Redazione

Dopo i titoli di “Mesagne città d’arte”, “Mesagne città Mariana”, “Mesagne città solidale” e “Mesagne prima capitale della Cultura di Puglia” adesso può fregiarsi anche del titolo di “Mesagne città del Santissimo Crocifisso”. Infatti, la città di Mesagne nutre un’antica devozione al Santissimo Crocifisso al quale è dedicata l’omonima chiesa e che, per la forte tradizione locale, trova pregevoli testimonianze storico-artistiche in diversi crocifissi custoditi presso le varie chiese che insistono sul territorio mesagnese. La più alta espressione di culto, durante i riti della Settimana Santa, è il crocifisso itinerante che conclude la processione dei “Misteri”. Per questo motivo l’Amministrazione comunale ha aderito all’associazione delle Città del SS. Crocifisso, in quanto per gli scopi che si prefigge, può diventare volano di crescita della comunità locale dal punto di vista religioso, culturale e turistico. Iniziative tese alla conoscenza del culto del Santissimo Crocifisso attraverso la realizzazione di convegni, studi, meeting. Ma anche momenti di preghiera ed aggregazione dei fedeli oltre alla costruzione di una rete tra le città del Santissimo Crocifisso che faciliti lo scambio e la conoscenza dei Comuni partecipanti all’omonima associazione nazionale. A Mesagne i crocifissi sono custoditi nelle varie chiese, alcuni sono di pregevole fattura artigianale. Inoltre in città c’è una chiesa dedicata al Santissimo Crocifisso di cui don Pietro De Punzio è il rettore. “Devo dire che è molto interessante l’inserimento della nostra città nell’associazione del Santissimo Crocifisso.

“L’Amministrazione comunale ha appoggiato questo desiderio della comunità religiosa perché l’ente promuove la cultura storica. Infatti, la comunità mesagnese vive l’antica devozione al Crocifisso cui è dedicata una chiesa. Ma anche la devozione verso i tanti crocifissi che fanno parte del patrimonio delle varie chiese mesagnesi”, ha spiegato don Pietro. Come non ricordare, ad esempio, i crocifissi realizzati da fra Giovanni da Pietrafitta presente nelle chiese della Santissima Annunziata e della Madonna di Loreto. “Questa proposta – ha concluso il sacerdote - mette in atto una volontà che ha lo scopo di promuovere il consolidamento delle tradizioni religiose attraverso momenti di aggregazione e così facendo anima il turismo religioso. Noi speriamo che questa associazione possa valorizzare i nostri crocifissi, ma promuovere anche momenti di studio e approfondimenti religiosi”.

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Dichiarazione dei Consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Clemente e Ruggiero Mennea. “Sentiamo un odore di presa in giro. Il messaggio del direttore del Dipartimento sanità ai direttori generali delle ASL, riportato dal Corriere del Mezzogiorno, per invitarli a ‘mantenere la calma con la quale abbiamo affrontato tutte le situazioni, anche quelle più complicate, fino ad oggi’, rinviando a colloqui con il ‘Presidente subito dopo il Consiglio Regionale del 7 maggio’, dimostra un sentimento diretto - ancora una volta - a violare o eludere le leggi, oltre che una chiara invasione di campo in questioni politiche non attinenti ai compiti della dirigenza. Per questo la prima rotazione che chiediamo, entro il 7 maggio, è quella di Vito Montanaro, poiché avremmo voluto leggere un messaggio molto più pertinente alle funzioni tecniche, tipo questo: “Cari colleghi, nella pubblica amministrazione le leggi si rispettano. La legalità non è un happening di moralisti, ma una pratica quotidiana su piccole e grandi cose. Pertanto, mi spiace comunicarvi la vostra decadenza da DG, così come legge prevede.” E invece niente. Tutto il contrario. Rassicurazioni incredibili, con il giubilo di alcuni DG, sull’ennesima elusione delle leggi vigenti, consentita dalle burocrazie regionali attraverso la mancata vigilanza oppure, ma questo è solo un sospetto, per complicità. Il mancato accoglimento della rotazione di Montanaro entro il 7 maggio, avrà ovviamente conseguenze politiche perché in violazione della nostra proposta di protocollo di legalità, ben più robusta di quella proposta da Conte e dai Cinquestelle. La legalità, intesa come il rispetto delle leggi in materia di strutture burocratiche e di lotta alle liste d’attesa in sanità, non è un gioco politico ma una pratica di vita.”

