Redazione

Il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria, ha invitato le autorità sanitarie regionali e provinciali a rivedere il Protocollo del 2017 e a sancirne l’effettiva applicazione. Aggiornare il «Protocollo d’intesa per l’assistenza sanitaria» e controllare l’effettiva attuazione dello stesso per migliorare i servizi di assistenza sanitaria territoriale. Questa la richiesta che il sindaco Francesco Zaccaria ha posto in essere oggi, con la nota inviata alle autorità preposte, dalla presidenza della Regione Puglia all’assessorato alla Sanità e al direttore Generale della ASL regionale e provinciale.

«Sin dal 2017, data di sottoscrizione del protocollo - dice il sindaco Zaccaria -, abbiamo sempre proposto e auspicato che la gestione delle chiamate “fasanesi” del Pronto Soccorso dovesse includere strutture più prossime al nostro territorio (ove compatibili per tipologia di codice di emergenza). Oggi tale scelta appare ancor più urgente - dice il sindaco Zaccaria - a causa del carico di lavoro che il Pronto Soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi sta fronteggiando, con una crisi gestionale dovuta all’aumento degli accessi e alla contestuale e progressiva riduzione del personale, che inevitabilmente si ripercuotono sugli utenti, richiedono la revisione del Protocollo e l’effettiva applicazione dello stesso, anche in vista dell’apertura dell’Ospedale Fasano – Monopoli. Questo comporterebbe un alleggerimento del carico di lavoro per l’ospedale di Brindisi di circa il 10%, con conseguente miglioramento dei servizi».

In dettaglio, il protocollo di intesa sottoscritto nel 2017 da parte della Regione Puglia, dell’Azienda Sanitaria Locale di Bari, dell’Azienda Sanitaria Locale di Brindisi e del Comune di Fasano è incentrato sull’incremento dell’offerta di assistenza sanitaria territoriale e sulla riconversione di alcune strutture ospedaliere in “Presidi Territoriali di Assistenza” (PTA; a suo fondamento, le determinazioni approvate dalla Regione Puglia con il “Regolamento per la definizione dei criteri per il riordino della rete Ospedaliera”,  n. 14 del 4/6/2015,);

Il Presidio Ospedaliero “Umberto I” di Fasano è interessato dalla riconversione in PTA.

In vista della realizzazione del nuovo Ospedale del Sud-Est barese, tra Monopoli e Fasano, e soprattutto dell’avvio delle attività del nuovo Ospedale, il Protocollo assicura una più efficace articolazione dell’assistenza alla popolazione del Comune di Fasano, tra le Aziende Sanitarie Locali di Brindisi e Bari.

In particolare, in relazione al territorio fasanese, il Protocollo ed il relativo documento operativo allegato individuano tre presìdi competenti alla gestione delle emergenze/urgenze; sulla base dei criteri di centralizzazione ospedaliera, sono individuati:

  • il P.O. Perrino di Brindisi, per le patologie tempo-dipendenti e per le patologie specialistiche;
  • il P.O. di Ostuni ovvero il P.O. di Monopoli, per le patologie di base presenti presso i medesimi presidi, tenuto conto della settorizzazione provinciale o inter-provinciale.

Con specifico riferimento alle patologie non tempo-dipendenti tra i presidi di Ostuni e Monopoli, infine, si dispone che le Centrali Operative 118 valorizzino, anche in deroga agli ordinari criteri di centralizzazione provinciale delle rispettive Aziende Sanitarie, dati quali gli “accessi presenti in tempo reale (dato già disponibile presso le Centrali Operative 118)” e “l’eventuale stazionamento di altri mezzi di soccorso nelle rispettive UU.OO. di Pronto Soccorso”.

Tanto premesso, si richiama espressamente la parte del Protocollo riferita alle funzioni del presidio ospedaliero di Monopoli finalizzate al perseguimento della continuità assistenziale (attività di ricovero, attività ambulatoriali, personale) rispetto alle quali si osserva la necessità di una più puntuale applicazione.

