Redazione

È con grande gioia che Pro Loco Latiano annuncia il ritorno di Latiano su 2 Ruote, un evento ciclistico che incarna lo spirito della condivisione, dell'avventura e della scoperta nella suggestiva cornice del comune di Latiano, in provincia di Brindisi.
 
Fissato per il 26 maggio 2024 è un'occasione imperdibile per tutti di immergersi nelle meraviglie naturali e culturali del territorio, attraversando i panorami rurali tanto amati.
 
Quest'anno, la Neviera, con la sua storia e la sua bellezza, diventa il fulcro e la meta dell'evento, un'opportunità gentilmente concessa dall'Associazione Culturale Franco Argentieri.
 
Latiano su 2 Ruote si propone di promuovere il ciclismo ed il turismo sostenibile. Questo evento, divenuto una tradizione amata dalla comunità latianese, offre un'esperienza coinvolgente e divertente per tutti i partecipanti.
 
Dalle famiglie ai ciclisti più esperti, tutti sono invitati a partecipare e a vivere una giornata all'insegna dello sport, della salute e della scoperta delle bellezze locali.
 
Previsto aperitivo all'arrivo.
 
Partenza al piazzale dei Musei in via Alcide De Gasperi alle ore 8:30.
 
Iscirizione obbligatoria presso la sede di Pro Loco Latiano in via Santa Margherita 91.
 
Tel. 0831 729330

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La città di Brindisi, dopo anni di assenza, torna a ospitare un grande evento di basket femminile. Sabato 18 e domenica 19 maggio, infatti, il “PalaMelfi” di via Ruta al rione Casale, sarà il teatro della Final Four del campionato regionale Under14. Una due giorni affidata all’organizzazione e regia della Polisportiva Bozzano Brindisi, che da anni è ai vertici della categoria. Un atto finale di questa lunga stagione, una coda spareggi che si preannuncia di grande livello e tutta da seguire, visto che si esibiranno i migliori talenti della regione. La formula è quella del classico quadrangolare (primo match alle 17 e seconda gara alle 19) con semifinali ancora da definire perché per il sorteggio ufficiale bisognerà aspettare l’ultimo ma ininfluente recupero della regulsr season, e domenica (palla a due alle 18), il match clou che vale lo scettro di regina di Puglia.

A contendersi il titolo saranno la Polisportiva Bozzano Brindisi, l’Angiulli Bari, LSB Lecce e Support_0 Taranto. Insomma, tutte formazioni blasonate dei capoluoghi, espressione dei maggiori centri cestistici della zona. L’organizzazione, coordinata dalla Federazione Italiana Pallacanestro, è stata affidata alla società padrona di casa, e come sempre la Polisportiva Bozzano saprà essere all’altezza, come lo è stata anche sul campo. E coach Rosaria Balsamo, l’esperta e competente trainer della squadra brindisina, ha plasmato la squadra a sua immagine e somiglianza, lavorando nella testa e nei fondamentali delle sue ragazze. Il gruppo biancazzurro è cresciuto nel corso della stagione, forte di un impianto innestato in blocco dalla leva inferiore dello scorso anno, e maturata a livello di consapevolezza dei propri mezzi. Lo scoso anno, la Poilisportiva Bozzano si arrese in semifinali nel girone disputato al Pala Angiulli a Bari. Ora, l’obiettivo è quello di migliorare ancora, e magari cogliere quello scudetto che manca da troppi anni. In realtà, stavolta, tutte e quattro i roster sono di livello, e non esistono favorite assolute. Ma ne guadagnerà lo spettacolo, anche se, si sa, spesso l’emozione gioca brutti scherzi.

Ma, come detto, la vera notizia è la ritrovata credibilità raggiunta dal basket femminile cittadino a livelli regionali, e l’assegnazione di questo evento che porterà centinaia di persone in città, è motivo di orgoglio per la rinnovata società biancazzurra, che da qualche mese si avvale dello staff tecnico e dirigenziale della ex Galaxy Basket. Una incorporazione che ha consentito di unire le forze e migliorare le performances, sia sul parquet che dietro la scrivania: “Per noi è motivo di grande orgoglio ospitare e organizzare le finali regionali di categoria – ammette il presidente Antonio Manfreda -, perché è un premio al lavoro iniziato qualche tempo assieme alla vicepresidente Cristina Carone per fare della Polisportiva Bozzano Brindisi un punto di riferimento per il basket giovanile femminile, veicolando in città anche i migliori talenti della provincia che magari non hanno sbocchi a livello di impegni agonistici ufficiali. Abbiamo uno staff tecnico di prim’ordine, e l’entusiasmo è cresciuto giorno dopo giorno, e i risultati si vedono. Siamo sicuri che saranno due belle giornate di sport, in una cornice logistica che ha visto la storia del basket brindisino. Grazie alla Federazione Italiana Pallacanestro per aver dato questa opportunità a tutta la città”.

