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Mesagne. Ancora alberi abbattuti, l'impegno del sindaco Scoditti

Aprile 22, 2015 2589
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villa comunale estirpazione alberi 1L'estirpazione dell'ennesimo albero dalla zona della villa comunale di Mesagne

ha causato la protesta dei cittadini oltre che degli ambientalisti che giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, stanno vedendo la villa comunale svuotarsi delle essenze arboree, alcune delle quali centenarie. Tuttavia, questa volta le cause non sarebbero da imputare al rifacimento del basolato bensì a una malattia che avrebbe indebolito la corteccia della quercia portandola all'essicazione. Il Comune ha prodotto un faldone di accertamenti al fine di dimostrare che la causa non è da imputare ai lavori della villa. Resta in ogni modo la responsabilità dell'ente pubblico poiché i patologi interpellati avrebbero individuato la causa dell'essiccamento all'incuria in cui sono stati lasciati gli alberi per lunghi anni. Quindi non solo nella legislatura dell'Amministrazione Scoditti. L'analisi strumentale, cui è stata sottoposta la quercia abbattuta, è il metodo "Vta", visual tree assessment, che permette l'identificazione dei soggetti arborei a rischio statico attraverso il riconoscimento di sintomi esterni caratteristici. Un albero che ha subito traumi, a causa di eventi atmosferici, di patologie, di interventi di manutenzione non corretti, dovrebbe mettere in atto intensi processi di crescita al fine di ripristinare il suo assetto ottimale di equilibrio. Così non è stato a Mesagne. Le analisi, che sono state eseguite da uno studio specializzato di Ortanova, in provincia di Foggia, hanno monitorato sia la chioma sia la parte di legno secco, cordoni, corpi funginei, ferite o altri sintomi, interpretando l linguaggio corporeo dell'albero. Da questi accertamenti è stato possibile diagnosticare lo stato di salute della quercia. Purtroppo non c'è stato nulla da fare sul fronte della ripresa per cui l'albero è stato abbattuto. Nella stessa situazione di precarietà si troverebbero anche le querce presenti in via Tenente Ugo Granafei, alias via Stazione, che andrebbero trattate con idonei procedimenti colturali al fine di evitare l'essiccamento. Sull'argomento è intervenuto il candidato sindaco della coalizione messa in campo da "Civico 26". "Sulla vicenda della moria di alberi nella zona della villa comunale ci chiediamo - ha fatto rilevare il candidato sindaco, Emilio Guarini - cosa fanno, oggi, i partiti della maggioranza di governo che hanno assecondato il progetto che sta portando alla desertificazione della villa comunale". Secondo Guarini "non si può accettare che questo disastro cada impunito: le responsabilità politiche ci sono e chi ha amministrato con leggerezza e superficialità ne deve rispondere". Per la verità oltre alle responsabilità politiche vi sarebbero anche quelle tecniche da parte di chi è pagato con soldi pubblici a vigilare sul patrimonio arboreo della città di Mesagne. La situazione fitopatologica della villa Comunale di Mesagne è un problema che preoccupa la comunità cittadina e l'Amministrazione che ha disposto il continuo monitoraggio degli alberi da parte dei tecnici del Comune. Per non lasciare nulla al caso la giunta ha deciso di avere ulteriori garanzie rispetto ad una “diagnosi” oggettiva e imparziale. "E’ stato individuato un agronomo, in collaborazione con l’ordine provinciale degli agronomi, per una dettagliata analisi della situazione", ha spiegato il sindaco Franco Scoditti. Nello specifico l’esperto svilupperà diversi interventi: dal rilievo fotografico sull’attuale stato fisio-vegetativo alla classificazione delle singole piante, all'analisi della documentazione fotografica già in possesso degli uffici comunali, oltre a specifiche ricerche e approfondimenti sulla gestione attuale e passata, con le eventuali prescrizioni tecniche da adottare. "I risultati di questo corposo lavoro ricognitivo, disponibili nel giro di poche settimane, saranno resi pubblici - ha continuato il sindaco - si tratterà di una diagnosi e di un eventuale accertamento delle responsabilità". Davanti ai risultati scientifici l’Amministrazione comunale si è riservata "laddove dovessero essere appurate responsabilità specifiche, di adottare i conseguenti provvedimenti", ha concluso il primo cittadino.  

Redazione

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