Redazione

Ceglie Messapica. Servizio straordinario di controllo del territorio. Due denunce e quattro segnalazioni amministrative.

A Ceglie Messapica, a conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio, i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, hanno segnalato:

  • ​ ​ ​ ​un 26enne residente fuori regione,in quanto conducente di un’autovettura, è stato sottoposto ad accertamenti con l’etilometro ed è risultato con un tasso alcolemico pari a 1,51 G/L. La patente di guida è stata ritirata;
  • ​ ​ ​ ​un 22ennedi Villa Castelli, poiché, conducente di un’autovettura, in evidente stato di ebbrezza, si è rifiutato di sottoporsi agli accertamenti con l’etilometro. La patente di guida è stata ritirata.

Sono stati segnalati alla Prefettura di Brindisi:

  • ​ ​ ​ ​una 28ennedi Carovigno, trovata in possesso di una sigaretta artigianale contenente marijuana;
  • ​ ​ ​ ​un 23ennedi Brindisi, trovato in possesso di una sigaretta artigianale contenente marijuana;
  • ​ ​ ​ ​un 26ennedi San Vito dei Normanni, trovato in possesso di 0,64 grammi di marijuana e di 0,26 grammi di cocaina;
  • ​ ​ ​ ​un 22ennedi Carovigno, trovato in possesso di 4,3 grammi di marijuana.

Gli stupefacenti rinvenuti sono stati posti sotto sequestro.

Sono state eseguite inoltre diverse perquisizioni,​ identificate 38 persone e controllati 27 mezzi.

ENERGIA: COLDIRETTI PUGLIA, 4 CONSUMATORI SU 10 A CACCIA DI CIBO A KM0; IN PUGLIA OLTRE 650MLN EURO VALORE VENDITA DIRETTA. 
La crisi scatenata dalla guerra in Ucraina porta quasi 4 consumatori su 10 (37%) a caccia di prodotti locali e a km zero, che risultano al primo posto della classifica sulle intenzioni di spesa per i prossimi mesi, trainati anche dalla volontà di contribuire alla riduzione dei consumi energetici e di sostenere l’economia locale. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti sulla base del rapporto Coop 2022, diffusa in occasione dei mercati di Campagna Amica al Porto Vecchio a Monopoli e in Piazza Bottazzi a Lecce, che fotografa gli effetti sul carrello della spesa della difficilissima situazione internazionale, con l’inflazione su valori record e la crisi degli approvvigionamenti di gas.

Oltre a garantire la maggiore freschezza dei prodotti e tagliare gli sprechi – spiega Coldiretti regionale - la filiera corta riduce anche i tempi di trasporto e, con essi, il consumo di carburanti e le emissioni in atmosfera, tagliando le intermediazioni con un rapporto diretto che avvantaggia dal punto di vista economico agricoltori e consumatori. Al secondo posto tra le intenzioni di acquisto degli italiani per i prossimi mesi – continua Coldiretti - ci sono peraltro i cibi 100% italiani, che precedono gli alimenti con packaging sostenibile e quelli che garantiscono il rispetto dell’ambiente, per un netto aumento complessivo della spesa green.

Nel carrello sembrano, invece, destinati a calare i prodotti pronti, l’etnico, anche perché più energivoro a causa dei lunghi trasporti, e quelli premium a causa delle esigenze di risparmio per la riduzione del potere di acquisto. Strategie rese necessarie da un balzo dell’inflazione che, secondo una stima Coldiretti, ha fatto salite il conto della spesa a tavola ad 1 miliardo di euro in più a carico delle famiglie pugliesi durante l’anno – denuncia Coldiretti Puglia - a causa dell’esplosivo aumento dei costi energetici, trainato dalle bollette del gas.

Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito in Puglia ad oltre 650 milioni di euro e coinvolge ormai oltre un’azienda agricola su cinque. Un fenomeno reso possibile dal fatto che l’Italia – spiega Coldiretti – è il Paese della Ue con la più estesa rete organizzata di mercati contadini con 12.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica. Grazie al progetto economico di filiera corta di ‘Campagna Amica’, in Puglia è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei mercati contadini che contano 1.500 giornate di apertura e circa 750 produttori coinvolti.

