Redazione

Dati del giorno: 25 luglio 2022

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Test giornalieri
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Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 428
Provincia di Bat: 139
Provincia di Brindisi: 141
Provincia di Foggia: 174
Provincia di Lecce: 381
Provincia di Taranto: 161
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L'ASL Brindisi ha finalmente predisposto l'installazione di nuovi erogatori di acqua potabile disponibili sia per il personale che per l'utenza che usufruisce dei servizi nelle varie strutture sanitarie del territorio sprovviste di bar o punti di ristoro.L'ASL Brindisi ha finalmente predisposto l'installazione di nuovi erogatori di acqua potabile disponibili sia per il personale che per l'utenza che usufruisce dei servizi nelle varie strutture sanitarie del territorio sprovviste di bar o punti di ristoro.Una battaglia iniziata dalla FP CGIL nel lontano 2017 e conclusasi positivamente per tutti i lavoratori.Come frequentemente accade chi ha mostrato disinteresse nel tempo oggi si arroga primati e battaglie senza avervi mai partecipato.Resta, dunque, un mistero come questo importante obiettivo si possa ascrivere a chi si è contraddistinto solo per assenza.Il diritto all’acqua potabile è un preciso obbligo per il datore di lavoro in quanto afferente non solo alla tutela della salute dei dipendenti ma anche alla dignità della persona umana.

La FP CGIL di Brindisi ha condotto una lunga battaglia per garantire a lavoratori ed utenza il diritto all’acqua potabile alla ASL BR. Ma oggi qualche sindacato patronale privo di storia e credibilità, per fini puramente propagandistici, si arroga tale risultato così come è accaduto con la vertenza “precariato” che non lo ha mai visto in campo. In un momento in cui, tutti gli operatori della sanità sono chiamati a grandi sacrifici non solo economici ma anche professionali per garantire il diritto alla salute si senteil bisogno di avere risposte certe e impegno serio non di operazioni propagandistiche e populiste fine a se stesse.Invitiamo, pertanto, tutti i lavoratori della sanità a non cadere in facili tranelli ma a considerare i fatti che provano, senza ombra di dubbio chi si è interessato e chi è al fianco dei dipendenti per risolvere i problemi della categoria.

Addio quest’anno in Puglia a 1 bottiglia di passata di pomodoro su 5 con l’esplosione dei costi di produzione che hanno tagliato le semine, la siccità e le temperature roventi che hanno ridotto del 20% il raccolto del pomodoro da salsa destinato a polpe, passate, sughi e concentrato, con l’aggravante che la chiusura della galleria di Solofra in Campania inibisce l’accesso dei mezzi pesanti in Puglia per il ritiro del prodotto con l’aggravio di tempi e costi per i trasporti. E’ quanto emerge dallo studio della Coldiretti Puglia, presentato in occasione dell’avvio della raccolta del pomodoro in Puglia, partita da Foggia nell’azienda agricola Carlucci, occasione propizia per la sigla del protocollo d’intesa ‘Salva Salute’ tra Coldiretti Foggia, Asl Foggia e Regione Puglia, sulle visite mediche preassuntive anche attraverso indagini mirate alla prevenzione del rischio cardiovascolare per i lavoratori nei campi nel periodo più critico dell’anno a causa del caldo e della siccità che nel 2022 sta attanagliando i campi in una morsa sempre più grave. La storica firma è avvenuta alla presenza Salvatore Caccamo, Prefetto Vicario di Foggia, Ludovico Vaccaro, Procuratore Capo di Foggia, Gianmarco Laviola, Amministratore Delegato Princess e Romano Magrini, Capo Area Gestione Personale, Lavoro e Relazioni Sindacali della Coldiretti Nazionale.

