Redazione

 Carabinieri delle S.O.S. di Napoli, Squadre Operative di Supporto, allertati da alcuni cittadini, sono intervenuti in contrada Villanova di Ostuni presso l’abitazione di una 66enne la quale chiedeva aiuto poiché in casa si era sviluppato un incendio. In attesa dell’arrivo dei Vigili del Fuoco, i militari sono riusciti ad entrare nell’immobile, dapprima forzando il cancello elettrico d’ingresso e poi rompendo una finestra; la donna e suoi animali domestici, 7 cani, sono stati portati in salvo dai Carabinieri i quali, scongiurando il peggio, hanno bloccato anche l’erogazione del gas. Da una prima ricostruzione, l’incendio, domato dai Vigili del Fuoco nel frattempo intervenuti unitamente ai Carabinieri della locale Stazione, è divampato a seguito di un corto circuito di un frigo che si trovava nel garage attiguo all’abitazione. Le fiamme hanno interessato la parte esterna dell’immobile confinante con il citato garage e parzialmente il veicolo di proprietà della donna la quale, avendo inalato fumi, è stata successivamente soccorsa da personale del Servizio Sanitario 118 giunto sul posto. Le Squadre Operative di Supporto (S.O.S.), attualmente impiegate in occasione del vertice dei Capi di Stato e di Governo dei sette stati membri (G–7) dal 13 al 15 giugno, sono reparti costituitisi in seno a tutti i Reggimenti e Battaglioni dell’Arma dei Carabinieri. Ad esse è devoluto il compito di intervenire quanto più tempestivamente possibile per fronteggiare situazioni di crisi ad alto rischio, nonché prevenire, contrastare e contenere atti di terrorismo, qualora l’intervento del G.I.S. (Gruppo di Intervento Speciale) non fosse possibile nell’immediato, e comunque in sua attesa.

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Ancora disagi per i vigili del fuoco di Brindisi che stanno lavorando in enorme emergenza. Intanto la Cisal ha interessato il ministero degli Interni. “Ci viene segnalato dal personale che a distanza di diverse ore dall’inizio dell’evento di carattere mondiale denominato ‘G7’, che interessa il Comando di Brindisi, persistono ritardi sulla sistemazione Logistica dei Lavoratori. Duole constatare purtroppo, che ai nostri Vigili del Fuoco impiegati nella provincia di Brindisi, non sono stati garantiti i requisiti minimi di vivibilità e salubrità per svolgere il servizio d’Istituto nel miglior modo di decenza e decoro. Si chiede pertanto un urgente e immediato intervento al fine di garantire al nostro personale quella dignità Lavorativa meritata sul campo con dedizione e onore”. Questa la nota scritta dal segretario regionale Puglia della Federdistat VVF Cisal, Antonio Tragni, in una missiva inviata al sottosegretario all’Interno Prisco ed ai vertici nazionali e regionali del Corpo dei Vigili del Fuoco.

Unione  Cisal Brindisi - MASSIMO PAGLIARA".

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Un incidente stradale si è verificato ieri pomeriggio a Mesagne tra una moto e un'auto. I due mezzi viaggiavano uno su via Emanuele Filiberto mentre l'altra su via Paduano. Quando sono giunti all'intersezione per cause ancora in fase di accertamento si sono scontrati. Sul posto sono giunte due ambulanze del 118 e due pattugliedellapolizia locale che hanno rilevato il sinistro e avviato le indagini per stabilire la dinamica e le responsabilità. I due conducenti sono rimasti feriti e scioccati leggermente. La scorsa settimana allo stesso incrocio si era verificato un altro incidente.

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Un incidente stradale si è verificato questa mattina lungo la provinciale che collega San Pancrazio Salentino con Torre Santa Susanna, dove due auto, una Lancia Y e una Fiat Punto, per cause ancora di fase di accertamento si sono scontrate. Nell'urto due conducenti sono rimasti feriti e sono stati trasportati presso gli ospedali di Brindisi e Francavilla. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco e la polizia locale di Torre che ricostruità la dinamica del sinistro. (Fotoarchivio)

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Un lupo è stato avvistato da alcuni agricooltori in contrada Madonna dell'Alto, in agro di Cellino San Marco, precisamente ai confini con l'agro di Campi Salentina.

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Competizione nazionale indimenticabile per la Asd Studio Dance Brindisi della maestra Laura Zicola che al 79° Campionato Italiano Anmb della due giorni dell’1 e 2 giugno scorsi tenutosi a Francavilla Fontana fa incetta di medaglie portando a casa ben 7 titoli nazionali, diversi podi ed ottimi piazzamenti delle proprie atlete,  in un meeting nazionale che ha visto la partecipazione di centinaia di atleti provenienti da ogni parte dello stivale.