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Il 17 maggio, in occasione della ventesima Giornata mondiale contro l’ipertensione arteriosa, il Centro ipertensione della Struttura complessa di Nefrologia offre attività di screening gratuito a Brindisi e Mesagne, con la misurazione della pressione arteriosa e la somministrazione di un questionario realizzato per l’evento.

Inoltre gli operatori del Centro, che è accreditato dalla Società italiana dell’ipertensione arteriosa (Siia), risponderanno a tutte le domande e richieste di chiarimenti da parte dei cittadini, anche relativamente alle modificazioni dello stile di vita.

I cittadini possono presentarsi liberamente 9.30 alle 13.00 a Brindisi, nell’atrio al primo piano dell'ospedale Perrino dove sarà presente dottoressa Cosima Balestra, e negli stessi orari a Mesagne nel chiostro del Presidio territoriale di assistenza, dove ci sarà la dottoressa Amalia Mariotti.

Inoltre, dalle 16 alle 18 della stessa giornata, nell'auditorium del Castello di Mesagne, avrà luogo un evento informativo aperto al pubblico, in collaborazione con i cardiologi e con la partecipazione dei volontari Isbem (Istituto scientifico biomedico euro mediterraneo).

“In Italia - spiega Luigi Vernaglione, direttore della Struttura complessa di Nefrologia - l’ipertensione arteriosa rappresenta la più importante causa di malattie cardiovascolari, come l’infarto miocardico e l’ictus cerebrale, lo scompenso cardiaco e le aritmie come la fibrillazione atriale, e contribuisce allo sviluppo di insufficienza renale cronica. I dati più recenti confermano che più del 30 per cento della popolazione italiana adulta è affetta da ipertensione arteriosa, con percentuali ampiamente superiori nelle fasce più avanzate di età. La prevalenza di ipertensione è inoltre in aumento tra bambini, adolescenti e giovani, ed è pari a circa il 10 per cento, soprattutto a causa del concomitante incremento dell’obesità. Anche quest'anno - prosegue Vernaglione, che è coordinatore della Sezione interregionale apulo-lucana della Siia, nonché Hypertension Specialist della European Society of Hypertension - aderiamo alla Giornata mondiale per sottolineare l’importanza di una migliore prevenzione, diagnosi e trattamento. Bisogna ricordare che è rischioso persino un aumento modesto della pressione arteriosa, che occorre migliorare l’accuratezza delle misurazioni anche quando il paziente controlla la pressione al proprio domicilio, e che i pazienti devono assumere la terapia con costanza e con una maggiore aderenza”.

Come indicato dai dati Osmed (Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali), infatti, la aderenza e persistenza in terapia antipertensiva rappresentano un problema nel problema: di 100 compresse di farmaco prescritte, i pazienti italiani ne assumono mediamente 60-70. Questo, ovviamente, con importanti ripercussioni sul controllo pressorio e la spesa sanitaria. In più, solo nella metà dei casi l’ipertensione arteriosa risulta controllata dalla terapia, mentre nella restante metà – malgrado i farmaci – i valori pressori restano elevati, cioè superiori a 140/90 mmHg. Almeno il 30 per cento degli italiani, inoltre, ha la pressione alta, ma non lo sa perché non l’ha mai misurata o l’ha fatto in maniera irregolare: per questo lo slogan “Misura bene e controlla la tua pressione per vivere più a lungo”, è il motivo conduttore della Giornata mondiale contro l’ipertensione.     

