Redazione

Una petizione sottoscritta da 532 mesagnesi è stata presentata in Comune, nelle mani del sindaco Toni Matarrelli, al fine di intitolare una piazza, una via, o il commissariato di pubblica sicurezza a Candido Plenilunio deceduto 17 anni fa. Egli fu un valente commerciante, tra le altre cose fu anche presidente della Confcommercio locale e vice presidente provinciale, e un fervente politico prima tra le fila del Msi e poi di Alleanza nazionale. Fu distributore per la provincia di Brindisi del latte Verbano vendute nelle confezioni in tetrapak triangolari. Diverse le battaglie politiche che Plenilunio ha condotto durante gli anni della sua militanza.

Nella petizione pubblica è scritto: “Il cavaliere Candido Plenilunio “ha dedicato una parte importante della sua vita a Mesagne con il ruolo sociale e politico; è ancora presente nella "memoria collettiva" dei mesagnesi per lo spirito di servizio, le sue qualità umane e per la sua generosità dimostrata durante la sua attività politica e commerciale. È stato un uomo che si è costruito da sé con un percorso di vita semplice e proficuo che lo ha portato a ricoprire la carica di vice presidente della Confcommercio provinciale di Brindisi”. Inoltre, Candido Plenilunio è stato insignito di diversi riconoscimenti come “Maestro del commercio”, da parte della Confcommercio provinciale e il riconoscimento del Presidente della Repubblica di “Cavaliere sul lavoro”. “Plenilunio – è scritto nella petizione – è stato presidente dell’associazione commerciante di Mesagne, per non parlare della sua capacità di coinvolgere nello sport tanti ragazzi, finanziando il tutto di tasca propria, in varie discipline come il calcio, la gimkana, i tour in bicicletta e tanto altro ancora”.

Infine, i firmatari della petizione hanno chiesto all’Amministrazione comunale “l’intitolazione al cavaliere Candito Plenilunio, della ex piazza coperta o la struttura del commissariato di pubblica sicurezza di Mesagne. Questo per onorare la sua personalità.

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L’impegno della CGIL contro l’aggressione e la guerra dichiarata da Putin all’Ucraina non si ferma alle dichiarazioni ed alle manifestazioni contro la guerra.

Dopo la manifestazione pacifista di Roma, Brindisi, Mesagne e le tante altre a livello provinciale, la CGIL ha messo in campo una raccolta fondi per sostenere il popolo ucraino.

L’impegno della Cgil contro l’aggressione e la guerra in Ucraina non si ferma alle dichiarazioni e alle manifestazioni di pace. Occorre dimostrare concretamente la nostra solidarietà con la popolazione martoriata dalla guerra e ai tanti profughi che verranno accolti in Italia.

Per queste ragioni, si afferma in una nota – la Cgil ha promosso una raccolta fondi tra lavoratori, lavoratrici, pensionate e pensionati, studentesse e studenti per l’aiuto umanitario alle vittime della guerra e per l’accoglienza e i profughi in Europa e in Italia.

Le risorse raccolte saranno destinate esclusivamente a queste finalità umanitarie attraverso sindacati, entità o associazioni di assoluta garanzia che già operano nel campo dell’aiuto umanitario.

La Cgil continua a sostenere con forza che non è con l’invio delle armi, ma con il negoziato, la diplomazia, la cooperazione, la forza della democrazia e della non violenza che riusciremo a costruire l’Europa di pace e a consentire al popolo ucraino e al popolo russo di vivere in libertà e senza oppressori.

Per donazioni: Solidarietà Ucraina Intestazione:

CGIL Nazionale Iban: IT18Y0103003201000007777787

Causale: “Emergenza Ucraina”

L’istituto comprensivo “Giovanni XXIII” di San Michele Salentino scenderà in piazza Marconi il prossimo martedì 15 marzo, per una manifestazione di pace, in solidarietà al popolo ucraino. Dalle 9:45 si riuniranno alunni e alunne, docenti e rappresentanti istituzionali, rispettando le norme anti Covid, per chiedere con le loro voci, i loro colori e la loro energia lo stop alla guerra in Ucraina. “Anche noi…pezzetti di pace!” è il titolo che hanno voluto dare alla manifestazione con la quale comunità scolastica e istituzionale vogliono dimostrare vicinanza alle popolazioni coinvolte nella guerra.

