanto riguarda la Provincia, invece, nel decreto si evidenzia che “il parere avrebbe dovuto essere reso attraverso il parere dei competenti settori, così come prevede l’articolo 10 dello Statuto della Provincia di Brindisi”.

Ma né sul sito del Ministero della Transizione Ecologica, né  sul sito del Ministero delle Infrastrutture  è ancora stato pubblicato alcun provvedimento o decreto in tal senso. Anzi, è sparita propria la cartella dedicata al Deposito GNL Edison di Brindisi, mentre è ancora presente la Valutazione d’Impatto Ambientale dell’analogo deposito di Napoli.

Cioè, il Comune dice No, ma non vale per qualche giochetto di bassa lega, la Provincia dice No, ma anche qui non vale per qualche giochetto di bassa lega,  politici, la Regione dice Si (dopo aver detto No a un analogo deposito a Manfredonia), i Ministeri dicono si giocando sugli equivoci delle presunte “mancanze” di Comune e Provincia e come d’incanto tutta la documentazione sparisce dai siti ufficiali dei Ministeri.

Ma chi sta facendo questi giochetti a Brindisi?

E chi li sta facendo, invece a livello nazionale?

Basta giochetti. Ogni provvedimento o decreto dei Ministeri deve essere nullo per mancanza di pubblicazione nei termini stabiliti!

Movimento No TAP/SNAM di Brindisi

Nelle prime ore della giornata, la Polizia di Stato ha dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due soggetti gravemente indiziati, in concorso fra di loro, di tentata estorsione aggravata al fine di agevolare l’attività delle associazioni di tipo mafioso. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata adottata dal Gip del Tribunale di Lecce, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia che ha coordinato le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Brindisi e che hanno preso avvio pochi giorni addietro consentendo di far luce su una vicenda che vedrebbe i destinatari, dell’odierna misura cautelare responsabili, in concorso, del reato di tentata estorsione aggravata.

Il fatto-reato di cui i prevenuti sono gravemente indiziati è la condotta estorsiva in danno di un soggetto, “reo” di aver fatto domanda per la gestione di una  festa comunale, gestione che negli anni passati era stata assegnata dal comune di Brindisi ad uno dei due rei. Quest’ultimo, non tollerando di essere stato “scavalcato”, avrebbe reiteratamente minacciato di morte il giovane, al fine di farlo desistere dall’organizzazione della festa; in caso contrario la vittima avrebbe dovuto corrispondere al primo e al gruppo che lo spalleggia, la somma di 10.000 Euro. Le fonti di prova raccolte dalla Squadra Mobile brindisina, in pochissimi giorni in ragione dell’ingravescenza della vicenda, hanno riscontrato l’episodio di tentata estorsione aggravata di cui in argomento e che ha aperto le porte della Casa Circondariale ai due pregiudicati. A carico dei due arrestati sono state attivate anche le procedure per l’applicazione di idonee misure di prevenzione personale da parte del Questore di Brindisi.

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La legalità riguarda la richiesta di documenti da parte di un Consigliere Comunale nell’esercizio delle proprie funzioni.