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Un'altra auto è anadata a fuoco la scorsa notte in via Angelo Lanzellotti nei pressi del Tribunale di Brindisi, dove una Citroen Xara, per cause ancora in fase di accertamento, è andata a fuoco. E' stato lanciato l'allarme e sul posto sono giunti i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi che l'hanno spento e messo in sicurezza la zona. Sulla vicenda indaga la polizia. 

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Formulato definitivamente il programma della 7^ edizione della Rassegna regionale di Teatro dialettale “Teatro a San Pio” che si svolgerà presso lo spazio all’interno della Parrocchia San Pio a Mesagne. Formulato definitivamente il programma della 7^ edizione della Rassegna regionale di Teatro dialettale “Teatro a San Pio” che si svolgerà presso lo spazio all’interno della Parrocchia San Pio a Mesagne. La Rassegna ospita Compagnie teatrali provenienti da varie località della Puglia, in particolare Brindisi, Lecce e Taranto ed ha ricevuto l’apprezzamento della Federazione Italiana Teatro Amatoriale.

Le stesse Compagnie teatrali partecipanti hanno aderito con entusiasmo alla richiesta di partecipazione rivolta loro dal Direttore artistico della manifestazione dichiarandosi subito disponibili a partecipare ad una manifestazione che di anno in anno aumenta consensi e prestigio. La Rassegna si articola in cinque serate domenicali, dal 26 maggio al 23 giugno (tranne domenica 2 giugno, giornata del Corpus Domini, anticipata a sabato 1 giugno) e prevede, nella serata del 16 giugno, la partecipazione dell’attore Gino Cesaria, noto volto televisivo.Il direttore artistico Cosimo Guarini ha fornito tutti i dettagli tecnici utili allo svolgimento della manifestazione a tutte le Compagnie hanno potuto verificare con soddisfazione l’impianto su cui si svolgeranno gli spettacoli messo a disposizione dal parroco Don Giuseppe che non ha fatto mancare il suo prezioso appoggio partecipativo.

L’ingresso è previsto tramite abbonamenti (20 euro per 5 serate) e biglietti (6 euro al botteghino e 5 euro in prevendita) che si possono prenotare direttamente presso la Parrocchia San Pio oppure contattando direttamente Cosimo Guarini al numero 348/8158270 o Pietro Capodieci al numero 328/6547247.Vista l’esiguità del prezzo si raccomanda di prenotare per tempo gli abbonamenti disponibili nel numero massimo di 50. Infine si ricorda che nell’intervallo degli spettacoli si possono acquistare calzoni, panini e bevande grazie al servizio prezioso fornito a cura del Centro Sportivo della Parrocchia San Pio.

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COMMERCIO: COLDIRETTI PUGLIA, 6 CONSUMATORI SU 10 COMPRANO DAL CONTADINO

Per il 73% l’acquisto diretto dal produttore è il più sicuro, in termini di salute e trasparenza, tra le forme di distribuzione alimentare

Oltre sei consumatori su dieci (64%) hanno fatto almeno un acquisto nel 2024 in un mercato contadino, con i farmers’ market diventati ormai un appuntamento fisso per la spesa dei cittadini accanto a supermercati e negozi di vicinato. È quanto emerga da una analisi Coldiretti/Noto Sondaggi diffusa in merito ai dati Istat sul commercio al dettaglio, che evidenziano una crescita dei beni alimentari del 3,9% in valore e dello 0,4% in volume.