“L’iniziativa di martedì mattina vuole ribadire l'impegno del mondo della scuola per la pace - dichiara Tiziano Fattizzo, dirigente del comprensivo -. Di fronte alla tragedia della guerra in Ucraina è importante che si moltiplichino le occasioni di mobilitazione, come quella di martedì che unirà docenti, studenti e rappresentanti delle istituzioni. La scuola ha il dovere morale di educare gli studenti alla cultura della pace e al ripudio della guerra, come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, così come sancito dalla nostra Costituzione. Con il flash mob vogliamo esprimere la nostra vicinanza e solidarietà a tutto il popolo ucraino e soprattutto agli studenti ucraini oggi rifugiati.”

“San Michele Salentino condanna la guerra ed esprime vicinanza e solidarietà al popolo ucraino e in particolare, a donne, bambini ed anziani che sono le vittime di questa guerra – dichiara il primo cittadino Giovanni Allegrini – e mi auguro possa essere, quello di martedì, un evento partecipato e sentito da tutta la Comunità perché è importante educare le nuove generazioni al senso di responsabilità civile e sociale. Creare una coscienza civile, la consapevolezza che i bimbi hanno di se stessi e di tutto ciò che è il mondo esterno”.

 

Sarà possibile seguire in diretta la manifestazione sulle pagine Facebook del Comune di San Michele Salentino e di Nova Network.

 

Dati del giorno: 12 marzo 2022

5.348
Nuovi casi
30.171
Test giornalieri
20
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.483
Provincia di Bat: 386
Provincia di Brindisi: 392
Provincia di Foggia: 725
Provincia di Lecce: 1.697
Provincia di Taranto: 628
Residenti fuori regione: 21
Provincia in definizione: 16
78.755
Persone attualmente positive
542
Persone ricoverate in area non critica
28
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

782.891
Casi totali
9.049.108
Test eseguiti
696.337
Persone guarite
7.799
Persone decedute

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Dopo 8 anni di processo il tribunale di Taranto, con sentenza del 9 marzo scorso, ha assolto dalla grave accusa di rapina pluriaggravata in concorso il mesagnese S.G. di 47 anni, difeso dall'avvocato Gianfrancesco Castrignanò, il quale era accusato di aver commesso una rapina con passamontagna ed armi da fuoco insieme ad altri due correi presso una attività commerciale in provincia di Taranto. L’assoluzione è avvenuta dopo un lungo iter processuale, con intercettazioni, sequestri ed esame del Dna, nonché una pesante richiesta di condanna da parte del Pubblico Ministero a sei anni di reclusione. Al termine del dibattimento il Giudice del Tribunale di Taranto, accogliendo la richiesta della difesa, ha assolto l'imputato con formula piena per non aver commesso il fatto. L’evento di cui ha risposto il mesagnese in tribunale si era svolto il 24 ottobre 2014 a San Giorgio Jonico, in provincia di Taranto.

Dopo aver rubato un’autovettura tre individui erano giunti in uno store di abbigliamento, gestito da cittadini cinesi. Con armi in pugno erano entrati all’interno del negozio e avevano minacciato sia le cassiere sia i clienti presenti. Poi avevano arraffato due cassetti dei registratori di cassa ed erano andati via volatilizzandosi. Sul posto erano giunti i carabinieri di San Giorgio che avevano avviato le indagini. Dopo qualche giorno avevano individuato in S. G. uno dei rapinatori. L’uomo fu arrestato per rapina pluriaggravata. Da questa circostanza era partito l’avvocato Castrignanò nel dover dimostrare l’estraneità ai fatti del suo assistito. Per ben 8 anni sono state raccolte prove a discapito con intercettazioni, sequestri e prove cliniche al termine delle quali il tribunale di Taranto ha dichiarato l’imputato innocente, e gli ha riconosciuto di non aver commesso il fatto.

