Il Pd fa pressing su piazza dei Commestibili In evidenza

Aprile 19, 2016 1992

piazza commestibili amministratori 2Piazza dei Commestibili di Mesagne è ancora in attesa di un piano di utilizzazione

più volte promesso e ancora non giunto a termine. A indignarsi è il Partito democratico che ha riacceso l’attenzione sull’assegnazione della piazza restaurata già da alcuni anni. “Riteniamo che sia urgente, al fine di aprire la piazza prima possibile, una verifica sullo stato dell’immobile per valutare eventuali necessità manutentive”, ha spiegato il segretario del Pd, Francesco Rogoli, a nome del gruppo di lavoro sviluppo economico e attività produttive del partito. Dall’atto d’indirizzo deliberato alcune settimane fa dall’Amministrazione Molfetta si evince che si procederà alla nomina interna per l’individuazione della commissione tecnica che dovrà valutare le proposte che arriveranno. “Saranno individuate professionalità e competenze all’interno della pianta organica del Comune? Oppure si farà ricorso ad altri soggetti cosi come già avvenuto in sede di predisposizione del bando?”, si è chiesto il segretario. Per l’assegnazione dei locali è previsto un canone agevolato, di cui andrebbero comunque fissate le tariffe e la consistenza delle agevolazioni, per favorire l’avvio iniziale dell’attività. “Aspettiamo di conoscere il bando, ma se locali saranno assegnati anche sulla base dell’affidabilità economica dei richiedenti, riteniamo che questa soluzione non abbia ragion d’essere dal momento che il contratto sarà rinnovabile ogni sei anni con aumenti in base alla variazione Istat ha aggiunto Rogoli secondo cui “un eccessivo aumento rispetto a un canone iniziale agevolato potrebbe indurre a desistere chi ha deciso di investire nel centro storico e nella piazza”. Il Pd sull’utilizzo della piazza ha le idee chiare: “Aver inserito nell’atto d’indirizzo “la somministrazione di prodotti locali”, che, di fatto, già avviene in tanti locali a ridosso della piazza, tra i punti qualificanti, è un errore”. Al contrario per il Pd occorre puntare sulla specificità dell’artigianato e del commercio locale “sulla capacità delle imprese di creare nuove opportunità lavorative, coinvolgere e valorizzare quanti s’impegnano nelle creazioni artistiche, attrarre attività che siano in grado di rivitalizzare il contesto urbano attiguo alla piazza”. E giù con le idee. “Bisognerà organizzare ogni giorno attività diverse partendo dal ripensare il mercato del lunedì, rendendolo itinerante e migliorandolo sotto l’aspetto espositivo; bisognerebbe spostare nella piazza “Campagna amica” che attualmente si tiene il martedì nei pressi della Basilica del Carmine, con non pochi problemi di gestione del traffico in tutta la zona specie negli orari d’ingresso e di uscita dagli edifici scolastici vicini”. E ancora “si potrebbe pensare a un mercato dell’antiquariato piuttosto che dei fiori valorizzando la produzione locale”. Insomma, ogni giorno attività diverse per fare della piazza il cuore pulsante del commercio urbano di giorno e il “salotto buono” della città la sera, utilizzando quello spazio per spettacoli e iniziative culturali di ogni genere.