Redazione

Emergenza epidemiologica: ierio a Mesagne si registra 1 nuovo caso, sono 5 i guariti. 

Si contano 53 persone attualmente positive, di cui 3 in ospedale ma nessuno in condizioni critiche.

Con determina dirigenziale n.500 dello scorso 4 dicembre, la Regione Puglia – dipartimento di Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio, sezione “Ciclo di Rifiuti e Bonifiche” – ha comunicato al Comune di Mesagne l’ammissione al finanziamento richiesto, relativo all’Avviso Pubblico “per la concessione di contributi per gli interventi di rimozione di rifiuti illecitamente abbandonati su aree private”. La somma destinata è di 30mila e 500 euro.

 “Queste risorse ci permetteranno di continuare una battaglia di civiltà grazie ad un rapporto di collaborazione che prevede il coinvolgimento di molti: il Comando di Polizia Locale, l’ufficio comunale all’Ecologia e Ambiente, la ditta del servizio per la raccolta e, non ultimo, i cittadini chiamati a conferire i rifiuti nel rispetto delle leggi e del senso civico”, ha commentato il sindaco della città, Toni Matarrelli. 
Sin dal suo insediamento, l’Amministrazione Comunale di Mesagne ha riservato molta attenzione alla battaglia contro l’abbandono dei rifiuti, anche attraverso il potenziamento del sistema di videosorveglianza utile ad individuare e punire i trasgressori. “Tali azioni saranno intensificate anche in futuro. L’obiettivo è quello di far ricadere questi gesti illegali, oltre che incivili, su chi li compie e non sulla collettività”, ha concluso l’assessore all’Ecologia e Ambiente, Maria Teresa Saracino.

Lo stop ai panini al prosciutto ai viaggiatori provenienti dalla Gran Bretagna rischia di scatenare una guerra commerciale che mette a rischio oltre 140 milioni di euro di cibo e bevande Made in Italy che vengono esportate dalla Puglia, compromettendo l’unico settore cresciuto Oltremanica nel 2020 (+1%) nonostante la fase recessiva provocata dalla pandemia. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti regionali sui pericolosi effetti del “caso” della confisca da parte di funzionari doganali olandesi di panini al prosciutto e altro cibo a viaggiatori e camionisti provenienti dal Regno Unito sulla base delle norme post-Brexit le quali prevedono che dal 1° gennaio 2021 non sarà più possibile portare nell'UE i cosiddetti POAO (prodotti di origine animale) come quelli contenenti carne o latticini sulla base del rispetto delle elevate norme sanitarie e fitosanitarie (SPS) dell’UE.

“A rischio sono oltre 385mila euro di cibo e bevande Made in Italy che vengono esportate ogni giorno dalla Puglia in media in Gran Bretagna che è al quarto posto tra i partner commerciali del Belpaese per cibo e bevande dopo Germania, Francia e Stati Uniti”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

“Su un valore totale di 140 milioni di prodotti agroalimentari pugliesi esportati, oltre il 70% dell’export riguarda l’ortofrutta, pari a 97,5 milioni di euro, numeri importanti che sostengono la crescita e nuove opportunità di lavoro grazie agli investimenti sulla competitività del Made in Italy a partire dall’agroalimentare che è un elemento di traino per l’intera economia in Italia e all’estero”, spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

Le esportazioni di prodotti agroalimentari dalla Puglia al Regno Unito sono aumentate del 41,5 % negli ultimi 5 anni, aggiunge Coldiretti Puglia, un valore che rischia di essere pesantemente colpito dall’emergenza Covid.

Dopo il vino, che complessivamente ha fatturato nel 2019 sul mercato inglese quasi 771 milioni di euro, spinto dal Prosecco Dop, al secondo posto tra i prodotti agroalimentari italiani più venduti in Gran Bretagna ci sono – continua la Coldiretti – i derivati del pomodoro, ma rilevante è anche il ruolo della pasta, dei formaggi, salumi e dell’olio d’oliva.

