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Mesagne: caccia agli sporcaccioni con le fototrappola fuori norma

Agosto 04, 2019 1416
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onduline amianto 1Gli agri di competenza del Comune di Mesagne

sono pieni di rifiuti. Dalla contrada Don Domenico alla contrada Vergine, passando per San Luca persone incivili le hanno scambiate per delle piattaforme della nettezza urbana. Delle discariche a cielo aperto che necessitano, per essere bonificate, di un deciso impegno dell’Amministrazione comunale e, soprattutto, di molti soldi. La soluzione potrebbe essere nella dozzina di "foto trappola" in dotazione all’ente. Purtroppo però, dopo tanto tempo in cui sono state custodite in un armadio del Comune, si è scoperto che sono divenute obsolete e non utilizzabili al fine del controllo ambientale. Dunque, gli agri di Mesagne sono mete predilette di persone incivili che sapendo di non essere visti e, quindi, individuati abbandonano la spazzatura, depauperando e inquinando l’ambiente. In alcuni casi appiccano il fuoco ai rifiuti nella vana speranza di distruggerla e occultarla. Invece, non fanno altro che inquinare ulteriormente la zona. L’ultima discarica di una certa importanza individuata, su segnalazione di alcuni ambientalisti, è quella di contrada Vergine. A pochi metri da un lussureggiante oliveto e da una villa in stile liberty che la mano devastatrice dell’uomo ha ridotto, anno dopo anno, a un rudere. Questa è la zona prescelta dagli incivili per depositare i rifiuti pericolosi che andrebbero conferiti a una discarica specializzata e trattati chimicamente a norme di legge. Troppo complicato ed oneroso, quindi, è più facile trasportarli in campagna, in una zona lontana da occhi indiscreti, scaricarli e fuggire via come vigliacchi. Ed ecco che in contrada Vergine dove prima c’era un bel prato verde adesso c’è una montagnetta di lastre di onduline di fibrocemento contenente amianto. Solo la settimana scorsa il Comune di Mesagne aveva bonificato quell’area agricola spendendo migliaia di euro. Soldi sì del Comune, ma realmente presi dalle tasche di tutti i contribuenti con il pagamento della Tari. “È una lotta impari” ha chiosato Maria Teresa Saracino, assessore all’Ecologia e Ambiente “basti pensare che solo la settimana scorsa abbiamo bonificato l’amianto abbandonato in contrada Vergine e già è stato scaricato altro materiale. Questa gente non ha nessun grado di civiltà e responsabilità perché non pensa che questo materiale, dissolvendosi nell’aria, può causare un reale pericolo per chi si trova nel raggio di diffusione delle particelle cancerogene”.  

Redazione

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