Redazione

2021: COLDIRETTI PUGLIA, ANNO INTERNAZIONALE FRUTTA E VERDURA. DA RECUPERARE 21MILA ETTARI DI FRUTTETO PERSI IN PUGLIA. La Puglia è la prima regione nella classifica nazionale per la produzione di ortaggi e seconda per la frutta. ​Sono 21mila gli ettari di frutteto da recuperare in Puglia, andati persi negli ultimi 10 anni a causa della cementificazione e dell’abbandono per rispondere alla svolta salutista dei consumatori trainata dall’emergenza sanitaria causata dal Covid. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in occasione della festa del 1° dell’anno, con il 2021 dichiarato ‘Anno internazionale della frutta e della verdura’ dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), con un appello a migliorare la produzione alimentare, rendendola più sana e sostenibile attraverso l'innovazione e la tecnologia, nonché a ridurre le perdite e gli sprechi alimentari.

“La Puglia è prima in Italia per aziende che producono ortaggi e seconda per frutteti. Ha numeri da record su uva da tavola, pesche, ciliegie e agrumi per quanto riguarda la frutta. Le produzioni nella maggior parte dei casi sono caratterizzate da un’accuratezza nelle fasi di coltivazione e raccolta, dove la mano dell’uomo non può essere sostituita dalle macchine”, ricorda Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Il comparto ortofrutticolo in Puglia è pari al 16% circa della superficie ortofrutticola nazionale – aggiunge Coldiretti Puglia - con l’orticoltura ampiamente diffusa in tutte le provincie nelle aree irrigue.

“Dai biodiversi agli esotici, dai tradizionali ai biologici la Puglia dovrà celebrare nel 2021 la vasta gamma di verdure e frutta – insiste il presidente Muraglia - con l’allarme globale provocato dal Coronavirus che ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dalla sana alimentazione e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza che l’agricoltura pugliese è in grado di offrire”.

Sono cresciute del 25% le vendite di frutta e verdura nei mercati contadini in Puglia anche grazie ai servizi di ritiro e di domicilio organizzati dagli agricoltori per venire incontro ai limite di movimentazione dei consumatori dovute all’emergenza Coronavirus.

“Servono un impegno di filiera e una visione strategica per salvare il frutteto pugliese che in 10 anni dal 2010 ad oggi – conclude il presidente Muraglia - si è ridotto del 26% per colpa del consumo del suolo, della tropicalizzazione e scelte sbagliate di pianificazione e programmazione. Sono stati letteralmente ‘mangiati’ 162mila ettari di suolo in Puglia per colpa della cementificazione e dell’abbandono e per la grave mancanza di programmazione e valorizzazione del ruolo di chi vive e lavora sul territorio”.

Al contempo è necessaria una grande azione di responsabilizzazione dal campo allo scaffale – conclude Coldiretti Puglia . per garantire che dietro tutti i prodotti agricoli e agroalimentari in vendita, italiani e stranieri, ci sia un percorso di qualità che riguardi l’ambiente, la salute e il lavoro, con una equa distribuzione del valore lungo la filiera per scongiurare la deflazione nei campi che nuoce sia agli agricoltori che ai consumatori.

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Grande o piccolo che sia stato il veglione di fine 2020 non ha importanza. O quasi. Ciò che conta sono i risvolti di tale veglione quando ricadono su tutta la comunità. Superficialità, non curanza con un pizzico di inciviltà è la testimonianza di questa mattina in via Camigliatello dove per terra ci sono i resti di fuochi pirotecnici esplosi e bottiglie di spumante lasciate lì per terra a testimoniare la festa che si è svolta solo poche ore prima. I netturbini sono passati, ma non hanno raccolto quei rifiuti perchè oggi si ritira l'umido. Cosa sarebbe costato agli avventori dopo aver terminato i festeggiamenti prendere i resti, cioè i rifiuti, e separarli per differenziarli. Solo pochi minuti del loro tempo. Sarebbe stato un segno di civiltà personale e di rispetto della comunità. Così non è stato. Adesso andranno dispersi in strada con depauperamento dell'ambiente. Buon Capodanno.