Basti pensare che quasi un barattolo di pomodori pelati Made in Italy su cinque esportati finisce in Gran Bretagna che è dipendente dall’estero per l’80% del pomodoro che consuma e rappresenta per l’Italia uno sbocco di mercato di vitale importanza per l’economia e l’occupazione che va difeso con forza anche dopo la Brexit. Coldiretti Puglia ribadisce la politica lungimirante e di visione adottata con l’accordo di filiera sottoscritto da Coldiretti e Princes che hanno unito gli sforzi per sostenere il “Made in Italy” della filiera del pomodoro, valorizzandone l’elevata qualità e l’identità nazionale, con una intesa che garantisce una remunerazione in campo che gli agricoltori non vedevano da 22 anni, dal lontano 1998

Le esportazioni agroalimentari italiane in Gran Bretagna sono in leggero aumento anche nel 2020 nonostante le difficoltà generate dalla pandemia per la tendenza ad accumulare scorte ed evitare – sottolinea la Coldiretti – l’arrivo di dazi e ostacoli amministrativi e doganali per effetto della Brexit. Se complessivamente le esportazioni agroalimentari italiane hanno raggiunto nel 2019 il valore di oltre 3,4 miliardi di euro dopo il vino, che complessivamente ha fatturato sul mercato inglese quasi 771 milioni di euro, al secondo posto tra i prodotti agroalimentari italiani più venduti ci sono – continua la Coldiretti – i derivati del pomodoro, ma rilevante è anche il ruolo della pasta, dei formaggi e dell’olio d’oliva.

Un flusso commerciale che – sostiene la Coldiretti - rischia di essere messo a rischio dalle tensioni alle frontiere che possono trasformarsi in ritardi, particolarmente dannosi soprattutto per i prodotti deperibili come gli alimentari. La mancanza nell’accordo sulla Brexit, come quello sull’equivalenza delle norme fitosanitarie per non parlare della tutela delle nuove produzioni a indicazioni geografiche dell’UE sono aspetti che potrebbero tradursi in pesanti penalizzazioni per l’agroalimentare italiano, che è leader in Europa nella qualità alimentare.

Bisogna fare in modo che i prodotti più esportati Oltremanica non vengano penalizzati da una possibile deterioramento dei rapporti tra le parti, con inutili accanimenti burocratici a danno dei prodotti di alta qualità, in particolare quelli facilmente deperibili come frutta e verdura.

Il rischio è peraltro che – conclude la Coldiretti – si affermi in Gran Bretagna una legislazione sfavorevole alle esportazioni agroalimentari italiane come ad esempio l’etichetta nutrizionale a semaforo sugli alimenti che si sta diffondendo in gran parte dei supermercati inglesi e che boccia con bollino rosso ingiustamente quasi l’85% del Made in Italy a denominazione di origine (Dop), a aprtire proprio dall’olio extravergine di oliva fino al vino.

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La Cgil funzione pubblica insieme agli OSS della graduatoria 2009 hanno indetto una manifestazione per giorno 16/1/2021. “INCATENATI AL LAVORO” è una protesta che vedrà Lavoratori e sindacati incatenarsi per manifestare contro il mancato rinnovo degli Operatori socio Sanitari in scadenza il 31/1/2021. Tutti insieme per chiedere: “L’immediata proroga di tutti i contratti in scadenza e la certezza che tutto il personale precario venga portato al compimento dei 36 mesi. la FP CGIL ribadisce ancora una volta che gli OSS in oggetto, facente parte della graduatoria 2009, rientrano nella sfera del precariato storico, il loro status è antecedente al maxi concorso di Foggia e nella fattispecie, su una graduatoria di oltre 700 persone, gli unici a non essere stati stabilizzati sono i 141 in oggetto, creando una siffatta discriminazione. Il raduno è previsto presso Ospedale Perrino alle 10.30. Tutti lavoratori in questione saranno muniti di cartelloni e catene per far sentire la loro voce.

Nella nottata appena trascorsa gli equipaggi della Sezione Volanti della Questura di Brindisi hanno tratto in arresto la trentenne M.N., originaria di Brindisi, poiché resasi responsabile del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio di circa chili 1,400 di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”.