Il km0 è divenuto anche uno strumento ‘salva tasche’ per i consumatori perché – aggiunge Coldiretti Puglia -  i prodotti provengono dal territorio regionale e non subiscono eccesivi rincari per il trasporto a causa del caro gasolio (36%), per il rapporto qualità prezzo (28%), perché la stagionalità e la biodiversità garantiscono che i prodotti non siano importati con l’effetto a valanga del caro prezzi a causa della guerra in Ucraina.

I cittadini scelgono la vendita diretta perché questo modello risponde in pieno alle loro esigenze di sicurezza alimentare, di gusto e di contatto con la realtà. Ciò che guida la spesa del consumatore – insiste Coldiretti Puglia - non è soltantanto il prezzo quanto piuttosto fattori qualitativi, come ad esempio la trasparenza su provenienza e ingredienti, la tutela della salute (94%), l’eticità (83%). I prodotti a Km zero sono considerati una garanzia di cibo fresco e sicuro oltre che una soluzione per sostenere l’economia e lo sviluppo locale. Inoltre rappresentano una scelta sostenibile dal punto di vista ambientale, dove lo spreco alimentare per gli acquisti fatti direttamente dal produttore agricolo è del 15-20% contro uno spreco del 40-60% per i sistemi alimentari della grande distribuzione. Questo perché i cibi in vendita sono più freschi, durano di più e percorrono distanze più brevi per arrivare al consumatore finale, inquinando meno.

Un’esperienza che ha fatto da base alla nascita della prima Coalizione Mondiale dei Farmers Market, promossa proprio per rispondere alla richiesta di cibi sani e locali da parte dei consumatori e alla necessità di garantire gli approvvigionamenti alimentari in tutto il mondo A livello globale già un Paese su cinque (20%) può contare su sistemi di vendita diretta che possono trovare nella nuova “World Farmers Market Coalition” un punto di riferimento per crescere. “Tra i promotori della Coalizione Mondiale dei Farmers Markets, insieme all’Italia ci sono – ha spiegato Carmelo Troccoli, direttore Fondazione Campagna Amica – Usa, Norvegia, Australia, Danimarca, Giappone, Canada, Cile, Ghana, Sud Africa, Georgia, Inghilterra e altri hanno già dichiarato il loro interesse ad aderire.  Supportata dalla Fao, la coalizione è uno strumento per la diffusione dei mercati contadini nel mondo con particolare riguardo ai Paesi in via di sviluppo, accompagnando da una parte i governi verso l’adozione di un quadro normativo specifico e dall’altra assistendo le associazioni locali degli agricoltori nello sviluppo di reti come quella di Campagna Amica in Italia, della Farmers Market Coalition negli Stati Uniti o in Canada, con supporto a livello tecnico-legale, di comunicazione e di formazione per manager e agricoltori”, ha concluso Troccoli.

L’affermazione dei mercati degli agricoltori nelle città capoluogo della Puglia ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città. Anche nei pesanti tempi del Covid e della guerra in Ucraina i mercati contadini – conclude Coldiretti Puglia – hanno offerto un contributo fondamentale, garantendo alla popolazione cibo sicuro e approvvigionamenti costanti nonostante le difficoltà legate alla pandemia riuscendo anche a rendere più trasparente per il consumatore il prodotto acquistato, tutelando la biodiversità, le specificità locali e valorizzando la custodia dei territori.

Se i prezzi per le famiglie corrono, l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare che dal campo alla tavola vale 575 miliardi di euro, quasi un quarto del Pil nazionale e vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. Nelle campagne italiane – denuncia la Coldiretti - ben 1/3 delle aziende agricole sta lavorando in perdita a causa di rincari dei costi che – evidenzia Coldiretti – vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti.

Ma aumenti riguardano l’intera filiera alimentare con il vetro che costa oltre il 50% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti, per cui non c’è tempo da perdere e bisogna intervenire subito perché questa situazione drammatica minaccia direttamente la disponibilità di prodotti per le forniture di cibo alle famiglie italiane con uno shock dal punto di vista alimentare, economico e occupazionale a livello nazionale.

