Maggio 17, 2024

Redazione

Dati del giorno: 20 novembre 2021

257
Nuovi casi
20.242
Test giornalieri
0
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 50
Provincia di Bat: 15
Provincia di Brindisi: 34
Provincia di Foggia: 60
Provincia di Lecce: 44
Provincia di Taranto: 57
Residenti fuori regione: 1
Provincia in definizione: -4
3.946
Persone attualmente positive
153
Persone ricoverate in area non critica
16
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

277.262
Casi totali
4.578.439
Test eseguiti
266.443
Persone guarite
6.873
Persone decedute
 

Erchie. Deve espiare la pena di 3 anni e 20 giorni di reclusione per furto in abitazione, danneggiamento e maltrattamenti di animali, arrestato.

I Carabinieri della Stazione di Erchie hanno eseguito un ordine di carcerazione in regime di detenzione domiciliare emesso dall’Ufficio Esecuzione Penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi nei confronti di un 31enne del luogo. L’uomo deve espiare la pena di 3 anni e 20 giorni di reclusione per furto in abitazione, danneggiamento e maltrattamenti di animali, reati commessi in Erchie nell’anno 2018. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di detenzione domiciliare.

Mesagne. Deve espiare 11 mesi e 10 giorni di detenzione per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, arrestato.

I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno eseguito un’ordinanza di espiazione delle pene detentive emessa dalla Procura della Repubblica di Brindisi nei confronti di un 59enne del luogo. L’uomo deve espiare la pena di 11 mesi e 10 giorni di detenzione per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reato accertato il 29.3.2021 in Mesagne. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di detenzione domiciliare.

Francavilla Fontana. Si aggira a piedi con un coltello del genere proibito, denunciato.

I Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 31enne di Torino per porto abusivo di arma bianca. In particolare, l’uomo, controllato a piedi in una via del centro abitato, a seguito di perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico con lama di 10 cm, successivamente sequestrato.

Pezze di Greco. Denunciata una persona per attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

I Carabinieri della Stazione di Pezze di Greco, della Stazione Forestale di Ostuni e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brindisi, nell’ambito di un servizio di controllo alle attività commerciali, hanno denunciato in stato di libertà, per attività di gestione di rifiuti non autorizzata, una 45enne del luogo amministratrice di un’azienda agricola. Nella circostanza, gli operanti hanno fatto accesso all’interno dell’azienda agricola della donna constatando che la medesima, senza le prescritte autorizzazioni, aveva movimentato, trasportato e parzialmente compattato rifiuti solidi speciali, consistenti in materiale da risulta di natura edile. L’area interessata dall’accumulo di rifiuti, consistente in 1600 mq, è stata sottoposta a sequestro penale.

 
 
L’edizione dello SNIM (Salone Nautico di Puglia) del 2021 è stata un
successo ed ha fatto registrare, sulle banchine nei piazzali del porto
turistico “Marina di Brindisi”, la presenza di almeno 20.000 visitatori,
con oltre 150 brand e 100 espositori in rappresentanza delle più
affermate aziende nautiche italiane.
I dati sono stati forniti nel corso di una conferenza stampa svoltasi
presso la Camera di Commercio, alla presenza del Presidente dello SNIM
Giuseppe Meo, dell’Assessore allo Sport del Comune di Brindisi Oreste
Pinto, del Presidente del Distretto regionale della Nautica Giuseppe
Danese, del commissario della Camera di Commercio Antonio D’Amore, della
dott.ssa Maria Di Filippo dell’Autorità di Sistema Portuale e del
Comandante della Capitaneria di Porto Fabrizio Coke.
Posti in risalto dai partecipanti i risvolti positivi determinati
dall’evento fieristico nautico, attraverso cui Brindisi ha potuto
riaffermare il suo ruolo centrale nella nautica da diporto pugliese.
A tal proposito, Danese ha confermato, a nome della Regione Puglia,
l’interesse dell’ente ad avere un ruolo decisamente più importante,
affiancando gli organizzatori per la realizzazione del Salone Nautico di
Puglia che nel 2022 – così come ufficializzato nel corso della
conferenza stampa – si svolgerà dal 12 al 16 ottobre 2022.
“Quest’anno lo SNIM ha fatto registrare dati-record – ha affermato Meo –
che collocano questo evento tra i più importanti del Mezzogiorno nel
settore nautico. Basti pensare che, oltre alle presenze, i nostri canali
social hanno totalizzato più di un milione di contatti, mentre molti dei
convegni realizzati nei giorni del Salone sono stati seguiti anche in
streaming da centinaia di addetti ai lavori. Ampio spazio, poi, ha
rivestito la formazione, grazie anche alla presenza dell’assessore
regionale al ramo Sebastiano Leo, mentre con l’assessore regionale allo
Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci si sono registrati momenti di
confronto interessante sulle prospettive di sviluppo di questo comparto.
Gli impegni assunti dal Presidente Emiliano durante la cerimonia
inaugurale, in ogni caso, rappresentano uno stimolo ad andare avanti,
nella consapevolezza di avere al nostro fianco le istituzioni locali e
regionali”.

