Redazione

Amara serata con pesanti disagi per i passeggeri aerei dei voli Bari Torino e Torino Bari, che, ieri, mercoledì 22 giugno, si sono visti cancellare improvvisamente i voli dalla compagnia aerea Wizzair.

I viaggiatori, secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso, potrebbero richiedere la compensazione pecuniaria di 250 euro, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004.

Nella fattispecie il volo Bari Torino W65625, che doveva partire alle 18:10 è stato annullato. Una cancellazione che ha comportato anche all'annullamento del volo Torino Bari W65626 con partenza prevista alle 20:30, nelle medesime condizioni.

I passeggeri dei voli cancellati Bari Torino e ritorno, per attivare l'assistenza di ItaliaRimborso e quindi procedere con la richiesta di compensazione, senza alcuna spesa, possono farlo attraverso la compilazione del form online presente nell'homepage del sito web italiarimborso.it.

aereo interno

 

Amara mattinata con pesanti disagi per i passeggeri aerei dei voli Bari Milano e Milano Bari, che, ieri, mercoledì 22 giugno, si sono visti cancellare improvvisamente i voli dalla compagnia aerea Wizzair.

I viaggiatori, secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso, potrebbero richiedere la compensazione pecuniaria di 250 euro, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004.

Nella fattispecie il volo Bari Milano W65639, che doveva partire alle 08:10 è stato annullato. Una cancellazione che ha comportato anche all'annullamento del volo Milano Bari W65640 con partenza prevista alle 10:20, nelle medesime condizioni.

I passeggeri dei voli cancellati Bari Milano e ritorno, per attivare l'assistenza di ItaliaRimborso e quindi procedere con la richiesta di compensazione, senza alcuna spesa, possono farlo attraverso la compilazione del form online presente nell'homepage del sito web italiarimborso.it.

Sabato 25 giugno alle ore 18:30, nel foyer del teatro Verdi a Brindisi giovedì 7 luglio nell’atrio del castello Svevo a Mesagne, verrà presentato “La qasbah di San Basilio” (Edizioni Radici Future) il secondo romanzo di Giuseppe Summa, Autore mesagnese che già si era fatto notare per la sua bontà letteraria con il precedente romanzo “In principio fu il desiderio” (Armando Siciliano Editore), presentato anche al Salone del libro di Torino.

Abile nell’uso della parola, attento nella scelta dei temi e arguto nell’esposizione dei concetti, con “La qasbah di San Basilio” Summa questa volta si misura in una storia ambientata nel nostro territorio, il centro storico di un paese del nord del Salento. Un mondo ormai scomparso che si ripropone alla memoria con tutta la sua poesia ma anche con tutti i suoi orrori, le sue crudeltà e le sue nefandezze.

A dialogare con l’Autore saranno Anna Rita Pinto, sceneggiatrice e direttrice dell’Accademia di Cinema e Scrittura Creativa Cine Script; Gianni Svaldi, giornalista e direttore di Radici Future Magazine e Vito Antonio Loprieno, scrittore ed editore di Edizioni Radici Future.

La serata del 25 giugno sarà allietata dagli intermezzi musicali di Yelyzaveta Klincova al pianoforte e quella del 7 luglio dai canti popolari di Claudia e Antonio Ribezzi.

Ingresso libero e gratuito.

 Decreto di Fermo nei confronti di due individui ritenuti responsabili di tentato omicidio, aggravato dal metodo mafioso e dall’aver agevolato un’associazione mafiosa, nonché di detenzione e porto abusivo di arma.