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MANIBUS Festival Internazionale di Arte e Impresa - L’arte nei mestieri e i mestieri nell’arte e nella visione d’Impresa. Regione Puglia e i Comuni di Fasano e Monopoli danno il via alla 1a edizione di MANIBUS.

Appuntamenti, nomi importanti e obiettivi per il futuro. MANIBUS Festival Internazionale di Arte e Impresa apre le porte alla sua prima edizione con il sostegno della Regione Puglia e di Pugliapromozione. Martedì 11 ottobre nella Sala Di Jeso del Palazzo della Presidenza della Regione Puglia, alla presenza dell’Assessore al Turismo, Sviluppo e Impresa Turistica Gianfranco Lopane, della Consigliera Regionale Grazia Di Bari e dei Sindaci del Comune di Fasano, Francesco Zaccaria, e del Comune di Monopoli, Angelo Annese, prenderà ufficialmente il via l’evento che a distanza di pochi giorni inaugurerà le sue mostre presso l’ex Deposito Carburanti di Monopoli. L’autenticità della materia e il saper fare pugliese racconteranno come in MANIBUS l’arte entri nei mestieri e i mestieri nell’arte, e Sabato 15 ottobre, i quattro artisti delle Residenze Jordi NN, Karen Macher Nesta, Gianni Moretti ed Elena Redaelli, esporranno i risultati della loro ricerca e il prodotto della collaborazione con gli artigiani Valentina De Carolis (Ceramista), Giovanni Montanaro, Di Belfiore Marmi (Scalpellino), Mariantonietta Clotilde Palasciano (Cartaia) e Luciano Frezza (Imprenditore del legno), nella collettiva MANIBUS GROUP SHOW.

Un appuntamento in cui si potrà osservare il risultato di capacità inespresse della materia trasformate in opere e oggetti di assoluta singolare preziosità. Inedite ispirazioni, sempre sabato 15 ottobre prende il via anche MANIBUS DOPPIA MOSTRA PERSONALE: durante la giornata due artisti di rilevanza internazionale inaugurano due mostre che resteranno aperte sino all’11 dicembre: Maria Elisabetta Novello presenterà “Si Puó Provocare Un Incendio” e Michele Spanghero “Si Possono Produrre Scintille”. I due artisti si esprimeranno liberamente in un flusso di coscienza naturale, che racconta l’arte omaggiandone il significato più intrinseco e insieme l’interpretazione personale di ognuno, a confronto, prendendo spunto da una serie di suggestioni, tra paesaggio, bellezza e stati d’animo. Inizierà invece il 17 ottobre la settimana dedicata all’Impresa, MANIBUS FOCUS WEEK presso il Teatro Sociale di Fasano che proseguirà fino al 22 ottobre. Cinque giorni in cui personaggi del mondo dell’Arte, Impresa, Artigianato, Design e Stili di Vita, eccellenze della cultura d’impresa italiana, saranno presenti in due importanti momenti: durante un ricco calendario mattutino di MasterClass e in una sessione pomeridiana di Lectiones Magistrales.

Un coro di voci, un insieme di storie, espressione virtuosa di energia privata al servizio della crescita culturale collettiva. MANIBUS FOCUS WEEK come messaggio connettore e catalizzatore di attenzione dalla Puglia al resto del mondo, e ritorno; tra gli altri saranno presenti Matteo Marzotto, Imprenditore e manager italiano, Deborah Paglieri, AD Gruppo Paglieri SpA, Laura Tonatto Imprenditrice e “naso” professionista, Marilena Pirrelli, Arteconomy – Il Sole 24 ore, Marta Laudani Architetto, Compasso d’oro 2011, e per Bulgari: Angela Lucia Boscaini, Brand Curator Bulgari e Angela Mininni, High Jewelry Expert Bulgari. La FOCUS WEEK si concluderà in piazza Ciaia a Fasano il 22 alle alle 18.00, con uno spettacolare evento performativo dell’artista Jordi NN tra fuoco, luci e musica diretta dal direttore d’orchestra Silvestro Sabatelli.