Si evidenzia, infine, anche per effetto dell’evoluzione che ha interessato il sistema sanitario, anche per effetto dell’emergenza dal Covid-19, l’opportunità e la necessità di aggiornare il Protocollo vigente, con particolare riferimento ai criteri di centralizzazione relativi al Comune di Fasano, in relazione alle patologie sia tempo-dipendenti sia di base. Il richiesto aggiornamento va nell’ottica di individuare il P.O. di Monopoli quale struttura di competenza. Ciò in considerazione sia della imminente attivazione del nuovo Ospedale Monopoli-Fasano, sia delle criticità emerse nella gestione delle attività sanitarie di emergenza-urgenza nel territorio provinciale brindisino, quali emerse ed oggetto di approfondimento da parte della Conferenza dei Sindaci ASL di Brindisi del trascorso 6 dicembre.

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Lunedì 19 dicembre alle 19.00 a Castello Imperiali è in programma la presentazione del Calandariu Franchìddesi 2023, l’attesa opera che si rinnova ogni anno grazie al lavoro di Giuseppe Cafueri.

La pubblicazione, realizzata con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, consente di rivivere frammenti della quotidianità del passato con volti, luoghi e protagonisti della comunità.

La nuova edizione è dedicata ai soprannomi dei francavillesi dal XVI al XX secolo.

Come ha scritto il Sindaco Antonello Denuzzo nell'introduzione dell'opera: “Pinuccio Cafueri ci offre un affresco della società francavillese a cavallo tra il 1500 e il 1900, quando ad ogni volto era associato un soprannome che riassumeva aspetti fisici, professioni o particolari eredità familiari. Quella dei soprannomi è una tradizione radicata nel nostro sud. Sciascia ne dà un saggio nel “Giorno della Civetta” quando fa dire al capitano Bellodi «Ci sono ingiurie che colgono i caratteri o i difetti fisici di un individuo, e altre che invece colgono i caratteri morali; altre ancora che si riferiscono a un particolare avvenimento o episodio. E ci sono poi le ingiurie ereditate, estese a tutta una famiglia, e si trovano anche sulle mappe del catasto». Con questo lavoro di Pinuccio Cafueri possiamo osservare da vicino alcuni volti meno noti, ma non per questo meno significativi di Francavilla Fontana. La lettura è, come ogni anno, una occasione preziosa. Complimenti a Pinuccio Cafueri.”

All’evento interverranno il Sindaco Antonello Denuzzo, l’Assessora alla Cultura Maria Angelotti e l’autore Giuseppe Cafueri. Relazionerà il prof. Domenico Camarda.

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La Puglia continua a dare i natali a giovanissimi talenti. Da oggi su tutte le piattaforme digitali, il videoclip del giovanissimo cantautore Victor che attraverso la scrittura riesce a dar vita alle sue emozioni più nascoste.

Vittorio Umberto Primicerio in arte Victor, è un diciottenne di Carovigno, appassionato da sempre di musica, inizia a studiare fin da piccolissimo, fino ad oggi che frequenta l’ultimo anno Del Liceo Musicale  “Simone Durano” di Brindisi.

Dal 2020 inizia la sua produzione discografica con la pubblicazione del suo primo inedito dal titolo  “Granchi", l’anno dopo col brano “Tutto quello che ti va"  entra così nella playlist editoriale “Generazione Z” raggiungendo oltre 200.000 stream su Spotify con l’ etichetta discografica Dmb Management di Rory Di Benedetto, autore di Marco Mengoni.

Nello stesso anno pubblica il brano “In bilico" e nel 2022 “Io di te non mi scorderò “ e “Pioggia d’Agosto” raggiungendo 252.000 stream su Spotify.

Dall’incontro con l’autore pugliese Giuseppe Macchitella pubblica “Sirene e lampeggianti”

e l’ultimo singolo, in uscita in questi giorni “ In un posto bellissimo”,  una canzone d’amore di un figlio verso la madre.

Un viaggio nei ricordi dell’infanzia e il desiderio che la vita sia più generosa, ma anche se così non dovesse essere, c’è sempre quel posto bellissimo dove rifugiarsi, dove tutto assume un significato diverso, quel posto intimo e personale quale può essere solo il rapporto madre figlio .

Victor continua il suo percorso artistico e vocale con la vocal coach Eleonora D’Apolito diplomata al CET, l’Accademia del grande paroliere Mogol.

