Redazione

Il concorso del 10eLotto di martedì 13 settembre premia la Puglia: come riporta Agipronews, infatti, in regione sono state centrate vincite per 200 mila euro. La prima giocata vincente ha premiato un giocatore di Barletta che con un 9 Doppio Oro ha centrato un premio da 100 mila euro, mentre l’altra, dello stesso valore, è arrivata a Taranto. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 28,3 milioni di euro per un totale di oltre 2,5 miliardi da inizio anno.

La Puglia festeggia ancora con il SuperEnalotto: nel concorso del 13 settembre, come riporta Agipronews, sono stati centrati due “5” del valore di 5.239,13 euro ciascuno. La prima giocata vincente è stata convalidata presso l’esercizio di via Soleto 170 a Galatina, in provincia di Lecce, mentre la seconda è stata registrata nell’esercizio di via XXIV Maggio 79 a Corato, in provincia di Bari. L’ultima, invece, è arrivata presso la tabaccheria di via Emigranti 23 a Ostuni, in provincia di Brindisi. Il Jackpot, intanto, sale a 271,5 milioni di euro – record per il concorso - che saranno in palio nella prossima estrazione. L'ultima sestina vincente è arrivata il 22 maggio 2021, con i 156,2 milioni di euro finiti a Montappone (FM), mentre in Puglia l’ultimo "6" è quello da 26 milioni di euro realizzato a gennaio del 2014, a Bari.

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Balzano del +40% in valore le esportazioni di olio d’oliva Made in Puglia nel mondo nonostante i cambiamenti climatici che pesano sulla produzione regionale e le tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina. E’ quanto emerge dal report di Coldiretti “I sentieri dell’olio” sul patrimonio nazionale e i consumi in Italia e nel mondo diffuso in occasione dell’apertura a Palazzo Rospigliosi nella Capitale del primo salone nazionale dell’olio d’oliva Made in Italy con decine di bottiglie da tutta la Penisola per la Settimana Internazionale dell'olio extravergine d'oliva.

Dopo il balzo del 51% nel primo trimestre, si consolidano le performance del commercio estero da gennaio a giugno 2022 con la crescita ragguardevole delle vendite dell’olio extravergine di oliva della Puglia, ma la siccità e i costi di produzione balzati di oltre il 50% a causa delle speculazioni aggravate dal conflitto in Ucraina rischiano di minare la tenuta delle aziende.

“Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i turisti e i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio in Italia e all’estero è il nostro obiettivo perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio”, commenta Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia che ricorda come l’ulivo in Puglia sia presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia, “con l’olivicoltura pugliese che è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d’Italia con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l’8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile) di olio extravergine di oliva”. 

Un vero salto - precisa la Coldiretti Puglia – si è verificato nel Regno Unito con un raddoppio che evidenzia come l’export pugliese si sia rivelato più forte della Brexit, dopo le difficoltà iniziali legate all’uscita dalla Ue, seguito dalla crescita delle vendite anche negli Stati Uniti, mentre si sono rarefatti gli scambi con la Russia.

A impattare fortemente sulla produzione olearia in Puglia sono il prezzo del carburante, con le bollette più che raddoppiate in pochi mesi – aggiunge Coldiretti Puglia - il costo dell’energia e i rincari di vetro (+15%) per le bottiglie e carta (+70%) per le etichette, fino ai costi stellari per imbottigliamento, confezionamento e trasporti.

In questo scenario serve una ulteriore stretta sui controlli, per stoppare le pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali, grazie alla Legge fortemente sollecitata da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi di produzione, proprio quando – insiste Coldiretti Puglia - più di 8 italiani su 10 (82%) lto cercano sugli scaffali prodotti Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio.

L’Italia – precisano Coldiretti e Unaprol – è fra i primi tre maggiori consumatori di olio extravergine di oliva al mondo con circa 480 milioni di chili, subito dopo la Spagna e prima degli Stati Uniti e rappresenta il 15% dei consumi mondiali secondi elaborazioni Coldiretti e Unaprol sugli ultimi dati IOC (International oil council).

