Redazione

Mattia Stabile, pugile della Boxe Iaia di Brindisi capitanata dal maestro Carmine Iaia, vince il Torneo Regionale “Young Èlite” nella categoria 71 kg  del 3-4-5 maggio indetto dal comitato Puglia-Lucania, organizzato dalla Accademia Pugilistica Portoghese di Bari del Maestro Antonio Portoghese e tenutosi nella palestra Portoghese all’interno dello Stadio della Vittoria nel Capoluogo regionale. 
 
Mattia Stabile si conferma campione dopo aver battuto in finale il pugile Marco Valerio della Società Dragon Fitness di Barletta. Dal punto di vista tecnico Stabile ha impostato il match all’attacco anche in ragione della sua statura, il brindisino è infatti più basso dell’avversario di almeno 5 cm. La prima ripresa se la è aggiudica Stabile, nella seconda ripresa gli attacchi frequenti dell’atleta della Boxe Iaia hanno costretto l’avversario a legare e prendersi un richiamo ufficiale, nella terza ripresa un destro di incontro di Mattia Stabile ha mandato al conteggio il pugile di Barletta. Al termine dell’incontro risultato unanime, il brindisino vince così la finale aggiudicandosi tutte e tre le riprese. 
 
Con questo risultato, Stabile, oltre ad allargare la personale striscia di vittorie nel suo palmares, 5 match su 5, risultando ancora imbattuto per gli anni 2023-2024.
 
“Lavoro duro e perseveranza, queste sono state le parole chiave dei 20 giorni di preparazione propedeutici al torneo regionale elite che abbiamo svolto a Bari. – sono le dichiarazioni a caldo di Mattia Stabile - Siamo partiti con l’intenzione di vincere, ma di vincere alla grande e così è stato. Adesso avanti tutta per affrontare a testa alta il prossimo obbiettivo.”
 
 “Sono contento per Mattia, - dichiara il maestro Carmine Iaia -, perché è un atleta con la A maiuscola. Cercheremo di combattere di più per fare esperienza. Ora si merita un paio di giorni di pausa e poi subito sotto per il prossimo match”.

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Un weekend quello appena concluso, 03-05 maggio 2024, pieno di soddisfazioni per i cavalieri e le amazzoni del centro di equitazione AcquadueO DI Mesagne (Br).

Tra i partecipanti iscritti nell’A2* “Memorial Ida Andrisano” presso l’Horse Club Terra Jonica l’istruttore di AcquadueO Valerio Ostuni in sella a Chanel Argentinus, ha concluso tre giorni di C115 con un ottimo piazzamento in classifica.

Anche la giovane Francesca Musa su Stellina, dopo un venerdì un pò deludente ha concluso il sabato con 8 penalità in B90 e la domenica si è piazzata terza in B90 con 0 penalità in 58,29, pochi secondi al minuto.

E poi la giovanissima Federica Marseglia su Ambrogio Ruralis, sono scesi campo in LB80 ed hanno concluso  due bellissimi percorsi netti che valgono una 4° e una 3° posizione e la conquista delle firme per ottenere il Brevetto. A detta degli istruttori si è trattato di due percorsi da manuale, Federica ed Ambrogio sono un binomio affiatato costruito su una base di tanta dedizione, pazienza, amore puro e incondizionato, un ottimo esempio per chi va a cavallo.

Valerio, Marcello e Davide Ostuni, gli istruttori del centro ippico Acquadueo hanno gioito con i loro allievi per questi nuovi e ambiziosi risultati, al loro fianco l’immancabile papà Bruno Ostuni, esperto maniscalco, senza il quale, nessuno di loro, sarebbe salito sul podio del meraviglioso campo gare dell’Horse Club Terra Jonica.

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Continua la campagna di promozione del marchio Attività Storiche della Confesercenti di Brindisi. 

