Cantine Due Palme a Milano per "Vi. Vite", con 50 produttori cellinesi

Novembre 25, 2017 1743

MACI ANGELOOggi e domani 50 soci viticoltori di Cantine "Due Palme" di Cellino San Marco

vivranno un’esperienza unica. I soci produttori saranno presenti al museo nazionale della "Scienza e della Tecnologia – Cavallerizze", per prendere parte al primo Festival del Vino Cooperativo "Vi.Vite." Un’occasione unica di confronto e scambio con le più grandi aziende cooperative della nazione. Saranno circa 60, infatti, le cooperative riunite che prenderanno parte al grande evento che le vedrà partecipare a seminari, workshop e degustazioni. Due Palme, naturalmente non può mancare a questo appuntamento importantissimo. I 50 soci, scelti per partecipare, sono stati premiati dal consiglio di amministrazione con il "Premio Fedeltà". Un riconoscimento nei confronti dei membri della cooperativa che si sono mostrati fedeli all’azienda nel tempo. L’occasione consentirà loro di confrontarsi con altre realtà, raccontare e sentire storie differenti provenire da ogni regione d’Italia. “In quei due giorni si confronteranno le più grandi cooperative d’Italia, che avranno modo di avere finalmente una manifestazione tutta loro – commenta il presidente di Due Palme, Angelo Maci -. Il mondo cooperativo oggi è cresciuto tantissimo e non riguarda più il vino o le uve di ammasso. Le cantine sociali oggi rappresentano l’eccellenza e non sono da meno rispetto alle altre grandi cantine private". Durante il workshop si metteranno in luce temi molto importanti per il futuro della viticoltura, come quello dal titolo “L’innovazione in viticoltura: le varietà resistenti e i portainnesti M”, a cura di Luciano Ferraro dei Vivai Cooperativi Rauscedo. Anche il Presidente Maci terrà un discorso all’interno del workshop “Pane e Salame”, previsto per domenica 26 alle ore 16.00 in Sala Cavallerizze, in cui discuterà dei vitigni autoctoni. Per il direttore generale di "Due Palme", Assunta De Cillis questa manifestazione “sarà un’ulteriore occasione per parlare di vino con un linguaggio semplice, che sia fruibile da tutti i consumatori, perché negli anni questo settore è stato considerato di nicchia, solo per gli esperti".