MANIBUS L’ACCADEMIA DEI MESTIERI

La prima edizione di MANIBUS Festival Internazionale di Arte e Impresa guarda già al futuro e anticipa l’importante iniziativa MANIBUS ACCADEMIA DEI MESTIERI, il luogo in cui gli artigiani di Puglia e nomi dell’impresa italiana e internazionale, mettono a disposizione il loro sapere in MasterClass che diventano vere e proprie full immersion di diversi mondi lavorativi. L’Accademia dei Mestieri è un progetto che MANIBUS sta pensando di organizzare con Fondazione Treccani Cultura, già partner in questa prima edizione, affinché ci sia un supporto scientifico e autorevole all’iniziativa, cercando di raccontare la parte più colta, la parte identitaria culturale che c’è dietro l’insegnamento di una professione, di un lavoro, di un mestiere appunto, soprattutto di quelli che rischiano di cadere nell’oblio. Ancora una volta: lo sguardo al passato, la visione del futuro. Imprescindibile per la contemporaneità, la sapienza, la cultura. Per preservare ciò che è stato l’architrave dell’economia pugliese e vuole essere il futuro legando l’artigianato all’innovazione in un’alchemica connessione con l'arte e il design, dando vita e contributo ai nuovi professionisti del domani.

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PESCE: COLDIRETTI PUGLIA, GIORNATA PESCA TRASPARENTE PER PROMUOVERE IL MIGLIO 0; STRANIERI 8 SU 10. Quando il caro carburanti con il prezzo medio del gasolio che è praticamente raddoppiato rispetto allo scorso anno ha costretto i pescherecci tricolore a navigare in perdita o a tagliare le uscite, favorendo le importazioni di pesce straniero.

Il caro carburanti con il prezzo medio del gasolio che è praticamente raddoppiato rispetto allo scorso anno ha costretto i pescherecci tricolore a navigare in perdita o a tagliare le uscite, favorendo le importazioni di pesce straniero, considerato che fino ad oltre la metà dei costi che le aziende ittiche devono sostenere è rappresentata proprio dal carburante. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione della giornata della Pesca Trasparente a Torre a Mare, promossa da Coldiretti ImpresaPesca e MIPAAF, per far conoscere caratteristiche del pesce a miglio0, qualità ed aiutare a fare scelte di acquisto, dove sono arrivati i pescatori con il pesce fresco mentre è entrato in azione il tutor del mare che ha svelato  i trucchi per riconoscere il vero pesce pescato nei nostri mari dagli inganni a tavola.

Una occasione unica per imparare a riconoscere dal vivo il pesce fresco e difendersi dall’inganno del falso Made in Italy con gli Agrichef e i FisherChef di Campagna Amica Piero Ligorio e Vito Tafuni che hanno fatto conoscere le antiche ricette della tradizione marinara pugliese.

Positivo il rinnovo del CCNL per gli addetti imbarcati su natanti esercenti la pesca marittima che riguarda circa 27.000 lavoratori e svolgono il proprio lavoro su circa 12.000 imbarcazioni, sottoscritto da Fedepesca e Coldiretti che, insieme a Fai-Cisl, Uila Pesca e Flai-Cgil hanno rinnovato il contratto collettivo di lavoro proprio alla vigilia della ripresa in molte marinerie delle attività di pesca dopo il fermo obbligatorio. Si tratta – sottolinea ImpresaPesca Coldiretti – di un importante segnale di responsabilità di imprese e lavoratori del settore ittico nazionale di fronte ad una emergenza mondiale in un momento di grande incertezza a livello internazionale con un aumento dei costi di produzione, in particolare il gasolio, insostenibili ed un’inflazione che si avvicina alle due cifre e che pesa in maniera importante sulle famiglie e sui lavoratori.coldiretti_pesce_La_giornata_della_pesca_trasparente_a_Torre_a_Mare.jpg

In Puglia l’effetto dell’incremento del prezzo medio del gasolio – spiega la Coldiretti regionale – si è abbattuta come una tempesta sull’attività dei pescherecci già duramente colpiti dalla riduzione delle giornate di pesca. Fino ad oltre la metà dei costi che le aziende ittiche devono sostenere è rappresentata proprio dal carburante. Con gli attuali ricavi la maggior parte delle imprese di pesca – spiega Impresapesca Coldiretti Puglia - non riesce a coprire nemmeno i costi energetici oltre alle altre voci che gli armatori devono sostenere per la normale attività. Di questo passo uscire in mare non sarà economicamente sostenibile.