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È  trascorso un anno al servizio della comunità mesagnese nell'ambito dei compiti istituzionali assegnati dal Sindaco Toni Matarrelli.

Non è tempo di bilanci bensì è  tempo di intense , nuove e propositive azioni mirate al superamento o quanto meno al naturale contrasto,  della nota emergenza pandemica di livello planetario che sta falcidiando l 'economia e rallentando, di molto,  i rapporti di ogni genere e tipo,  tra le persone. 
L' augurio mio personale  che ritengo di inviare ai cittadini mesagnesi è  quello di avere una rinnovata  ed ancora più convinta qualificata fiducia in se stessi: dote che proiettera' la comunità tutta in posizione di leadership civica, coesa ed astuta, nonostante il protrarsi degli effetti del virus che ci interesseranno per alcuni mesi a seguire anche nel nuovo anno. 
Con i migliori auguri .

Tantissimi auguri a tutti i nostri affezionati lettori per un nuovo anno che sia, soprattutto, sereno e di riscatto umano, sociale, finanziario. Ne abbiamo tutti bisogno. Il 2020 si chiude lasciandoci in eredità un'esperienza particolarmente diffcile di cui, però, dobbiamo fare tesoro per rialzarci e rimettere in piedi il nostro Paese. Auguri e buon lavoro a tutti. 

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Auguri di Buon Anno, che sia diverso. 

 A poche ore dalla fine di questo strano 2020, il Consiglio Comunale di Mesagne ha votato all’unanimità l’adozione del Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche. La realizzazione dell'importante strumento renderà più accessibilii gli edifici e gli spazi pubblici di Mesagne, disegnando una città più moderna e vivibile. Soprattutto più solidale, attenta alle necessità di chi ha bisogno di maggiori attenzioni. 
 
E’ un risultato che vuole essere anche un auspicio, quello di un 2021 che ci consenta di guardare alle difficoltà come una prova di coraggio da superare e vincere. Un anno che tutti vorremmo ricordare, soprattutto, come quello in cui sarà sconfitto il Covid. 
 
Auguro in abbondanza, a tutti voi, salute, solidarietà, serenità. Tutto ciò che è destinato a restare per cambiare in meglio la nostra vita, quella delle persone che ci stanno vicino, il volto di una comunità.
 
Buon anno.

 2020 si chiude con un grande successo per la riserva di Torre Guaceto. Grazie ai fondi ricavati dai servizi resi ai turisti, il Consorzio di Gestione potenzierà il centro recupero tartarughe marine, riconoscerà incentivi agli Gli agricoltori dell’area protetta, aumenterà il livello di biodiversità dell’area boschiva.  Si è appena tenuta l’ultima riunione dell’assemblea dell’ente parco, nell’ambito della quale i soci hanno approvato la variazione del bilancio preventivo relativo all’annualità che va concludendosi. 