Alle ore 01:35 circa, la Volante 2 nel transitare in via Lanzellotti, notava un’autovettura condotta da una donna, che alla vista della pattuglia aumentava la sua velocità. Gli operatori gli intimavano subito l’alt al fine di procedere ad un controllo e chiedevano il motivo dello spostamento. La stessa dichiarava di essersi recata in farmacia, ma tale motivazione non trovava riscontro, pertanto dopo avere effettuato un controllo al CED con esito positivo per reati di detenzione ai fini di spaccio, veniva effettuata una perquisizione personale estesa anche al veicolo.

La perquisizione personale dava esito positivo, infatti venivano rinvenuti due involucri in cellophane trasparente termosaldati contenenti materiale semi essiccato, verosimilmente marijuana, successivamente pesata per un peso complessivo di 2.0 grammi, inoltre veniva rinvenuto all’interno del giubbotto un coltello a serramanico con lama ripiegabile di centimetri 6. Tale rinvenimento faceva ritenere verosimile che la donna, con precedenti specifici in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio, detenesse altra sostanza stupefacente presso la propria abitazione, pertanto unitamente alla stessa si recavano presso la dimora di una sua amica, dove aveva dichiarato di essere momentaneamente ospite.

Dopo un accurato controllo il personale constatava che nell’abitazione vi erano arredi, suppellettili ed effetti personali utili ad una sola persona.

Preso atto della situazione e dopo numerose reticenze da parte della fermata, questa forniva l’indirizzo di dimora, dove subito si recavano e rinvenivano una busta di cellophane con numerosissime infiorescenze, vari contenitori tutti contenenti infiorescenze vegetali di colore verde, un bilancino digitale, un grinder metallico.

Tutta la sostanza rinvenuta veniva sottoposta ad analisi, dalla quale veniva stabilito che trattavisi di “infiorescenze vegetali derivanti da cannabis” per un totale di chilogrammi 1,150.

La sostanza stupefacente con il bilancino ed il grinder, venivano sottoposti a sequestro, unitamente a  nr.3 cellulari.

La donna veniva deferita all’A.G. perché resasi responsabile del reato di “detenzione ai fini dispaccio di sostanza stupefacente, porto abusivo di strumento atto ad offendere, nonché per il reato di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico”.

Veniva inoltre deferita all’A.G. l’amica della donna, la trentatreenne M.C. per il reato di “favoreggiamento”.

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Sull'esclusione della Santissima Annunziata dai campionati di Volley c'è la solidarietà dell'avvocato Manuela Magistro. 

"Ho appena letto, e condiviso successivamente con altri presidenti pugliesi - molti di squadre militanti in serie C M e F - il suo comunicato stampa circa la partenza dei campionati.

Parole che non solo espressamente condividiamo in tanti, tantissimi - molti più di quelli che ci vorrebbero far credere - ma che mi portano ad attestarle stima e rispetto da parte della mia associazione sportiva.
Noi, per rispetto delle volontà delle atlete di serie CF non abbiamo ripreso gli allenamenti e per la tutela della salute delle stesse, ma anche di tecnici e dirigenti, siamo pronti anche a non partecipare al campionato, seguiti a ruota da altri.
Manifesteremo con una formale comunicazione, che personalmente invierò agli organi di stampa, il nostro disappunto e siamo contenti di trovare, giorno dopo giorno, presidenti di buon senso come noi".

 Erchie. Mette in vendita on-line una motocicletta di un ignaro possessore e incassa 4.900 euro, senza mai spedire il mezzo, denunciato. I Carabinieri della Stazione di Erchie, a conclusione degli accertamenti scaturiti dalla querela presentata da un 32enne del luogo, hanno denunciato in stato di libertà un 25enne della provincia di Monza e Brianza, per truffa, alterazione di dati di sistema informatico e sostituzione di persona. In particolare, il giovane, dopo aver alterato e acquisito dati informatici da un sito commerciale di vendite on-line, appartenenti a un 51enne della provincia di Belluno, ha posto in vendita in maniera fittizia una motocicletta di grossa cilindrata, percependo 4.900 euro dal querelante tramite bonifico bancario, ququale pagamento del mezzo mai consegnato. 