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CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, SITUAZIONE CRITICA IN PUGLIA PER STALLE E CAMPI; SPARITO 1 LITRO D’ACQUA SU 5
Urgente un piano invasi, i primi quattro mesi del 2024 si classificano come i più caldi di sempre con +1,84° rispetto alla media storica

 

Lo scorso anno è sparito un litro d’acqua su cinque con un calo della disponibilità idrica del 18% che pesa su coltivazioni e stalle, dove manca foraggio e acqua per gli animali in un inizio 2024 che si è classificato come il più caldo di sempre, con una temperatura superiore di 1,84 gradi alla media storica, anche in Puglia dove le aree a rischio desertificazione rappresentano il 57% della superficie utilizzabile e il conto pagato dall’agricoltura soggetta ai cambiamenti climatici e alla siccità è salato.

E’ l’allarme lanciato da Coldiretti sulla base di dati Ispra e Cnr in occasione dell’incontro a Palazzo Rospigliosi a Roma organizzato con Anbi e Fondazione Univerde, nell’ambito della premiazione del concorso fotografico Obiettivo Acqua, con la presenza del presidente di Coldiretti Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo, assieme a Luca De Carlo, Presidente Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare Senato, Francesco Vincenzi, Presidente Anbi, Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Fondazione Univerde, Nazario Palmieri, Generale Comandante Carabinieri Tutela Forestale e Parchi, Francesca Salvemini, Capo Segreteria tecnica Mase, Aldo Mattia, Membro Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici Camera dei deputati, Vincenzo Gargano, direttore Anbi.

E’ critica la situazione in Puglia, con i pozzi artesiani a secco come le tasche degli agricoltori costretti a fronteggiare i prezzi in aumento mentre sono in sofferenza alberi da frutti, orti e stalle in cui manca il foraggio compreso quello per il fasciato, il fieno umido utile ai cavalli. E sul grano si stima un calo tra il 20% e il 30% con la situazione più difficile che si registra in provincia di Foggia. Un problema per l’intera produzione nazionale considerato che la Puglia rappresenta tradizionalmente il Granaio d’Italia. Secondo l’analisi Coldiretti la mancanza di pioggia ha comportato una perdita di acqua per gli invasi pari a 118 milioni di metri cubi di acqua. La Puglia - evidenzia Coldiretti - ha il triste primato nazionale di essere la regione d'Italia dove piove meno ma quando piove l'acqua non viene raccolta per la mancanza di invasi. Con la siccità e l’aumento dei livelli del mare, la risalita del cuneo salino rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che – sottolinea la Coldiretti regionale – è più che preoccupante per l’economia agricola dell’intera regione.

Per il clima primaverile che ha caratterizzato l’autunno e l’inverno con le temperature ben al di sopra della norma ne hanno fatto già le spese  le clementine che sono finite al macero, compromesse dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, con i costi di produzione anche per l’irrigazione di soccorso schizzati alle stelle, per cui sono partite le segnalazioni e le verifiche per il riconoscimento della calamità da siccità per il comparto agrumicolo, ma ora a forte rischio  siccità sono i cereali e i legumi, mentre gli ulivi sono in perenne vegetazione. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, schizzati già a causa del rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais, cereali e foraggio anche a causa dell'attuale crisi per i conflitti in Ucraina e in Israele,  con gli allevatori costretti a sopportare i costi per i mangimi.

Una situazione drammatica dinanzi alla quale la Coldiretti rilancia la proposta di un piano invasi con pompaggio sul quale sono arrivate le prime risposte nell’ultimo Dl Agricoltura. Si tratta di un progetto immediatamente cantierabile per una rete di bacini di accumulo. I laghetti sarebbero realizzati senza cemento, con pietra locale e con le stesse terre di scavo con cui sono stati preparati, per raccogliere la pioggia e utilizzarla in caso di necessità. L’obiettivo è raddoppiare la raccolta di acqua piovana – spiega Coldiretti - garantendone la disponibilità per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, contribuendo anche alla regimazione delle piogge in eccesso e prevenendo il rischio di esondazioni.  Fondamentale in tale ottica il recupero degli invasi già presenti sul territorio attraverso un’opera di manutenzione. Ma dinanzi agli effetti sempre più dirompenti dei cambiamenti climatici occorre anche sviluppare soluzioni di agricoltura 4.0, dagli strumenti di precisione all’intelligenza artificiale – conclude Coldiretti – che solo per l’irrigazione consentono una riduzione del consumo di acqua stimata tra il 30% e il 40%.