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Nel corso di servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di droga, gli investigatori della locale Squadra Mobile, ieri 19 novembre, hanno arrestato P.S., un 62 enne brindisino già sottoposto al regime della detenzione domiciliare, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare, intorno alle ore 13.00, il personale operante, con l'ausilio dell'unità cinofila dell'Ufficio Polizia di Frontiera di Brindisi, in questo centro cittadino procedeva ad una perquisizione domiciliare e personale rinvenendo nella sua disponibilità un involucro in cellophane trasparente contenente 18 gr di cocaina, oltre a materiale per confezionamento dello stupefacente in dosi da destinare allo spaccio al minuto.
In considerazione delle evidenze raccolte, il P.S. veniva tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacente e, dopo la redazione dei necessari atti ed il rituale avviso al Pubblico Ministero di turno alla locale Procura della Repubblica, veniva accompagnato presso la sua abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell'Autorità Giudiziaria inquirente.

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Venerdì 19 novembre il Sindaco Antonello Denuzzo ha incontrato studenti, genitori e docenti del Terzo Istituto Comprensivo di Francavilla Fontana per svelare i dettagli del progetto da 3,5 milioni di euro che a breve cambierà il volto del plesso San Francesco.

I protagonisti dell’incontro - cui hanno preso parte tra gli altri la Dirigente Scolastica Adelaide D’Amelia, il Dirigente dell’Ufficio Tecnico Luigi Resta e il direttore dei lavori Donato Ammirabile - sono stati gli studenti della redazione del TgScuola che hanno posto ai relatori una serie di domande sul progetto e sulla sua fase esecutiva.

“Questa mattina – afferma il Sindaco Antonello Denuzzo – abbiamo incontrato con piacere la comunità scolastica del plesso San Francesco per spiegare in cosa consisteranno i lavori in programma. Ringrazio la giovanissima redazione del TgScuola per averci offerto un momento di confronto e l’occasione per chiarire alcuni dettagli operativi.”

I lavori che interesseranno il plesso San Francesco consisteranno nell’adeguamento alla normativa antisismica, nell’efficientamento energetico e nella rigenerazione degli spazi esterni.

Nel dettaglio gli interventi prevedono la realizzazione di opere di rinforzo strutturale per aumentare la resistenza dell’edificio in caso di terremoti, la creazione di un cappotto termico, la sostituzione degli infissi e dell’impianto di riscaldamento e l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di acqua calda e di energia elettrica pulita. Nell’area esterna – oltre a prevedere un nuovo sistema di illuminazione, un potenziamento del verde e l’installazione di un impianto di videosorveglianza – saranno realizzati campi da calcetto, basket e pallavolo.

“La scuola San Francesco diventerà un luogo attrattivo anche fuori dall’orario scolastico. Per questo – prosegue il Sindaco – l’area esterna sarà dotata di panchine, cestini e un gazebo per attività polivalenti. L’idea è quella di una scuola che si apre alla comunità, proponendo un dialogo continuo con il quartiere e la cittadinanza.”

Le opere saranno finanziate per più di 3,2 milioni di euro con fondi derivanti dal piano Regionale Triennale di Edilizia Scolastica 2018/20 e con 284 mila euro di risorse comunali.

