Redazione

“Il meglio di Mesagne e non solo” è il titolo della personale di pittura allestita dall’artista Massimo Rubino nelle sale degli Affreschi del castello Normanno-Svevo di Mesagne. L’inaugurazione avverrà sabato alle ore 19,30. Oltre a Massimo Rubino saranno presenti il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, e il critico d’arte, Paolo Agostino Vetrugno. Introdurrà l’evento Enzo Dipietrangelo.

Massimo Rubino, mesagnese doc, dimostra sin da piccolo, in modo incisivo, la sua attitudine alla pittura e a tutte le altre espressioni artistiche. I suoi quadri sono espressione di accentuata ricercatezza, minuziosa riflessione del mondo in cui vive. Egli riesce in modo egregio a far vivere i luoghi segnati dal tempo, ed abilmente e spontaneamente fa trapelare da questi quel sapore di vita vissuta, quel nostalgico modo di “vivere semplice” proprio di un tempo, dove tutto è ancora segnato dalla mano dell’uomo e non sofisticato dalla tecnologia. Le sue opere, infatti, raccontano della libertà di un orizzonte aperto che lascia il posto all’aria assorta e contemplativa, scandita dal ritmo regolare e lento del tempo della natura. Il rimbombo di un indistinto mormorio della strada di un “centro storico” è assente; non c’è lo schiamazzo stridulo della gioiosa gioventù. Al contrario, è percepibile il ricordo di passi senza rumore degli abitanti che o sono andati via, per scelta obbligata dalla necessità di sopravvivenza, o sono nel numero del naturale ricambio generazionale, in un gioco di partenze, tra emigrazione forzata ed emigrazione naturale.

“Le ombre familiari e rapide, diffuse per ogni angolo del luogo natio che Rubino ritrae con minuzia di particolari, hanno, in una percezione sensoriale, un potere evocativo di estraneità e di spaesamento, quando non riaffiora un lontano compiacimento nostalgico”, ha scritto dell’artista Paolo Agostino Vetrugno. Ed ancora l’artista scrive con i colori ed affida agli effetti cromatici le sue emozioni. “Le sue opere diventano appunti di tante pagine di un diario nascosto, adottando pennellate secche e rapide, utilizzate per garantire una qualità percettiva da cui sembra emanare un profondo affannoso sospiro, talvolta profumato dalla maschera placida e impenetrabile della notte”, ha concluso il critico d’arte. Tutto ciò imprime nel visitatore una certa curiosità per vedere queste opere che si muovono tra storia, arte, natura e vita, fusi in distesa e distensiva, pacata e rassicurante simbiosi.

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UCRAINA: COLDIRETTI PUGLIA, DA GRANO TENERO A PANE PREZZO AUMENTA 12 VOLTE; CON SCARICO NAVI STOP SPECULAZIONI SU CIBO.

Dal grano al pane i prezzi aumentano anche 12 volte a causa di speculazioni e distorsioni all'interno delle filiere che impoveriscono le tasche dei cittadini e danneggiano gli agricoltori, strozzati dai rincari record di energia, mangimi e fertilizzanti e prezzi del grano in caduta libera. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, in occasione dell’arrivo al porto di Bari della nave di grano tenero da Odessa, con la guerra in Ucraina che ha di fatto moltiplicato manovre speculative e pratiche sleali sui prodotti alimentari.

Un chilo di grano tenero viene pagato agli agricoltori intorno ai 40 centesimi al chilogrammo e serve per produrre un chilo di pane che viene venduto ai consumatori – dice Coldiretti Puglia - a prezzi che variano dai 3 ai 5 euro a seconda delle città, secondo Coldiretti, con  l'incidenza del costo del grano sul prezzo del pane resta dunque marginale pari a circa il 10% in media.