Quasi 8 pesci su 10 che arrivano sulle tavole sono stranieri spesso senza che i consumatori lo sappiano, soprattutto a causa della mancanza dell’obbligo dell’indicazione di origine – denuncia Coldiretti Puglia -  sui piatti consumati al ristorante che consente di spacciare per nostrani prodotti provenienti dall’estero che hanno meno garanzie rispetto a quello Made in Italy.

Gli effetti combinati dei cambiamenti climatici, delle importazioni selvagge di prodotto straniero e di una burocrazia sempre più asfissiante impattano sulla sopravvivenza delle 1.500 imbarcazioni pugliesi – ricorda Coldiretti Puglia - ma anche sulla salute dei cittadini poiché con la riduzione delle attività di pesca viene meno anche la possibilità di portare in tavola pesce Made in Italy, favorendo le importazioni dall’estero di prodotti ittici che non hanno le stesse garanzie di sicurezza di quelle tricolori.

Nei mari italiani si pescano ogni anno circa 180 milioni di chili di pesce cui vanno aggiunti gli oltre 140 milioni di kg prodotti in acquacoltura – spiega Coldiretti Impresapesca – mentre le importazioni dall’estero hanno ormai superato il miliardo di chili. Una situazione che lascia spazio agli inganni dal pangasio del Mekong venduto come cernia al filetto di brosme spacciato per baccalà, fino all’halibut o la lenguata senegalese commercializzati come sogliola. Una frode in agguato sui banchi di vendita in Italia e soprattutto nella ristorazione dove non è obbligatorio indicare la provenienza. Tra i trucchi nel piatto più diffusi in Italia ci sono anche – continua la Coldiretti Impresapesca – il polpo del Vietnam spacciato per nostrano, lo squalo smeriglio venduto come pesce spada, il pesce ghiaccio al posto del bianchetto, il pagro invece del dentice rosa o le vongole turche e i gamberetti targati Cina, Argentina o Vietnam, dove peraltro è permesso un trattamento con antibiotici che in Europa sono vietatissime in quanto pericolosi per la salute.

Un rischio confermato dai dati del Rassf, il sistema europeo di allerta rapido che, su un totale di 399 allarmi alimentari segnalati nel 2018 nel nostro Paese, ha visto ben 154 casi riguardare proprio il pesce (101) e i molluschi bivalvi (53), ovvero circa il 40% del totale secondo un’analisi Coldiretti. In testa alla black list ci sono le importazioni dalla Spagna – denuncia Coldiretti - da cui sono arrivati ben 51 allarmi, dal pesce con presenza eccessiva di metalli pesanti come il mercurio o contaminato con il parassita Anisakis ai molluschi infettati da escherichia coli e Salmonella, fino al cadmio nei cefalopodi come seppie e calamari. Al secondo posto si piazzano gli arrivi dalla Francia con 39 casi, di cui ben 26 riguardanti la presenza del batterio Norovirus nelle ostriche, ma anche dell’Anisakis nel pesce e dei crostaci con solfiti, mentre al terzo c’è l’Olanda, anche qui con pesce all’Anisakis e Norovirus sui molluschi.

E intanto la flotta peschereccia pugliese, denuncia Coldiretti Puglia, ha perso oltre 1/3 delle imprese e 18.000 posti di lavoro, con un contestuale aumento delle importazioni dal 27% al 33%. Di assoluto rilievo i numeri del settore in Puglia, segnala Coldiretti, il cui valore economico è pari all’1% del PIL pugliese e arriva fino al 3,5% se si considera l’intero indotto, conta 1500 imbarcazioni, 5000 addetti, 10 impianti di acquacoltura e mitilicoltura. Le aree vocate sono prioritariamente Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi.coldiretti_pesce_Agrichef_in_azione_alla_giornata_della_pesca_trasparente.jpg

Una crisi quella del settore ittico, che si trascina da 30 anni – rileva Coldiretti Puglia – in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni. La produzione ittica derivante dall’attività della pesca è da anni in calo e quella dell’acquacoltura resta stabile, non riuscendo a compensare i vuoti di mercato creati dell’attività tradizionale di cattura. Una rinascita che passa per il mercato e sulla quale Coldiretti sta cercando di impegnarsi a fondo, facendo partire iniziative nei Mercati di Campagna Amica che hanno come obiettivo la vendita diretta, la semplificazione e la tracciabilità.