“Dopo quasi tre anni di attesa finalmente i lavori stanno per partire. Questo finanziamento – conclude il Sindaco – è frutto di un serio lavoro di programmazione avviato al momento del nostro insediamento e su cui è stato determinante il contributo fornito dall’allora Assessore ai Lavori Pubblici Antonio Martina. Grazie al suo impegno e al lavoro dei tecnici comunali siamo riusciti a non perdere questo treno importantissimo per il futuro dell’edilizia scolastica cittadina.”

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Meno finanziamenti alle aziende agricole pugliesi, tagliati 59,2 milioni di euro. La legge di Bilancio rappresenta un segnale di attenzione ma non è sufficiente, Raffaele Carrabba, Cia Puglia: «Senza credito non c’è futuro»

La legge di Bilancio rappresenta un segnale di attenzione verso il comparto agricolo, ma non è sufficiente per poter sostenere adeguatamente le aziende.

CIA Agricoltori Italiani continua a farsi promotrice, a livello nazionale, di modifiche rispetto a misure già inserite, ma anche ad avanzare nuove proposte. Nello specifico, restano centrali l’innovazione sostenibile e il credito.

Diminuiscono, infatti, i finanziamenti alle aziende agricole pugliesi. Nonostante l'allentamento del credit crunch (stretta creditizia), i prestiti alle imprese agricole sono tornati a ridursi, dopo una breve inversione di tendenza, in base all'ultimo studio condotto dall'Osservatorio Economico CIA Puglia. Sul fronte del credito, sono stati «tagliati» ben 59,2 milioni di euro alle società agricole della Puglia, rispetto ai massimi di fine 2015, quando i prestiti erogati raggiunsero l’ammontare di 722,8 milioni di euro. Oggi lo stock dei prestiti si ferma a 663,6 milioni di euro.

«Senza credito non c’è futuro per l’agricoltura», sostiene il presidente di CIA Puglia, Raffaele Carrabba. Nel complesso, le nuove operazioni approvate dalle banche non sono sufficienti a «compensare» i prestiti in scadenza. Così, il risultato di questa diversa velocità provoca una costante erosione dello stock dei finanziamenti.

Un circolo vizioso, una spirale che si auto-alimenta, con imprese a rischio fallimento.

«Le nostre elaborazioni – continua Carrabba – dimostrano che persistono ancora grosse difficoltà nell’accesso al credito, soprattutto da parte delle micro, piccole e medie imprese agricole. Tant’è che, in Puglia, la "fetta" più cospicua dei finanziamenti è concessa alle poche imprese con più di venti addetti, mentre meno di un terzo a quelle di minori dimensioni. Questo significa penalizzare gravemente il nostro tessuto imprenditoriale».

Intanto il tasso di riferimento per il credito agrario si attesta a valori più alti della media europea e neppure la discesa dello spread italiano e il taglio al costo del denaro operato dalla Banca centrale europea (Bce) hanno garantito gli attesi benefici al comparto agricolo. Le aziende, infatti, continuano a pagare alti interessi pur di dar corso a nuove linee di credito che non sempre riescono a ottenere. Una piccola boccata d'ossigeno era arrivata grazie alla cambiale agraria Ismea. Si trattava di una misura, autorizzata dalla Commissione europea, che prevedeva l'erogazione di prestiti cambiari per un importo massimo di 30mila euro, con inizio del rimborso dopo 36 mesi dalla data di erogazione e con durata fino a dieci anni. Pur essendo uno strumento utile, purtroppo non è stato più  rifinanziato. Altro aspetto dirimente per CIA è la revisione delle norme che frenano il Superbonus per le abitazioni unifamiliari, al fine di evitare una sperequazione di trattamento tra chi vive negli insediamenti urbani e chi popola le aree rurali. Devono poter avere le stesse opportunità abitative, in termini di efficienza dal punto di vista energetico, e avere un risparmio in bolletta al pari degli altri. In Puglia sono stati effettuati 3.627 interventi edilizi incentivati dal Superbonus. Gli investimenti ammessi ammontano a 538 milioni di euro e porteranno a detrazioni fiscali pari a 592 milioni (dati aggiornati al 31 ottobre 2021).

La Puglia si colloca al nono posto in Italia per numero di asseverazioni trasmesse, per certificare il possesso di determinati requisiti necessari per fruire delle detrazioni fiscali.