A spingere gli acquisti dal produttore è soprattutto la garanzia della salubrità e della trasparenza di quanto portano a tavola. Il 73% degli intervistati ritiene, infatti, che comperare direttamente dall’agricoltore sia la via più sicura tra tutte le forme di distribuzione, dal supermercato al web. Al secondo posto si piazzano i mercati contadini rionali – rileva Coldiretti -, che garantiscono la sicurezza del cibo per il 69% degli intervistati e precedono i negozi di vicinato (56%) e i supermercati e ipermercati (48%). Fanalino di coda, il web, con appena il 19% degli italiani che si fida del cibo acquistato su internet. Proprio per assicurare una piena trasparenza su quanto i cittadini mettono nel piatto, Coldiretti con la mobilitazione “No fake in italy”, partita dal Brennero, ha lanciato una raccolta di firme per una legge europea di iniziativa popolare per estendere l’obbligo dell’indicazione dell’origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue. Una mobilitazione che potrà essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti e sarà promossa anche sui social media con l’hashtag #nofakeinitaly.

L’affermazione dei mercati degli agricoltori nelle città capoluogo della Puglia, con la rete delle aziende agricole di Campagna Amica, ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città. Anche nei pesanti tempi del Covid e della guerra in Ucraina con uno scenario internazionale sempre più critico a causa dei conflitti in Medio Oriente - i mercati contadini offrono un contributo fondamentale, garantendo alla popolazione – dice Coldiretti Puglia - cibo sicuro e approvvigionamenti costanti riuscendo anche a rendere più trasparente per il consumatore il prodotto acquistato, tutelando la biodiversità, le specificità locali e valorizzando la custodia dei territori.

Il successo dei farmers market è frutto della legge italiana di Orientamento in agricoltura del 2001 che premia la multifunzionalità dell’agricoltura e che Coldiretti ha fortemente voluto e sostenuto per avvicinare le imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale, una svolta epocale con la quale si riconosce che nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona.

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Il Sindacato COBAS ha appreso con rabbia e tristezza la notizia della morte di un altro operaio, di un altro giovane lavoratore, a distanza di appena poche settimane dall’altro tragico evento accaduto negli stabilimenti Jindal.   

È già il terzo incidente mortale sul lavoro nella provincia di Brindisi dall’inizio dell’anno nonostante i proclami di Enti e Istituzioni locali per dare una stretta decisa agli incidenti sul lavoro nel nostro territorio.

Ma fino a quando ai proclami non seguiranno i fatti pare assai difficile o praticamente impossibile pensare di poter debellare gli incidenti sul lavoro e quindi, fino a quando i lavoratori continueranno ad essere ostaggio del ricatto occupazionale e del precariato spinto, non potranno mai dirsi di essere al sicuro nei luoghi di lavoro.

Oggi il mondo del lavoro è in grande sofferenza perché prevale la logica del profitto e del capitale che considera i lavoratori alla stessa stregua delle merci.

Dinamica che si trascina da diversi decenni a questa parte, da quando il mondo del lavoro è stato svuotato della sua centralità da una politica “nostrana” miope e marcatamente iperliberista che ha tirato solo a vantaggio del profitto, a vantaggio della logica di mercato, anziché verso i bisogni dei cittadini in quanto lavoratori.

Vale senz’altro la pena di ricordare ai nostri “politicamente distratti” che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e che il nostro ordinamento riconosce a tutte e tutti il diritto al lavoro.

Il lavoro è, quindi, uno dei valori fondamentali del nostro Paese e non può essere compresso né nei diritti e né nella dignità.

Ed è chiaro che laddove, nei luoghi di lavoro, i diritti e la dignità dei lavoratori saranno compressi e calpestati il lavoratore avrà sempre paura di contestare il suo padrone per la mancata sicurezza sul posto di lavoro che mette a repentaglio l’incolumità sua e dei suoi colleghi e di conseguenza sarà costantemente sotto pressione psicologica, costretto a mettere in conto il rischio di essere vittima di un incidente, lieve, grave o mortale che sia, pur di portare il pane a casa.