Tra i prodotti che hanno subito maggiori incrementi di prezzo nel carrello della spesa ci sono proprio – sottolinea la Coldiretti Puglia - alimenti la cui disponibilità dipende direttamente o indirettamente dalle importazioni dall’estero ed in particolare dall’Ucraina, come il pane e la pasta fatte con grano tenero e grano duro. L’Italia è dipendente dalle importazioni straniere per il 64% del frumento tenero che serve per pane, biscotti, dolci e del 47% del granturco per l’alimentazione delle stalle, proprio nel momento in cui nelle campagne italiane si registrano speculazioni sul prezzo del grano con forti e ingiustificati cali dei compensi riconosciuti agli agricoltori, secondo l’analisi Coldiretti rispetto all’andamento delle Borse Merci.

Dopo quasi sei mesi di interruzione delle forniture da Kiev a causa della guerra, lo sbarco avviene peraltro in un momento particolarmente delicato per la Puglia in cui a causa della siccità, intervallata ad agosto da eventi estremi come grandinate e nubifragi, i campi sono allo stremo e hanno già perso in media il 30% delle produzioni dalla frutta al grano, dal foraggio per alimentare gli animali al latte, fino alle olive, con gli effetti anche sull’annata prossima.

L’impennata dell'inflazione che peserà sul carrello dei pugliesi di oltre 420.000 milioni di euro soltanto per la spesa alimentare, mentre nei campi i compensi sono ormai scesi sotto i costi di produzione, costringendo molte imprese a lavorare in perdita. Il risultato è che, secondo l'analisi Coldiretti su dati Ismea, per ogni euro speso dai consumatori in prodotti alimentari freschi e trasformati appena 15 centesimi vanno in media agli agricoltori ma se si considerano i soli prodotti trasformati la remunerazione nelle campagne scende addirittura ad appena 6 centesimi. Il pane è uno degli esempi più significativi.

L’Italia è costretta ad importare materie prime agricole a causa dei bassi compensi riconosciuti agli agricoltori che hanno dovuto ridurre di quasi 1/3 la produzione nazionale di mais negli ultimi 10 anni” afferma Coldiretti nel sottolineare l’importanza di intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro.

Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali ma – conclude Coldiretti – serve anche investire per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità, contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici.

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Gent.mo socio,

siamo alla vigilia delle elezioni politiche che il 25 settembre prossimo porteranno al rinnovo 
dei due rami del Parlamento italiano – Senato della Repubblica e Camera dei Deputati - e daranno 
il via alla XIX legislatura della nostra Repubblica.
Si tratta di uno storico appuntamento elettorale che arriva dopo una pandemia non del tutto 
debellata, con una guerra in corso proprio alle porte dell’Europa e una grave crisi energetica e 
produttiva dalle vaste proporzioni che sta colpendo indistintamente tutte le categorie economiche 
e sociali del Paese, famiglie, imprese, lavoratori, con effetti devastanti sul tessuto economico e 
sociale, dalle ricadute inimmaginabili. 
In siffatto scenario anche il settore primario, agricolo e agroalimentare, sta facendo 
registrare una crisi dalla portata storica che, per il settore specifico, sono acuite dai danni prodotti 
dalla siccità e dai fenomeni atmosferici estremi, ma anche dal continuo e drammatico aumento dei 
costi di produzione e da una concomitante riduzione dei prezzi di vendita dei prodotti agricoli su 
mercati.
Per far fronte ad danni prodotti da tali fenomeni, per garantire la redditualità delle imprese 
agricole e per centrare entro dieci anni l’obiettivo dell’autosufficienza alimentare di gran parte delle 
filiere agricole e agroalimentari del Paese, la Coldiretti ha proposto una serie di interventi finalizzati 
al rilancio dell’agricoltura italiana; un’Agenda articolata cinque punti per gettare le basi di un’azione 
di sostegno e rilancio dell’agroalimentare made in Italy.
Per avviare il confronto con i candidati sull’Agenda Coldiretti e per condividere i temi più 
rilevanti di interesse degli imprenditori agricoli che vivono ed operano nella provincia di Brindisi, ho 
il piacere di invitarvi all’incontro che questa Federazione provinciale di Coldiretti Brindisi ha programmato per lunedì 12 settembre 2022, dalle ore 16:00 alle ore 19:00, presso la sala meeting
del Mercato di Campagna Amica di Brindisi, in via Appia 226.
Scaletta Incontri 
Dalle 16.00 alle 16.45 Italia Sul Serio Terzo Polo
Dalle 16.45 alle 17.30 Centrosinistra
Dalle 17.30 alle 18.15 Centrodestra
Dalle 18.15 alle 19.00 Movimento 5 Stelle
Sperando di poter contare sulla presenza delle SS.LL., l’occasione mi è gradita per porgere cordiali saluti. 