In buona sostanza, come tutti gli enti, ogni anno, il Consorzio redige un piano con il quale ipotizza quali saranno le somme che potrà impiegare nelle attività di tutela e promozione della riserva. In base alla previsione, programma i propri interventi. 
E, buona nuova, le risorse ottenute attraverso i progetti ideati e poi finanziati da enti terzi per azioni di protezione specifiche e, soprattutto, con la buona gestione dei servizi turistici estivi, sono risultate essere superiori a quanto previsto. 
Nel 2020, la governance della riserva ha condotto ad un bilancio straordinariamente positivo ed ora l’area protetta potrà godere concretamente degli sforzi profusi nell’ambito gestionale. Sono tanti i progetti già redatti dal Consorzio che prenderanno forma nell’ambito del 2021, non appena si concluderà l’iter burocratico relativo a ciascuna procedura, ma soprattutto, potranno essere messe in campo azioni che l’ente non immaginava di poter realizzare a stretto giro. 
In sintesi, grazie ai proventi della gestione dell’area parcheggio a servizio della riserva e del lido che il Consorzio allestisce ogni anno presso la spiaggia di Punta Penna Grossa, l’ente potenzierà il centro recupero tartarughe marine, aumenterà il livello di biodiversità dell’area boschiva, riconoscerà incentivi agli agricoltori dell’area protetta. 
Tre macro aree di intervento che condurranno innanzitutto a rendere sempre più performanti le cure che l’ente riserva agli animali marini che soccorre, e, secondariamente, a tutelare con più forza la vita della fauna selvatica che popola la zona A della riserva terreste attraverso azioni di ingegneria naturalistica che permetteranno di aumentare il livello di biodiversità presente nella lecceta, l’area boschiva. 
Ma Torre Guaceto non è fatta solo dalla zona naturalistica, famosa per le sue spiagge, la palude e la macchia, è anche tanto territorio agricolo. Per questo, il Consorzio ha stabilito di riconoscere incentivi economici agli agricoltori che bloccheranno un anno le proprie attività nelle aree più vicine alla zona naturalistica. In questo modo, i terreni potranno “riposare” e ricostituirsi, diminuirà drasticamente l’impatto antropico esercitato sulla riserva dalle attività agricole ed i contadini non perderanno i propri guadagni. 
Tutto questo sarà realizzato grazie agli utenti che ogni estate vivono responsabilmente Torre Guaceto e fruiscono dei servizi resi dall’ente gestore della riserva. 
“In un periodo difficile come quello attuale - ha commentato il presidente del Consorzio, Corrado Tarantino -, chiudere l’anno con un bilancio tanto positivo da aver superato anche le nostre più rosee aspettative non può che inorgoglirci. Ciò non solo perché otteniamo l’ennesima riprova della qualità della gestione che conduciamo, ma soprattutto perché grazie alle somme ottenute potremo fare del bene alla nostra amata Torre Guaceto e agli agricoltori. Il nostro lavoro ha ottenuto il plauso dei soci dell’ente, ne siamo felici”.

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 Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 31 dicembre in Puglia, sono stati registrati 10.836  test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.661 casi positivi: 698 in provincia di Bari, 108 in provincia di Brindisi, 226 nella provincia BAT, 298 in provincia di Foggia, 102 in provincia di Lecce, 225 in provincia di Taranto, 2  residenti fuori regione, 2 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 21 decessi: 11 in provincia di Bari, 1 in provincia BAT, 4 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.044.314 test.

35.490 sono i pazienti guariti.

53.002 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 90.964, così suddivisi:

35.127 nella Provincia di Bari;

10.500 nella Provincia di Bat;

6.501 nella Provincia di Brindisi;

20.016 nella Provincia di Foggia;

7.090 nella Provincia di Lecce;

11.115 nella Provincia di Taranto;

518 attribuiti a residenti fuori regione;

97 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Il 2021 si apre con una importantissima notizia : il consiglio comunale ha approvato il PEBA ovvero il Piano Eliminazione Barriere Architettoniche. Contriamente a quello che succede in tantissimi Comuni, a Mesagne la parola d'ordine, da qualche anno, è stata "Accessibilità". Certo è solo l'inizio ma sono sicuro che il percorso è quello giusto, soprattutto con la presenza di splendide persone come il sindaco Matarrelli Antonio e tutta la sua amministrazione, Antonio Calabrese , e tutta la cittadinanza mesagnese. Correva l'anno 2015 allorquando uno spauracchio di persone, decise e combattenti, sollevavano il problema delle barriere architettoniche, fino allora sconosciuto per negligenza e stupidità di uomini politici che si erano avvicendati solo per fama e poteri, relegando da sempre le persone disabili ai margini della società, disinteressandosi dei loro problemi. Ora questo nuovo atteggiamento di fronte al fenomeno della disabilità si ritrova ad essere una priorità dei nostri governanti per attuare misure che assicuri il godimento delle pari opportunità per tutti. Le barriere ambientali sono fattori fortemente limitativi della partecipazione sociale ancora più dei deficit funzionali. Per cui io, in rappresentanza di ItaliAbile, dico grazie al sindaco Toni Matarrelli, grazie al suo delegato politico Antonio Calabrese, grazie all'architetto Stefano Maurizio che ha redatto il PEBA, grazie a tutta la comunità mesagnese che ha svolto un ruolo determinante.