Il 20.06.2022, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Brindisi e del N.O.R. della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno dato esecuzione al decreto di fermo del Pubblico Ministero dott.ssa Carmen Ruggiero, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce nei confronti di D.A. e N.G. di San Vito dei Normanni, poiché ritenuti responsabili di tentato omicidio, aggravato dal metodo mafioso e dall’aver agevolato un’associazione mafiosa, nonché di detenzione e porto abusivo di arma, in danno di un sorvegliato speciale di San Vito dei Normanni che in quel momento era in compagnia di un’altra persona.carabinieri_a_san_vito_giugno_22_3.jpg

D.A. e N.G., la sera del 19.06.2022, intorno alle ore 20:00, fecero irruzione all’interno dell’abitazione di un sorvegliato speciale p.s. di San Vito dei Normanni che in quel momento era in compagnia di un’altra persona, esplodendo al loro indirizzo due colpi di pistola calibro 7,65, non riuscendo nel loro intento per la pronta reazione delle vittime che si diedero alla fuga sui tetti delle abitazioni limitrofe. L’intento omicidiario non andò a buon fine anche per l’inceppamento dell’arma. I presunti malfattori, dopo l’evento, si sono resi irreperibili trovando rifugio in località isolate di San Vito dei Normanni e Brindisi, grazie anche ad una presunta rete di fiancheggiatori.carabinieri_a_san_vito_giugno_22_2.jpg

La Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce ha contestato agli indagati il metodo mafioso e l’agevolazione di un’associazione mafiosa in quanto la spedizione omicidiaria rientrerebbe in un più ampio disegno criminoso ricadente nei conflitti per il controllo del territorio e dei relativi traffici illeciti nel comune di San Vito dei Normanni ed altre località limitrofe da parte di contrapposte fazioni della criminalità organizzata. Dopo le formalità di rito i fermati sono stati condotti in carcere.

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Con l’afa e la siccità per la mancanza di piogge gli apicoltori in Puglia stanno abbeverando artificialmente le api per non farle morire, con secchi d’acqua e galleggianti di sughero e polistirolo in modo che si dissetino senza affogare. E’ quanto spiega Coldiretti Puglia, per l’ennesimo allarme che scatta nelle campagne, con gli apicoltori alle prese con la siccità e la mancanza di acqua anche in ruscelli e corsi d’acqua naturali che mettono a repentaglio la sopravvivenza delle api.

Con il caldo eccessivo le api hanno aumentato la loro necessità di acqua per abbassare la temperature interna del nido ed evitare che la cera si sciolga con il collasso dell’intero favo – aggiunge Coldiretti Puglia – mentre i frequenti incendi determinano lo svuotamento delle arnie, perché le api con il fumo si spaventano e scappano.

Da sud a nord della Puglia si registra il medesimo contesto, con uno scenario aggravato In Salento per l’abbandono e la desertificazione causati dalla Xylella, uniti all’andamento climatico tropicale, mentre in provincia di Taranto si assiste al dimezzamento dei mieli di agrumi, acacia ed eucalipto e si perderanno di questo passo nel tempo la maggior parte dei mieli monoflora. L’inverno e la primavera con temperature troppo alte  – sottolinea la Coldiretti regionale – hanno creato gravi problemi agli alveari, con le api che non hanno avuto la possibilità di raccogliere il nettare con un crollo dei raccolti per tutti i tipi, dall’acacia agli agrumi,  dalla sulla ai millefiori per le fioriture contemporanee e la mancanza di stagionalità dei fiori per i cambiamenti climatici ed il crollo della produzione di miele del 35%.

Le difficoltà delle api – sottolinea la Coldiretti Puglia — sono un pericolo grave per la biodiversità considerato che sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro degli agricoltori con l’impollinazione dei fiori. Con 3 colture alimentari su 4 dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra queste ci sono le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni.

Negli invasi artificiali per l’assenza di piogge mancano 71 milioni di metri cubi d’acqua rispetto alla capacità, secondo i dati dell’Osservatorio ANBI Nazionale, ma a preoccupare – denuncia Coldiretti Puglia - è la riduzione delle rese di produzione delle coltivazioni in campo come il grano e gli altri cereali, ma anche quella dei foraggi per l’alimentazione degli animali e di ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere. Con la trebbiatura in corso, si registra un calo del 30% delle rese per il grano e l’avena, del 25% per i legumi, ma si assiste anche alla maturazione contemporanea delle diverse varietà di frutta e ortaggi, come ciliegie e asparagi, dove le primizie e le varietà tardive sono maturate praticamente assieme, invadendo il mercato che non riesce ad assorbire le produzioni. Ma gli effetti sono evidenti anche sul settore olivicolo – dice Coldiretti Puglia - con il caldo durante la fioritura e la siccità che hanno compromesso l’allegagione, con una stima di un calo sensibile della produzione di olive del 40% in Puglia. 