 Latiano. Prendono a calci un gattino e tentano di bruciarlo, denunciati due 18enni.

I Carabinieri della Stazione di Latiano, a conclusione di attività d’indagine, hanno denunciato in stato di libertà, per maltrattamenti di animali, due 18enni di origini somale domiciliati presso una comunità educativa per minori del luogo, poiché affidati dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Brindisi, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce. In particolare, a seguito di attività investigativa scaturita dalla denuncia–querela presentata da un’educatrice della citata comunità, è emerso che i due giovani hanno maltrattato il gatto della denunciante, colpendolo con calci e tentando successivamente di bruciarlo. Il felino, che ha riportato bruciature delle vibrisse e parte della pelliccia, è stato soccorso e medicato dal personale della comunità.

 Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 12 gennaio 2021 in Puglia, sono stati registrati 10.458  test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.261 casi positivi: 398 in provincia di Bari, 96 in provincia di Brindisi, 151 nella provincia BAT, 299 in provincia di Foggia, 82 in provincia di Lecce, 232 in provincia di Taranto, 2 residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 42 decessi: 22 in provincia di Bari, 1 in provincia BAT, 3 in provincia di Brindisi, 8 in provincia di Foggia, 8 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.133.040 test.

45.506 sono i pazienti guariti.

55.250 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 103.496, così suddivisi:

39.727 nella Provincia di Bari;

11.796 nella Provincia di Bat;

7.632 nella Provincia di Brindisi;

22.444 nella Provincia di Foggia;

8.294 nella Provincia di Lecce;

12.940 nella Provincia di Taranto;

563 attribuiti a residenti fuori regione;

100 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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 ISTAT: COLDIRETTI PUGLIA, CENSIMENTO AL VIA CON PRIMA VOLTA NEI CAA. 

Al via il settimo censimento generale dell’agricoltura che servirà a capire come sta cambiando il settore agricolo anche in considerazione dell’emergenza Covid e al suo impatto sull’economia, raccogliendo i dati indispensabili alle future politiche di sviluppo di un comparto strategico per gli approvvigionamenti alle famiglie, per l’export e per la sovranità alimentare della Puglia e del Paese. E’ quanto spiega la Coldiretti Puglia, con riferimento al censimento che coinvolgerà le imprese agricole che per la prima volta potranno rivolgersi ai CAA (Centri di Assistenza Agricola) della Coldiretti in tutta la Puglia per assistenza e supporto nella compilazione dei questionari Istat in formato esclusivamente digitale.

Tale attività di assistenza è un ulteriore esempio di attività di affiancamento delle imprese che la legge – spiega Coldiretti - assegna al CAA in un’ottica di semplificazione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione e di supporto per gli adempimenti burocratici. Grazie ad una profonda conoscenza della realtà agricola il CAA Coldiretti potrà contribuire, svolgendo le interviste che costruiscono il censimento, a realizzare la fedele fotografia del patrimonio agroalimentare del Paese.

I dati richiesti serviranno per conoscere le caratteristiche generali delle aziende agricole italiane, l'utilizzo dei terreni, la consistenza degli allevamenti, la forza lavoro utilizzata ed eventuali attività connesse. La rilevazione è prevista dal Regolamento (UE) 2018/1091 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018 relativo alle statistiche integrate sulle aziende agricole e Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1874 della Commissione del 29 novembre 2018 sui dati da presentare per l’anno 2020 a norma del Regolamento (UE) 2018/1091 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018.

Il censimento dovrà concludersi entro il 30 giugno 2021 e tenuto conto delle restrizioni dovute alla pandemia, tempi e modalità delle rilevazioni dovranno essere previamente concordati dagli imprenditori con gli operatori dei CAA. Per tutte le informazioni ci si può rivolgere alle sedi dei CAA Coldiretti distribuite su tutto il territorio regionale.

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