Si concluderà sabato a Mesagne la sesta edizione del "Carlo Molfetta Legacy Camp" cui stanno partecipando oltre ottanta atleti, di età compresa tra i 7 e i 22 anni, tra di loro anche una ragazza messicana e una giovane atleta albanese, che provengono, per la maggior parte, da ogni parte d’Italia guidati da tre atleti internazionali e ori olimpici. Si tratta di una settimana di allenamento intensivo dell’arte del taekwondo sotto gli occhi vigili di Carlo Molfetta, medaglia d’oro a Londra 2012, Stevan Lopez, due volte medaglia d’oro e una di bronzo alle Olimpiadi del 2000, 2004, 2008, e Ahmad Abughaush, oro olimpico a Rio de Janeiro nel 2016, che seguono con il loro staff tutti i partecipanti che sono stati divisi in diverse squadre a seconda dell’età e delle capacità.molfetta_carlo_e_due_ori_olimpici_con_il_sindaco_matarrelli.jpg

Durante questa settimana di full immersion i ragazzi possono comprendere quanta determinazione, forza e sacrifici occorrono per raggiungere ambiti obiettivi sportivi. Gli incontri si stanno svolgendo presso il Paladefrancesco, in via Udine, e presso la palestra del plesso “Maia Materdona”. Dopo gli allenamenti per i ragazzi ci sono alcune ore di meritato riposo e divertimento presso la struttura di Tenuta Moreno. “E’ una settimana intensa perché cerco di far comprendere ai ragazzi il significato di cosa vuole dire essere dei professionisti del taekwondo”, ha spiegato Molfetta -. In questi giorni i ragazzi sono stati divisi in due squadre, piccoli e grandi, che si alternano tra la preparazione atletica e gli allenamenti di taekwondo. Venerdì ci sarà una simulazione di gara e sabato mattina una sessione incentrata sulla mentalità da gara e su come gestire la pressione psicologica. Situazioni particolari che loro ancora non sanno come gestire”.molfetta_carlo_legacy_camp_mesagne_settembre_2022_1.JPG

L’olimpionico Molfetta ha, quindi, concluso: “Questa sesta edizione l’abbiamo voluta svolgere a Mesagne e pertanto ringrazio l’Amministrazione comunale, il sindaco Matarrelli, e Tenuta Moreno che si sono messi a disposizione aiutandoci molto”. Il pluri campione olimpionico, Steven Lopez, ha detto di “essere felice di svolgere il camp a Mesagne, città che mi ha visto nascere nello sport del taekwondo. Trasmettere la mia esperienza a questi ragazzi è molto bello e penso che faranno tesoro di tutto questo giacché li aiuterà a crescere agonisticamente”. Soddisfatto del "Carlo Molfetta Legacy Camp" è il sindaco Toni Matarrelli. “Questo evento sportivo – ha spiegato – conferma, ancora una volta, la città di Mesagne come Capitale del taekwondo.  In questi giorni i giovani allievi si stanno esercitando per rafforzare la tecnica, migliorare lo stile, allenare la mente. Grazie a Carlo per aver scelto di insegnare quello che lui ha imparato ripartendo da Mesagne, dai luoghi in cui il suo sogno è cominciato”.