Il consiglio di Coldiretti Impresapesca è di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). Per quanto riguarda il pesce congelato c’è l’obbligo di indicare la data di congelamento e nel caso di prodotti ittici congelati prima della vendita e successivamente venduti decongelati, la denominazione dell’alimento è accompagnata dalla designazione “decongelato”.

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Il progetto, denominato “insieme al Francavilla”, ha come obiettivo quello di creare rapporti sinergici con il territorio Salentino, Pugliese e Nazionale mediante la realizzazione di accordi di partnership con le società affiliate. L’ Accademia Calcio Mesagne rappresentata dal Responsabile Tecnico mister Carlo Carvignesi ha accettato di buon grado l’invito rivoltogli dalla società degli città degli Imperiali, stringendo così una stretta collaborazione sportiva e organizzativa tra la società mesagnese e la Virtus Francavilla Calcio. Un piano ambizioso che rientra nell’obiettivo perseguito dalla società biancazzurra di aprirsi al territorio vicino e condividere ed esportare valori fondanti quali lealtà sportiva, correttezza, sostenibilità e valorizzazione dei giovani.

L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha approvato un avviso pubblico per l’individuazione di un immobile del centro storico da adibire a bagno pubblico.

Il locale ricercato, della dimensione di circa 15 mq, dovrà essere al piano terra e dotato di impianto idrico, fognante ed elettrico. Il canone di locazione è stato quantificato dall'ufficio tecnico comunale in 12 euro al metro quadrato e sarà soggetto al ribasso in sede di offerta.

All’interno degli spazi individuati saranno realizzati bagni per uomini, donne e persone con disabilità.

L’individuazione dell’immobile seguirà il criterio della prossimità a Piazza Umberto I ed il principio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

“Con questa procedura – spiega l’Assessora al Patrimonio Antonella Iurlaro – intendiamo rispondere al disagio denunciato dai residenti che da decenni convivono con i comportamenti degli incivili che deturpano il nostro centro storico. L’auspicio è quello di trovare un immobile idoneo per consentire al centro cittadino di avere un servizio essenziale ormai assente da decenni.”

Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è fissato nelle ore 12.00 di giovedì 20 ottobre.

L’Avviso Pubblico è disponibile sul sito internet istituzionale.

Per maggiori chiarimenti è possibile contattare il numero 0831 820341.

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DOMENICA 9 OTTOBRE PARTE IL CAMPIONATO NAZIONALE DI SERIE B2!

La Volley Vipostore Francavilla Incontrerà la LG UMBYRACING FUTURA TERAMO.

Ecco le parole del Coach mesagnese Simone Giunta:

Una squadra nettamente improntata per il salto di categoria, che fa del roster e del proprio terreno di gioco l’arma in più: andremo a Teramo cercando di dare il nostro meglio e onorando la maglia.
Le nostre ragazze lavorano ogni giorno per costruire un sistema di gioco il più rodato possibile, sarà importante essere concentrati su tutti i fondamentali, palla su palla.

Segui Volley Vipostore Francavilla sui social per tutti gli aggiornamenti sulla società e sul Campionato Nazionale femminile di Serie B2 Girone L.

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Sarà Anna Tagliente a guidare l’Assessorato alle Attività Produttive della Giunta Denuzzo. La Tagliente, Consigliera Comunale eletta nel 2018 nella fila di Libera Francavilla, è laureata in economia e commercio e svolge la libera professione nella Città degli Imperiali. Sino ad oggi ha ricoperto l’incarico di capogruppo consiliare della sua lista.

“Ringrazio Anna – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – per aver accettato di entrare nella squadra di governo della Città assumendosi la responsabilità di un assessorato, quello alle Attività Produttive, che in questo particolare momento storico necessità di risposte immediate alle numerose difficoltà emerse a causa dell’emergenza sanitaria prima e del caro bollette oggi.”