A risentire è tutto il settore agricolo nel 2022 divenuto rovente – afferma Coldiretti Puglia – con la frutta e la verdura in campo  bruciate dal solleone e i frequenti incendi in Salento e nel foggiano. Stanno soffrendo il caldo gli animali nelle stalle – spiega Coldiretti Puglia - dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali, mentre il calo delle rese hanno ridotto la produzione dell’alimentazione degli animali, come orzo e piselli proteici.

I costi sono schizzati alle stelle per l’irrigazione di soccorso e per la necessità di gasolio – aggiunge Coldiretti Puglia - per tirare l’acqua dai pozzi, azionare trattori e mietitrebbie per raccogliere il grano e per tenere in funzione h24 ventilatori e doccette refrigeranti nelle stalle per aiutare le mucche a sopportare meglio la calura. Una situazione che fa salire ben oltre i 100 milioni di euro il conto dei danni provocati nel 2022 all’agricoltura pugliese per il caldo e la siccità soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti con le avversità da sole e scottature dei prodotti agricoli che non sono più assicurabili.

Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie abbiamo elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile nel Recovery plan – insiste Coldiretti Puglia - un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale.

Il progetto – conclude la Coldiretti – prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto complessivo e ottimizzare i risultati finali. L’idea è di “costruire” senza uso di cemento per ridurre l’impatto l’ambientale bacini in equilibrio con i territori, che conservano l’acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all’industria e all’agricoltura – conclude Coldiretti Puglia - con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione.

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Fasano – Più di 900 km, 930 per la precisione, a piedi tra Lazio, Campania, Basilicata e Puglia: Il tracciamento del percorso metro per metro, quattro anni di lavoro, informazioni su cosa vedere, storia, monumenti.

È l’edizione 2022 del volume «La Via Francigena del Sud» (Terre di mezzo editore), la nuova guida di una delle più importanti e antiche vie di pellegrinaggio al mondo che è stata presentata, ieri martedì 21 giugno.

La guida si occupa nello specifico del tratto che separa Roma da Santa Maria di Leuca, costituendo la Via Francigena del Sud e coinvolgendo 5 regioni (Lazio, Molise, Campania, Basilicata e Puglia), per raggiungere un totale di 3200km.

L’intero percorso, riconosciuto nel 1994 ufficialmente «Itinerario culturale del Consiglio d’Europa» comincia a Canterbury e termina quindi finis terrae, nel punto in cui si incontrano il Mar Adriatico e il Mar Ionio, prevede numerose tappe.

La guida è il frutto di quattro anni di lavoro di Angelofabio Attolico, Claudio Focarazzo e Lorenzo Lozito che hanno tracciato il percorso metro per metro servendosi di vari strumenti, sia analogici che digitali.

A spiegare nei dettagli la guida è stato uno degli autori, Angelofabio Attolico, responsabile tecnico della via Francigena del Sud, che ha spiegato tutto il percorso di creazione della guida e le politiche della Regione Puglia in merito ai cammini e al turismo sostenibile.

La guida offre una sezione per ciascuna delle tappe scelte e in modo sintetico fornisce le informazioni su cosa vedere, sulla storia e i monumenti del luogo, oltre alla lista di tutte le strutture ricettive che hanno risposto agli avvisi pubblici delle Regioni e quelle che da anni offrono assistenza ai viandanti in quanto centri di accoglienza pellegrina storica.

