Nella mia qualità di deputato relatore ho oggi avanzato alla Commissione Difesa la proposta di voto favorevole allo schema di relazione all’Assemblea sull’individuazione delle priorità nell’utilizzo del Recovery Fund, predisposto dalla V Commissione Bilancio. Si tratta del fondo Next Generation EU, volto ad aiutare i Paesi membri a fronteggiare il terribile impatto economico della pandemia da COVID-19.  La Commissione ha accolto i miei rilievi a quattro diverse missioni del Recovery Fund con la sola astensione di Lega e Fratelli d’Italia. Sono molto soddisfatto del clima costruttivo che ha accompagnato questa importante discussione. Grande attenzione è stata prestata alla richiesta al Governo di superare il gap oggi esistente tra il Nord ed il Sud del Paese e il Recovery Fund può rappresentare una straordinaria occasione per lo sviluppo del Mezzogiorno. 

Qui di seguito, in sintesi i quattro rilievi, approvati dalla Commissione.

Su quella  Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, la Commissione chiede che “sia tenuta presente la priorità di valorizzare il contributo della Difesa per lo sviluppo dell’Internet of things e per il rafforzamento della difesa cibernetica, nonché dando piena attuazione ai programmi di specifico interesse volti a sostenere l’ammodernamento e il rinnovamento dello strumento militare, promuovendo l’attività di ricerca e sviluppo delle nuove tecnologie e dei materiali, contribuendo al necessario sostegno dello strategico settore industriale e al mantenimento di adeguati livelli occupazionali nel comparto”

Alla missione Rivoluzione verde e transizione ecologica propone che “siano compiutamente sfruttate le iniziative già avviate di uso di fonti rinnovabili e di miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici, nel quadro dell’elaborazione di una Strategia Energetica della Difesa”.

Alla missione Equità sociale, di genere e territoriale si chiede che “sia considerata la realizzazione anche nelle regioni meridionali di distretti militari intelligenti (Smart military districts), volti a porsi come poli d’attrazione per interessi e investimenti”

Infine alla missione Salute “sia tenuta presente la priorità di mantenere alto il livello di preparazione e capacità operativa dell’intero comparto della sanità militare, che si è rivelato particolarmente prezioso durante le fasi più acute della pandemia.”

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Di Maio ad Erchie, la città di Anna Mcina. “Il sì alla riduzione del numero dei parlamentari è un’occasione storica per avviare un processo di riforme che snellirà e migliorerà l’attività del nostro Parlamento, portando ad un risparmio di 300 mila euro al giorno, che potranno essere investiti nella sanità, nell’istruzione e nelle infrastrutture”. Lo ha affermato la deputata erchiolana del MoVimento 5 Stelle Anna Macina, che questo pomeriggio assieme al candidato sindaco di Erchie Mario Mancini, ha accolto in città il Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio e la viceministro all’economia Laura Castelli. “Di questa riforma – continua – si discute da trent’anni nel nostro Paese ma nessuno è mai riuscito a realizzarla. Solo grazie all’impegno del MoVimento 5 Stelle è ad un passo dal diventare realtà. L’Italia è uno dei Paesi con il più alto numero dei parlamentari. I timori su una riduzione della democrazia fanno parte di una falsa e becera campagna di ‘terrorismo’ mediatico portata avanti da un establishment contrario al cambiamento”. 

Il candidato sindaco Mario Mancini, in merito alle dichiarazoni di Di Maio, ha affermato: “Quello del 20 e 21 settembre è un appuntamento importante sia per il nostro Paese che per Erchie. Abbiamo la possibilità di cacciare una classe politica cittadina camaleontica, che per anni ha cambiato solo i nomi dei candidati in lista senza però mollare le poltrone. Il risultato? Una città sotto scacco, immobile e ferma, la cui vivibilità oggi è minacciata da un impianto di compostaggio anaerobico a biogas di 80000 tonnellate, altro ‘regalo’ dell’amministrazione. Ambiente, attenzione al sociale e ai beni pubblici, lotta agli sprechi sono la stella polare che guiderà la nostra azione politica al Comune. Solo ciò può dare un futuro a questa città” conclude Mancini. In piazza era presente una nutrita rappresentanza del popolo pentastellato che ha accolto con soddisfazione e curiosità il membro del Governo nazionale, Finisce così la visita di Di Maio ad Erchie.