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Non ci sono solo i camionisti pronti allo sciopero, il caro carburanti con il balzo dei prezzi del gasolio agricolo ha fatto esplodere i costi orari delle lavorazioni, per cui si spengono le serre e si fermano i trattori nei campi e i pescherecci alle banchine. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, con il prezzo del gasolio agricolo schizzato mediamente del 115% rispetto a prima dello scoppio della guerra  

L’allarme di Coldiretti e CAIagromec, la confederazione degli agromeccanici, in riferimento alla corsa dei prezzi dell’energia, dal gasolio all’elettricità dal gas alla benzina, pesa dai campi alle tavole, passando per logistica e trasporti, con i costi di lavorazione dei terreni cresciuti dal  25% al 100% in più per le normali operazioni nei campi come aratura, rullatura, erpicatura, raccolta e altre lavorazioni, una emergenza proprio alla vigilia delle semine primaverili per garantire la produzione di mais, girasole e soia per l’alimentazione degli animali mentre in autunno le lavorazioni serviranno per il grano duro per la pasta e quello tenero per la panificazione, in una situazione sugli scaffali arrivano i primi razionamenti per le difficoltà all’importazione derivate dalla guerra in Ucraina.

Si stanno spegnendo le serre in Puglia – insiste Coldiretti Puglia - a causa del boom dei costi energetici e del carburante, con gli agricoltori che stanno abbassando le temperature per produrre ortaggi, fiori e funghi coltivati. La produzione agricola e quella alimentare in Puglia assorbono oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali. I rincari dell’energia – sottolinea la Coldiretti regionale - hanno dunque un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola, in un momento in cui con la pandemia da Covid si è aperto uno scenario di, accaparramenti, speculazioni e aumenti dei prezzi di beni essenziali che deve spingere il Paese a difendere la propria sovranità alimentare.

L’effetto dell’incremento del prezzo medio del gasolio – spiega Coldiretti regionale – si sta abbattendo come una tempesta sull’attività dei pescherecci. Fino ad oltre il 70% dei costi che le aziende ittiche devono sostenere attualmente è rappresentata, infatti, proprio dal carburante. Con gli attuali ricavi la maggior parte delle imprese – spiega Coldiretti Impresapesca – non riesce a coprire nemmeno i costi energetici oltre alle altre voci che gli armatori devono sostenere per la normale attività.

Per Coldiretti bisogna intervenire sul caro gasolio che rischia di fermare i trattori nelle campagne aumentando la dipendenza dall’estero per l’importazione di prodotti alimentari quando si deve deve puntare ad aumentare la propria produzione di cibo recuperando lo spazio fino a oggi occupato dalle importazioni che, come dimostrano gli avvenimenti degli ultimi anni, sono sempre più esposte a tensioni internazionali e di mercato che mettono a rischio la sovranità alimentare del Paese.

Nella programmazione a lungo termine diviene necessario creare sinergie tra le risorse della Pac e quelle del Pnrr che puntino a rafforzare la ricerca in campo agricolo – aggiunge Coldiretti - diffondere le tecniche di agricoltura di precisione e conservativa, provvedere a infrastrutture logistiche per ridurre tempi e costi, anche ambientali, dei trasporti, sperimentare subito in pieno campo le TEA.

Con il caro benzina – sottolinea Coldiretti Puglia - crescono poi le spese di trasporto con l’85% delle merci viaggia su gomma. In questo scenario pesa il deficit logistico italiano per la carenza o la totale assenza di infrastrutture per il trasporto merci, che costa al nostro Paese oltre 13 miliardi di euro, con un gap che penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea. In Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 euro a chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1.08 euro a chilometro) e la Germania (1.04 euro), ma addirittura doppio se si considerano le realtà dell’Europa dell’Est come la Lettonia, la Romania la Lituania e la Polonia secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga (www.divulgastudi.it).

Gli effetti dell’invasione russa si riflettono – sottolinea Coldiretti -  direttamente sulla produzione alimentare, soprattutto a causa dei rincari dei fertilizzanti, legati agli aumenti del gas ma anche alle mosse di Putin che ha deciso di imporre il divieto all’esportazione di nitrato di ammonio, prodotto fondamentale per la concimazione del grano, di cui rappresenta da solo circa un quarto dei costi complessivi di coltivazione. Una decisione assunta per mettere in difficoltà la produzione europea di cereali, fortemente dipendente dalle materie prime estere.