Questa volta, grazie alla preziosa collaborazione dell’Amministrazione comunale di Cisternino, la 
presentazione del Bando per entrare nell’Elenco Regionale delle Attività Storiche della Regione Puglia si 
terrà nella bellissima cornice offerta da uno dei Borghi più Belli d’Italia, abitato da una realtà commerciale 
ed artigianale densa di passato, tradizione e cultura. 
Richiedere l’iscrizione nell’Elenco Regionale delle Attività Storiche della Regione Puglia, istituito con 
la Legge Regionale n. 30/2021, è un’opportunità che la Confesercenti Provinciale di Brindisi continua a 
divulgare nei vari comuni del territorio nella ferma convinzione che valorizzare gli aspetti storici e tradizionali 
delle attività di vicinato, costituisca un passo fondamentale per la loro tutela. 
Per diventare ATTIVITÁ STORICA, la legge prevede un requisito minimo consistente nell’aver 
compiuto almeno trenta anni di attività senza interruzione di continuità dell’insegna, simbolo della 
riconoscibilità verso la clientela. Possono inoltrare l’istanza di riconoscimento i negozi, le botteghe e i locali
di somministrazione. 
Confesercenti incontrerà tutti gli imprenditori interessati, lunedì 13 maggio alle ore 15:00, presso 
la Sala Consiliare del Municipio di Cisternino, il meeting informerà gli operatori dell’area commerciale 
cistranese sui requisiti e sulle modalità di ottenimento del riconoscimento di Attività Storica, nonché sui 
vantaggi del distinguersi mediante l’uso di un marchio identificativo, testimone di storicità.
Saranno presenti il sindaco di Cisternino Lorenzo Perrini, l’assessore alle Attività Produttive, Roberto 
Pinto e il presidente provinciale di Confesercenti Brindisi, Michele Piccirillo, insieme ad un componente del 
CAT Confesercenti di Brindisi, centro di assistenza tecnica autorizzato dalla Regione Puglia ad offrire supporto 
gratuito agli operatori interessati, possessori dei requisiti richiesti, per l’inoltro delle istanze di 
riconoscimento all’Ente regionale. 
Per informazioni contattare il Centro Assistenza Tecnica – Confesercenti di Brindisi al n. 0831 523190 o 
scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Confesercenti Provinciale di Brindisi

Un incidente stradale si è verificato nella mattinata di oggi lungo il canale Patri di Brindisi dove due mezzi, una Fiat 500 e un ciclomotore si sono scontrati. Nell'urto l'uomo, di 58 annni, alla guida della moto è andatao a finire nel canale. Per tirarlo fuori sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi. L'uomo è stato condotto presso l'ospedale Perrino dai soccorritori del 118. Indaga la polizia locale di Brindisi. 

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Per la prima volta, il festival culturale e letterario della Città Bianca, “Un’emozione chiamata libro”, sarà in vetrina a Torino al Salone del Libro.

L’iniziativa, nata nel 1995, compirà i suoi primi trent’anni di attività nel 2025, ed è per questo che l’associazione culturale “Una Valle di Libri”, che produce il festival per il terzo anno consecutivo, ha deciso, in accordo con l’amministrazione comunale e l’assessorato alla cultura, di candidare e successivamente superare la selezione per presentare la manifestazione nella sezione 'Luci sui festival' del Salone del Libro di Torino, che andrà in scena dal 9 al 13 maggio 2023.

Il claim utilizzato per la promozione della rassegna già da quest’anno vuole celebrare i “trent’anni di emozioni'”, che ricadranno ufficialmente nel 2025. Il progetto dell’associazione “Una Valle di Libri” punta a realizzare per i prossimi tre anni una serie di eventi collaterali che vanno oltre ai classici talk-show con ospiti e autori; tra le iniziative ci saranno mostre, masterclass, showcase e tanto altro.

"Siamo felici che questa lungimirante iniziativa culturale sia finalmente approdata al Salone del Libro di Torino - afferma il sindaco di Ostuni Angelo Pomes - "Un’emozione chiamata libro è da quasi trent’anni l'evento culturale di punta della Città Bianca, oggi affidato all’associazione 'Una Valle di Libri', che porta avanti la missione iniziata con passione e determinazione nel 1995, quando alla guida della nostra città c’era il Prof. Lorenzo Cirasino. Insieme al compianto Renato Santomanco, diedero vita a questa iniziativa culturale, guidata per 18 anni da Anna Maria Mori. Oggi - conclude il sindaco Angelo Pomes - l’obiettivo che ci poniamo come amministrazione è farlo crescere sempre di più in stretta sinergia con l’associazione che lo organizza ormai da diversi anni".

Al salone del libro il presidente dell’associazione “Una Valle di Libri”: “L'obiettivo che ci siamo prefissati come associazione è quello di valorizzare i trent'anni di uno dei festival più longevi d'Italia e della Puglia - sottolinea il presidente dell'Associazione Una Valle di Libri, Flavio Cellie - Ci sono numerose novità che nelle prossime settimane porteremo alla conoscenza del nostro pubblico. La prima è la partecipazione al Salone del Libro; il festival di Ostuni è stato selezionato ed è già in vetrina sui canali del Salone del Libro nella sezione 'Luci sui Festival'. Proprio durante i giorni del Salone a Torino - conclude Flavio Cellie - comunicheremo le prime novità della prossima edizione, quella del 2024, che ci condurrà alla celebrazione dei trent'anni del festival nel 2025”.