Le forze dell’attuale maggioranza infilano emendamenti in bilancio non pertinenti, come l’”emendamento Far West”, e il tanto promesso inasprimento delle pene per chi maltratta o uccide gli animali non è stato ancora messo all’ordine del giorno.

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), all’indomani dell’atroce uccisione di un cane a Cerfignano, in provincia di Lecce, trascinato dall’auto alla guida di un pensionato poiché - così ha spiegato - aveva attaccato le sue galline, chiede al Parlamento e al Governo perché ancora non abbiano messo mano alla materia, come assicurato in campagna elettorale.

«Invece di tutelare gli animali, questa maggioranza li vuole fare fuori anche nelle aree urbane, nelle aree protette, in qualsiasi giorno dell’anno, come previsto dall’emendamento di Fratelli d’Italia», commenta il presidente dell’OipaMassimo Comparotto. «Le associazioni, come la nostra, lottano per la difesa degli animali in perfetta solitudine, a colpi di denunce e mettendo in campo volontari e guardie zoofile. E ora siamo anche costretti a vedere peggiorare il quadro».

L’Oipa ricorda che il maltrattamento degli animali è anche indice di pericolosità sociale e che le pene attuati previste dal Codice penale tanto deboli da non costituire neppure un deterrente.

«Come hanno inserito l’inopportuno “emendamento Far West” in manovra, perché non inseriscono anche una modifica delle previsioni del Codice penale che renda i delitti contro gli animali punibili con pene davvero adeguate?», prosegue Comparotto.

Quanto al fatto cruento accaduto al povero maremmano del leccese, l’Oipa presenterà denuncia per uccisione degli animali finalizzata alla costituzione di parte civile e chiederà al sindaco di Cerfignano d’emanare un’ordinanza per vietare al pensionato di detenere animali.

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Il Ferdinando di Mesagne tra le scuole vincitrici del concorso “Mi impegno per la legalità”.

I ragazzi della 3B del Liceo Scientifico Epifanio Ferdinando di Mesagne, coordinati dalla prof.ssa Immacolata Carbone, sono tra i vincitori del concorso indetto dalla Regione Puglia “Mi impegno per la legalità”, promosso dalla Commissione regionale di studio e d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, insediata presso il Consiglio regionale della Puglia.
Titolo del video realizzato dai ragazzi è “Verso la legalità”. Il prodotto rappresenta una riflessione sulla vita di tutti i giorni nata dall’analisi di articoli di giornale risalenti alla strage di Capaci e stralci di testi che raccontano il vissuto di chi della lotta alla mafia ha fatto la propria ragione di vita. Un breve gioco di ruoli tra alcuni componenti della classe ha permesso di mettere in luce situazioni cui spesso non viene concesso spazio guidati, oggi più di ieri, dalla frenetica esigenza di ottenere il miglior risultato nel minor tempo possibile. Un’esigenza che gli studenti della 3B del Liceo Scientifico hanno voluto mettere in luce per invitare i propri coetanei (e non solo) a riflettere su quanto ogni giorno sia facile assumere atteggiamenti poco corretti e cadere nell’illusoria trappola dell’illegalità, danneggiando se stessi, i propri cari e la società tutta.
La realizzazione di questo lavoro multimediale – inserita nell’insegnamento trasversale dell’educazione civica – ha avuto come obiettivo quello di trasformare la lettura di articoli di giornale e libri sul tema della lotta alla mafia in un’esperienza di video making, nonché implementare l’uso consapevole delle tecnologie per la costruzione di un apprendimento creativo. Tra gli obiettivi specifici dell’attività vi è stata, inoltre, la promozione della legalità attraverso il vissuto di personaggi che hanno lottato contro di essa, al fine di favorire lo sviluppo del pensiero critico e incentivare la riflessione condivisa in merito alla correttezza delle proprie azioni, a partire da quelle quotidiane.
Il bando prevedeva la candidatura di opere letterarie o artistiche o digitali, ed era finalizzato alla promozione e diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile tra i giovani, per incentivare la partecipazione attiva nella lotta alla criminalità e alla corruzione. Era rivolto agli studenti degli Istituti secondari di secondo grado del territorio della Regione Puglia. I temi da approfondire erano:
- conoscenza e lotta del fenomeno mafioso, della corruzione e delle forme di criminalità e illegalità;
- la prevenzione e il contrasto ai fenomeni del racket e dell’usura;
- gestione dei beni confiscati, con particolare riferimento all’uso sociale;
- vittime della mafia e dei fenomeni criminosi
Le opere vincitrici sono state selezionate a cura della Commissione composta dalla dott.ssa Tiziana Di Cosmo (Presidente - Dirigente della Sezione Coordinamento politiche di genere e supporto alle azioni di tutela dei diritti della persona, di conciliazione e di parità del Consiglio regionale) e dai componenti: prof.ssa Sabrina Lepraro di Crispiano (Dirigente Scolastica) e On. Gero Grassi (Funzionario del Consiglio regionale).