 A vincere il primato nazionale, che vale quindi il titolo di Campionessa Italiana Sara Mingolla nella categoria 16/34 classe B nel Cha Cha e Jive che le permette il passaggio di merito in classe A. Molto bene per lei anche nella Samba con il secondo posto e la terza piazza in rumba e paso.
Gradino più alto del podio e titolo di Campionessa Italiana Rebecca Pupino in Samba, Cha Cha e Jive nella categoria 12/13 anni classe C passando di merito in classe B. Per lei secondo posto nella Rumba.
Primo posto anche per Morena Cannone, Campionessa Italiana nell’Assolo Show Under 15.

Doppio titolo nazionale anche il gruppo Under 5 formato Ludovica Tedesco, Maria Rosaria Tateo, Elisa Ciardo Campionesse Italiane nelle due categorie del Synchro Latin e del Coreographic Latin
Campionesse Italiane in Video Dance Morena Cannone, Melissa Pignatelli, Rebecca Pupino, Tiziana Schirone.
Stesso risultato per le ragazze dello Show Caribe, le Campionesse Italiane Sara Mingolla, Rebecca Pupino, Melissa Pignatelli, Morena Cannone, Tiziana Schirone.

Risultati di rilievo anche da Arianna Fischetto 6/9 anni classe C seconda classificata in Rumba e Cha cha, terza classificata nella Samba e quarta nel Jive passando di merito in classe B, Melissa Pignatelli terza classificata nel Jive e quinta in Cha cha classe C 12/13 anni, Ludovica Carriero classificata terza in Rumba e Jive su 39 atlete in classe D 12/13 anni, Tiziana Schirone semifinalista in samba su 39 atlete classe D 12/13 anni, quinta classificata in Jive e settima in Rumba, Melissa Grassi Finalista classe D 10/11 anni su 80 bambini, Carlotta De Blasi semifinalista 6/9 anni classe D su 80 bambini, Diletta Manca semifinalista 6/9 anni classe D su 80 bambini e Giorgia Greco finalista Under 5.

Infine per i gruppi titolo di Vice Campionesse Italiane a Myriam Malvoni, Carlotta De Blasi, Marilena Mangione, Giulia Corsano, Sharon Tricarico nel Synchro Latin Under 8. Stesso risultato per la squadra Under 16 formata da Sara Mingolla, Rebecca Pupino, Melissa Pignatelli, Morena Cannone, Tiziana Schirone.

“Chiudere l’anno agonistico con questi risultati strepitosi è molto gratificante per il duro lavoro che facciamo in tutti questi mesi. - dichiara la maestra Laura Zicola -  Sono fiera ed orgogliosa delle mie ragazze che si impegnano e si allenano ogni giorno per ottenere questi risultati. Ora, dopo il saggio che si terrà il 17 giugno all’‘Andromeda Cinemas’ di Brindisi, voleremo direttamente a Rimini per l’ultima competizione dell’anno, anche questa importantissima.”    

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Tutto il lavoro di attrazione e marketing territoriale fatto negli scorsi anni e finalizzato a rendere la città di Brindisi centrale nel panorama internazionale mediante la promozione turistica e culturale, rischia pesantemente di essere vanificato a causa di negligenza e pressappochismo.

Il “Cinzella Festival”, appuntamento musicale di indiscussa caratura sovranazionale, presumibilmente sarà spostato in un’altra città a causa dell’inagibilità per rischio crollo, emerso solo pochi giorni fa, dell’ ex capannone Montecatini che, data la sua conformazione strutturale, con ogni probabilità non sarà stato adeguatamente manutenuto.

Il tentativo di soluzioni tardive con cui si vorrebbe correre ai ripari, siano esse manutenzione urgente o cambio di location, probabilmente non basteranno ad evitare la perdita di una vetrina mondiale che con tanta fatica durante la passata amministrazione siamo riusciti a portare a Brindisi.

Questa grave circostanza, se confermata, impoverirà non solo l’offerta turistica della città durante la stagione estiva ormai alle porte ma rappresenterà un danno per tutto il territorio sia dal punto di vista culturale che economico.

Partito Democratico di Brindisi

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Il C.T. “Dino De Guido” Mesagne, domenica 9 giugno, nella quinta giornata della serie B1 maschile, ha vinto agevolmente in trasferta contro il T.C. Guidizzolo (Mantova) con il punteggio di 4-2.