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In vista delle decisioni Unesco, editoriale e articolo di apertura sul tema della “Regina Viarum” nel numero di maggio-giugno di “Memorie Mesagnesi” appena giunto in edicola. Nell’editoriale i “Memores civitatis” ribadiscono le loro linee di ricerca e collaborazione alla valorizzazione collegando, proprio grazie all’interessamento dell’Unesco, la via Appia alla riserva di Torre Guaceto. Segue una consistente nota di Tranquillino Cavallo che fa il punto sulla questione della via Appia Antica. Enzo Poci studia, quindi, alcune questioni relative alla famiglia Ferdinando, mentre Mario Vinci ricostruisce la consistenza socio-economica di Mesagne di fine secolo XIX leggendo l’Annuario d’Italia del 1896.
I figuli nella storia della cittadina sono descritti in un articolo di Tranquillino Cavallo, che in altro articolo riferisce sommariamente dell’ultimo rinvenimento archeologico in città, mentre Angelo Iaia, attraverso un’epigrafe murata nel centro storico cittadino, riferisce di un anatema contro chi parla male di Mesagne. Angelo Sconosciuto, infine, parla dell’ultima raccolta di poesie di Francesco Galasso, “Persiane socchiuse”.

MEMORIE MESAGNESI LO POTETE TROVARE QUI:
Edicola “Mater Domini” di Tonino Palma, in via Materdona, 172;
Edicola “Ciribì”, di Angela Marinosci, in via Castello, 34;
 
dicola “Pattydea”, di Franco Esperti, in via Marconi 139;
Edicola “La Carica dei 101”, in via Sandonaci, 20;
Edicola “A chiare lettere”, in via Normanno, 30.

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I genitori del Patto Digitale "Il Telefono Senza Fili" di Ceglie Messapica in collaborazione con Plastic Free Ceglie e con il Patrocinio del Comune di Ceglie Messapica invitano la cittadinanza all'evento "Smartphone Free Day".
L'evento si terrà domenica 19 maggio alle ore 10.00 presso Pineta Ulmo.
Il programma prevede:
Ore 10.00 - Passeggiata ecologica insieme a Plastic Free
Ore 12.00 - Picnic e gioco libero
 
Il picnic si svolgerà nella massima libertà. L'idea è quella di stare insieme e trascorrere una giornata Smartphone Free, lasciando bambini e bambine liberi di giocare e organizzarsi tra loro.
 
Munirsi di guanti.
 
Una breve presentazione del Patto digitale: i patti digitali nascono per iniziativa di diverse realtà (Univ. di Milano Bicocca e associazioni di educazione digitale), hanno lo scopo di limitare l'utilizzo dei dispositivi tecnologici nei bambini (attraverso patti informali tra genitori che si impegnano a seguire le stesse regole) e di fare informazione tra gli adulti.
Il patto digitale di Ceglie Messapica si chiama "Il telefono senza fili" ed è stato il primo patto del sud Italia. Ci trovate su FB e IG.
 

“Anche durante la prossima legislazione Europea il Movimento Cinque Stelle continuerà a far sentire il suo no convinto ad ogni possibilità di far realizzare a Brindisi un deposito Gnl. Mentre Edison continua in questa sua 'politica ambigua' e mai chiara della sua volontà noi non ci fermeremo, convinti che il futuro di questa città sia ben diverso dalle scelte che qualcuno vuole continuare ad imporre”. Lo dichiarano la candidata alle Elezioni europee del Movimento Cinque Stelle, Valentina Palmisano, ed il capogruppo del M5S in consiglio comunale a Brindisi, Roberto Fusco. “Noi siamo per una transizione ecologica che guardi davvero al territorio e siamo assolutamente contrari ad investimenti – aggiungono – addirittura finanziati dal Pnrr aventi ad oggetto l’incremento dell’utilizzo di combustili fossili. Il deposito che Edison vorrebbe realizzare a Brindisi è localizzato in un sito peraltro estremamente pericoloso vicino a centri abitati e ad altri impianti industriali”.  “Per la revoca dell’autorizzazione rilasciata dai ministeri Ambiente e Trasporti il 22 agosto 2022, ossia allorché il governo Draghi era in ordinaria amministrazione a seguito delle sue dimissioni di fine luglio 2022, il Movimento Cinque Stelle ha già presentato tramite i portavoce Furore e Danzi una interrogazione alla Commissione europea. Sono pronta – conclude Valentina Palmisano – a proseguire in questa direzione per dare finalmente dignità a questo territorio martoriato da simili scelte e che ormai da troppo tempo si ripetono a Brindisi”.