Presentazione alla città del restauro conservativo Capitello c.d. “della danza” – Museo Archeologico Ribezzo.

 Sabato 17 dicembre ore 10:30, presso il Museo “Ribezzo” di Brindisi - piazza Duomo, sarà presentato l’intervento di restauro conservativo del pregevole Capitello c.d. “della danza”.

Interverranno il Dott. Aldo Patruno - Direttore Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio | Regione Puglia, l’Arch. Emilia Mannozzi – Direttore del Polo BiblioMuseale di Brindisi, Aldo Pulli – Membro del Consiglio di Amministrazione di Coop Alleanza 3.0, Daniela Pirro – Restauratrice di Beni Culturali.

 Cantine Risveglio dedica all’iniziativa un brindisi augurale.

 Il Capitello, selezionato grazie ad una votazione online, è risultato il più votato della tappa pugliese di “Opera tua”, il progetto di Coop Alleanza 3.0 che ne ha sostenuto il restauro, per valorizzare cultura e territoro con interventi di Mecenatismo Culturale, in accordo con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, con il coordinamento di Fondaco Italia, società attiva nella valorizzazione dei beni culturali, in collaborazione con l’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale e il patrocinio del Touring Club Italiano.

 L’obiettivo è stato raggiunto grazie al coinvolgimento della cittadinanza, sensibilizzata dall’impegno costante della struttura museale e da Associazioni Culturali e portatori d’interesse in genere.

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MESAGNE IN FINALE DEI 10.000MT SU PISTA A MOLFETTA. L’Atleta mesagnese Patrizia PREZIOSO rappresenterà  la provincia di Brindisi nella  finale de:  “I CAMPIONI DEL DOLICHOS  (dal greco antico "corsa lunga”), circuito di gare su strada a carattere regionale nato sotto l’egida del comitato regionale della Fidal Puglia che si disputerà presso impianto sportivo di atletica leggera  "Cozzoli" di Molfetta domenica 18 dicembre 2022.
Le gare, in base alle categorie, si svolgeranno sulle distanze di 5000 e 10000 metri.

La finale si disputerà su pista nell'impianto Cozzoli di Molfetta e l’atleta mesagnese appartenente alla Categoria Senior Master Femminile 55 anni Tesserata da con la storica Società Sportiva AMATORI BRINDISI del Presidente Vincenzo TROTOLO sarà protagonista sulla distanza di 10.000 MT

A questa finale parteciperanno di diritto per ogni categoria tutti gli atleti e atlete che nell’ambito dell’intero circuito avranno conseguito la migliore singola  prestazione, (miglio Tempo di gara) .

Patrizia PREZIOSO unica a rappresentare la provincia di brindisi insieme alle altre due finaliste provenienti da Lecce e Taranto. 

L’atleta Mesagnese è seguita per la parte potenziamento fisico e prevenzione infortuni dall’istruttore  Prof. Cosimo DELLIMAURI della palestra WELLNESSLAB di Mesagne,  dalla nutrizionista sportiva Dott.ssa Federica MASTO e dal preparatore atletico e metal coach Mr. Dino BUFFO .

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I canili e i gattili sono pieni anche di esemplari di razza abbandonati dopo acquisti impulsivi o poco meditati, fatti soprattutto in occasione del Natale. Un animale adottato per amore da un rifugio, e non come un giocattolo, non sarà mai maltrattato o abbandonato. Questo il messaggio della campagna natalizia dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) accompagnata dallo slogan Non comprare, adotta consapevolmente. (Guarda e scarica il video della campagna natalizia Oipa).