L’inizio della campagna vaccinale era previsto a gennaio, la Puglia ha anticipato i tempi dando il via oggi alla Fase 1.

26 punti di vaccinazione attivati in tutta la regione, 1558 le dosi somministrate in questa prima giornata, il triplo rispetto al V-Day del 27 dicembre.

I vaccini, arrivati in Puglia ieri, distribuiti negli 11 hub regionali e presi in consegna e stoccati, garantendo la catena del freddo, dal personale delle farmacie ospedaliere. La conservazione avviene all’interno di ultra freezer a -80 gradi.

“Dagli hub le farmacie hanno provveduto a preparare tutti i pacchetti che sono stati immediatamente distribuiti ai centri periferici – spiega l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco - Dalla provincia di Foggia alla provincia di Lecce, in tutta la regione, siamo partiti contemporaneamente questa mattina. Sono più di 1500 le dosi da somministrare nella giornata di oggi. È un numero importante considerando che è soltanto la partenza. Nei prossimi giorni intendiamo accelerare questa somministrazione, perché l’obiettivo è quello, entro una settimana, di concludere la gran parte dei vaccini che sono stati spediti in questa prima tranche che sono circa 30mila”.

“Oggi si comincia con operatori sanitari e residenti nelle RSA - aggiunge Lopalco - sia gli operatori sanitari che gli anziani residenti nelle strutture residenziali fanno parte di questo primo round di vaccinazione. Sono coloro che stanno in prima linea e quelli che sono più fragili e suscettibili di malattia grave. Nell’ambito degli operatori sanitari, la cabina di regia regionale ha anche stabilito 4 gruppi di priorità, in relazione ai rischi dell’esposizione individuale”.

Anche l’assessore Pier Luigi Lopalco, in qualità di medico, si è prenotato per fare oggi il vaccino insieme al personale sanitario. “Spero che il nostro esempio - dichiara Lopalco - induca gli operatori sanitari che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale a farlo subito. La strada della scienza e della medicina è quella che ci condurrà fuori da questa pandemia. Adesso è il momento di agire, di dare prova di responsabilità ed efficienza. Non posso nascondere l’emozione che ho provato nell’essere in fila insieme agli infermieri, agli operatori del 118, ai medici, al personale amministrativo che opera nel settore salute, insomma a chi si sta battendo da mesi contro il covid ciascuno nel suo ruolo e senza risparmiarsi. Mi sento parte di una squadra unita che davvero sta dando il massimo per il bene comune”.

 

 

CAPODANNO: COLDIRETTI PUGLIA, AL TOP BRINDISI CON SPUMANTI TRICOLORE; 1 BOTTIGLIA SU 4 DI ROSÈ È PUGLIESE. Non rinunciano i pugliesi al brindisi di Capodanno con spumanti rigorosamente made in Italy, con una lieve flessione del 2% rispetto all’anno scorso e 1 bottiglia su 4 di rosé 'Made in Italy' che è fatta in Puglia. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in base ai dati dell’ Ovse-Ceves, in linea con una decisa tendenza del 91% dei consumatori a privilegiare quest’anno prodotti Made in Italy anche per sostenere l’economia e l’occupazione del territorio, in picchiata invece la domanda di Champagne con -39% rispetto al 2019.