 

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Sulle problematiche della riapertura in sicurezza delle scuole, prevista per il prossimo 14 settembre, il deputato Giovanni Luca Aresta, ha reso pubblico alla stampa, questo suo contributo.

Tanti genitori come me, con i figli in età scolare, sono da tempo in forte apprensione per capire se e come il nuovo anno scolastico potrà aprirsi in presenza e in sicurezza. Uno dei prezzi maggiori che la nostra società ha dovuto pagare al lockdown è stata la brusca interruzione delle lezioni in presenza, solo parzialmente compensate con una offerta formativa a distanza. Proprio perché sento su di me, prima da genitore e poi da parlamentare, tutta la tensione che in questi giorni attraversa le famiglie, credo sia opportuno fare il punto dei provvedimenti presi dal Governo per garantire, in sicurezza, il fondamentale diritto allo studio delle nuove generazioni. 

Intanto, pur nei tempi strettissimi in cui ha dovuto operare la ministra Lucia Azzolina, la scuola ricomincerà a settembre con tutti gli insegnanti di cui ha bisogno. L’obiettivo è far ripartire subito le attività scolastiche. Fondamentale il rispetto delle misure di sicurezza che richiedono classi con meno alunni. Non è facile perché uno dei segnali dell’abbandono della centralità dell’istruzione pubblica e alla quale finalmente il Governo Conte aveva iniziato a porvi rimedio, è rappresentato dal fatto che troppi studenti sono costretti a fare lezione in aule con spazi ristretti. L’altro fattore, altrettanto strutturale, è la necessità di ridurre al minimo il precariato nella scuola. 

Recentemente il Ministero dell’Economia e Finanze ha dato il via libera all’assunzione, a tempo indeterminato, di circa 84.808 docenti precari, inserendoli in ruolo dalle GAE, le Graduatorie a esaurimento, o dalle graduatorie di vecchi concorsi. Oltre ai docenti, saranno assunti a tempo indeterminato 11.323 addetti del personale ATA che, nell’opera di prevenzione dal contagio da Covid-19, acquisirà responsabilità e ruoli maggiori rispetto al passato. Questo risultato, insieme al meccanismo, di “chiamata veloce” che accelera i tempi di accesso al ruolo per gli insegnanti, e alle nuove 50.000 assunzioni a tempo determinato per cui pochi giorni fa sono state assegnate risorse pari a 977 milioni, assicurerà a settembre l’organico necessario in ogni scuola. In autunno, inoltre, partirà la stagione dei concorsi, grazie alla quale il ministero potrà assumere circa 80.000 docenti a tempo indeterminato, sia giovani neolaureati che precari storici. Molto si è fatto anche per migliorare il sistema delle supplenze, innanzitutto sul piano della digitalizzazione, con il via alla procedura online per l’aggiornamento delle graduatorie provinciali. Grazie a questo meccanismo, che ha visto quasi 800mila domande inserite sulla piattaforma, le cattedre rimaste vuote dopo le immissioni in ruolo dei docenti verranno assegnate ai supplenti in tempi molto più rapidi e con una documentazione immediatamente accessibile online. In più, da settembre, se un docente si assenta sarà consentito chiamare i supplenti già dal primo giorno di assenza dei titolari, evitando il caos che un blocco introdotto cinque anni fa generava nelle scuole per 'tappare i buchi' legato all'assenza o malattia degli insegnanti.