«La via Francigena del Sud – dice il sindaco Francesco Zaccaria che è componente dell’ufficio di presidenza dell’associazione vie Francigene d’Europa AEVF – è un percorso molto importante, con i primi cenni storici datati al 334 d.c., quando un anonimo pellegrino di Bordeaux, di ritorno da Gerusalemme, ha annotato tutti i passaggi e le città in cui ha fatto tappa. Un percorso con fortissime radici storiche che abbiamo voluto far conoscere, presentando la guida alla presenza di uno dei suoi autori, il dott. Attolico. La Regione Puglia e il comune di Fasano si stanno impegnando a promuovere e valorizzare la via Francigena, con una segnaletica apposita che ci permetterà di aggiungere una nuova opzione turistica, oltre a quella già nota e apprezzata del turismo legato al nostro splendido mare».

«I benefici dei flussi legati alla Via Francigena – dice l’assessore al Turismo Pier Francesco Palmariggi - sono di carattere sociale, culturale e di carattere economico. Noi abbiamo creduto sin da subito in questa forma di turismo che è integrativa e destagionalizzante rispetto all’offerta esistente, e vogliamo incentivarla promuovendo la conoscenza dei percorsi e delle opportunità ad essi collegati, non solo per attirare i viaggiatori del mondo ma anche per responsabilizzare le nuove generazioni di cittadini. Attorno a questo importante attrattore potranno, inoltre, sorgere nuove imprese del turismo sostenibile, dalla ricettività ai servizi».

Il volume è stato realizzato nel pratico formato «da viaggio», di quasi trecento pagine, corredato di precise mappe, descrizioni dei vari percorsi e dei luoghi da visitare, in maniera tale da diventare un vero e proprio vademecum necessario per chiunque voglia affrontare i 930 km che separano Roma da Santa Maria di Leuca, attraversano aree naturalistiche, abbazie, castelli, aree archeologiche tra Lazio, Campania, Basilicata e Puglia.

Il territorio di Fasano è coinvolto nella Via Francigena del Sud in tre tappe: la n. 35 da Monopoli a Savelletri; la n. 36 da Savelletri a Torre Canne; la n. 37 da Torre Canne a Torre Santa Sabina.

Il Pulcinella di Stravinsky apre il 24 giugno Musica sull’Appia 2022, il Festival internazionale di Musica Vocale da Camera di Brindisi, e ancora una volta il direttore artistico Andrea Crastolla chiama al suo fianco Toni Candeloro che ha realizzato per il festival una creazione in prima assoluta del celebre balletto.

Nella serata, dentro la splendida cornice del Castello Svevo “di terra”, l’Associazione Parsifal APS conferirà al Maestro Candeloro il premio alla carriera, nella ricorrenza del quarantesimo della sua vita artistica; il premio è stato commissionato per l’occasione da Parsifal APS  al maestro ceramista Adina L’assainato, erede di una delle più note famiglie di ceramisti di Grottaglie.

Si apre così un lungo “celebration concert”, così come lo ha definito Crastolla; il festival si configura dunque come una celebrazione di ricorrenze: 140 anni dalla nascita di Stravinsky, 220 da quella di Schubert e 160 da quella di Debussy. Le loro musiche percorreranno i tre giorni del festival (24, 25 e 26 giugno), che la stessa Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, presente alla conferenza di presentazione, ha riconfermato come manifestazione culturale identitaria della città di Brindisi, ribadendo anche per questa edizione il sostegno della Presidenza del Consiglio.

Il 24 giugno, dunque ad esibirsi sarà lo stesso Candeloro con Jole Perniola, Rebecca Colonna, Sofia Liaci, Noemi Serino, Caterina Gesuè, Valentino Sgrazzutti. “Attraverso la danza - afferma Candeloro-  si continua un percorso interdisciplinare dove il gesto, lo sguardo, la plasticità e soprattutto la sua essenza contribuiscono a dare vita a un danzatore senza tempo”. La musica invece sarà eseguita dall’Orchestra da Camera Eleusi e le voci di Tamàr Otanadze (soprano georgiano), Federico Buttazzo (tenore italiano) e Francesco Masilla (basso italiano). A dirigere l’orchestra sarà lo stesso direttore artistico Andrea Crastolla il quale afferma: si tratta di una rara esecuzione di Pulcinella, nella sua stesura integrale, ossia il balletto con canto. Una pagina impegnativa e complessa per tutti che, nello spirito delle motivazioni fondanti del festival, deve essere riproposta all’ascolto del pubblico. La presenza e la maestria di Toni Candeloro perfeziona l’esecuzione che, nel solco della tradizione e in una autorevole modernità, illumina di nuova luce il capolavoro di Stravinsky.