Soddisfatto dell’iniziativa e della presenza a Torino della manifestazione l’assessore alla cultura Niki Maffei: "L'obiettivo della nostra amministrazione è continuare a valorizzare i marchi che hanno reso la nostra città famosa - ha dichiarato l'assessore Niki Maffei - la presenza del festival “Un'emozione chiamata libro” al Salone del Libro di Torino è motivo di grande orgoglio per noi. Crediamo fermamente in questa manifestazione che ha contribuito significativamente alla storia culturale della nostra città. Il prossimo anno, l'evento celebrerà trent'anni di attività, confermandosi così come una delle più longeve rassegne letterarie e culturali d'Italia – conclude l’assessore Maffei - il festival negli anni ha continuato ad evolversi e ad adattarsi ai cambiamenti e alle varie tematiche che sono state affrontate nel tempo".

Nei giorni del Salone del Libro, verranno rese note proprio da Torino le prime novità del festival “Un’emozione chiamata libro 1995 - 2025: Trent’Anni di Emozioni”, che si svolgerà tra giugno e luglio 2025.

 

Il Festival “Un’emozione chiamata libro”

 “Un’emozione chiamata libro” è una rassegna letteraria che vanta una consuetudine trentennale, resa tale grazie alla sensibilità di autori il cui prestigio letterario è unanimemente riconosciuto. (Luciano De Crescenzo, Dacia Maraini, Corrado Augias, Margaret Mazzantini, Susanna Tamaro, Domenico Starnone, Sebastiano Vassalli, Leonardo Mondadori, Cristina Comencini, Melania Mazzucco, Daria Bignardi, Simonetta Agnello Hornby, Magdi Allam, Marino Bartoletti, Marco Travaglio, Nicola Gratteri, Gaia Tortora, Antonio Caprarica… e tantissimi altri, per un totale di oltre trecento autori), pertanto, rappresenta l'evento più significativo della programmazione culturale della città di Ostuni. Il festival “Un'emozione chiamata libro” nasce nel lontano 1995, per volontà dell'amministrazione comunale dell'epoca che ebbe l'illuminazione di affidare la direzione artistica alla giornalista Anna Maria Mori, essa stesa autrice di best-seller nonché giornalista di punta de “La Repubblica”. Dal 2022 il Festival letterario è curato dall’associazione “Una Valle di Libri”.

L’organizzazione l’associazione “Una Valle di Libri”

Il Festival “Una Valle di Libri” nato nel 2020 è un format letterario itinerante che si svolge in un contesto territoriale circoscritto ma di ampio respiro paesaggistico: la Valle d’Itria (Ostuni, Carovigno, Ceglie Messapica, Cisternino, Martina Franca, Locorotondo e Alberobello).

L'associazione culturale “Una valle di libri” nata nel marzo del 2022 grazie a un'idea di Flavio Cellie, subito condivisa con un gruppo di amici ‘bibliofili’, ha nel proprio statuto fondativo la sua essenza e la sua finalità: promuovere eventi letterari condividendone l'organizzazione con autori e moderatori.

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I vigili del fuoco del comando èprovinciale sono dovuti intervenire questa mattina, intorno alle ore 8, a Brindisi in viale Aldo Moro in una palazzina poichè i parenti di un'anziana donna avevano lanciato l'allarme poichè non la sentivano da diverse ore. I vigili del fuoco sono intervenuti con un'autoscala che li ha condotti sul balcone dell'appartamento. Hanno aperto la finestra e hanno trovato la donna per terra. L'anziana è stata soccorsa dal personale del 118 e condotta in ospedale per gli accertamenti. Intanto, in viale Aldo Moro si è creato un lungo serpentone di auto.

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Puglia protagonista degli ultimi due concorsi del Lotto. Nell’estrazione di sabato 4 maggio, come riporta Agipronews, la vincita più alta arriva da Bari, con tre ambi e un terno dal valore di 140 mila euro, a cui si aggiungono i 14 mila euro vinti a Bitonto, in provincia di Bari, sempre con la stessa combinazione e la vincita del 3 maggio, a Ruvo di Puglia, sempre in provincia di Bari, da 9.750 euro. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito premi per 5,7 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 448,5 milioni in questo 2024.

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Fibromialgia: umanizzazione delle cure e multidisciplinarietà è il tema dell’evento in programma l’8 maggio alle 15 nella sala Appia della direzione generale, in via Napoli, promosso per la giornata mondiale da Apmarr, Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche rare, con il patrocinio della Asl Brindisi.