“Sono felice – dichiara la neo Assessora Anna Tagliente – di poter dare il mio contributo alla Città, questa volta nella veste di Assessora. Ringrazio il Sindaco per la fiducia riposta e il gruppo di Libera Francavilla per aver indicato il mio nome. Mi metterò da subito al lavoro con progetti a sostegno delle numerose attività produttive cittadine che in questo momento sono in affanno. Ringrazio il mio predecessore Domenico Magliola per il lavoro svolto in questi anni. Porterò a termine le progettualità avviate, a cominciare dalla valorizzazione del confetto riccio.”

All’Assessora Tagliente saranno affidate anche le deleghe alla Sicurezza e al Randagismo.

La nuova Assessora subentra a Domenico Magliola che nei giorni scorsi aveva presentato le dimissioni.

“Ringrazio Domenico Magliola per il lavoro svolto nei quattro anni in cui ha ricoperto la carica di Assessore. Anna Tagliente – conclude il Sindaco Antonello Denuzzo - avrà il non facile compito di sostenere le attività produttive in difficoltà e di collaborare al rilancio definitivo della zona PIP e all’avvio della ZES. Un gran lavoro da fare che, come sempre, porteremo avanti con il contributo dell’intera Giunta. Ognuno di noi in questa fase ha un ruolo decisivo per raggiungere gli obiettivi strategici per lo sviluppo della Città.”

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Dal prossimo mercoledì 12 ottobre sarà possibile, per tutti gli aventi diritto, consegnare la delega per la convalida del BONUS TRASPORTI PUBBLICI 2022 ed il ritiro degli abbonamenti SITA presso l’ufficio Trasporti del Settore Lavori Pubblici del Comune di Fasano, sito in via Fogazzaro n33.

Nel dettaglio, il bonus trasporti pubblici da 60 euro può coprire il 100% delle spese per l’acquisto o il rinnovo di abbonamenti annuali o mensili per il trasporto pubblico locale, regionale, interregionale e per il trasporto ferroviario nazionale e regionale.

Ciascun cittadino può richiedere direttamente il Bonus sulla piattaforma ministeriale del Ministero dei Trasporti, ed è obbligatorio l’utilizzo dello SPID personale. Il voucher relativo al Bonus va poi convalidato, cioè convertito in abbonamento, presso la ditta del trasporto pubblico che dovrà emettere i titoli di viaggio.

Per gli utenti che volessero fruire del bonus per l’abbonamento agli autobus TPL del servizio urbano del Comune di Fasano, la ditta SITA SUD srl ha attivato una procedura on-line per il caricamento di tutta la documentazione a corredo della domanda. La convalida finale del bonus per l’emissione dell’abbonamento va effettuata di persona - presso gli uffici della Direzione della Sede Regionale della Puglia di Sita Sud Trasporti, a Bari, dalle 08.00 alle 20.00 – ma può essere anche “delegabile” dai richiedenti il Bonus.

Il Comune di Fasano ha messo a disposizione dei cittadini un servizio di supporto che prevede il conferimento della delega al ritiro del/dei titolo/i di abbonamento presso l’Ufficio Trasporti del Settore Lavori Pubblici del Comune di Fasano, aperto tutte le mattina dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 12:00 e il pomeriggio del giovedì dalle 15:30 alle 17:30.

«Il bonus Trasporti è una grande occasione per sostenere le famiglie nel sopportare i costi del trasporto pubblico - dice il sindaco Francesco Zaccaria - e, al tempo stesso, un’occasione per sensibilizzare all’uso consapevole dei mezzi pubblici che ci aiutano a diminuire il traffico, riducendo l’inquinamento delle nostre città. Pertanto, grazie alla disponibilità dellUufficio Trasporti del comune di Fasano, abbiamo deciso di fornire un ulteriore servizio, dando la possibilità ai ragazzi di ritirare a Fasano il loro abbonamento».