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Dati del giorno: 08 settembre 2022

810
Nuovi casi
4.729
Test giornalieri
5
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 232
Provincia di Bat: 50
Provincia di Brindisi: 61
Provincia di Foggia: 114
Provincia di Lecce: 239
Provincia di Taranto: 103
Residenti fuori regione: 8
Provincia in definizione: 3
12.426
Persone attualmente positive
178
Persone ricoverate in area non critica
8
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.460.401
Casi totali
12.541.352
Test eseguiti
1.438.956
Persone guarite
9.019
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 470.209
Provincia di Bat: 126.385
Provincia di Brindisi: 137.915
Provincia di Foggia: 207.020
Provincia di Lecce: 299.969
Provincia di Taranto: 198.604
Residenti fuori regione: 15.334
Provincia in definizione: 4.965

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“Momento, moderne tradizioni” è il nome della nuova attività macelleria, salumeria, gastronomia che la famiglia Camarda ha inaugurato inaugurato in via Federico Confalonieri a Mesagne.

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Cresce il valore fondiario dei terreni in Puglia dell’1,6% in 1 anno, con la pandemia che ha rilanciato la terra come bene rifugio, in uno scenario in cui il Covid e la guerra in Ucraina hanno accelerato il fenomeno del ritorno alla terra e maturato la convinzione comune che le campagne siano capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati diffusi dal rapporto Crea sull’andamento del mercato fondiario in Italia nel 2021.

Oltre alla crescita dell’1,6% nel 2021 rispetto all’anno precedente, in Puglia negli ultimi 5 anni dal 2017 al 2021 – aggiunge Coldiretti Puglia – si registra una aumento del 3,45% del valore fondiario dei terreni, un andamento in controtendenza rispetto a quanto si stava verificando dal 2009 in avanti.

Dopo lo stop forzato delle compravendite nel 2020 con un calo del 12%, il 2021 ha ridato smalto alle operazioni che hanno registrato un balzo del 30%, con il conseguente aumento dei prezzi. Le quotazioni dei terreni agricoli infatti sono cresciute dell’1,1% sull’anno precedente.

Con gli interventi straordinari decisi dalla Commissione Ue può essere garantita anche in Puglia la messa a coltura di oltre 100mila ettari lasciati incolti – aggiunge Coldiretti Puglia - per la insufficiente redditività, per gli attacchi della fauna selvatica e a causa della siccità che va combattuta con investimenti strutturali per realizzare piccoli invasi che consentano di conservare e ridistribuire l’acqua per aumentare la produzione aggiuntiva di grano duro per la pasta, di tenero per fare il pane e di mais per gli allevamenti.

Intanto, quest’anno produrre grano è costato agli agricoltori pugliesi fino a 600 euro in più ad ettaro a causa dell’impennata dei costi energetici causata dall’effetto a valanga della guerra in Ucraina dopo la crisi generata dalla pandemia Covid, che si riflette a cascata dalle sementi al gasolio fino ai fertilizzanti, secondo l’analisi  della Coldiretti Puglia, dalla quale si evidenzia il salasso a carico del Granaio d’Italia con la necessità di interventi per aiutare le imprese rispetto a rincari ormai insostenibili, a partire dal settore cerealicolo che rappresenta uno dei simboli della situazione di difficoltà in cui versa l’agricoltura regionale.

L’Italia è costretta ad importare materie prime agricole a causa dei bassi compensi riconosciuti agli agricoltori che sono stati costretti a ridurre di quasi 1/3 la produzione nazionale di mais negli ultimi 10 anni durante i quali è scomparso anche un campo di grano su cinque con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati perché molte industrie per miopia hanno preferito continuare ad acquistare per anni in modo speculativo sul mercato mondiale, approfittando dei bassi prezzi degli ultimi decenni.  Per ogni euro speso dai consumatori in prodotti alimentari freschi e trasformati appena 15 centesimi vanno in media agli agricoltori ma se si considerano i soli prodotti trasformati la remunerazione nelle campagne scende in media addirittura ad appena 6 centesimi, secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea.