La formazione mesagnese ha conquistato i 4 singolari con le vittorie di Oleksandr Ovcharenko, Lautaro Augustin Falabella, Andrea Massari e Simone Pacciolla.

A risultato acquisito, la squadra mesagnese ha lasciato riposare l’ucraino Ovcharenko e l’italo-.argentino Falabella facendo giocare la coppia Davide Spina/Alessio Rosato e la coppia Simone Pacciolla/Paolo Rampino che ha visto l’esordio di quest’ultimo, giovanissimo atleta del vivaio gialloblù; i due doppi hanno visto la vittoria del T.C. Guidizzolo fissando il risultato finale sul 4-2.

Dopo la quinta giornata, ecco la classifica aggiornata:

classifica.png

 

Ultimo impegno per la formazione del C.T. “Dino De Guido” è la trasferta siciliana di domenica 16 giugno, contro il T.C.Siracusa, terza in classifica con 8 punti, che designerà la vincitrice del girone.

E’ giusto ricordare che il T.C. Lecco, comprimario in classifica, nell’ultima giornata osserverà il suo turno di riposo.

Per una breve, esplicativa sintesi del regolamento, si fa presente che “alla serie B1 maschile partecipano 42 squadre divise in sei gironi da sette. Le prime classificate di ogni girone si giocheranno, in un incontro con formula di andata e ritorno, la promozione in A2 contro le vincenti degli spareggi in gara unica tra le seconde e le terze classificate”.

Grande aspettativa da parte dei dirigenti e dei numerosi tifosi mesagnesi che attendono con entusiasmo l’esito dei risultati finali della trasferta conclusiva.

Ad oltre un anno dell’entrata in vigore della riforma Cartabia che doveva snellire la burocrazia giudiziaria, si registra un maggior danno ai passeggeri ed un beneficio per le compagnie aeree, con in prima fila le lowcost straniere.

La riforma Cartabia ha modificato il processo civile anche davanti al giudice di pace, introducendo l’obbligatorietà della conciliazione. L’auspicio del ex Ministro Marta Cartabia circa lo snellimento del carico giudiziario davanti ai giudici di pace, ad oltre un anno dell’entrata in vigore, è infatti smentito dai fatti, a danno dei passeggeri aerei costretti ad attendere tre anni per ottenere un indennizzo che, nella maggior parte dei casi, è di 250 euro. Il tutto a beneficio dei vettori, con le società lowcost più note in prima fila. Infatti, sono proprio le lowcost che detengono il primato del traffico aereo e, per l’effetto, il primato dei disservizi. Il report sui disservizi aerei del 2023, firmato ItaliaRimborso, società leader nell’assistenza ai passeggeri, attesta come il secondo vettore aereo, in ordine di numeri di disservizi sia Ryanair, dato dettato dall’interessante traffico aereo gestito dalla compagnia aerea irlandese.

Il passeggero, già vittima di un ritardo o di una cancellazione, fatta eccezione per i casi ove la compagnia aerea non ha responsabilità, dovrà prima tentare una conciliazione davanti ad un organismo iscritto all’Autorità di Regolamentazione dei Trasporti (ART), gratuita con Conciliaweb o a pagamento in un organismo privato. Nella maggior parte dei casi, la compagnia aerea non aderisce ed il mese di attesa per la convocazione, non produce alcunché rinviando poi il problema al giudice di pace competente. Qui, inizia un vero dramma. Il giudice competente è quello territorialmente coinvolto nella tratta aerea oggetto del disservizio. Si pensi, un cittadino di Taormina che ha subito un disservizio su un volo Catania-Torino dovrà scegliere, con un avvocato del luogo, se optare per il foro di Torino o per quello di Catania, sostenendo ogni spesa compresa quella di domiciliazione, di contributo unificato, oltre che anticipare le spese legali. Il tutto per ottenere duecentocinquanta euro.

Negli ultimi anni, società di assistenza ai passeggeri, garantiscono un servizio di assistenza gratuito, anche in caso di condanna al giudizio. Fra queste, emerge ItaliaRimborso che di recente è stata ascoltata a Roma presso il Ministero dei Trasporti dove ha richiesto lo snellimento dell’iter per ottenere giustizia. L’avvocato Salvo D’Angelo, direttore legale di Italia Rimborso, afferma: «Il diritto del cittadino non può essere subordinato ad una lungaggine processuale che si traduce in denegata giustizia».