La conseguenza è una riduzione generale – spiega Coldiretti - della disponibilità sui mercati che, oltre a far schizzare in alto i prezzi con rincari di oltre il 170% (da 250 euro/tonnellata a 670 euro/tonnellate), mette di fatto a rischio la produzione europea di grano, a partire da quella italiana. Il nitrato di ammonio viene, infatti, a mancare proprio nella fase decisiva per la crescita delle spighe, diminuendo inevitabilmente la produttività con il taglio dei raccolti. 

Il risultato è che il 30% delle imprese agricole è costretta a ridurre i raccolti, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, con una situazione insostenibile che mette a rischio le forniture alimentari e, con esse, la sovranità alimentare del Paese che è già obbligato ad importare il 64% del grano per il pane, il 44% di quello necessario per la pasta, ma anche il 16% del latte consumato e il 49% della carne bovina e il 38% di quella di maiale. Senza dimenticare il mais e la soia fondamentali per l’alimentazione degli animali e per le grandi produzioni di formaggi e salumi Dop, dove con le produzioni nazionali si riesce attualmente a coprire rispettivamente il 53% e il 73%, secondo l’analisi del Centro Studi Divulga.

In occasione della partita di domenica 13 marzo allo stadio Vito Curlo di Fasano, tra Città di Fasano e Brindisi Football Club, l’amministrazione comunale ha deciso di mettere a disposizione dei tifosi biancazzurri tre autobus per raggiungere lo stadio di Fasano, in accordo con Stp. Il servizio sarà completamente gratuito; la partenza è prevista alle 13.30 in piazzale Spalato.

Le prenotazioni si potranno effettuare presso il Brindisi Play Store (viale Commenda, 53) presentando carta d’identità, biglietto del match e green pass, come da disposizioni anti Covid.

“Con questa iniziativa – commenta l’assessore allo Sport Oreste Pinto – vogliamo testimoniare la nostra vicinanza alla società ed alla tifoseria nel momento più importante del campionato. I risultati recenti ottenuti dalla squadra hanno ridato vigore all'ambiente. Invito tutti ad incitare e sostenere i nostri colori fino in fondo e mi auguro che siano in tanti i tifosi pronti a tifare il Brindisi nella maniera più calorosa e corretta possibile”.

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I prossimi sabato 19 e domenica 20 marzo, la Delegazione di Brindisi del Fondo per l'Ambiente Italiano ha organizzato una serie di visite al cantiere di restauro della Torre Civica in Piazza Vittorio Emanuele a Cisternino. L'evento, patrocinato dal Comune di Cisternino, sarà gestito dai volontari della Delegazione provinciale del FAI, in collaborazione con la ditta esecutrice dei lavori, la IMER Service s.r.l. di Martina Franca, e con gli Apprendisti Ciceroni® del Liceo Punzi di Cisternino.
Le visite sono organizzate per turni dalle 9.00 alle 13.00 con prenotazione obbligatoria sul portale faiprenotazioni.fondoambiente.it con un contributo minimo di 5 euro per i non iscritti e libero per gli iscritti al FAI. 

Un censimento per organizzare al meglio l’ospitalità dei cittadini ucraini e coordinare l’accoglienza nei tempi e nelle modalità appropriate.

Il Comune di Fasano, tramite un questionario online, avvia una indagine rispetto al tipo di ospitalità che cittadini e associazioni del territorio vogliono e possono offrire, la tipologia di sistemazione, la durata dell’ospitalità. Il questionario potrà essere scaricato dal sito del Comune, nella sezione servizi al cittadino, cliccando a questo link che sarà attivo da domani 12 marzo 2022.

«In ottemperanza alle indicazioni forniteci dalla prefettura a Fasano ci siamo attivati per censire in maniera puntuale le disponibilità all'accoglienza dei cittadini ucraini che fuggono dalla guerra – spiega il sindaco Francesco Zaccaria –.  Tante disponibilità sono già arrivate da parte di cittadini e associazioni. Il questionario ci consentirà di ricavare informazioni importanti per coordinare l’accoglienza in stretta collaborazione con la prefettura. È infatti importante seguire il canale istituzionale affinché l’ospitalità si attui nel migliore dei modi, a garanzia di tutti».