Dopo i saluti del direttore generale Maurizio De Nuccio e del direttore sanitario Vincenzo Gigantelli interverranno, Antonella Celano, presidente Apmarr, Paolo Di Giuseppe, responsabile della Unità operativa di Reumatologia dell’ospedale Perrino, Cinzia Assalve, responsabile del gruppo Fibromialgia di Apmarr, insieme ad altre figure professionali che tratteranno l’argomento. Previste anche le testimonianze di pazienti affetti da questa patologia.

La fibromialgia è una delle più frequenti cause di dolore cronico generalizzato. È una sindrome in cui il dolore muscolo-scheletrico non infiammatorio persistente rappresenta la caratteristica distintiva. A questo si associano quasi sempre astenia, disturbi del sonno, rigidità mattutina, ansia, depressione e disturbi cognitivi (rallentamento del pensiero, deficit della memoria, dell’attenzione e della concentrazione), nonché una serie di altri disturbi somatici che colpiscono vari distretti e organi. La prevalenza della malattia è variabile in rapporto ai criteri diagnostici usati e al campione analizzato: oscilla tra il 2 per cento e l’8 per cento della popolazione.

“Il 12 maggio - spiega Di Giuseppe – sarà celebrata la Giornata mondiale della fibromialgia. Pur non essendo attualmente disponibili dati di registro italiani sufficientemente affidabili è possibile stimare che nella sola provincia di Brindisi siano affetti da questa patologia oltre 10mila pazienti. Nella nostra Unità operativa, in cui è presente l’ambulatorio di Reumatologia, sono già seguiti circa 900 pazienti affetti da fibromialgia. L'approccio individualizzato, integrato e multimodale deve mirare non solo al miglioramento del dolore, ma anche al recupero funzionale e al ristabilirsi dell’equilibrio tra mente e corpo. Come in molte patologie, è fondamentale iniziare subito le cure e dare maggiore spazio anche ai trattamenti non farmacologici, per evitare che si strutturi il concetto di malattia grave nella psiche del paziente”. Secondo il Ministero della Salute, il reumatologo ha un ruolo centrale nel confermare la diagnosi, coordinare il team multidisciplinare (dai dietisti agli psicologi dagli psichiatri ai terapisti del dolore) e programmare il follow-up dei casi complessi, considerando educazione sanitaria, terapia farmacologica, psicoterapia, programma nutrizionale ed esercizio fisico.

La fibromialgia non è ancora inserita nel novero delle malattie croniche, non dispone di codici di esenzione e non rientra nei Livelli essenziali di assistenza, con costi a carico dei pazienti. La gestione e il monitoraggio dei casi a più bassa complessità possono essere affidati al medico di medicina generale con l’ausilio delle associazioni di pazienti.

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PIANTE OFFICINALI: COLDIRETTI PUGLIA, BOOM ERBA SELVATICA E MEDICA PER SVOLTA NATURALISTICA; DA TAVOLA A FARMACIA DA COSMETICA A MODA

La svolta naturalistica spinge il ritorno delle erbe selvatiche e delle piante officinali dalla tavola alla farmacia, dalla cosmetica alla moda con un boom che ha portato le superfici coltivate in Puglia ad +300%, con la domanda nazionale salita a 25 milioni di chili. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia, con un mercato europeo che conta 450.000 tonnellate di erbe e piante essiccate e oltre 100.000 tonnellate di oli essenziali.

Le potenzialità del settore sono notevoli con la produzione di erbe selvatiche e piante officinali che potrebbe più che triplicare – aggiunge Coldiretti Puglia - con notevoli effetti sull’occupazione e sull’indotto, limitando la dipendenza dall’estero a quelle piante esotiche che per condizioni climatiche e ambientali non sono coltivabili in Puglia. Così come le piante selvatiche potrebbero divenire una valida alternativa in Salento per non condannarlo nuovamente alla monocoltura dell’olivo, dopo il disastro avvenuto a causa della Xylella.

Sono quasi 300 le piante prodotte che – sottolinea la Coldiretti regionale – grazie alle particolari proprietà vengono utilizzate per scopi erboristici, farmaceutici, cosmetici, liquoristici, culinari, per la preparazione di prodotti per la profumeria, per l’industria dolciaria, infusi, per la difesa delle colture, per l’igiene della persona, della casa o per l’ottenimento di oli essenziali o tinture per l’abbigliamento. Tra le altre – precisa la Coldiretti – ci sono basilico, elicriso, menta peperita, lavanda, stevia rebaudiana, peperoncino, tarassaco, maggiorana, timo, rosmarino, salvia, eucalipto, mirto, stevia e lippia, zafferano, camomilla, echinacea e bardana.