«Grazie alla preziosa collaborazione dell’Ufficio Trasporti del Comune di Fasano – spiega l’assessore alla Mobilità, Viabilità e Pedonalità Donatella Martucci - abbiamo organizzato questo servizio con orari estesi per venire incontro all’esigenza dei cittadini di ricevere l’abbonamento senza doversi recare di persona a BARI per la convalida del bonus ed il ritiro del titolo di viaggio. Sono convinta che in questo modo potremo assicurare ad una platea molto più ampia di utenti la fruizione di questa importante misura di sostegno e incentivare l’utilizzo degli autobus del trasporto pubblico locale, per le esigenze di mobilità in particolare di studenti e pendolari residenti nelle frazioni del nostro territorio, che più utilizzano questa tipologia di mezzi per spostarsi».

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Tutto si è svolto come nelle previsioni. Ieri pomeriggio alle ore 16,35 durante il Consiglio comunale è avvenuta la surroga del consigliere dimissionario della lista “Liberi tutti” Pompeo Molfetta con Amedeo Greco, dopo ben 10 richieste fatte dal segretario ai candidati non eletti della stessa lista e altrettanti rifiuti ricevuti. In questo modo il seggio è stato occupato. Diversamente, se nessuno avesse accettato, sarebbe rimasto vacante fino al termine della legislatura. Non sarebbe stato attribuito alla lista “La M”, collegata con la lista “Liberi tutti – Verdi” nella coalizione elettorale del 2019. A inizio dei lavori consiliari il presidente del Consiglio comunale, Omar Ture, nel surrogare Molfetta con Greco, ha tenuto a precisare: “E’ la prima surroga di questa consiliatura e pertanto faccio gli auguri di buon lavoro al nuovo consigliere comunale che ho conosciuto personalmente nei giorni scorsi. Sono certo che con il suo entusiasmo, le sue riflessioni e le sue proposte arricchirà la discussione in questi ultimi due anni o poco meno di consiliatura”.consiglio_comunale_7_ottobre_2022.jpg

Poi ha aggiunto: “Un saluto personale al Pompeo Molfetta per l'impegno profuso da consigliere Comunale negli interessi della collettività mesagnese, sempre presente e protagonista nelle commissioni consiliari nella conferenza dei Capigruppo e soprattutto nella massima assise Comunale. Gli auguro di cuore ogni bene”. Entro 10 giorni Amedeo Greco dovrà comunicare al presidente Ture il gruppo consiliare di appartenenza. Ampia la discussione che si è aperta con la surroga. Ad aprire gli interventi è stato il consigliere Francesco Rogoli, segretario provinciale e locale del Pd, che ha voluto chiarire alcune responsabilità addossate al Pd dal Molfetta con le sue dimissioni. “Il Pd che rappresentiamo in Consiglio – ha esordito Rogoli - è stato chiamato in causa con le dimissioni di Molfetta nelle quali si è incuneata l’idea che il nostro partito sarebbe corresponsabile del venir meno delle condizioni minime di democrazia in Consiglio. Accuse che respingiamo perché il Pd non ha dato il via a uno sfogo trasformistico, anzi abbiamo sempre svolto il nostro ruolo con vigore e responsabilità nei confronti delle istituzioni e della città. Pertanto, lo ripetiamo, non siamo davanti a una svolta trasformistica. Il Pd continuerà a svolgere il suo ruolo con rigore e impegno affinché siano oggetto di approfondimenti temi che riteniamo strategici per il futuro della città. Le convergenze che si potrebbero registrare sono dettate dall’incontro su determinate questioni. Lo stesso vale per le divergenze che avremo con l’Amministrazione su questioni che riguardano la città. Come è sempre stato”.

Luigi Vizzino, della lista civica Vizzino ha spiegato: “Sulle dimissioni di Molfetta, in cui accusa tutti escluso lui e la sua compagine politica, ci sarebbe solo da non rispondere e stare zitti. Chiudiamo questa vicenda che è una brutta pagina politica per la città”. Il sindaco Toni Matarrelli, nel suo intervento, ha messo in evidenza “l’atteggiamento di Molfetta che denota un approccio disonesto dal punto di vista intellettuale. Poi c’è la vicenda della surroga che è molto triste, terribile. Molfetta ha rinunciato perché non ha convinto nessuno”.

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