Adottare da un canile o da un gattile è anche un modo di contrastare il crudele traffico illegale di cuccioli che arrivano soprattutto dall’Europa dell’Est al termine di viaggi estenuanti in condizioni assai penose. Gli animali, per lo più cani, arrivano in Italia dopo lunghi viaggi nascosti in furgoni e Tir, stipati in scatole e gabbie senza cibo né acqua. La mortalità di questi sfortunati cuccioli è molto alta, essendo stati strappati troppo presto alle loro madri, povere fattrici, e messi in viaggio senza controlli veterinari né vaccinazioni. I cagnolini che arrivano clandestinamente dall’Europa dell’Est hanno falsi pedigree e documentazione contraffatta. Non mancano casi di cani venduti come cani di razza, ma che non lo sono. Grazie ai sempre maggiori controlli delle forze dell’ordine aumentano i sequestri, ma questo crudele traffico – che viaggia anche online - non si ferma. 

L’Oipa raccomanda di fare molta attenzione agli annunci online che riguardano la cessione di animali (non solo cani e gatti) poiché, nonostante l’adozione o la vendita di animali da compagnia sul web sia legale, molto spesso questi annunci possono nascondere un traffico illecito punito come reato con pene molto severe (reclusione, multa elevata e confisca degli animali) e anche acquistare animali online può comportare il concorso in tale traffico.

«Alcuni commercianti per guadagnare di più fanno da tramite tra i trafficanti e i compratori, che spesso non conoscono la reale provenienza dei cuccioli», spiega il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Anche per questo lanciamo una campagna di sensibilizzazione affinché a Natale non si acquistino cuccioli ma si adottino cani e gatti ospitati nei rifugi. Gli animali non sono oggetti e, quando diventano un regalo da mettere sotto l’albero, talvolta chi li riceve non è preparato o non sa davvero cosa implichi avere in casa un familiare con la coda. In vista del Natale lo diciamo con forza: gli animali non sono oggetti da regalare».

I volontari dell’associazione in estate si trovano ogni anno a soccorrere animali molto giovani probabilmente acquistati in occasione del Natale o dell’Epifania. Insomma, un cane o un gatto comprato e regalato a Natale può diventare un randagio a Ferragosto. Chi apre la sua casa a un amico con la coda deve sapere che un animale è per sempre e che va amato e accudito non solo quando è un tenero cucciolo. Per questo l’Oipa lancia in vista delle feste un accorato appello: non comprate cuccioli da regalare, né a Natale né in altre ricorrenze e ricorda che abbandonare un animale è un crimine punito dal Codice penale.

Se è vero che gli animali possono colmare un vuoto, soprattutto durante questa difficile pandemia, occorre riflettere bene prima di far entrare in casa un cane o un gatto. L’uso strumentale degli animali sempre sbagliato, e non sono mancati casi di persone che hanno acquistato un cane solo per poter uscire di casa durante il lockdown per poi liberarsene.

Se si vuole adottare un animale, lo si può fare recandosi nei canili o nei gattili o rivolgendosi ai volontari delle associazioni animaliste, che potranno seguire l’adozione con adeguati controlli.

GUARDA IL VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=YBcDP628t7s

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La Provincia di Brindisi sta dando ulteriore impulso con nuove assunzioni al percorso di rinnovamento del proprio organico, processo iniziato già lo scorso anno, per perseguire gli obiettivi strategici di una Pubblica Amministrazione tesi al raggiungimento di maggiore trasparenza, efficienza, efficacia e modernità, con il fine ultimo di dare risposte sempre più veloci, puntuali e precise alle esigenze numerose dei cittadini e dell’utenza di tutto il territorio provinciale. E per dare corpo anche, così come prevede la normativa ad oggi in vigore, alla funzione di coordinamento, supporto, assistenza e promozione di varie attività ai Comuni della medesima area geografica, con la stipula di specifiche convenzioni, tramite le quali gli stessi Comuni hanno attinto e stanno attingendo a nuove risorse umane avvalendosi della procedura di scorrimento delle graduatorie degli idonei. Stesso percorso è stato fatto o è in procinto di concludersi con in Comuni di altri territori regionali e provinciali.

