Domenica, Giuseppe Tortorella in "Don Raffaé"

Settembre 12, 2020 960

C’erano una volta a Mesagne le Radio Libere che continuano a trasmettere in “Don Raffaé”, l’opera editoriale di Giuseppe Tortorella, come se per i protagonisti il tempo si fosse fermato. I personaggi che allora si alternavano ai microfoni di quelle radio, clandestine, tra le prime in Puglia ed in Italia - Radio Mesagne 101 e Radio Libera 102 che oggi purtroppo, per vari motivi, non ci sono più - riprendono le loro trasmissioni dal punto in cui avevano lasciato, ma adattandosi ai tempi moderni. Solo una cosa non è cambiata, è rimasta costante, anzi si è accentuata: il modo di intendere la politica di alcuni, non un servizio agli altri, ma a sé stessi. L’appuntamento è per domenica 3 settembre alle ore 20 in piazza Orsini del Balzo. Uno dei personaggi di quelle trasmissioni prima e del libro adesso, è liberamente ispirato ad una nota canzone di Fabrizio De André: Don Raffaé.

La canzone parla di un brigadiere del carcere di Poggioreale “Pasquale Cafiero” che si rivolge ossequiosamente ad un detenuto “carismatico” (un Boss Camorrista)  chiedendo una serie di favori e parla dei politici che combinano nefandezze di tutti i tipi,: “ Don Raffaé voi politicamente io ve lo giuro sarebbe no santo” Quindi ecco il passo successivo… Don Raffaé accoglie il suggerimento e lo ritroviamo “libero e vegeto” che entra in politica per il “bene comune”: fonda  un nuovo partito dove tutto ciò che è illecito fa parte del programma, tutto quello che si fa “di nascosto” in politica, lui lo vuole fare alla luce del sole, in modo trasparente: l’istituzionalizzazione delle raccomandazioni, l’accaparramento degli appalti, lo smaltimento illecito dei rifiuti, ecc… cose che si fanno normalmente ma vengono perseguite dalla legge, restrizioni che impediscono lo sviluppo dell’economia. Ci sono nel libro altri personaggi locali presi “on the road”, personaggi che possono sembrare sempliciotti ma hanno un loro acume, una loro filosofia. Alcune frasi sono rimaste in vernacolo per non perdere l’effetto della musicalità che offre il dialetto Salentino, anche se qualche traduzione si è resa obbligatoria per alcune parole un po' desuete.

 

 

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Ultima modifica il Sabato, 12 Settembre 2020 09:50