Mesagne. Avviate indagini per scoprire responsabilità su blocco delle 3 auto nel passaggio a livello

Luglio 16, 2016 2920

passaggio a livello via san vito con tre auto bloccate 14-07-2016 1A Mesagne è ancora polemica per le tre auto bloccate

all’interno del passaggio a livello che collega la via provinciale per San Vito alla città. La paura che poteva ripetersi una tragedia ferroviaria, dopo quella verificatasi sulla tratta Andria Corato, è piuttosto alta. Nella stessa giornata di giovedì il comando della polizia locale ha inviato alla Polfer la documentazione relativa all’accaduto correlata dalle dichiarazioni dei testimoni. La polizia compierà alcune indagini e trasmetterà, contestualmente, i risultati alla Procura della Repubblica di Brindisi. Tutti, comunque, concordano su un dato: quelle tre auto non dovevano essere lì. Il passaggio a livello dovrebbe avere dei dispositivi di sicurezza che in caso di blocco di auto in mezzo ai binari non fanno abbassare le sbarre e innescano il semaforo rosso per il treno in arrivo. Nel caso di Mesagne la stazione è smobilitata, non c’è nessuno, per cui i comandi sono impartiti da una centrale operativa lontana decine di chilometri che non ha, poiché mancano anche delle telecamere di controllo, la visione spaziale del passaggio a livello. L’aria di sicurezza, cui ha fatto appello Ferrovie dello stato, non è altro che la porzione di spazio comune in cui la strada e la ferrovia s’intersecano. Nel caso di Mesagne in quest’area “tecnica” vi sono altri binari, per la verità poco utilizzati per il transito dei treni. Non è la prima volta che in quel passaggio a livello restano bloccate delle auto proprio per la velocità in cui si alzano e si riabbassano al passaggio di due treni. “Forse Ferrovie dello stato dovrebbe pianificare meglio gli orari in cui due treni arrivano e ripartono dalla stazione di Mesagne”, ha chiosato il comandante della polizia locale, Bartolomeo Fantasia. Tuttavia, il Comune di Mesagne ha un contenzioso di 3 milioni e 500 mila euro con Ferrovie dello Stato per la chiusura di due dei tre passaggi a livello presenti in città. Oltre a quello di via Tenente Roberto Antonucci, infatti, c’è quello di via Maroncelli e l’altro in via Damiano Chiesa. Per questi ultimi due Ferrovie dello stato ha realizzato due percorsi stradali alternativi. Per quello di via Antonucci non c’è nessuna viabilità alternativa né un’idea progettuale che possa andare oltre il gap che si è verificato giovedì mattina. I fatti. Giovedì mattina, intorno alle ore 10,30 il passaggio a livello era regolarmente chiuso per il transito del treno Brindisi-Taranto. Un lungo serpentone di auto si era formato in entrata e in uscita dalla città. Appena le pale si sono alzate le auto hanno iniziato a muoversi. E’ trascorso un breve tempo e si sono riabbassate. La fila di auto che si trovava in mezzo ai binari non poteva andare né in avanti né indietro poiché c’era un ingorgo su via Antonucci. All’interno dell’area ferroviaria sono rimaste tre mezzi. Immediatamente è stato lanciato l’allarme al comando della polizia locale. Una pattuglia di pronto intervento ha cercato di raggiungere il passaggio a livello ma è rimasta intrappolata nel traffico. Più fortunato è stato il comandante Bartolomeo Fantasia che a piedi ha raggiunto il luogo. “Prima ho chiamato la centrale operativa che comanda l’apertura e chiusura dei passaggi a livello e poi ho fatto sistemare le auto su un’area libera dal passaggio del treno”, ha ricordato il comandante. A quel punto il convoglio ferroviario, Taranto-Brindisi, bloccato in stazione è stato fatto transitare a passo d’uomo.