Ad essere più penalizzati con i maggiori incrementi percentuali di costi correnti – continua la Coldiretti Puglia - sono proprio le coltivazioni di cereali, dal grano al mais, che servono al Paese a causa dell’esplosione della spesa di gasolio, concimi e sementi e l’incertezza sui prezzi di vendita con le quotazioni in balia delle speculazioni di mercato.

Il taglio dei raccolti causato dall’incremento dei costi – sottolinea Coldiretti Puglia – rischia di aumentare la dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti agroalimentari con l’Italia che è già obbligata ad importare il 64% del grano per il pane, il 44% di quello necessario per la pasta, ma anche il 16% del latte consumato, il 49% della carne bovina e il 38% di quella di maiale, senza dimenticare che con i raccolti nazionali di mais e soia, fondamentali per l’alimentazione degli animali, si copre rispettivamente appena il 53% e il 27% del fabbisogno italiano secondo l’analisi del Centro Studi Divulga.

Le migliori varietà di grano duro selezionate, da Emilio Lepido a Furio Camillo, da Marco Aurelio a Massimo Meridio fino al Panoramix e al grano Maiorca, sono coltivate dagli agricoltori sul territorio pugliese che produce più di 1/4 di tutto il frumento duro italiano.

Le superfici seminate – conclude Coldiretti Puglia - potrebbero ulteriormente raddoppiare già a partire dalla prossima stagione, con la produzione di grano che deve puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale.

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In riferimento alle dichiarazioni del consigliere regionale Luigi Caroli sul ritardo nell'avvio dei lavori all'ospedale di Ostuni, la Asl precisa che la prima versione del progetto definitivo è stata consegnata all'Area tecnica aziendale nel maggio 2022.

L'esigenza di apportare alcune modifiche tecniche e l'entrata in vigore del nuovo elenco prezzi regionale, però, hanno imposto una revisione del lavoro che è stata completata il 5 agosto. Nei prossimi giorni, il nuovo contratto sarà approvato e stipulato: entro la fine di settembre, quindi, il cantiere sarà installato e i lavori previsti potranno partire.

Per i finanziamenti ancora necessari, la Asl sta sondando tutti i canali istituzionali disponibili per il reperimento delle risorse utili al completamento del secondo piano della piastra.

Per quanto riguarda l'ospedale di Francavilla Fontana, l'ultimo step necessario alla consegna definitiva delle opere, invece, è il collaudo di alcuni pensili del piano della Rianimazione, già installati, previsto nei prossimi giorni.

La Regione, infine, ha rimodulato temporaneamente, con delibera di Giunta 1083 del 27 luglio 2022, l'intero sistema regionale dell'emergenza/urgenza in base alle piante organiche effettive a disposizione delle varie Asl. Le disposizioni regionali hanno, come detto, carattere temporaneo: il nuovo assetto del servizio sarà deciso dalla Regione anche in base al previsto reclutamento di nuovi professionisti.

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“MesagnEstate 2022 – lo spettacolo dell’inclusione”, gli appuntamenti del 9 e 10 settembre
Venerdì 9 settembre. 

  • Nel Chiostro del Comune, la dott.ssa Chiara Moliterni presenta il suo libro “Uccio e il corallo di cristallo”, sulle coppie che si separano, un tema affrontato con lo sguardo rivolto ai figli. Intervengono l’assessore comunale alle Politiche SocialiAnna Maria Scalera e la responsabile dell’area Servizi Sociali del Comune di Mesagne, Stefania Palana. Dialogano con l’autrice l’avvocato Rosanna Saracino e il giudice Anna Guidone;
  • Nuovo appuntamento con la rassegna teatrale, Atrio del Castello ore 20.30: va in scena lo spettacolo “In Trappola”, un “noir” per la regia di Cesare Pasimeni rappresentato della Compagnia “I Resti di Amleto”. Info e prenotazioni: 349-7202315 / 347-2705366;
  • ​In piazza Commestibili alle ore 20.30 si terrà lo spettacolo musicale “Emozioni in musica, tributo a Lucio Battisti” con “La Compagnia Group”, iniziativa a cura della Proloco Mesagne. Evento gratuito.
  • Sabato 10 settembre