Con la programmazione delle varie procedure concorsuali, la Provincia di Brindisi ha inteso venire incontro, soprattutto in questo periodo difficile dal punto di vista socio-economico, anche alla sempre più crescente domanda di lavoro da parte delle giovani generazioni, dando loro l’opportunità di mettere a frutto gli studi completati sia nelle scuole di istruzione secondaria che nelle Università. Tra l’altro, la Provincia di Brindisi ha avviato la procedura di digitalizzazione dei propri processi, che comprende anche il ricevimento delle domande per poter partecipare ai concorsi pubblici, con connessa preselezione automatica in base ai requisiti dichiarati, con acclarata riduzione dei tempi di esame delle stesse domande. Per l’espletamento del concorso per Dirigente tecnico sono stati utilizzati per la prima volta strumenti digitali, tipo tablet, per la gestione delle due prove scritte. Una innovazione, al passo con i tempi, che i candidati hanno apprezzato fortemente e che sarà certamente ripetuta in altre e successive procedure concorsuali complesse.

Entrando nello specifico, la Provincia di Brindisi ha già assunto e sta assumendo ancora in questi giorni, con contratti a tempo pieno e indeterminato e determinato, a conclusione delle rispettive procedure selettive pubbliche, le seguenti nuove otto figure:

- n.1 Istruttore direttivo tecnico

- n.2 Istruttori tecnico, con profilo geometra

- n.1 Dirigente Tecnico

- n.2 istruttori amministrativi

- n.1 Esperto Tecnico Junior, con profilo di ingegnere o architetto (a tempo determinato)

- n.1 Istruttore con funzione di Addetto stampa (a tempo determinato)

Nell’ambito poi delle varie graduatorie disponibili per altri Enti, si fa presente che:

  • per il profilo di Istruttore tecnico geometra, la graduatoria che includeva n.38 candidati idonei, oltre i due vincitori assunti dalla Provincia di Brindisi, è già in via di esaurimento, dopo la sottoscrizione di apposite convenzioni con altri e tanti Comuni interessati;
  • per il profilo di Istruttore Direttivo Tecnico la graduatoria che includeva n.2 idonei, oltre il vincitore assunto dalla Provincia, è esaurita;
  • per il profilo di istruttore amministrativo, la graduatoria che è stata pubblicata in questi giorni include 124 idonei, oltre i due vincitori e già è in corso la sottoscrizione delle Convenzioni con vari Enti;
  • per il profilo di Dirigente Tecnico, la graduatoria che include n,.4 candidati idonei, oltre la vincitrice già assunta dalla Provincia, è a disposizione degli Enti che fossero interessati.

Inoltre, la Provincia di Brindisi, attraverso ulteriori e diverse procedure pubbliche di reclutamento, ha implementato il proprio organico nell’ultimo biennio con l’assunzione nove altre figure, tra istruttori e funzionari tecnici, istruttori e funzionari amministrativi e contabili.

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NATALE: COLDIRETTI PUGLIA, IL PERSONAGGIO DEL PRESEPE 2022 È LA FLOROVIVAISTA; REALIZZATA DA MAESTRO ARTIGIANO SALENTINO CLAUDIO RISO.

Il personaggio del presepe 2022 è la florovivaista con la statuina, realizzata anche quest’anno dal maestro artigiano leccese Claudio Riso, che sarà consegnata  in Puglia a tutti i vescovi  da Coldiretti, Confartigianato e Fondazione Symbola. Obiettivo dell’iniziativa è quello di aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro. Quest’anno è stata scelta la florovivaista che ha affrontato le difficoltà della pandemia e della guerra per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante l’aumento esponenziale dei costi energetici nei campi e nelle serre. Inserire questa “nuova” figura, simbolo delle imprese impegnate nella cura e manutenzione del nostro patrimonio verde e della biodiversità, è un’idea inedita per parlare di un’agricoltura plurale e differenziata, che produce cibo e insieme, beni immateriali indispensabili per la qualità della vita. Le statuine saranno distribuite su tutto il territorio nazionale e consegnate ai Vescovi delle 19 diocesi pugliesi che formano 4 province ecclesiastiche.