Fino a quanto la logica del profitto avrà il predominio sui diritti e sulla dignità del lavoratore sarà sempre surreale ogni intenzione annunciata nella direzione della maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro, specialmente se l’intenzione viene annunciata con falsità in ogni circostanza di un evento tragico e luttuoso.   

La sicurezza ha un costo per il datore di lavoro e questo costo gli sottrae margini maggiori di profitto ed ecco perché è impensabile che nelle imprese nelle quali il profitto viene prima di ogni cosa ci sia pieno rispetto delle regole e delle normative in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro.  

Per il Sindacato COBAS non solo andrebbe fatta la lotta vera e serrata contro gli infortuni sul lavoro nei luoghi di lavoro ma soprattutto andrebbe fatta la lotta vera e serrata all’ipocrisia delle Istituzioni, indistintamente tutte e a tutti i livelli di competenza, che hanno il potere e il dovere di intervenire ma che non intervengono e che hanno sulla coscienza tutte queste morti che si sarebbero potute e dovute evitare.

Il Sindacato COBAS auspica davvero che a partire da subito le Istituzioni escano dal torpore e che si adoperino con impegno e determinazione per fare in modo che gli infortuni sul lavoro non debbano più accadere, in nessun luogo di lavoro, sia pubblico che privato. 

Per il COBAS Brindisi – Cosimo Quaranta

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FASANO – Nell’ambito della Campagna europea organizzata dal Comitato degli Alti Responsabili degli Ispettorati del Lavoro (SLIC) con l’obiettivo di verificare il rispetto degli obblighi del datore di lavoro in materia di salute e sicurezza in relazione agli infortuni sul lavoro e sensibilizzare maggiormente in merito ai rischi connessi agli stessi infortuni, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Brindisi, con il Patrocinio del Comune di Fasano, ha organizzato un Seminario gratuito dal titolo “ La Sicurezza sul lavoro in agricoltura”, aperto a tutti i datori di lavoro e operatori del settore primario 

L’incontro ha lo scopo di fornire un quadro d’insieme e una prima analisi delle principali norme relative alla tutela di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e più in particolare alla gestione ed esecuzione dei lavori in agricoltura, con la finalità di orientare e sostenere l’imprenditore per promuovere un comportamento attento a salute e sicurezza in agricoltura.

Relatori dell’evento informativo gli Ispettori del Lavoro di Vigilanza Tecnica in servizio presso l’Ispettorato di Brindisi, introdotti dalla dr.ssa Alessandra Pannaria, Capo dell'ITL di Brindisi. Gli argomenti trattati saranno i seguenti: Legislazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (ing. Enrico Licchelli); Macchine ed attrezzature agricole (ing. Alessandro Nuzzo); Rischi in materia di salute e sicurezza in agricoltura (arch. Vincenzo Cilluffo).

Il Seminario avrà luogo mercoledì 15 maggio alle ore 9.30 nella Sala di Rappresentanza di Palazzo di Città del Comune di Fasano.

 