Gli italiani usano in media 8 chili a testa di olio extravergine di oliva e ogni famiglia spende in media 117 euro all’anno per acquistare olio d’oliva che è anche l’alimento più popolare sulle tavole nazionali, addirittura più di pane e pasta, utilizzato da oltre il 97% degli italiani nell’ultimo anno, secondo un’analisi di Coldiretti sui dati Istat sugli stili alimentari con una crescente attenzione verso il prodotto di qualità che ha favorito la nascita di corsi e iniziative come la Evo School di Unaprol che forma gli esperti dell’olio del ventunesimo secolo. Per quel che riguarda i consumi interni – evidenziano Coldiretti e Unaprol - resta forte la propensione all’acquisto all’interno delle grandi catene commerciali ma cresce la tendenza all’acquisto diretto dalle aziende agricole e dai frantoi.

Il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di comperare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche.

A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano – dice Coldiretti Puglia - in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia, l’olio extravergine di oliva.

Serve responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare – aggiunge Coldiretti Puglia - con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare le aziende agricole e tutelare i consumatori.

Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy serve anche agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo, sottolinea Coldiretti Puglia nel sottolineare l’importanza di cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati – conclue Coldiretti Puglia - valorizzando il ruolo strategico dell’ICE e con il sostegno delle ambasciate.

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La centrale Monica Piperno è ufficialmente una nuova giocatrice dell’Aurora Volley Brindisi. Dopo un “corteggiamento” durato qualche settimana è infatti arrivata la firma sul contratto che legherà l’atleta per questa stagione alla squadra biancazzurra. Espletate le formalità di rito la nuova giocatrice si metterà a disposizione dello staff tecnico per l’inizio della preparazione atletica.

La 31 enne nativa di Verbania va ad aggiungere spessore ed esperienza nel reparto centrale del campo portando con sé le sue doti di leadership e la sua sconfinata passione per la pallavolo che l’ha portata ad accettare la proposta della società del Presidente Saponaro.

“Sono molto contenta di poter tornare sul parquet e onorata di poter contribuire ad un progetto pallavolistico nella mia attuale Città” dichiara la nuova arrivata “Appena ho messo piede nel palazzetto mi sono subito sentita a casa. Arrivo con la voglia di dare il mio aiuto alla squadra qualsiasi esso sia e magari trasmettere alle mie compagne la positività, lo spirito di sacrificio e la dedizione che mi hanno sempre accompagnato nella mia crescita personale e lavorativa.”

Sport, studio e lavoro sono sempre stati i punti cardine della vita di questa atleta laureata in giurisprudenza e consulenza del lavoro che da tempo ricopre incarichi di responsabilità presso una nota catena di distribuzione di articoli per lo sport. “L’Aurora mi ha trovata sul posto di lavoro e subito è scattata una sensazione di reciproca collaborazione e di passione per il volley; era il tassello che mancava nella mia vita brindisina”

“Abbiamo colto un’opportunità che non potevamo farci sfuggire” dichiara il Presidente del sodalizio brindisino Ercole Saponaro “con questo innesto facciamo una bella iniezione di esperienza e personalità al nostro roster; le atlete più giovani sicuramente beneficeranno della sua presenza.” Ma a suscitare le attenzioni del club biancazzurro sono state anche altre caratteristiche “Sono stato colpito dalla sua passione per la pallavolo e dalla sua grande voglia di mettersi in gioco prima ancora delle sue indubbie qualità tecniche. Siamo convinti che Monica ci sarà di grande aiuto nel corso del campionato” conclude il dirigente.

Riordino della numerazione civica e della toponomastica, l’intervento riguarderà tutte le vie di Mesagne.
Le attività di revisione della numerazione e della toponomastica comunale effettuate nei mesi scorsi ci consentono di dare il via alla realizzazione di un obiettivo che avevamo annunciato nei mesi scorsi e che finalmente prende forma: il primo numero, con relativa piastrella denominativa - via Roma 2 - è toccato alla Casa comunale che, da quando ho memoria, non ricordo che ne abbia mai avuto uno.
Proseguiremo con la cosiddetta zona B5, fra la Torretta e Palmitella, un’area che include vie molto popolate, residenza stabile e temporanea di tante famiglie mesagnesi. Il progetto completo include tutte le vie cittadine.
Piazze e Vichi, infine, “si presenteranno” con una targa che ne riporterà in breve la storia e che sarà collocata sulle mura antiche che li raccolgono. Anche per dare il giusto risalto alla storia millenaria di Mesagne, realtà urbana che con i suoi innumerevoli angoli di bellezza offre di sé l’istantanea di un museo all’aperto.
L’intervento, graduale ma ponderato per dare soluzione alle criticità accumulate in un settore che può avere importanti ricadute sia sulla vita dei cittadini che sull’immagine della città, è stato pensato in modo completo. Una piccola rivoluzione di numeri e nomi perfezionerà dettagli urbanistici che in realtà tanto dettagli non sono.
 