Con il rincaro dei costi energetici che si è trasferito a valanga sui costi di produzione quest’anno produrre un ettaro di pomodoro lungo è costato agli agricoltori in media oltre 4.000 euro in più, mentre Il clima – sottolinea la Coldiretti Puglia - ha dunque decimato il raccolto del prodotto simbolo della dieta mediterranea che quest’anno viene realtà colpita in tutte le sue componenti. La Puglia detiene la quasi totalità della produzione del pomodoro della filiera del Sud Italia, riferisce Coldiretti Puglia sulla base dello studio commissionato all’Università di Foggia, con 15.527.500 quintali di pomodoro da industria su una superficie di 17.170 ettari prodotti. La provincia di Foggia è leader indiscussa del mercato e rappresenta il maggiore bacino di produzione nazionale – aggiunge Coldiretti Puglia - con una superficie media annua di 15.000 ettari e una produzione di pomodoro da industria che si aggira intorno ai 14.250.000 quintali (1,4 milioni di tonnellate).coldiretti_Al_via_raccolta_pomodoro_2022_1.jpg

“È necessario investire sul futuro competitivo delle imprese agricole, percorrendo insieme ai lavoratori l’unica strada possibile della crescita, tenendo conto dello scenario europeo. Occorre rafforzare la catena della legalità in agricoltura, minacciata e indebolita dalle distorsioni lungo la filiera, dalla distribuzione all’industria fino alle campagne, dove i prodotti agricoli sono pagati sottocosto pochi centesimi. La Capitanata è un bacino produttivo straordinario, una realtà che va salvaguardata e promossa, perché rappresentata da imprese agricole e agroalimentari pugliesi che operano con grande professionalità e in assoluta trasparenza. Non è rinviabile e derogabile l’operazione di trasparenza e di emersione, mettendo a punto un patto di emancipazione dell’intero settore agricolo in grado di distinguere chi oggi opera in condizioni di sfruttamento e di illegalità da chi produce in condizioni di legalità come dimostrano i 38mila immigrati assunti regolarmente in agricoltura”, dice Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia.

Sono 100mila gli operai agricoli impiegati nei campi pugliesi che danno vita al 22% delle giornate di lavoro in agricoltura sul totale nazionale – dice Coldiretti Puglia - un mercato del lavoro di grande valenza da tutelare.

“Questa iniziativa - spiega il commissario straordinario della Asl Foggia, Antonio Nigri - ha lo scopo di mettere insieme salute, sicurezza sul lavoro e legalità. Il protocollo d'intesa prevede la sorveglianza sanitaria dei lavoratori agricoli stagionali, anche attraverso indagini mirate alla prevenzione del rischio cardiovascolare. Con questa convenzione la ASL Foggia intende promuovere politiche di equità nell'erogazione delle prestazioni sanitarie raggiungendo quelle categorie più fragili di lavoratori. Pertanto, sarà attivato un ambulatorio dello SPESAL (Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro) della ASL, che prenderà in carico la fase di erogazione dei servizi di sorveglianza sanitaria e di promozione della salute. È previsto, inoltre, l'intervento dei mediatori culturali per aiutare i lavoratori ad esprimere le proprie condizioni di salute al momento della visita medica". Le visite si svolgeranno presso le strutture hub della Coldiretti Foggia con prenotazione nei loro centri Cup, abilitati a leggere l'agenda di visita e favorire l'inserimento delle prenotazioni. Le attività vedono il coinvolgimento attivo degli infermieri di famiglia e della struttura complessa di cardiologia di Cerignola, gestita dal dott. Sollazzo, coordinati dalla centrale operativa territoriale della ASL di Foggia per le attività di Telecardiologia. Gli esami cardiologici, infatti, saranno refertati in remoto attraverso le tecnologie di sanità digitale. "La partenza in via sperimentale di quest'anno - conclude Nigri - prelude ad un'estensione ulteriore, una volta perfezionati i meccanismi di partnership pubblico-privato".

In Capitanata si sono gettate quest’anno le basi per una contrattazione anticipata, la definizione di prezzi equi e un bonus per il pomodoro di qualità 100%, grazie alla politica lungimirante e di visione adottata dalla Princess a Foggia che ha siglato con Coldiretti l’accordo di filiera per unire gli sforzi a sostegno della filiera del pomodoro “Made in Italy”, valorizzandone l’elevata qualità e l’identità nazionale. La definizione del contratto annuale sul pomodoro, nell’ambito dell’”Accordo di Filiera” garantisce produzioni di qualità eccellenti, sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale – spiega Coldiretti Puglia - con i coltivatori che si vedranno riconosciuto un prezzo di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti per rispettare il disciplinare di produzione basato su una equa pianificazione degli investimenti.