Le aziende agricole pugliesi impegnano una superficie coltivata a piante aromatiche, medicinali e da condimento di oltre 450 ettari che coprono però appena il 3% del fabbisogno nazionale, secondo una stima della Coldiretti Puglia sulla base di dati ISTAT.

Ancora ingente il ricorso di piante officinali dall’estero con la Cina – insiste Coldiretti Puglia – è il principale produttore mondiale tanto che circa ¼ delle erbe aromatiche e officinali utilizzate dall’Italia provengono dal gigante asiatico. Si tratta però di prodotti che spesso non rispettano gli stessi standard di sicurezza alimentare, ambientale e di rispetto dei diritti dei lavoratori vigenti in Italia come dimostra il fatto che Pechino è ai vertici mondiali per allarmi alimentari secondo l’analisi del sistema di allerta rapido europeo (RASSF).

E’ necessario che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute – conclude Coldiretti Puglia - l’importanza di sostenere gli investimenti nazionali in un settore in forte crescita come quello delle erbe selvatiche e officinali.

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Per anni la scrivente FPCGIL ha perorato la causa della partoanalgesia nel territorio brindisino con incessanti lotte, note interne e a mezzo stampa, incontri e riunioni con vertici dell’ASLBR ed è, quindi, con grande soddisfazione che, nel corso dell’iniziativa pubblica «Io decido! Obiezione respinta.», tenutasi il 3 maggio u.s., ha appreso che è in attesa di accreditamento regionale la nuova ala del reparto di Ostetricia e Ginecologia dotata di tre nuovissime sale travaglio e di una sala operatoria. Finalmente!

Questa ristrutturazione porterà nel XXI secolo la salute e la sicurezza delle future mamme del territorio brindisino poiché, insieme alla possibilità di decidere in che posizione partorire (libera o ginecologica), se partorire in acqua, la sala operatoria attigua alle sale travaglio non solo migliorerà la sicurezza complessiva delle future mamme e delle/i nasciture/i (in applicazione di quanto previsto dall’ISPESL, linee guida per gli interventi di prevenzione relativi alla sicurezza e all'igiene del lavoro nel “blocco parto”, DPR 14/01/1997 e dall’accordo Stato-Regioni n. 137/CU del 16/12/2010), ma consentirà anche l’avvio del servizio di parto analgesia per il quale è già in corso la programmazione della formazione specifica propedeutica. Un servizio che nella provincia di Brindisi manca dalla chiusura del punto nascita della Salus datata 01.01.2020.

Un’altra buona notizia per l’emancipazione delle donne utenti dell’ASLBR è il corretto funzionamento del servizio di IVG nel principale presidio ospedaliero, ma, su questo fronte, la strada da percorrere è ancora molta poiché, in ASLBR, attualmente, occorre ancora svincolarsi dall’imperante modello organizzativo ospedalocentrico e prontosoccorsista che grava persino anche su questo servizio ed avviare un percorso per il rispetto delle l. 405/75 e 194/78, cioè difendere il diritto all’aborto libero, sicuro e gratuito in una più corretta logica di integrazione ospedale-territorio.

Occorre potenziare le risorse umane e la dotazione tecnologica nei consultori famigliari: codesta amministrazione attivi ogni procedura necessaria per avere personale medico e di comparto nei 16 consultori della provincia e per fornire ogni consultorio almeno di un ecografo per la visita ostetrica. Soli sei mediche/i ginecologhe/i non sono assolutamente sufficienti a garantire il diritto all’aborto libero sicuro e gratuito specialmente, poi, se nei consultori non vi sono ecografi come questa OS ha appreso durante l’iniziativa del 3 maggio.

Anche in questo caso, la scrivente FPCGIL, dopo aver esaminato l’attività deliberativa degli ultimi dieci anni, è consapevole che le attuali carenze di organico e il grave gap tecnologico nei consultori, che risale ad una mancanza di investimenti dal 2014, non è assolutamente imputabile all’attuale amministrazione, ma ciò nondimeno chi legge si prodighi per non continuare nello snaturamento dell’essenza dei consultori, quali luoghi e spazi di salute di prevenzione ed educazione (gratuite!), dove, per legge, si dovrebbe poter esercitare il diritto all’aborto (libero, sicuro e gratuito), il diritto di scelta basata sull’autodeterminazione della donna.

 

     

Chiara Cleopazzo

   

C. Luca Ghezzani

Segretaria

FPCGIL Brindisi

   

Coordinatore FPCGIL Medici e Dirigenti SSN Brindisi