 

ENERGIA: COLDIRETTI PUGLIA, +35 COSTI VENDEMMIA 2022, SOS VINO TRICOLORE. Cresce ancora l’export (+16%) nei primi 6 mesi del 2022, ma l’aumento dei costi non va scaricato sulle spalle di vitivinicoltori e cantine serie.

A frenare la corsa del vino pugliese è soprattutto la crescita esponenziale dei costi con un +35% in media a causa delle tensioni su energia e materie prime generate dalla guerra in Ucraina con aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, nel commentare le previsioni di vendemmia dell’Ismea, Assoenologi e Unione Italiana Vini che con la svolta climatica dell’ultimo mese fa stimare un aumento del 3% della produzione di vino pugliese con 10.630 ettolitri conteggiati da Agea sulla base delle dichiarazioni di produzione del 2021.

Cresce ancora l’export del vino pugliese del 16% nei primi 6 mesi del 2022, quando in 5 anni dal 2016 al 2021 le vendite all’estero dei vini pugliesi sono aumentate del 46%, il doppio che in Italia – riferisce Coldiretti Puglia – raggiugendo il valore di 179 milioni di euro, con un aumento del peso dell’Asia, che resta comunque ancora ridotto,  con +526% di export in Corea del Sud, mentre sono cresciute le vendite del 75% negli Stati Uniti, del 70% in Germania, del 69% in Cina, del 39% in Svizzera e del 33% in Giappone, con una performance positiva in UK del +121%, in Francia del +44%, in Germania del +27%, in Cina +24% e Svizzera +18%, con un calo solo negli Stati Uniti del -13% e in Giappone del -29%.

Ma l’aumento dei costi alimentato dalla guerra in Ucraina – insiste Coldiretti Puglia – non va scaricato sulle spalle dell’anello più debole della filiera i vitivinicoltori e le cantine serie che rispettano il prodotto ed il territorio che hanno già sopportato in solitudine la crescita esponenziale dei costi con l’aumento dei costi per l’energia, le lavorazioni, le materie prime, l’irrigazione con il rischio crack per 20mila aziende agricole.

Occorre peraltro ricordare che sino ad oggi – insiste Coldiretti Puglia - l’incremento dei costi è stato scaricato sulle spalle dei viticoltori, come dimostra il fatto che il prezzo di vendita del vino, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, è aumentato al dettaglio di appena il 2,5% a maggio 2022 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre gli alimentari sono aumentati in media del 7,1%.

I successi dei vini pugliesi continuano nonostante le aziende vitivinicole Made in Italy – sottolinea la Coldiretti regionale - si siano trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori. Nei vigneti si registrano infatti rincari che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio. Una bottiglia di vetro – spiega la Coldiretti - costa fino al 50% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti.

Problemi anche per l’acquisto di macchinari, soprattutto quelli in acciaio, prevalenti nelle cantine, per i quali è diventato impossibile persino avere dei preventivi. Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti – la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%.

Ma lo scenario del settore vitivinicolo va analizzato, anche alla luce delle preoccupazioni dei consumatori per il ‘carovita’, a seconda dei canali di vendita su cui le diverse strutture di produzione e commercializzazione indirizzano le proprie produzioni, con la flessione – spiega Coldiretti Puglia - delle vendite nei primi 3 mesi del 2022 nella Grande Distribuzione Organizzata dei vini DOP dell’11,2%e degli IGP del -9.7%, mentre per la ripresa piena delle attività della ristorazione abbiamo un +89% del fatturato nel canale Ho.Re.Ca, dove sono proprio i vini a denominazione al centro dell’offerta enogastronomica.