Premesso che generalmente le richieste di documenti le invio al Sindaco, al Presidente del Consiglio, al Segretario Generale ed anche ai capi settori per le proprie competenze, la richiesta in oggetto è stata inviata a mezzo pec e protocollata al n. 36745 il 29.11.2021. 
In altre epoche e altri presidenti del Consiglio, ed in particolare l’avv. Orsini, nell’ arco temporale delle 48 ore metteva a disposizione la documentazione richiesta. 
Oggi purtroppo a distanza di quasi dieci mesi, nonostante solleciti verbali sia al Segretario Comunale che al Presidente del Consiglio, che nel suo ruolo dovrebbe tutelare e garantire le minoranze Consiliari, nulla ho ricevuto, salvo in data 07.02.2022 una nota a mezzo mail a firma del Segretario Comunale, con la quale sollecitava i Responsabili dei Servizi interessati a notiziare in merito alla documentazione richiesta. 
È da rilevare come il Responsabile dei Servizi Finanziari, comunicava l'assenza agli atti dell’Ufficio di documentazione in merito alla richiesta effettuata.
La richiesta documenti a suo tempo inoltrata, prevedeva il rilascio di copia della documentazione inerente gli avvisi di pagamento, le notifiche, le ingiunzioni, eventuali ricorsi alla Commissione Tributaria, eventuali rigetti, eventuali appelli, ricevute di avvenuto pagamento, relative alle Cartelle di pagamento emesse nei confronti del Comune di Mesagne da parte del Consorzio di Bonifica dell’Arneo relative agli anni di imposizione 2014 – 2015 – 2016 – 2017,
L’esigenza di avere contezza di tale documentazione, è fondata sulla necessità di poter conoscere la situazione nel territorio del Comune di Mesagne in considerazione sia della instaurata class action che, sia come presidente del Comitato contro Arneo costituitosi nel giudizio.
Ad oggi insieme a me, i cittadini che il Comitato rappresenta sono ancora in attesa di conoscere la situazione del proprio territorio.
 Metto a disposizione quanto di mia conoscenza circa il primo avviso:
- pagamento n. 1256789 emesso da parte del Consorzio in data 01.06.2015, contro Comune di Mesagne per l’importo dei ruoli per contributo di bonifica dovuti per l’anno 2014 – Tributo 630 – pari ad € 6.533,00;
- relativa successiva notifica a mezzo pec del 01.06.2016 di ingiunzione idi pagamento n. 00000138321 del 20.05.2016 da parte della società di riscossione SO.G.E.T , nei confronti del Comune di Mesagne per la somma di € 7.069,72;
- ricorso alla Commissione Tributaria di Lecce, tra l’altro credo con esito negativo.
Allora che pensare, che la Democrazia è un lusso per questa città, se ancora l’altro ieri mi si risponde che stiamo vedendo. 
Sembra strano, se sono stati effettuati pagamenti, che nell’ambito degli uffici finanziari non ci siano riscontri. 
Sindaco ebbene che sia lei a dare queste risposte, e considerato che non ci vogliono gli scienziati per scrivere all’Ente Impositore Arneo e chiedere se il Comune di Mesagne dopo il 2015 ha ricevuto altri avvisi o atti impositivi relativi agli anni 2015 – 2016 – 2017 e anche del 2018 considerato la richiesta e avvenuta pubblicazione da parte del Comune dell’avviso generale proposto dal Consorzio in data 09.02.2022.   
Le faccio presente che ho già inviato a mezzo pec richiesta per l’anno impositivo relativo al 2018. 
Spero che con questo comunicato qualcosa si muove.
Mesagne li 10.09.2022
Carmine dimastrodonato 
consigliere comunale

FASANO - Valorizzare i talenti musicali del territorio, offrire loro occasioni di visibilità e vetrine che possano far emergere il valore dei loro prodotti musicali. Da una sinergia tra istituzioni e associazioni locali arriva il Festival «Fermenti – Musica a km zero», la prima edizione della manifestazione nata da un’intesa tra l’assessorato alle Politiche Giovanili, guidato da Pier Francesco Palmariggi, l’associazione culturale Quarto Fittizio e Officine Musicali.

L’appuntamento è al Chiostro dei Minori Osservanti. Si parte alle 20 di sabato 17 settembre con Music Lab “L. Russo” con Carol Comes e Alessandra Dibari, i Kaldorei, Sibilla e Vito Carrone e si prosegue domenica 18, sempre dalle 20 con Francesco Schiavone band, i Melpomene e i Rastroni.

Obiettivo della manifestazione è strutturare un rapporto di collaborazione tra amministrazione e realtà locali impegnate nella valorizzazione del talento giovanile.

La prima edizione del Festival è stata presentata stamattina, sabato 10 settembre, a Palazzo di Città, alla presenza del sindaco Francesco Zaccaria, dell’assessore alle Politiche Giovanili Pier Francesco Palmariggi e del Maestro Antonio Di Lorenzo, direttore artistico della rassegna.

