Ampliamento zona Pip, il Pd Mesagne infuriato con l’Amministrazione Molfetta

Agosto 11, 2016 2828

zona pipIl Partito democratico di Mesagne è incavolato con l’Amministrazione Molfetta per essersi presa il merito della chiusura dell’iter burocratico per l’approvazione del piano di ampliamento della zona Pip. Un merito che non gli riconoscono poiché l’intero percorso si è svolto, secondo loro, nella precedente consiliatura quando al timone del Comune c’era un loro uomo fidatissimo: Franco Scoditti.

“Giorni fa abbiamo appreso dell’enorme soddisfazione degli amministratori locali, in particolar modo dell’assessore, Palma Librato, e dell’assessore, Antonio Marotta, e del consigliere regionale, Mauro Vizzino, per aver a loro dire conseguito l’importante risultato della prossima approvazione del Piano di ampliamento del Pip”, ha esordito Francesco Rogoli, segretario cittadino del Pd che ha aggiunto: “Pur sforzandoci non riusciamo a cogliere in cosa sia consistita “l’attività congiunta” degli assessori e del consigliere regionale, poiché il Piano di ampliamento del Pip è stato adottato ormai un anno e mezzo fa, consiliatura del sindaco Franco Scoditti, dal Consiglio comunale al tempo in carica”.

Già nell’ottobre 2014, assessore Rosanna Saracino del Pd, era stata inviata alla Regione Puglia l’istanza di valutazione ambientale strategica esiziale ai fini dell’approvazione del piano. “Giova ricordare, inoltre, che fosse dipeso dall’attuale sindaco e dai Consiglieri comunali di maggioranza, di ieri e di oggi, probabilmente non avremmo ancora traguardato neanche l’adozione, senza la quale oggi non si potrebbe procedere all’approvazione del piano, che rappresenta solo l’atto conclusivo, e quindi finale, del lungo iter amministrativo”, ha tenuto a precisare il segretario secondo cui “basta rileggere i verbali della seduta consiliare del 15 gennaio 2015 per rendersi conto di quanto ostruzionismo fu fatto durante tutto il percorso istituzionale che si compose di ben sette commissioni consiliari, che oggi sembrano non andare di moda, e un Consiglio comunale”.

Rogoli è piuttosto adirato poiché “dopo più di un anno lasciato trascorrere dall’Amministrazione in carica, è preso e portato all’approvazione lo stesso piano sottoposto all’adozione dalla giunta precedente, alla quale va riconosciuto il merito per l’esito positivo della vicenda”. Il risentimento del segretario del Pd è palese poiché ci tiene a sottolineare che “senza un briciolo di vergogna, tutti si appropriano di questo risultato, sia chi non c’era e anche chi, pur essendoci, avrebbe preferito che il piano non si adottasse”. Infine Rogoli ha precisato che l’attuale Amministrazione “non è nuova a questo tipo di comportamenti, ne abbiamo avuto prova sia nel corso dell’inaugurazione del parco nell’area dell’ex campo sportivo, piuttosto che per le opere di messa in sicurezza dal rischio di dissesto idrogeologico, progetto approvato dall’Amministrazione Sconosciuto”. Per i mesagnesi è la sindrome del “ping pong” politico.

Ultima modifica il Giovedì, 11 Agosto 2016 09:21