La prefettura informa che non sono previsti al momento contributi o sussidi per l’ospitalità e, per quanto riguarda i minori non accompagnati, non sarà possibile, in questa fase, procedere con provvedimenti di affido e adozione.

«Sappiamo che diverse famiglie fasanesi stanno già ospitando cittadini ucraini nei loro nuclei, perché magari avevano già contatti diretti – dice il primo cittadino –. È importante che venga fatta una comunicazione in questura e al Comune anche per attivare il monitoraggio relativo alla vaccinazione anti-covid da parte della Asl. Ringrazio a nome di tutta l’amministrazione i cittadini che stanno aprendo le porte ai profughi, che hanno già manifestato disponibilità e che lo faranno offrendo calore, affetto e supporto a donne e bambini che scappano dalle bombe».

L’accoglienza si articolerà in più fasi: al momento di inserimento seguirà quello di inclusione con percorsi di integrazione, progetti di animazione, mediazione culturale e sostegno psicologico.

 «Una parte delicata e fondamentale sarà quella dell’inserimento dei minori nei percorsi sportivi e culturali del territorio e a scuola – dice l’assessore alle Politiche Sociali Cinzia Caroli –. L’inserimento sarà favorito dalla professionalità dei mediatori culturali. Ringrazio i consiglieri comunali Oronzo Rubino e Donato Marino (consigliere delegato alla Pace tra i popoli, ndr) che stanno collaborando nel coordinamento dell’accoglienza. Fondamentale sarà creare una rete che coinvolga tutti: le istituzioni, con prefettura e comuni, le scuole, le associazioni del territorio, in modo da creare le condizioni migliori per aiutare i cittadini ucraini che arriveranno nel nostro territorio. Ospitare significa integrare e la migliore integrazione possibile è quella che realizza concretamente l’inclusione. Molta parte dei percorsi di inserimento passa attraverso il tempo scuola, per questo sarà molto importante agire in stretto raccordo con gli istituti e i mediatori culturali».

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Settimana mondiale del glaucoma: i dati in provincia di Brindisi. 

Anche la Asl di Brindisi partecipa alla Settimana mondiale del glaucoma, in corso dal 6 al 12 marzo. I medici in servizio negli ambulatori di Oculistica del Distretto sociosanitario 1 di via Dalmazia hanno effettuato visite mirate su un campione di pazienti segnalati dall'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti. Tutti i visitati hanno età superiore ai 50 anni. Il 20% è risultato affetto da tempo da glaucoma.
Si tratta di una malattia che colpisce il nervo ottico, quando questo è sottoposto ad un incremento della pressione oculare. La degenerazione è progressiva ma per lungo tempo non presenta sintomi rilevanti; per tale motivo, quando si manifesta in modo esplicito può essere già in fase avanzata. L'esito più grave cui può portare è la perdita della vista.
Secondo recenti stime (da fonte Sigla, Società Italiana Glaucoma) sono circa 800mila gli italiani colpiti da questa patologia. La maggiore prevalenza è al nord (48%), seguono isole (28%) e centro sud (24%). Il glaucoma colpisce nella maggioranza dei casi persone con più di 40 anni. L'età è uno dei fattori di rischio. Gli altri possono essere: predisposizione genetica, patologie concomitanti come diabete o ipertensione, assunzione di farmaci come i cortisonici.
In provincia di Brindisi a oggi si segnalano 2.810 casi accertati. Il numero è desunto dagli elenchi Asl di coloro che beneficiano di esenzioni sanitarie connesse ad un glaucoma certificato. Ma la platea è verosimilmente molto più estesa: fra le cause della diffusione del glaucoma infatti c'è anche il ricorso troppo tardivo ai controlli di prevenzione.
Secondo gli specialisti questa patologia è ancora molto sottovalutata ed esiste il pericolo che si diffonda ancor di più. Con una corretta prevenzione può essere diagnosticata in tempo e affrontata con una terapia adeguata. Il consiglio è di effettuare la visita oculistica ogni anno dopo i 60 anni, e ogni due tra i 40 e i 60.