Il timore di entrare in recessione con lo scenario inflattivo e di crisi, determinerà strategie di risparmio dei consumatori – aggiunge Coldiretti Puglia - con solo il 4% che dichiara che non ci sarà alcun cambiamento nelle abitudini di acquisto e di consumo, il segnale evidente che l’inflazione con il caro bollette e i rincari dei beni alimentari avrà effetti tangibili nei prossimi mesi sulle scelte di acquisto dei consumatori.

Una situazione che mette a rischio un sistema che a partire dalla vendemmia attiva un sistema che offre opportunità di lavoro direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, sia per quelle impiegate in attività connesse e di servizio, secondo una ricerca di Coldiretti per cui per ogni grappolo di uva raccolta si attivano ben diciotto settori di lavoro dall’industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per tappi, continuando con trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica, bioenergie e molto altro.

Da difendere c’è anche un patrimonio unico di biodiversità con la produzione tricolore che – conclude la Coldiretti – può contare su 607 varietà iscritte al registro viti, il doppio rispetto ai francesi, con le bottiglie Made in Italy destinate per circa il 70% a Docg, Doc e Igt con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 76 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30% per i vini da tavola.

Produzione di vino e mosto in Puglia e in Italia (migliaia di ettolitri)

 

Media 2017-2021

2021

2022*

Var.% 2022*/2021

Puglia

9.193

10.368

10.630

3%

Italia

48.825

50.232

50.270

0%

Fonte: Agea per il 2021 e *stima Assoenologi, Ismea e UIV per il 2022

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Roberto,  manca ormai da otto anni.

Un ricordo, tante emozioni... Sembra ieri, sembra sia partito per  una delle innumerevoli gare fuori casa, a rappresentare e a difendere i colori gialloblù della sua città;  sono trascorsi ormai otto anni dalla sua dipartita. Manca il suo sorriso, manca nei momenti importanti, quando hai bisogno di qualcuno insieme al quale risolvere un problema, manca tantissimo dal punto di vista umano. Basta chiudere gli occhi e riascoltare le sue parole, il suo tono di voce: fermezza e pudore, cuore e ragione nessuno strepitio, solo tante cose belle messe in fila con candore ed eleganza. Poi quando si riaprono gli occhi, si rivedono anche le gesta: le corse; i contrasti,  sempre corretti ed eleganti; le braccia alzate dopo una vittoria;  lamore per i compagni, gli sportivi, gli amici; lorgoglio nellindossare la maglia gialloblù. 
Non è vero che il mondo è avaro di storie… tutto il contrario!  Le storie sono ovunque, bisogna solo avere il coraggio di cercarle nei meandri impolverati  della memoria; Roberto ne ha vissuta una, di storia, durata una quarantina danni, prima come calciatore, poi come allenatore e infine come presidente,  su quel campo sportivo ora diventato parco, dimostrando un amore sconfinato verso i colori gialloblu. Roberto era uno di quei calciatori in grado di sposare una causa, senza ripensamenti, senza locchio rivolto al business. Lo sport ha il potere di creare speranza ed unire le persone e,  Roberto,  ha cercato di farlo con tutte le sue forze. Calciatori sui campi di calcio ne passano tanti, ma sono poche le figure che si distinguono per il loro stile di gioco ma soprattutto di umanità. 
Roberto credeva molto nei settori giovanili, perché lì si trova lessenza vera del gioco, quello fatto di poesia e non di business; è nei giovani che si trova ancora il cuore e lattaccamento alla maglia come quello che ha sempre avuto Roberto. 

Torna domenica 18 settembre la Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento dei sacerdoti, giunta quest’anno alla XXXIV edizione.
La Giornata è una domenica di sensibilizzazione che richiama l’attenzione sulla missione dei sacerdoti, sulla loro opera e sulle offerte che sono dedicate al loro sostentamento.