La salsa Made in Italy – continua Coldiretti - è trainata dal successo della dieta Mediterranea nel mondo ma è minacciata dall’esplosione dei costi di produzione sulla scia delle speculazioni internazionali, dagli effetti del conflitto scatenato dai russi e delle tensioni internazionali sulle materie prime. Le aziende agricole stanno lottando su tutti i fronti contro aumenti che – sottolinea Coldiretti Puglia – vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio, il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti. Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti – la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%.

I rincari dell’energia – sottolinea la Coldiretti Puglia – hanno un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola. I consumi diretti per le aziende agricole – spiega Coldiretti regionale – includono i combustibili per trattori e i trasporti mentre fra i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica, vetro o tetrapack. Il comparto alimentare richiede invece – continua la Coldiretti Puglia – ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed elettricità, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.

Una scenario drammatico in cui – spiega Coldiretti Puglia - si paga più la bottiglia che il pomodoro in essa contenuto: in una bottiglia di passata da 700 ml in vendita mediamente a 1,3 euro oltre la metà (53%) – evidenzia l’analisi di Coldiretti - è il margine della distribuzione commerciale con le promozioni, il 18% sono i costi di produzione industriali, il 10% è il costo della bottiglia, l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai trasporti, il 3% al tappo e all’etichetta e il 2% per la pubblicità.

Una situazione in linea in realtà con molti altri prodotti poiché in media per ogni euro speso dai consumatori in prodotti alimentari freschi e trasformati appena 15 centesimi vanno in media agli agricoltori ma se si considerano i soli prodotti trasformati la remunerazione nelle campagne scende addirittura ad appena 6 centesimi, secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea. Nel carrello della spesa fra le conserve di pomodoro si trovano al primo posto le passate – insiste Coldiretti Puglia - seguite da polpa, pelati e pomodorini e da ultimo i concentrati, per una media di 20 chili a famiglia.

Serve responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore anche combattendo le pratiche sleali nel rispetto della legge che vieta di acquistare il cibo sotto i costi di produzione, conclude Coldiretti Puglia, sottolineando la necessità di risorse per sostenere il settore in un momento di emergenza, fra guerra e siccità, che deve spingere il Paese a difendere la propria sovranità alimentare.

Dati del giorno: 24 luglio 2022

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Il caldo afoso aumenta i disagi per i circa 800mila pugliesi che soffrono di insonnia con ansia, nervosismo, malumore, mal di testa e tensione muscolare acuite dalle alte temperature anche durante la notte. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, nel sottolineare che per affrontare l’ultima ondata di calore che soffoca la Puglia un aiuto importante viene dalla tavola.

Per favorire il sonno – spiega la Coldiretti  Puglia – è meglio consumare alimenti semplici senza condimenti pesanti, oltre a frutta e verdura in quantità che aiutano a reidratare il corpo. Da bocciare invece – sottolinea la Coldiretti – piatti speziati con curry, pepe, paprika o con troppo sale, prodotti pronti in scatola e minestre con dado da cucina che rendono più difficile addormentarsi.

L’attenzione all’alimentazione – insiste la Coldiretti regionale – è particolarmente importante nei soggetti a rischio come i bambini ma anche per i 130mila anziani over 80 anni presenti in Puglia. Una situazione di disagio destinata ad acuirsi in un 2022 che in Italia si classifica nel primo semestre come l’anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica, con  il gran caldo – dice Coldiretti Puglia - tiene svegli durante la notte circa 800mila pugliesi che soffrono di insonnia per il caldo notturno tropicale con un aumento dell’uso dei climatizzatori e il balzo delle bollette dell’elettricità, già schizzate per i rincari causati dai fenomeni inflazionistici post Covid aggravati dallo scoppio del conflitto in Ucraina.

Le condizioni per garantire un buon riposo – sostiene la Coldiretti Puglia – dipendono molto dai comportamenti durante il giorno a partire da una alimentazione corretta. Cibi come pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, cipolla, aglio e formaggi freschi, uova bollite, latte fresco o caldo e frutta dolce come pesche e nettarine – sottolinea la Coldiretti regionale – possono venire in soccorso per superare le notti di passione.