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Parte con il piede giusto il percorso di “San Michele Salentino Ospitale”, ambizioso progetto istituzionale promosso dall’Amministrazione comunale, presentato giovedì 2 maggio, presso la cooperativa Borgo Ajeni.
Una nutrita e significativa presenza di pubblico, tra operatori del settore, associazioni e rappresentati delle Istituzioni, ha preso parte all’evento in cui è stata illustrata nel dettaglio la vision che porterà alla redazione di un piano strategico per lo sviluppo turistico locale.
Di fatto la serata ha rappresentato l’apertura di un cantiere “creativo” che - attraverso la co-progettazione tra pubblico e privato – punta a profilare una proposta di valore per un nuovo turismo locale.
Nel corso dell’evento erano presenti Giovanni Allegrini, Sindaco di San Michele Salentino e l’Assessore comunale allo Sport e Spettacolo, Rigenerazione del Centro Storico e Pari Opportunità, Angela Martucci.  
Come ha più volte ribadito il primo cittadino nel corso del suo intervento quanto si è riuscito ad ottenere dalla Regione Puglia (nel Programma Annuale della Partecipazione della Regione Puglia ai sensi della L.R. N.28/2017 – Legge sulla partecipazione annualità 2022) rappresenta “lievito madre” per far crescere un processo di partecipazione dal basso attraverso cui tutti i cittadini si sentano co-attori di un “rinascimento” turistico. “Siamo davvero felice di questo momento – ha dichiarato il Sindaco Allegrini – perché certi che la strada intrapresa ci porterà a fare nostre le istanze di una intera comunità pronta ad affrontare le sfide di un moderno turismo che scommette sulla sostenibilità, sulla lentezza e su impresa innovativa nel settore”
In sintonia anche l’intervento dell’Assessore Martucci, la quale ha evidenziato l’importanza di cogliere questa occasione come momento fecondo e di dialogico confronto tra le parti. La stessa ha spiegato anche le rilevanti valenze formative, di accrescimento delle proprie competenze e approfondimento sulla cultura legata al marketing territoriale grazie al coinvolgimento di autorevoli esperti del settore.  
“Ci dobbiamo sentire un “noi” – ha sottolineato la Martucci – perché abbiamo l’urgenza di pensare a nuova dimensione turistica del territorio attraverso la valorizzazione di una identità e di un patrimonio culturale, oltre che demologico e paesaggistico - che non ha nulla da invidiare a nessuno. Un modo anche per stimolare nuove idee imprenditoriali legate anche al concept di un nuovo turismo esperienziale”.
Tra gli altri, è intervenuta anche Rosanna Picoco che, in veste di Responsabile del processo partecipativo, ha ringraziato tutti per la bella partecipazione costellata anche da interventi. La stessa ha chiarito che i focus riguarderanno il tema del turismo esperienziale-creativo, le strategie per fare rete e la creazione piani finalizzati a mettere in campo di strumenti operativi per un sviluppo territoriale non omologato e di massa.
Ed è per questo che sono stati illustrati anche i tematismi dei quattro laboratori di co-progettazione che saranno gestiti da gestiti da esperti. Gruppi di lavoro che si occuperanno di architettare insieme una proposta seria e credibile di sviluppo strategico del turismo da presentare alla Pubblica Amministrazione. Perché il nobile obiettivo finale del progetto che è proprio quello di realizzare un piano strategico che sia la “ricetta” nuova che guarda al domani.
Nel dettaglio ecco qui i laboratori in programma che si terranno ogni giovedì, alle ore 16.30, presso la Pinacoteca “S. Cavallo”:
- 9 maggio: “Turismo esperienziale e turismo creativo” a cura di Francesco Pepe (Giornalista e Direttore editoriale del “Pepe Mediagroup”
- 16 maggio: “Offerta gastronomica cittadina nel panorama regionale e internazionale” a cura di Angelo Epifani (Antropologo “Angeloraccontacibi”
- 23 maggio: “Marketing territoriale” a cura di Emma Taveri (Esperta, Destination Makers)
- 30 maggio: “Piano di Sviluppo Strategico” a cura di Gelsomina Macchitella (Dirigente Settore PES di Brindisi)
In giugno è previsto un evento conclusivo in piazza a cui aderiranno anche rappresentati delle Istituzioni regionali, oltre che tutti gli attori e stakeholder per condividere la sintesi dei contenuti strategici emersi nel corso dei lavori da consegnarsi all’Amministrazione comunale.

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L’Associazione di Promozione Sociale Arci La Manovella, dopo la seconda edizione della rassegna “Manovella in fest”, propone un nuovo appuntamento culturale dal respiro missionario, in collaborazione con Arci Brindisi, Cuamm Medici per l’Africa, CSV Brindisi Lecce, Emergency, Comunità Africana, Vicaria di Mesagne, Spazio D’Autore con il patrocinio del Comune di Mesagne.