Per quanto riguarda le misure di sicurezza da adottare per la ripartenza il 14 settembre, pochi giorni fa è stato firmato il Protocollo dalla ministra Azzolina e i sindacati. Tra le misure principali:

- Help desk: dal 24 agosto sarà attivo un numero verde al quale le scuole potranno rivolgersi per sottoporre quesiti e segnalazioni sull’applicazione delle misure di sicurezza. Si tratta di una novità importante, un modo in più per non far sentire solo, in questa fase delicata, il mondo della scuola.

- Pulizia degli ambienti: tutti gli spazi scolastici, comprese le mense, le aree comuni, le palestre, il materiale didattico, gli spogliatoi dovranno essere puliti quotidianamente e igienizzati seguendo un preciso cronoprogramma. 

- Mascherine: come era già previsto, le bambine e i bambini da 0 a 6 anni non dovranno indossare la mascherina. Per gli studenti da 6 anni in su sarà il Comitato tecnico scientifico, nell’ultima settimana di agosto, ad esprimersi sull’obbligatorietà o meno, mentre dovrà sicuramente indossarla chiunque altro entri a scuola. 

- Ingressi e uscite: ogni scuola dovrà prevedere, sulla base dei propri spazi, le regole per evitare assembramenti e comunicarle attraverso la segnaletica e una campagna di sensibilizzazione. Sarà possibile stabilire ingressi e uscite a orari scaglionati, anche utilizzando accessi alternativi. 

- Ho la febbre? Resto a casa: con la febbre superiore a 37,5 gradi o altri sintomi influenzali c’è l’obbligo di rimanere a casa. 

- Gestione dei casi di positività: nel caso una persona presente nella scuola sviluppi febbre o sintomi di infezione respiratoria, si procederà al suo isolamento e si provvederà al suo ritorno a casa. Sarà il dipartimento di prevenzione territoriale a stabilire, nel caso di confermata positività al virus, le misure da adottare fino al suo rientro negli ambienti scolastici. Il sistema sanitario collaborerà con le scuole per dare subito le risposte necessarie in caso di criticità. Si darà inoltre l’opportunità a tutto il personale di svolgere i test sierologici. 

- Supporto psicologico: saranno promosse attività di sostegno psicologico per aiutare il personale scolastico, studentesse e studenti ad affrontare situazioni di insicurezza, stress, timore di contagio o situazioni già vissute di isolamento.

Ritengo molto importante questo accordo tra Governo e sindacati, perché dopo mesi di polemiche finalmente si è deciso di collaborare insieme, di unire gli sforzi per il bene comune che rappresenta la nostra scuola pubblica. Altrettanto importante è il coinvolgimento degli Enti locali per fronteggiare eventuali carenze degli istituti scolastici e per assicurare l’efficienza e la sicurezza del trasporto scolastico. Sono state stanziate agli Enti locali risorse da destinare all’acquisizione in affitto o con le altre modalità̀ previste dalla legislazione vigente, inclusi l’acquisto, il leasing o il noleggio di strutture temporanee, di ulteriori spazi da destinare all’attività̀ didattica nell’anno scolastico 2020/2021, nonché́ delle spese derivanti dalla conduzione di tali spazi e del loro adattamento alle esigenze didattiche. Non sfugge a nessuno che uno dei punti più delicati è la carenza cronica del trasporto pubblico locale al quale è affidato il compito di garantire la mobilità da casa a scuola e viceversa, dei nostri studenti. Questa criticità – accentuata anche dalla necessità di garantire il distanziamento sanitario negli autobus e nei treni – deve essere affrontata con grande tempismo e serietà e su questo è lecito aspettarsi lo stanziamento di risorse adeguate. 

Infine tutte le linee guida sulla didattica integrata a distanza, i protocolli sanitari per la ripresa in sicurezza della scuola il 14 settembre, le linee guida per gli scolari da 0 a 6 anni e il  Documento per la pianificazione delle attività̀ scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021, sono consultabili da tutti i cittadini sul sito web del ministero della pubblica Istruzione.