Si prosegue il 25 nel Foyer del Teatro Verdi con uno spettacolo originale ideato da Alessandra Borin, soprano vicentino, accompagnata al pianoforte dalla pianista russa Alexandra Bochkareva. Vita da soprano, una versione live del suo poadcast su spootify che si trasformerà in una vera e propria schubertiade. Si conclude poi il 26 con Impressione Femminile un concerto a due voci, Rachael Birthisel e Andrea Carcassi, soprano e basso australiani, accompagnati al pianoforte da Davide Dellisanti. Nella serata sarà di scena il Museo Archeologico Ribezzo mediante la visione di volti di donne custodite nelle sue teche.

“ L’idea del festival nasce nel tempo sospeso del lock down, in cui tutto sembrava irrealizzabile – afferma Anna Rita Di Sansebastiano, Presidente di Parsifal APS. Quell’idea è poi diventata un progetto, reale, che ha richiesto grande sforzo, in sinergia con le istituzioni al nostro fianco, e anche determinazione e soprattutto passione. La nuova denominazione “Musica sull’Appia” contestualizza e rafforza l’unione tra il Festival e Brindisi  di cui il porto e la Via Appia ne sono gli elementi identificativi. Così come la Regina Viarum ha unito paesi, culture, idiomi, popoli così il Festival promuove il territorio, rendendolo riconoscibile, fruibile, creando collaborazioni autentiche, incontri, opportunità, facendo rete tra istituzioni, enti, imprese locali, e facendo incontrare un pubblico nuovo e curioso che diventa parte della scena che la musica descrive.  

Diverse e variegate saranno le iniziative dei partners: passeggiate culturali e convegni nella Brundisium romana organizzate dall’associazione Brindisi e le antiche strade presso la sede delle Scuole Pie, visite guidate gratuite presso il Museo provinciale Ribezzo, la presentazione del libro di Giuseppe Summa nel Foyer del Teatro Verdi. Non ultimo ci sarà spazio per la solidarietà: la serata conclusiva del 26 sarà tutta al femminile e vedrà presente l’associazione Auser di Brindisi che da sempre si occupa di accoglienza e sostegno alle fasce più deboli, in particolar modo alle donne vittime di violenza. Musica sull’Appia è un Festival “estroverso” proiettato verso la città ed oltre i suoi confini, che unisce istituzioni, imprenditori e artisti internazionali con un empatico filo conduttore, nella condivisione dell’idea di città e di cultura in movimento”.

“Unire l’arte e la cultura alle bellezze del territorio è davvero il fiore all’occhiello della Puglia - dichiara la Presidente Loredana Capone durante la conferenza stampa del 20 u.s.- un bellissimo festival già rodato che vuole far comprendere come l’unione che c’è a Brindisi tra il mare ed il bellissimo centro storico sia una cosa eccezionale, una scoperta e stupore continuo di tante bellezze, ricami sulla pietra. Musica sull’Appia è un festival prestigioso, un valore su cui puntare; per questo il consiglio regionale sostiene il progetto”.

Il festival si rende possibile grazie all’apporto numerosi sponsor, provenienti da territorio di Brindisi ma anche da tutto il Salento, con un rinnovato impegno da protagonista da parte Enel, main sponsor della manifestazione. Un grazie inoltre alle istituzioni, il Comune di Brindisi, nella persona del Sindaco dott. Riccardo Rossi, alla Provincia di Brindisi, nella persona del Presidente on. Antonio Matarrelli ed al Brigata Marina S. Marco nella persona del contrammiraglio Massimiliano Giuseppe Grazioso per le rispettive concessioni delle location di pertinenza. Un grazie va anche alla Soprintendenza ai Beni Culturali, Archeologici e Paesaggistici di Brindisi e Lecce, per il sostegno al Festival.