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Ripescata la Virtus calcio Mesagne nel campionato regionale di 2a categoria. Infatti, lo scorso 9 settembre, alle ore 16,00, è stato diramato il comunicato N° 31 della LND Stagione 2022/2023, dove si evince che la Società Asd Virtus Calcio Mesagne, è stata ripescata (in base ai meriti acquisiti lo scorso anno nel campionato di 3^ categoria) e farà UFFICIALMENTE parte del campionato Regionale di 2^ Categoria. "È la notizia che tutti aspettavamo con ansia, è il frutto di un duro lavoro iniziato 2 anni fa, è il frutto di una stagione esaltante in tutte le categorie, è il frutto di sacrificio in campo e fuori, insieme a tutti i miei collaboratori, in particolare al Direttore Sportivo Maurizio Mazzotta, al Direttore Generale Avv. Marotta Antonio, a Mister Miglietta ed a tutti coloro che hanno reso possibile questo sogno, grazie, grazie infinitamente" queste le prime parole del Presidente Massimo Guarini visibilmente commosso. Ora non c'è tempo di festeggiare, bisogna mettersi subito al lavoro, in quanto ai ragazzi del riconfermatissimo Mr. Miglietta, spetta l'arduo compito di prepararsi ad affrontare già il primo turno di Coppa Puglia. In bocca al lupo Virtus, con l'augurio che continui la scalata.

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Dati del giorno: 10 settembre 2022

787
Nuovi casi
8.159
Test giornalieri
4
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 241
Provincia di Bat: 42
Provincia di Brindisi: 67
Provincia di Foggia: 78
Provincia di Lecce: 235
Provincia di Taranto: 102
Residenti fuori regione: 19
Provincia in definizione: 3
11.682
Persone attualmente positive
172
Persone ricoverate in area non critica
8
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.461.961
Casi totali
12.558.564
Test eseguiti
1.441.255
Persone guarite
9.024
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 470.710
Provincia di Bat: 126.461
Provincia di Brindisi: 138.063
Provincia di Foggia: 207.171
Provincia di Lecce: 300.397
Provincia di Taranto: 198.823
Residenti fuori regione: 15.363
Provincia in definizione: 4.973

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Si è insediato al Comando della Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana il Capitano Alessandro GENOVESE. L’Ufficiale, 31 anni, originario della provincia di Firenze, ha frequentato dal 2007 al 2010 la Scuola Militare Nunziatella di Napoli. Dal 2011 al 2016 ha seguito l’iter formativo presso l’Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma. Dal 2017 al 2020 ha ricoperto l’incarico di Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Catanzaro, mentre nei successivi due anni ha prestato servizio al Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna (NA).

Il Capitano Alessandro GENOVESE subentra al Capitano Gianluca CIPOLLETTA, trasferito al I° Reparto Investigativo del Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri di Roma quale Addetto alla 3^ Sezione.

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Sono di nuovo in fibrillazione i soci e i loro genitori che gestiscono il centro “Marco Cavallo” di Latiano. Su di loro, infatti, si anela come una scure la preoccupazione di un mancato rinnovo della convenzione che permette a questo centro, e ai suoi soci, di vivere in piena integrazione con il territorio. Così, il direttivo, in assenza di segnali, ha deciso di scrivere direttamente all’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, per chiedere un tavolo di confronto. Il prossimo 30 settembre, infatti, scadrà la convenzione con la Regione Puglia, che regola la cogestione del centro per la gestione dei percorsi di salute mentale sperimentale, il centro “Marco Cavallo”, di Latiano, l’Asl di Brindisi e l’associazione “180amici Puglia”. Nonostante le ripetute richieste di incontri con i responsabili alla sanità nessuna risposta è giunta ad oggi all’associazione.

Nei giorni scorsi l’Asl ha inviato una nota alla struttura nella quale ha scritto: “Non potremo procedere ad ulteriori proroghe in assenza di atti regionali - che ancora non ci sono -, in assenza di altro, il rapporto con l’Asl non potrà che cessare a fine di questo mese". Per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica il direttivo ha anche deciso di convocare il Consorzio d'Ambito, i sindaci del territorio, il presidente della commissione Sanità regionale, i sindacati. "Riteniamo che sia una vergogna che le istituzioni sanitarie e politiche non abbraccino e capiscano quanto importante sia per queste persone e per i familiari un Centro di questo tipo, dove la persona si sente finalmente “persona” serena e in parte realizzata economicamente. Mi pare che tra Asl e Regione si passino la palla e nessuno agisca per il bene comune", ha spiegato la mamma di Adele mentre per la sorella di Stefania "Centri come il Marco Cavallo non si possono permettere di chiudere perché si arrecherebbe un danno al territorio che ha bisogno di posti all’avanguardia come questo, dove i risultati positivi sono evidenti da tempo. Sarebbe un danno per le persone, per i familiari e per il territorio".

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