I lavori negli edifici unifamiliari sono 2.612 (il 77 per cento è stato già realizzato pari al 49 per cento del totale degli investimenti ammessi che corrispondono a 263 milioni di euro).

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Il Consiglio comunale approva all’unanimità di presenti la carta d’intenti per promuovere la cultura del rispetto, contro ogni forma di discriminazione. 

La città di Mesagne aderisce a “Re.a.dy”, la Rete italiana delle regioni, province autonome ed enti locali per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

Per spiegare le ragioni della scelta di partecipazione all'iniziativa nazionale, nei giorni scorsi - presso la Sede Municipale - è stata organizzata una conferenza stampa. Sono intervenuti: il sindaco Antonio Matarrelli; il consulente comunale alle Pari Opportunità, Antonio Calabrese; il presidente della Commissione Pari Opportunità, per le Politiche di genere e i Diritti civili della città di Mesagne, Anna Rita Pinto. “La nostra adesione si fonda sulla volontà di tenere alta l’attenzione sui rischi di discriminazione legati al sesso, alla disabilità, all’origine etnica, all’orientamento religioso e all’età, nel rispetto dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione italiana e dal diritto comunitario e internazionale”, ha dichiarato nell’occasione il primo cittadino.

Nel corso del Consiglio comunale che si è tenuto nel pomeriggio di oggi, (venerdì 19 novembre), è stata approvata all’unanimità la carta d’intenti con cui Mesagne recepisce gli impegni ideali che scaturiscono dalla condivisione del documento. “Siamo pronti ad accogliere le buone prassi che vengono indicate, a partire dall’impegno a promuovere momenti di dialogo con la società civile e con le realtà dell’associazionismo locale”, ha spiegato Vincenzo Sicilia, consigliere comunale alle Politiche Giovanili, che durante la seduta consiliare ha relazionato sull’argomento. Sono intanto 230 gli enti locali partecipano a “Re.a.dy”, tra questi si annoverano numerose regioni inclusa la Puglia. “La città di Mesagne è il primo comune in provincia di Brindisi ad adottare uno strumento attraverso il quale si intende contribuire alla miglioramento di un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi”, ha concluso il consulente Calabrese.

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La questione dei prezzi delle materie prime continua a rappresentare il problema centrale per diversi settori produttivi e, in particolare, per il mondo delle costruzioni.

E’ emerso in maniera chiara ed inequivocabile anche attraverso i lavori del convegno che Confindustria e ANCE, in collaborazione con Ria Grant Thornton Spa, hanno organizzato a Brindisi, alla presenza di illustri rappresentanti del mondo universitario.

Si corre il rischio concreto, insomma, di un blocco totale, con conseguenze devastanti sul piano economico ed occupazionale.

In particolare, per quanto riguarda le opere pubbliche (a partire dagli interventi infrastrutturali finanzianti con fondi del PNRR), si sta procedendo con le progettazioni basandosi sui prezziari regionali che non sono aggiornati. In Puglia, ad esempio, l’ultimo prezziario è stato varato nel 2019 e quindi prima della pandemia che ha stravolto le regole di mercato.

Ma questo vale adesso anche per gli interventi nel privato, visto che per accedere ai bonus edilizi l’asseverazione sulla congruità dei prezzi viene fatta attraverso l’utilizzo e il rispetto dei prezziari regionali o DEI. Un modus operandi che, dopo il decreto anti frodi dell’11 novembre scorso, va applicato a tutti i bonus edilizi e non più solo al bonus 110%.

Questione altrettanto spinosa è quella della “compensazione prezzi” relativa ai contratti in corso. Con decreto del Ministero delle Infrastrutture del 30 settembre 2021 è stato instituito un fondo da 100 milioni che ben si comprenderà è insufficiente. Aspettavamo un ulteriore decreto sulle modalità di calcolo con allegata tabella, ma siamo ancora in attesa. Quindi per costi sostenuti magari anche nel 2020, ma contabilizzati tra l’1 gennaio ed il 30 giugno 2021, siamo ancora di sapere se e quanto si potrà incassare.