Nel frattempo, altri avvocati chiedono la risoluzione del problema che grava su tutte le controversie gestite dal giudice di pace (assicurazioni entro dieci mila euro, disservizi nei mezzi di trasporto, ingiunzioni di pagamento etc). L’Ordine degli Avvocati di Milano, congiuntamente a quello di Roma e di Napoli hanno scritto al ministro Nordio una nota ove evidenziano la necessità di ritornare allo strumento di citazione quale atto introduttivo del giudizio. Si aggiunge, con probabilità il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Trapani, presieduto dall'avvocato Salvatore Longo, propenso ad evidenziare le problematiche agli organi competenti.DAngelo_Salvo_direttore_legale_ItaliaRimborso.jpeg

«La proposta degli Ordini professionali a cui appartengo – continua l’avv. D’Angelo – è l’unica strada percorribile. Il ritorno alla citazione è l’unica vera svolta alla risoluzione delle controversie di tale entità. La società che assisto, fino allo scorso anno, pre-riforma, definiva in via bonaria il 90% del contenzioso pari ad oltre venti mila controversie-anno. Oggi, quale difensore, ho in essere, in tutta la penisola, oltre duemila casi pendenti davanti ai giudici di tutta Italia ed ho già incarico per il deposito di oltre tremila ricorsi. La compagnia aerea ha tutto l’interesse di non definire perché sborserà le somme, con questo sistema, fra tre anni (media italiana della durata di un giudizio davanti al giudice di pace)».

Del problema Busto Arsizio, foro competente per i disservizi su Malpensa, se ne è occupato Max Laudadio per Canale 5. Nella puntata del 18 maggio scorso, Striscia La Notizia ha fatto un servizio proprio sull’ufficio del giudice di pace di Busto Arsizio. Un avvocato non identificato, che assiste compagnia aeree, ha dichiarato che «la compagnia aerea è ben contenta che mi fai le decisioni al 2030». Addirittura, lo stesso legale, ha proposto ad una altra compagnia aerea, sua cliente, come emerge dal servizio Mediaset, di trasferire la sede a Malpensa così le cause andranno al 2032.

Italia Rimborso, ritiene che a perdere siano solo i cittadini che non possono attendere sei anni ed anticipare spese. Nell’ultimo anno, sempre secondo gli studi della claim company, 650mila passeggeri hanno ricevuto disagi aerei risarcibili. Il Regolamento Europeo 261 del 2004 è applicabile solamente per disagi subiti nel corso degli ultimi due anni, quindi i diritti di oltre un milione di passeggeri sono a rischio. La claim company italiana ottiene una sentenza al giorno, per un totale di 165 accoglimenti nei primi cinque mesi del 2024. Questo dato dovrebbe far pensare anche i vettori aerei che, invece hanno ottenuto, nello stesso periodo, solo 30 rigetti di cui la metà in corso di appello.

«Ho già ricevuto incarico – continua D’Angelo – per depositare per conto di 5.000 passeggeri i relativi ricorsi. Sono costretto a rallentare, facendo aspettare il passeggero, perché non ricevo da qualche cancelleria, neppure il numero di ruolo del procedimento e sono costretto a cercare facendo accesso al sistema telematico, che il venerdì, di solito, non funziona per aggiornamenti. In più, il deposito di detti ricorsi determinerà un aggravio ulteriore per tutti i cittadini, non solo per i passeggeri, che potrebbero avere giudizi davanti al giudice di pace determinando una giustizia lenta. Nel frattempo, il vettore aereo continua a volare senza sborsare un euro, il passeggero aspetta. Sono stato ricevuto dalla segreteria tecnica del Ministero dei Trasporti, ho descritto il problema anche con una memoria dettagliata, argomentando perfino sulle funzioni di ENAC. Si pensi che ENAC, nel caso di un reclamo che non determina rimborso ma eventuale sanzione per la compagnia, esige una delega notarile con ulteriore costo in capo al passeggero».

«Infine – conclude D’Angelo – oggi la mancata risoluzione del problema, determina un ulteriore gestione del carico giudiziario che va tenuto in considerazione anche in vista della stagione estiva. Le proiezioni fra lo scorso anno e questa stagione estiva, sono di circa un milione di passeggeri aventi diritto. Se immaginiamo che solo il 10% possa porre i fatti al vaglio del Giudice, ci troveremo presto con udienze, in tutte le materie di competenza dei Giudici di Pace, fra dieci anni».

