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Mesagne. Scambio di persona nell'arresto del Cariglino? In evidenza

Febbraio 11, 2015 3268
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commissariato-volantiLa polizia di Mesagne nella giornata di lunedì ha arrestato il 26enne, Ferruccio Carmine Cariglino

accusato di aver rapinato la gioielleria di “Compro oro”, collocata in piazza Vittorio Emanuele II, lo scorso 28 ottobre. L’accusa, tuttavia, potrebbe cadere questa mattina, durante l’udienza di convalida, poiché secondo il legale del giovane, l’avvocato Davide De Giuseppe del tribunale di Brindisi, ci sarebbe stato uno scambio di persona. A discolpa dell’accusato avrebbe dei solidi alibi. Il Cariglino è stato trasferito nel carcere di Brindisi a disposizione della magistratura. Nella giornata di martedì dopo lunghe e articolate indagini la polizia di Mesagne ha ottenuto dal magistrato la richiesta di arresto, convalidata dal gip, per il mesagnese Ferruccio Carmine Cariglino accusato di essere il rapinatore solitario che nella mattina del 28 ottobre 2014 aveva portato a segno una rapina nel negozio di “Compro oro”, scappando con un cospicuo bottino. Le indagini della polizia si sono basate sia su un riconoscimento della fisionomia, fatto dai poliziotti che si erano imbattuti nel rapinatore durante la fuga, sia dalle dichiarazioni, messe a verbale, di alcuni testimoni. Si trattava di un giovane senza barba. Per dare certezza a queste prove i poliziotti hanno eseguito per alcuni mesi degli accertamenti ambientali che avrebbero dimostrato la colpevolezza del Cariglino. Prove, peraltro, avallate sia dal pm che dal gip nel momento in cui hanno emesso il provvedimento restrittivo. In ogni modo l’accusa di rapina potrebbe cadere questa mattina, durante l’udienza di convalida della misura cautelare, poiché la difesa avrebbe appurato che il giovane il giorno della rapina era da tutt’altra parte e non in piazza Vittorio Emanuele a rapinare la gioielleria. A suffragio di questa tesi depositerà sul tavolo del giudice una serie di testimonianze e atti che discolperebbero il Cariglino. Tra le carte vi sono anche alcune foto. Sono quelle che il giovane ha fatto lo scorso 4 novembre, giorno del suo compleanno, in cui è ritratto con la barba di alcune settimane. Perciò, per la difesa, se la rapina è stata compiuta il 28 ottobre e il compleanno è stato lo scorso 4 novembre non è possibile che quella lunghezza di barba possa essere cresciuta in una settimana. Per l’avvocato De Giuseppe il rapinatore non è lui. Forse qualcuno che gli assomiglia.  

Redazione

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