Mesagne. A Mingola il compito di restaurare un partito dilaniato

Giugno 21, 2015 2822

mingolla francesco votoIl Partito democratico di Mesagne dopo la sconfitta elettorale è ancora in pausa di riflessione.

Probabilmente è in attesa di comprendere gli eventi che l’hanno travolto. Pur restando il primo partito della città dovrà fare i conti con la crisi interna che l’ha dilaniato. Intanto il loro candidato sindaco, Francesco Mingolla, ha il compito morale di restaurare il partito.

Mingolla, brucia ancora la sconfitta?

Certamente, a qualsiasi competizione si partecipa per vincere non per perdere né per arrivare secondi. Nel nostro caso era in gioco una proposta per la città valida e lungimirante in cui molti mesagnesi hanno riposto le loro aspettative. Dal punto di vista personale è stata comunque un’esperienza che mi ha dato numerose soddisfazioni e conferme, e credo di avere avuto il merito di fare avvicinare molti giovani alla politica, anche alla loro prima esperienza, con i quali continueremo a fare proposte serie e innovative per questa città. Detto questo, siamo in democrazia, e la maggioranza dei cittadini che si sono recati alle urne hanno fatto la loro scelta che va assolutamente rispettata e accettata.

Adesso cosa farà come capo della minoranza?

Vigileremo sulle numerose contraddizioni che abbiamo messo in evidenza durante questi ultimi mesi. La nostra sarà un’opposizione senza barricate, costruttiva. Anche dai banchi dell’opposizione lavoreremo sempre per la città. Controlleremo e stimoleremo.

Cosa pensa che accadrà ora al Pd mesagnese?

Il Pd è il primo partito della città ma ha perso questa competizione elettorale. Penso che le origini della sconfitta siano da ricercare nel suo isolamento e nel fatto che i mesagnesi non hanno creduto nel suo ringiovanimento mentre hanno apprezzato invece quell’originale trasversalità messa in campo dal sindaco Molfetta. Ritengo oggi prioritario perseguire l'unità del partito e il senso di appartenenza. Lo faremo ripartendo dagli errori. Lo faremo puntando a rafforzare e non a distruggere. Non sarà facile e occorrerà utilizzare le energie fresche e nuove che hanno lavorato con noi in questa campagna elettorale.

Ci potrà essere un cammino comune con la coalizione vincente di Molfetta?

Il risultato elettorale ci ha assegnato un ruolo che noi rispetteremo. Ci potrà essere un cammino comune solamente per quelle scelte che andranno nella direzione di dare le risposte sociali ed economiche che i mesagnesi stanno aspettando perché per noi la priorità è la città di Mesagne.