Tutti i contenuti del festival sono raggiungibili sul sito www.musicasullappia.com come sulla pagina facebook dedicata, dai quali è possibili raggiungere i servizi di biglietteria tramite il circuito Vivaticket.

E’ stato riconfermato Pierangelo Argentieri il presidente di Federalberghi Brindisi, l'associazione sindacale che riunisce e rappresenta le imprese alberghiere del territorio provinciale. Argentieri, imprenditore di successo, ricopre anche la carica di vicepresidente regionale della stessa associazione di categoria. Le elezioni, che si sono svolte a  Mesagne, hanno definito contestualmente il nuovo direttivo provinciale che risulta composto da Alessandro Semeraro, Giuseppe Nigri, Bartolo D’Amico e Giancarlo Lanzilotti.  “Voglio esprimere il mio più sentito ringraziamento ai colleghi che mi hanno onorato di presiedere ancora una volta Federalberghi Brindisi - ha commentato Pierangelo Argentieri che poi ha aggiunto  - Un grazie anche ai membri del direttivo per il loro supporto sul territorio e per la loro capacità di fare squadra negli interessi della nostra associazione. Tutti insieme siamo riusciti a traghettare il settore in questi anni difficili della pandemia. Come sempre sarò al servizio di Federalberghi cercando di affrontare questo nuovo mandato con sensibilità e coraggio”. Le linee guida di Federalberghi rimangono incentrate sull’attività sindacale, sui rapporti privilegiati con gli enti istituzionali, sulla lotta all’abusivismo e alla concorrenza sleale e sul marketing territoriale. “Come sempre ci interfacceremo  con i nostri organismi regionali, con il nostro presidente Nazionale Bernabò Bocca, con il direttore nazionale Alessandro Nucara con i quali abbiamo una linea di contatto costante e diretta”, ha concluso Argentieri. Federalberghi, da più di 100 anni, è la principale organizzazione imprenditoriale del settore turistico-ricettivo in Italia.

 

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L’incessante e continua attività di prevenzione e repressione dei reati e la capillare attività di controllo del territorio da parte dell’UPGSP della Questura di Brindisi intensificatasi con l’inizio della stagione estiva, ha permesso agli uomini delle Volanti di denunciare in stato di libertà un giovane brindisino resosi responsabile del reato di coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente (Marjuana).

Nel pomeriggio di ieri, nel corso di una perquisizione domiciliare che ha visto l’intervento di personale della sezione Cinofili della Polizia di Frontiera di Brindisi, le Volanti hanno rinvenuto alcune piante e del fogliame di marijuana per un peso complessivo di circa 450 grammi.

Gli accertamenti preliminari effettuati presso il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica hanno confermato la natura della sostanza rinvenuta che è stata sequestrata per essere messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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In queste ore si sta scrivendo l’ultimo capitolo della sfortunata vita di Armel Dabré, il 28enne di Mesagne vittima dell’infortunio alla centrale della Mercure, a Laino Borgo, poiché la famiglia ha deciso di tumularlo nel suo Paese d’origine, il Burkina Faso. Intanto, il fratello Fabrice chiede verità e giustizia. Dunque, non tornerà più nella “sua" Mesagne, Armel Dabrè, Carmelo come lo chiamavano tutti in città, il ventottenne, avrebbe compiuto 29 anni il 16 agosto, originario del Burkina Faso ennesima vittima di un incidente sul lavoro occorso giovedì 16 giugno, alle 11.15, alla centrale della Mercure Srl, del gruppo Sorgenia Bioenergie, a Laino Borgo, in provincia di Cosenza e al confine con la Basilicata.

Com’è tristemente noto il giovane, che lavorava con un contratto non a termine, ma a tempo indeterminato per conto di un’impresa esterna del Brindisino, la Cmv, specializzata nelle costruzioni di carpenteria metallica e del montaggio e manutenzione degli impianti, impegnata appunto in un intervento di riqualificazione della centrale, sarebbe precipitato da un ponteggio cadendo su un nastro trasportatore: un volo e un impatto terribili che non gli hanno lasciato scampo, è deceduto praticamente sul colpo. La Procura di Castrovillari ha ovviamente subito aperto un procedimento penale con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, al momento non è dato sapere se e quanti soggetti siano stati iscritti nel registro degli indagati, e l’inchiesta dovrà stabilire se l’incidente sia stato determinato dalle violazioni delle norme di sicurezza nel cantiere.