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Controlli a tappeto in alcuni Comuni da parte della Guardia di Finanza che ha controllato attività legate alla ristorazione, accoglienza, edili sanzionandone 19 per aver impiegato 44 unità lavorative non regolarmente assunte o non assunte del tutto. Inoltre sono state individuate delle mancate emissioni di ricevute fiscali. I comuni interessati al controllo sono Brindisi, Ostuni, Fasano, Francavilla Fontana, Carovigno e San Donaci.

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Nel Museo Ribezzo | Piazza Duomo 7 – Brindisi, da sabato 18 maggio a mercoledì 31 luglio, sarà allestita la Mostra “GRAFFI su CARTA. Segno e continuità”, dell’artista Paolo Gubinelli.

Nella sua attività artistica, Paolo Gubinelli ha maturato molto presto un vivo interesse per la carta, quale mezzo congeniale per esprimere il suo linguaggio interiore attraverso il segno in rilievo e i colori sfumati, come poesie che lasciano nuovi messaggi comunicativi.

Il dialogo tra antico e contemporaneo prende forma nel progetto espositivo, attraverso la continuità del segno come elemento senza tempo.

Paolo Gubinelli, nasce a Matelica (MC) nel 1945, vive e lavora a Firenze. Si diploma in Pittura presso l’Istituto d’arte di Macerata e continua gli studi a Milano, Roma e Firenze come grafico pubblicitario, designer e progettista in architettura.

Giovanissimo scopre l’importanza del concetto spaziale di Lucio Fontana, che determina un orientamento costante nella sua ricerca: conosce e stabilisce un’intesa di idee con gli artisti e architetti Giovanni Michelucci, Bruno Munari, Ugo La Pietra, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Enrico Castellani, Piero Dorazio, Emilio Isgrò, Umberto Peschi, Edgardo Mannucci, Mario Nigro, Emilio Scanavino, Sol Lewitt, Giuseppe Uncini, Zoren.

Partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero ed espone in permanenza nei maggiori musei.

Nel 2011 è ospitato alla 54° Biennale di Venezia – Padiglione Italia presso Arsenale, invitato da Vittorio Sgarbi e scelto da Tonino Guerra.

Fino al 31 luglio, il percorso espositivo è visitabile il lunedì 16:00 – 19:30 e dal martedı̀ alla domenica 9:00 - 19:15, con accesso consentito fino a 30 minuti prima della chiusura.

Una piattaforma informatica che dia supporto ai diversi livelli organizzativi coinvolti nelle reti tempo-dipendenti (il sistema 118, i Pronto soccorso, le Unità operative ospedaliere) attraverso un modulo di teleconsulto e il costante monitoraggio delle performance. 

Questo è l’obiettivo del progetto regionale, che ha come capofila la Asl di Brindisi, presentato oggi nella sede della Regione Puglia, a Bari, dagli ingegneri dell’Ufficio Sistemi informativi dell’azienda sanitaria brindisina Antonio Circhetta e Gianluca Lanzilotti, alla presenza della dirigente regionale della Sezione Risorse strumentali e tecnologiche, Concetta Ladalardo.
Il progetto “Sistema di tracciamento e di supporto alla diagnosi delle patologie tempo-dipendenti”, è finanziato con i fondi del Pnrr ed è realizzato dal Gruppo Gpi. 
“Questa piattaforma – dice il direttore generale Maurizio De Nuccio – migliorerà l’efficienza organizzativa e la qualità dell’assistenza con vantaggi sia per i pazienti che per gli operatori sanitari. Permetterà una riduzione dei tempi di presa in carico dei pazienti, la condivisione dei dati clinici tra i diversi nodi della rete, garantendo una rapida trasmissione delle informazioni”. 
Il monitoraggio e il miglioramento delle performance delle reti tempo-dipendenti (quelle in cui la rapidità di intervento è determinante: rete ictus, cardiologica, trauma, percorso nascita) sono fondamentali per garantire una gestione efficace delle patologie: saranno valutati indicatori come il tempo tra la chiamata al 118 e l’arrivo al Pronto soccorso, il tempo di permanenza in Pronto soccorso e la percentuale di pazienti arrivati in ospedale con l’ambulanza. 
La piattaforma sarà caratterizzata da una forte componente di integrazione con i principali sistemi informativi regionali e aziendali.