    • Alle ore 19.30. presso la Sala mostre al primo piano del Castello si terrà l’inaugurazione della personale di pittura di Massimo Rubino, "Il meglio di Mesagne e non solo". La mostra resterà visitabile fino al prossimo 23 settembre. Ingresso gratuito;
    • Alle ore 19.30, nel chiostro del Comune, presentazione del libro “Resta quel che resta” di Katia Tenti. Dialogano con l’autrice Maria De Guido, addetto stampa del Comune di Mesagne, e il direttore di “Qui Mesagne”, Cosimo Saracino. Ingresso libero;
    • “Pop, Jazz … e dintorni musicali”, concerto del duo Maraguà, Atrio del Castello comunale ore 20.30. Iniziativa gratuita.
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Ci risiamo. Dopo un periodo relativamente tranquillo i malviventi sono ritornati a colpire a Mesagne. Questa volta lo hanno fatto mettendo a segno un vero e proprio raid in cui hanno rubato in una villetta e hanno tentato di farlo in almeno altre quattro. Si tratta di tre giovani, di cui uno a volto scoperto, che hanno razziato oro e gioielli che hanno trovato nelle abitazioni.  Poi sono fuggiti inghiottiti dal buio della notte mentre nelle zone residenziali si è incuneata la paura verso questi malviventi che agiscono senza timore di trovare gente in casa. Fortunatamente qualche loro raid è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza private che controllano le villette.ladro_in_azione_nella_lottizzazione_Manfredonia-Torretta.jpg

Tuttavia, come si è verificato in altri casi di furto, non sempre le immagini sono sufficienti a individuare i responsabili. Come sempre in questi casi la gente ha chiesto alle forze dell’ordine maggiori controlli anche in queste zone spesso lontane dagli itinerari classici dei monitoraggi. Dunque, intorno alle ore 2,24 di mercoledì tre balordi di età presumibile intorno ai vent’anni, due incappucciati mentre il terzo a viso scoperto, sono giunti nel tratto terminale di via Valle D’Itria, zona residenziale Manfredonia, provenienti da altro terreno limitrofo dopo aver depredato una villa su via Camigliatello. Hanno scelto come obiettivo un’altra villetta perciò hanno forzato il cancello di ingresso, ma mentre stavano per entrare si sono accorti delle telecamere di sorveglianza e sono fuggiti. Successivamente si sono avvicinati al cancello d’ingresso principale di un'altra abitazione e con le torce hanno cercato di guardare all'interno per cercare un punto dove forzare. Anche qui si sono accorti delle telecamere e sono fuggiti. Un altro tentativo di furto è stato perpetrato nella villa attigua in cui erano presenti i proprietari. Infatti, i malviventi sono penetrati nel giardino retrostante dopo aver fatto il giro da via Leuca.

Hanno scavalcato il muro, la rete di recinzione e sono penetrati nel giardino. Tuttavia, i proprietari si sono accorti di quanto stava accadendo e hanno gridato e acceso le luci della villa. Così hanno sventato quella che stava per diventare una rapina. Questo raid ha gettato nel panico le contrade residenziali che hanno chiesto a più voci dei controlli anche in queste zone. “Non delle passerelle – hanno spiegato -, ma una presenza notturna”. Poi hanno rivolto un invito al sindaco Matarrelli: “Qualche decina di anni fa il sindaco Bardaro riuscì a far insediare in città un commissariato di polizia. Oggi con i ridimensionamenti i poliziotti ci sono ancora, anche se con organico ridotto, ma la stazione dei carabinieri la sera è chiusa. C’è solo un’auto della compagnia che controlla varie città. Quindi una presenza relativa. Ciò non va bene per una città come Mesagne, appetibile per i turisti, ma, purtroppo, anche per i malviventi”. Ad agire, probabilmente, è gente che arriva da fuori città che si muove con grande spavalderia poiché i loro raid sono organizzati, quasi sicuramente, da qualche basista locale.

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