Tra i 33mila preti diocesani italiani segnaliamo in Puglia, Don Antonio Andriulo, parroco a San Vincenzo de’ Paoli in Villa Castelli, nella provincia di Brindisi, costruttore di relazioni nella comunità per dare il senso della Chiesa che accoglie.
Per Don Antonio l’appartenenza alla comunità è un valore da costruire e custodire attraverso la cura della parrocchia che d'estate è un vero faro grazie alle attività organizzate per i ragazzi, ma tutto l'anno rappresenta un modello di accoglienza e integrazione.
La bella storia di Don Antonio e della sua comunità è al centro di un video che si può condividere dal canale YouTube Uniti nel dono.

Nel sito www.unitineldono.it. sono fornite tutte le informazioni utili per le donazioni ed è presente una sezione storie dedicata alle testimonianze dei sacerdoti.

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È il caso di dire stanca ma felice di aver concluso il circuito di nuoto in acque libere della FIN Puglia iniziato nel mese di Giugno a Rodi Garganico e terminato lo scorso 10-11 Settembre a Taranto con il grande evento Dominate the Water promosso dal campione del mondo della 10 km Gregorio Paltrinieri.

Oltre che come sportiva , la mia partecipazione a queste manifestazioni aveva l’obbiettivo di sensibilizzare gli atleti e le loro società sulla conoscenza del diabete tipo 1 e sull’importanza dell’attività fisica per la nostra salute.

Per questo vorrei ringraziare la​ Federazione Italiana Nuoto Comitato Regionale Puglia, l’ASI e la DTW Taranto per aver voluto la mia presenza nelle varie tappe e le associazioni A.G.D.C., A.P.D.S., In Giro col Diabete, che hanno accettato il mio invito a parteciparvi, supportandomi.

Ringrazio anche i medici Giuliana Cardinale, Elvira Piccinno, Susanna Coccioli e Cosimo Rodia che hanno messo a disposizione di atleti e pubblico le loro competenze e professionalità, dando chiarimenti e consigli a chi ne avesse bisogno.

Un ringraziamento particolare va all’associazione Delfini Messapici, in primis per aver seguito l'intera manifestazione Dominate the Water a Taranto effettuando il controllo glicemico ad atleti, giudici, accompagnatori ecc. - se vogliamo, un'occasione alternativa di fare screening diabetologico - e poi per la realizzazione in forex della locandina che ho ideato insieme alla FIN e alla SIEDP, e che ho così avuto modo di distribuire alle società sportive in gara, che la affiggeranno nelle loro piscine.

Ringrazio sentitamente gli atleti della Nazionale Italiana di Nuoto di Fondo, Gregorio Paltrinieri, Alisia Tettamanzi, Matteo Furlan, Andrea Filadelli, Nicola Roberto per aver aderito allo screening glicemico effettuando un controllo pre e post gara, e mostrando una sensibilità sulla conoscenza e prevenzione del diabete affatto scontata per professionisti della loro caratura.

Questo viaggio in giro per la Puglia non è stato solo la somma di infinite bracciate che inseguivano un traguardo. Ho incontrato volti, ho ascoltato storie di gente che il diabete lo aveva da anni ma non si era mai sentita libera di dirlo in pubblico, ho visto sensori​ ​ glicemici addosso ad atleti. Evidentemente nuotare in mare piace di più di quanto non si pensi e, come dice Greg “non è solo sport, è senso di libertà”.

Quest’anno, a dirla tutta, non ero così convinta di gareggiare poiché fisicamente e mentalmente non c’ero. Dopo la perdita prematura di mio padre non avevo e non ho ancora ripreso a vivere con la serenità e l’energia di un tempo, ​ ho dovuto quasi impormelo di esserci e sorridere alla gente.

Però, quando entravo in acqua pensavo a lui che era, e sono convinta lo sia ancora oggi, il mio più grande tifoso. E questo mi ha dato la forza di andare avanti, bracciata dopo bracciata.​

Il mio mare ha ancora l’acqua dolce, non so dove mi porterà in futuro, ma spero di continuare a coltivare l’amore che ho per lui e a fare del mio meglio per rendere la vita dei diabetici un po’ più leggera.​

Monica Priore

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in  riferimento alle dichiarazioni del Consigliere regionale Renato Perrini sul futuro dell’aeroporto Marcello Arlotta, e alla richiesta di un incontro, su sollecitazione della Presidenza della Regione Puglia e in accordo con il  Sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò, è già stato programmato per il prossimo 5 ottobre un incontro aperto alla popolazione, al quale parteciperanno i tecnici di Aeroporti di Puglia e al quale auspichiamo, altresì, la partecipazione del consigliere Perrini. 

