E' rimpallo di responsabilità tra Asl e Regione sul corso "smart Oss 4 cod 3895"

Giugno 12, 2020 1213

asl brindisi puglia salute logo“Il problema nei problemi è che le persone che hanno

avuto accesso a questo corso sono tutte disoccupate ed alcuni, specialmente dopo questo periodo di crisi, hanno imminente necessità di lavorare e la situazione in bilico non lo permette loro”. Osservazioni lucide e garbate, quelle dei frequentanti il corso “smart Oss 4 cod 3895” a Brindisi e a Lecce: il lockdown ha bloccato tutto quando erano in vista del traguardo finale ed ora la Regione ha sbloccato il tutto, mentre la direzione generale Asl diciamo che ancora… non decide.

E loro così sono nel limbo. Il corso, infatti, articolato in 1000 ore con un margine di assenze pari al 10% era partito ai primi di giugno dello scorso anno - il 5 giugno, per l’esattezza – ed avrebbe dovuto conoscere la sua conclusione l’11 marzo scorso.

È accaduto però che il 26 febbraio, a causa del Covid 19, il corso è stato sospeso. “Alla data della sospensione avevamo effettuato 929 ore e quindi restavano 71 ore di tirocinio nel settore pubblico”, osservano. Insomma, diversi di loro, proprio perché avevano maturato più del 90% delle ore di presenza potevano fare gli esami e invece… Per gli esami non ci sono direttive.

Il 12 maggio 2020, infatti, la Regione Puglia, con atto dirigenziale n. 876 ha indicato che i discenti che hanno frequentato il corso per 900 ore possono accedere agli esami, ma la circostanza penalizzerebbe una parte consistente dei corsisti, perché basterebbero pochissimi giorni di assenza dal corso nell’arco dell’anno. Il 29 maggio scorso, ancora, con ordinanza del Presidente della Giunta regionale n. 244, che recepiva il Dpcm del 17 maggio precedente, è stata stabilita la ripresa dei tirocini.

Di più: l’assessore Leo, in un commento facebook nel quale gli viene chiesto se potessero iniziare i tirocini per Os risponde: “Certo, si può riprendere e però occorre programmare con le direzioni generali. Stiamo lavorando anche per questo”. Siamo, dunque, all’11 giugno senza risposte. Ci sono soluzioni a tutto ciò? Probabilmente sì. La Regione potrebbe innanzi tutto basarsi sulle ore effettive del corso e non su quelle singolarmente effettuate da ogni allievo, in maniera tale da far terminare il tirocinio con un project work, ma la questione più importante resta quella della mancata risposta sulla ripresa con la responsabilità che gioca al rimbalzo tra la Asl e la Regione, con protagonisti involontari giovani padri e madri di famiglia che magari hanno rifiutato qualche piccolo impiego per mantenere lo status di disoccupazione necessario a proseguire il corso.