Cosa gravissima è che la Commissione incaricata dal Ministero per la rilevazione prezzi da cui dovranno discernere le compensazioni per le imprese colpite dall’impennata dei prezzi, sia sui cantieri pubblici che su quelli privati, ha utilizzato Camere di commercio e Provveditorati, cioè enti che negli ultimi anni sono stati completamente depotenziati. A questo si aggiunge che sono stati riscontrati dati fortemente discordanti, a differenza dell’Ance che aveva fatto un lavoro certosino coinvolgendo produttori, fornitori e costruttori con verifiche di ordini e fatture.

Vi cito solo tre esempi:

-   Lamiere in acciaio Corten  + 50,22% MIMS  + 90,30% ANCE

-   Lamiere in acciaio di qualsiasi spessore lisce, piane  striate + 59,37%MIMS  + 115,60%ANCE

-   Legno per infissi + 21,84% MIMS  + 106,20% ANCE.

-   Legno per coperture MIMS (non pervenuto) AssoLegno + 180/230%                                                               

A questo si aggiunge che il MIMS adotta modalità di calcolo vecchie ed ormai con materiali non più utilizzati.

Insomma, una situazione drammatica per i costruttori, costretti a fare i conti anche con le difficoltà a trovare manodopera qualificata, oltre che con i ritardi nella consegna dei materiali.

Occorre con estrema urgenza, pertanto, intervenire per evitare il collasso delle piccole e medie imprese di settore. E tutto questo attraverso una politica industriale capace di programmare la ripresa, evitando che gli interventi statali servano ad alimentare solo una bolla speculativa.

La soluzione che propone ANCE è quella di trovare un giusto equilibrio, partendo dall’adeguamento immediato dei prezziari regionali e quindi dalla progettazione delle opere del PNRR con i nuovi prezziari. Occorre, inoltre, a nostro parere, rendere strutturali i bonus edilizi per evitare che vengano utilizzati solo grazie alle proroghe (rendendo vana ogni forma di programmazione). Questo consentirà un riequilibrio tra domanda ed offerta e quindi un lavoro più agevole per imprese del settore, commercialisti e revisori (che rischiano di essere altre vittime di questo sistema).

Angelo Contessa (ANCE Brindisi).

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Marciapiedi scoscesi e pericolosi. Tanto da causare, qualche tempo fa, la caduta di una signora. È quanto hanno denunciato più volte a Mesagne i residenti di via Panareo, la strada dove è ubicato l’ospedale “De Lellis”, senza riuscire a ottenere nessuna risposta dal Comune. I marciapiedi sono ancora dissestati e l’acqua pluviale si infiltra al di sotto delle fondamenta causando fenomeni di umidità all’interno delle abitazioni. Una situazione, al momento, irrisolvibile poiché, come ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona, l’ente pubblico non ha fondi da investire sul rifacimento dei marciapiedi.

L’unica soluzione è che ogni cittadino ristrutturi il proprio. Dunque, da diversi mesi i residenti di via Panareo, la strada dove si trova l’ingresso del nosocomio cittadino hanno segnalato in Comune, anche con petizioni scritte, il precario stato strutturale in cui si trova il marciapiede. Mattoni saltati, “pezze” di cemento che si sono polverizzate, lesioni con conseguente infiltrazione delle piogge. Davanti a tutto ciò il Comune è ingessato poiché, per mancanza di fondi, non può eseguire le ristrutturazioni necessarie. “Sono mesi, se non anni, che stiamo sollecitando il Comune a ripristinare il marciapiede”, hanno raccontato alcuni residenti esasperati da tale situazione.

“Alcune delle nostre abitazioni sono interessate da infiltrazioni di acqua che stanno creando umidità alle stesse con distacca della tinteggiatura. Abbiamo spiegato al Comune che siamo disposti a ristrutturarli a nostre spese, ma ci hanno risposto che essendo un suolo pubblico non lo possiamo fare”, hanno aggiunto gli abitanti di via Panareo. Su questa situazione è intervenuto l’assessore D’Ancona: “La situazione generale dei marciapiedi in città è alquanto critica, servirebbero dei finanziamenti importanti, che al momento non abbiamo, per ristrutturarli tutti. L’assessorato ha solo 50mila euro l’anno da dedicare ai marciapiedi”.

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