 
Una disponibilità e collaborazione istituzionale alla quale Aeroporti di Puglia ha sempre attribuito grande importanza nella consapevolezza delle grandi opportunità che le scelte operate, in raccordo con la Regione Puglia e con l’ENAC, determineranno per Taranto e per il nostro Paese.
 
Quanto alla gara per l’affidamento dei lavori per la riqualifica funzionale dell’attuale terminal, il consigliere Perrini dovrà pazientare ancora qualche giorno, il tempo necessario alla Commissione incaricata di chiudere i lavori e procedere all’aggiudicazione provvisoria di una gara che ha visto la partecipazione di cinque imprese.
 
Aeroporti di Puglia non ha mai inteso sottrarsi al confronto, anche duro, con il territorio e i suoi rappresentanti operando nell’esclusivo interesse della comunità e dello sviluppo sociale ed economico della nostra amata Puglia.
 
Antonio Maria Vasile
Presidente Aeroporti di Puglia

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LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, E’ STABILE NEI CAMPI IN PUGLIA CON 104MILA OCCUPATI; CRESCONO AUTONOMI (+3%) MA DIMINUISCONO DIPENDENTI (-2,8%); CAOS CONTRATTI PER OLTRE 170MILA STAGIONALI. 

E’ stabile il lavoro in agricoltura in Puglia con 104mila occupati ai livelli pre-pandemia, con un calo degli occupati dipendenti del 2,8% compensato dall’aumento del numero degli autonomi del 3%, mentre permane Il caos sui contratti per 170mila stagionali che rischia di causare ulteriori perdite sulle produzioni agricole sopravvissute a una siccità che non si ricordava da decenni. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dei dati ISTAT Istat sul mercato del lavoro nel II trimestre del 2022.

Con la radicale revisione degli obblighi dei datori di lavoro sull’informazione ai dipendenti in occasione dell’assunzione – insiste Coldiretti - si rischia il caos negli uffici e ritardi nell’impiego anche in Puglia di oltre 170mila lavoratori stagionali, italiani e stranieri, che operano nelle campagne in un momento delicato in cui i raccolti, dalla vendemmia fino alla frutta alla verdura, sono stati già decimati dalla siccità e dal caldo con danni per oltre 200 milioni di euro.

Il presidente nazionale Ettore Prandini ha scritto al Ministro per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli e al Ministro per il Lavoro e Politiche Sociali Andrea Orlando in riferimento alla modifica delle norme sulle assunzioni che amplia, nell’immediato e a dismisura, le informazioni cartacee da trasmettere arrivando quasi a dover riprodurre l’intero contratto collettivo, quando prima bastava consegnare al lavoratore la comunicazione on line con risparmio di carta, tempo, spese e problemi.

Purtroppo – afferma la Coldiretti Puglia – si tratta di una modifica che complica e rallenta le grandi campagne di raccolta, con​ il lavoro delle aziende già peraltro alle prese con grosse difficoltà a reperire manodopera disponibile e il balzo dei costi per materie prime ed energia per la guerra in Ucraina e con i cambiamenti climatici che, fra caldo africano siccità e grandine, stanno devastando le produzioni agricole con cali drammatici in Puglia del 45% per i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle, del 35-40% per il grano duro per la pasta, di oltre il 15% della frutta ustionata da temperature di 40 gradi, del 20% delle cozze, del 35% della produzione di miele e del 20% del pomodoro con gli agricoltori che hanno dovuto dire addio quest’anno in Puglia a 1 bottiglia di passata di pomodoro su 5, oltre al calo fino al 50% della produzione delle olive.

Quello di cui invece avrebbe bisogno il sistema agricolo – conclude Coldiretti – sono misure concrete per ridurre, e non aumentare, la burocrazia e contenere il costo del lavoro con una radicale semplificazione che possa garantire flessibilità e tempestività di un lavoro legato all’andamento climatico sempre più bizzarro.