Attenzione però anche a caffè e superalcolici che spesso accompagnano le serate in compagnia nei luoghi di vacanza ed anche agli alimenti in scatola che garantiscono praticità ai turisti che non vogliono perdere tempo nella preparazione dei cibi ma che – precisa la Coldiretti – sono considerati a “rischio” per chi vuole trascorrere tranquillamente la notte tra le braccia di Morfeo.

Inoltre – continua la Coldiretti Puglia – ci si addormenta difficilmente a digiuno o comunque non sazi, ma anche nei casi di eccessi alimentari, in particolare con cibi pesanti o con sostanze eccitanti. Frutta e verdura – spiega la Coldiretti Puglia – sono alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile. Con gli stili di vita più salutistici – conclude la Coldiretti regionale – si affermano anche nuove modalità di consumo favorite anche dalla disponibilità di tecnologie casalinghe low cost, dalle centrifughe agli essiccatori che aiutano a far apprezzare cibi salutari anche ai più piccoli, a casa, o in spiaggia.

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Lunedì 25 luglio - interventi di disinfestazione adulticida contro zanzare e mosche. L’ufficio Ecologia e Ambiente del Comune di Mesagne informa che, partire dalla tarda serata di lunedì 25 luglio, e fino alle prime ore del giorno successivo, tutto il territorio comunale sarà interessato dai programmati interventi di disinfestazione adulticida contro zanzare e mosche.
Come sempre, si consiglia di:
- mantenere chiuse porte e finestre con affaccio diretto su strada;
- non lasciare animali domestici e biancheria nei giardini e sui balconi delle abitazioni;
- non conservare all’esterno frutta, verdura o altri generi alimentari.

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Le periferie di Mesagne sono sempre trascurate, oggi ci siamo imbattuti nei pressi della fontana di via Latiano, in un cumulo di rifiuti abbandonati nel prato antistante la palestra, come si vede dalla foto c'è di tutto da lattine carte a un grosso sacco pieno di spazzatura fino ad arrivare ad un paio di sparpe da donna...

Oggi era giorno di raccolta indifferenziata possibile che nessuno abbia notato questi rifiuti?
Sicuramente non un episodio isolato, abbiamo registrato diverse segnalazioni di cittadini per della spazzatura puntualmente abbandonata soprattutto nelle periferie della nostra città. 
Purtroppo sicuramente manca il senso civico in alcuni cittadini.  Bisogna anche dire che grazie alle fototrappole piazzate dai vigili molti incivili vengono
 multati, ma è evidente che non basta. Nei prossimi giorni documenteremo con altre foto la situazione delle periferie. 
Coordinamento cittadino Fratelli d'Italia Mesagne. 

Paura al passaggio a livello di via San Vito dove questa sera intorno alle ore 20,30 un'autovettura Peugeot 304 ha attraversato i binari mentre si abbassavano le sbarre. L'auto è rimasta all'interno. La signora alla guida non sapeva più cosa fare. Sul posto sono intervenuti i poliziotti che dopo aver redarguido la donna l'hanno sanzionata. 

Mesagne. Incidente con 3 feriti, di cui 1 tedesco e 2 giovani. Un incidente stradale si è verificato intorno alle ore 14 di oggi pomeriggio lungo la provinciale 74 che collega le città di Mesagne e San Pancrazio. Su questa arteria stanno viaggiando due auto: un'Alfa Romeo Giulietta con a bordo due giovani di Mesagne e una Hyundai con a bordo due cittadini tedeschi che volevano raggiungere Torre Lapillo. I due mezzi quando sono giunti in contrada Caposchiavo, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati. Nell'urto tre passeggeri sono rimasti feriti. E' stato lanciato l'allarme e sul posto sono giunte due ambulanze del 118 e gli agenti della polizia locale di Mesagne. I soccorritori hanno trasferito i due giovani della Giulietta, con codice verde, presso l'ospedale "Perrino" di Brindisi. Il guidatore tedesco è stato medicato sul posto. Non sono in pericolo di vita. Sul luogo del sinistro sono rimasti i vigili che lo hanno rilevato e avviato le indagini.INCIDENTE_PROVLE_SAN_PANCRAZIO_23_LUGLIO2022_1.jpg

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Mesagne. Incidente con 3 feriti, di cui 1 tedesco e 2 giovani.

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