Il pubblico ministero titolare del fascicolo ha disposto anche l’autopsia sulla salma di Dabrè, che è stata effettuata lunedì 20 giugno all’obitorio di Castrovillari, dopodiché ha rilasciato il nulla osta restituendola nella disponibilità dei familiari: il fratello della vittima che risiede in Italia, ad Afragola, in Campania, Fabrice, per fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia, attraverso il consulente legale, Giuseppe Cilidonio, si è rivolto a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che profonderà ogni sforzo perché vengano accertate la dinamica e tutte le eventuali responsabilità di questa tragica morte bianca. Studio3A si farà anche carico del rimpatrio della salma che, una volta esperite tutte le pratiche burocratiche, per volontà della famiglia tornerà per il funerale e la sepoltura nel Burkina Faso, a Lengha, nel sud est del Paese, dove vivono la mamma e altri sei fratelli del giovane, che era arrivato a Mesagne ancora minorenne, in fuga dalla fame, dalle guerre e dalle violenze che tormentavano, e tormentano tuttora, la sua terra.

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Un operaio edile 53enne di Mesagne ha presentato certificati medici al suo datore di lavoro per malattia ed è andato a lavorare in altro cantiere in cui ha affisso le insegne dell’azienda edile datoriale. Il furbetto è stato scoperto e denunciato ai carabinieri per sostituzione di persona e falso in atto pubblico. Inoltre, in questa vicenda potrebbe paventarsi anche il reato di truffa, avendo l’operaio imbrogliato l’Inail con la falsa certificazione.

Al vaglio la posizione del suo medico e del tecnico che ha curato la documentazione per il cantiere “illegale”. Sulla vicenda indagano i carabinieri della stazione di Mesagne. I fatti sono accaduti alcuni giorni fa, quando l’imprenditore edile ha scoperto casualmente che le insegne della sua ditta erano affisse in un cantiere di cui lui non era a conoscenza l’esistenza. A quel punto ha voluto vederci chiaro e si è improvvisato un provetto Sherlock Holmes. Al mattino si è dotato di telecamera e si è appostato nei pressi del cantiere. Poi ha iniziato a filmare e riprendere l’attività che il suo operaio stava svolgendo in altro cantiere sotto mentite spoglie per le istituzioni, poiché utilizzava il nome del suo datore di lavoro. Dopo aver certificato abbondantemente con le riprese l’attività illecita del suo operaio è sceso dall’auto e si è recato nel cantiere per porre fine a questa “farsa”.

Appena l’operaio ha visto l’imprenditore ha iniziato a balbettare, a scusarsi, a trovare delle giustificazioni, come, ad esempio, quella che andava a lavorare nel cantiere per una sola ora al mattino, ed altre discolpe simili. Ha spiegato che si trattava dell’abitazione della sua figliola a cui lui dedicava del tempo per costruirla. Ma l’imprenditore è stato inflessibile. È ritornato in ufficio ed ha inviato delle email certificate sia all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro sia al Comune di Mesagne per quanto di sua competenza. Infatti, l’Inail potrebbe aver già erogato l’indennità di malattia mentre l’ufficio Urbanistica del Comune di Mesagne dovrà vagliare tutta la documentazione presentata per verificarne la veridicità. Un’altra email è stata inviata al comando della polizia locale che ha il compito di effettuare i sopralluoghi sui cantieri per il controllo della documentazione tecnica. Infine, si è recato presso la caserma dei carabinieri ed ha denunciato l’accaduto. I carabinieri hanno avviato le indagini durante le quali dovranno verificare anche la posizione del medico che avrebbe rilasciato un certificato di malattia non veritiero e quella del tecnico della figlia che ha curato la pratica edile con il Comune.

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