Il successo dei vini di Puglia è il risultato di un mix vincente di fattori che partono dalle potenzialità del terroir e delle varietà autoctone – aggiunge Coldiretti Puglia - passando per le capacità imprenditoriali dei vitivinicoltori pugliesi che hanno portato al boom dei rosati pugliesi, che con un balzo del 17% risultano i più venduti, al secondo posto della classifica di gradimento, seguono solo i rosè della Provenza. La Puglia si sta imponendo anche con gli spumanti, dove grande è la capacità di innovazione dei produttori pugliesi che hanno puntato, soprattutto, sulla distintività e sul legame con il territorio e la cultura locale per vincere la competizione sul mercato globale, facendo concorrenza a territori storicamente imbattibili.

Il taglio dei brindisi delle festività natalizie e di fine anno a tavola per effetto del coprifuoco, della chiusura dei ristoranti e dei limiti ai festeggiamenti nella case – denuncia Coldiretti Puglia - rischia di dare il colpo di grazia ai consumi di vino e spumanti che nel 2020 fanno registrare un crollo fuori casa del 38% per una perdita complessiva di quasi 230 milioni di euro.

Le feste di fine anno fanno registrare tradizionalmente il massimo di domanda di spumanti e vino ma a pesare oltre al lockdown in Puglia per 22mila ristoranti e locali pubblici sono – sottolinea Coldiretti Puglia – soprattutto il divieto alle feste private e ai tradizionali veglioni ma anche i limiti posti agli spostamenti, dal coprifuoco e l’invito ad evitare gli assembramenti a tavola. Il settore del vino e degli spumanti è quello più colpito a tavola dalle limitazioni dei festeggiamenti anche nelle case con i pugliesi che hanno dovuto dire addio ai pranzi e cenoni da 9 persone in media che hanno segnato il Natale ed il Capodanno nel 2019.

“Grazie alla azione di Coldiretti sono state adottate varie misure finalizzate a dare liquidità ai produttori e ridurre le giacenze di vini e di uve della nuova vendemmia ma anche sgravi contributivi, incentivi all’acquisto di vino e prodotti italiani, ma vanno finanziate e promosse altre misure incentivanti per sostenere il settore”, dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Gli effetti dell’emergenza Covid si ripercuotono sul mondo del vino che per la prima volta in 30 anni in Puglia registra una frenata anche dell’export con un calo dello 0,2% in valore nei primi sei mesi del 2020 con una storica inversione di tendenza, considerato che fino a marzo le esportazioni dei vini pugliesi segnavano +20% rispetto allo stesso periodo del 2019.

“Con quasi 4 cantine su 10 (39%) che fanno registrare difficoltà a seguito dell’emergenza occorre intervenire rapidamente per sostenere le esportazioni, alleggerire le scorte, ridurre i costi e tagliare la burocrazia – afferma Gianni Cantele, responsabile della Consulta Vitivinicola di Coldiretti Puglia – con il preciso dovere di pensare a strumenti per il settore che semplifichino, siano agili e flessibili ed immediatamente fruibili”.

La popolarità a internazionale di eccellenze varietali uniche quali Primitivo, Negroamaro, Susumaniello e Nero di Troia, con il successo di vini DOP quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citarne solo alcuni, hanno fatto del settore vitivinicolo pugliese – insiste Coldiretti Puglia  - il riferimento per vocazione, capacità di raccontare e promuovere al meglio il territorio, innovazione e grande propensione all’internazionalizzazione.

Il Covid ha inferto un colpo pesante al settore che si aggiunge – precisa Coldiretti Puglia – a quello derivante da blocchi o limitazioni di altre attività che sono direttamente o indirettamente connesse al consumo di vino, come feste, matrimoni, convegni, congressi, fiere e spettacoli.

La Coldiretti è impegnata nella campagna #iobevoitaliano per promuovere gli acquisti ma serve anche sostenere le imprese con massicci investimenti pubblici e privati anche per la ripresa delle esportazioni con il vino che rappresenta un elemento di traino dell’intero Made in Italy sui mercati mondiali, attraverso un piano strategico per l’internazionalizzazione necessaria per sostenere la ripresa.

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