La statuina della florovivaista mette in risalto l’importanza del settore che in Puglia si sviluppa sul distretto in provincia di Lecce di Taviano e Leverano che si estende anche ai comuni limitrofi di Alliste, Maglie, Melissano, Nardò, Porto Cesareo, Racale e Ugento e quello della provincia di Bari con al centro della produzione e degli scambi Terlizzi, Canosa, Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia e Giovinazzo, e altre realtà aziendali sparse nel resto della regione. In provincia di Lecce il settore florovivaistico rappresenta ben il 12,4% della produzione agricola, mentre in provincia di Bari  il settore florovivaistico costituisce il 5,8% del valore della produzione agricola. In realtà, confrontando la distribuzione delle aziende per classi di superficie, si registra che, in termini di dotazione in fattore “terra”, le aziende pugliesi sono mediamente più grandi della media nazionale. Delle 853 aziende floricole il 65% si colloca tra 1 e 5 ha mentre a livello nazionale la stragrande maggioranza delle aziende (58,2%) ha una superficie inferiore ad 1 ettaro.

Il Presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando. Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato, Coldiretti vogliono portare un loro contributo, volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile. Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali, dal bue all’asinello della Natività, dalle pecore alle caprette, dalle oche alle galline, fino a cani e gatti per rappresentare la multiforme dimensione del Creato che parte proprio dalla terra.

Questo 40% sale fino al 48% tra le persone più anziane e al 49% nel Mezzogiorno dove il Presepe è praticamente presente in una casa su due. Ma che il Presepe abbia ancora un peso forte nella percezione lo dimostra il fatto che oltre 6 cittadini su 10 (61%) lo considera importante per la famiglia e in maniera ancora più marcata (64%) per la comunità. Il Mezzogiorno conferma un maggiore attaccamento a questa usanza natalizia, con percentuali che raggiungono il 70% di italiani che lo considerano importante a livello famigliare.

La straordinaria ricchezza di fonti narrative, evangeliche e popolari, ha consentito, sin dal XIV secolo, di differenziare anche in Puglia – spiega Coldiretti Puglia - la rappresentazione della Natività da quella del Presepe che si è diffuso in Puglia dall’800, quando in ogni famiglia venivano allestite riproduzioni in miniatura della scena della Natività, utilizzando materiali naturali e artigianali.

Si è sviluppata così l’arte presepiale, arrivando ad un alto grado di affinamento artigianale con la lavorazione della cartapesta a Lecce, dove gli artigiani iniziarono a realizzare strutture e pupazzi per presepi a base di cartapesta, in forma policroma, trattata a fuoco e drappeggiata su uno scheletro realizzato con fili in ferro. I presepi artistici sono diventati così una delle caratteristiche natalizie della Puglia. Da allora la tradizione si è mantenuta fino ai giorni nostri ed è stata esportata anche al di fuori del territorio pugliese, con luoghi che conservano gruppi statuari rappresentanti la natività, che risalgono persino  al XIV e XV secolo, come il Presepe di Altobello Persio nella Cattedrale di Maria SS. Assunta ad Altamura, il Presepe di Stefano da Putignano nella Chiesa di Maria SS. degli Angeli a Cassano Murge (Bari), nella Cattedrale di Maria SS. Assunta a Polignano a Mare, a Grottaglie nella Chiesa di Maria SS. del Carmine e a Putignano nella Chiesa di San Pietro Apostolo, il Presepe Ligneo dell’Ottocento ad Andria (Barletta Andria Trani) nella Cattedrale di Maria SS. Assunta, il Dolmen con Gesù Bambino nel sito archeologico di Montalbano di Fasano – aggiunge Coldiretti Puglia - il presepe di Nuzzo Barba, il più antico risalente al XV secolo, nella Chiesa di S. Caterina d’Alessandria a Galatina, il Presepe Ligneo dell’Ottocento nella Basilica di San Martino a Martina Franca e il Presepe Poliscenico Antico nella Chiesa del Sacro Cuore a Torremaggiore.

Il Presepe – conclude Coldiretti Puglia - è una tradizione molto italiana, la cui origine viene fatta risalire a quello realizzato da San Francesco nel Natale del 1223 a Greccio e che da allora si è sviluppato in tutte le aree del Paese per raccontare la devozione, ma anche la sofferenza, la gioia e l’impegno nel lavoro e in famiglia attraverso personaggi figli dell’ispirazione religiosa ma anche della modernità.