L’incontro, che vedrà i saluti del sindaco Toni Matarrelli e dell’assessore ai servizi sociali Annamaria Scalera, si terrà giovedì 09 Maggio alle ore 19, presso le Officine Ipogee, in Piazzetta Sant’Anna dei Greci nel centro storico di Mesagne. Il presidente Gabriele Colucci introdurrà la presentazione del libro “Le radici nell’acqua”, di Vincenza Lorusso. Faranno da cornice all’evento gli scatti fotografici del fotoreporter Francesco Congedo e a dare il ritmo alla serata gli intermezzi musicali della cantautrice Beatrice Randino. Dialogherà con l’autrice il direttore di QuiMesagne.it, Cosimo Saracino.

Il Libro
Da bambina, Vincenza sogna di lavorare come medico nei Paesi in Via di Sviluppo per curare i più poveri, gli ultimi della Terra. Il sogno diventa realtà e appena laureata parte senza temere ostacoli, carica di una passione e una dedizione così forti che nemmeno un attentato che ha rischiato di strapparle la vita a ventisette anni, in Guatemala, frena la sua coraggiosa determinazione. Dall’infanzia pugliese in una famiglia profondamente legata alla terra e alle tradizioni, spicca il volo con coraggio e si ritrova in Angola, Tanzania, Mozambico, Uganda, Brasile, sempre insieme alla sua piccola Emily. Emozioni, soddisfazioni, amori, ma anche inevitabili cadute, fallimenti e sofferenze di una vita senza radici, il tutto impreziosito da un pizzico di ironia che rivela la tridimensionalità di una donna forte e fragile, sempre straordinariamente umana, indiscutibilmente unica.

Vincenza Lorusso
Nata in Puglia nel 1967, si laurea e specializza in Malattie Infettive a Siena e management sanitario a Roma. Lavora per circa venti anni in diversi paesi dell’Africa Sub-Sahariana e del Sud America dove si occupa di lebbra, tubercolosi, malaria, malnutrizione infantile. In Italia si specializza e lavora nell’ambito della Medicina delle Migrazioni. Ha collaborato con organizzazioni quali Medici con l’Africa – Cuamm, AIFO, Damien Foundation Belgio, Emergency, Croce Rossa Italiana.

Durante l’evento sarà possibile acquistare una copia del libro.
Ingresso libero.

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     La campagna d’informazione “Contro il bullismo. Alza la testa” voluta ed organizzata dal Dipartimento Nazionale “Legalità e Sicurezza” di Fratelli d’Italia stà facendo tappa in tutte le province italiane.

     La collaborazione fra il Dipartimento Legalità e Sicurezza, il Coordinamento provinciale di Brindisi, il Circolo territoriale di Brindisi città e quelli della Provincia, sta portando ad un vasto successo dell’iniziativa che mira a sensibilizzare i cittadini sul contrasto al bullismo ed al cyberbullismo, un fenomeno sociale rilevante che colpisce prevalentemente gli adolescenti nella loro fase di crescita.       

        “ FdI, con i suoi massimi vertici nazionali e regionali” , - dichiara Cesare Mevoli, Dirigente Nazionale di FdI  e responsabile per la Puglia del dipartimento -  “ ritiene che la sicurezza dei nostri ragazzi sia uno dei presupposti del vivere civile e sia a fondamento del concetto stesso di libertà”.

               Per tutto questo, per ringraziare i sacrifici e l’impegno quotidiano degli uomini e donne in divisa, e per diffondere ai cittadini le nostre idee sull’argomento, domenica 5 giugno (domani), dalle ore 09,30 alle 12,30 saremo in Piazza della Vittoria, - e con il nostro materiale informativo, faremo sentire forte la richiesta di legalità.

     All’appuntamento, oltre a Cesare MEVOLI, prenderanno parte il Presidente provinciale di FdI, Consigliere Regionale Luigi CAROLI, ed i responsabili provinciale e cittadino di Gioventù Nazionale, Andrea MECCA e Giuseppe BLASI.

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