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ACQUA: COLDIRETTI PUGLIA, CAMPI ALLAGATI PER FALLA IN CONDOTTA PAOLONI A MASSAFRA; CON RETI COLABRODO PERSO 1 LITRO SU 2

Paradossale uno spreco di acqua di tali dimensioni, mentre i campi e le stalle sono a secco in provincia di Taranto

Campi allagati a Massafra a causa di una falla nella condotta Paoloni, proprio quando l’acqua scarseggia, la Basilicata ha chiuso i rubinetti e sono a secco le colture da Ginosa a Massafra passando per Palagiano, Palagianello e Castellaneta, mentre le stalle a Laterza non hanno acqua per una ‘interruzione temporanea’ dell’erogazione dell’acquedotto rurale. A darne notizia è Coldiretti Puglia, con gli agricoltori esasperati per gli oliveti  allagati in Contrada Patemisco a Massafra per la rottura di una condotta con un enorme spreco di risorsa idrica.  

“In Puglia a causa delle reti colabrodo va perso 1 litro di acqua su 2, uno spreco che non ci si può permettere. E’ un disastro”, ha tuonato il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, rispetto allo scenario paradossale che sta vivendo la provincia di Taranto, che “con i campi a secco e gli animali allo stremo non può certamente premettersi uno spreco di acqua di queste dimensioni. E’ evidente la fallimentare gestione dell’acqua e della bonifica in Puglia, a partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui comunque ai nostri agricoltori vengono recapitate le cartelle pazze e lo stesso vale per le opere irrigue di cui molte sono incomplete, spesso in stato precario, con perdite non più sostenibili e anche gli invasi realizzati hanno necessità di essere riqualificati, ampliati e resi idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale”, conclude Cavallo.

Si sono consolidate nel tempo nuove ed inevitabili esigenze di manutenzioni ordinarie straordinarie delle opere pubbliche di bonifica che non possono e non debbono essere scaricate sugli utenti  i quali hanno, loro malgrado,  subito innumerevoli danni per mancata manutenzione. La tropicalizzazione del clima sottopone ormai ciclicamente, incalza Coldiretti Puglia, alla violenza di nubifragi e bombe d’acqua che si abbattono su un territorio fragile, dove l’incuria e la mancanza di opere di manutenzione ordinaria dei canali e delle reti di scolo aggravano la situazione. Serve un piano organico pluriennale per gli interventi di manutenzione straordinaria, al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati, già colpiti sia patrimonialmente che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica e che realizzi investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, avvii fattivamente interventi di manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali.

Coldiretti Puglia ritiene urgente il cronoprogramma degli interventi, a partire dalla conclusione dell’iter del Piano Generale di Bonifica con la conseguente realizzazione dei nuovi Piani di Classifica, con riparti degli oneri adeguatamente distribuiti su tutto il territorio e una più ampia platea di contribuenti, con una coerente applicazione dei tributi di bonifica connessi ai benefici che le opere di bonifica apportano agli immobili dei contribuenti, e che la regione vigili sulla loro corretta attribuzione, il superamento del peso debitorio sul sistema Consorzi commissariati e la risoluzione delle problematiche amministrative e finanziarie esistenti, la ripresa dei servizi di bonifica (lavori, investimenti) in modo da concretare e giustificare il pagamento degli oneri di bonifica, l’aggiornamento della classificazione e dei tributi per le imprese agricole presenti nelle aree colpite da Xylella, in cui dal 2014 persiste una permanete calamità che ha sconvolto gli assetti della produttività agricola, il completamento delle opere incompiute e la ripresa delle progettazioni idrauliche ed irrigue per mettere in sicurezza il nostro territorio per il prossimo futuro, nonché ulteriori opere per l’approvvigionamento di acqua ad uso irriguo.

Con la siccità e l’aumento dei livelli del mare, la risalita del cuneo salino rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che – sottolinea la Coldiretti regionale – è più che preoccupante per l’economia agricola dell’intera regione. Tra l’altro, la Puglia è la regione d’Italia dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi e rappresenta la calamità più rilevante per i campi e mantiene anche il primato negativo – ricorda Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi. D’altro canto ogni anno va perso l’89% dell’acqua piovana, una dispersione che la Puglia non può permettersi – conclude Coldiretti Puglia - considerato che l’acqua non ce l’ha e ha bisogno di importanti opere per ridisegnare il proprio assetto idrico e idrogeologico e per garantire non solo l’approvvigionamento idrico per la popolazione, ma per assicurare corpi irrigui adeguati alle produzioni agricole, artigianali e industriali.

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