circa la chiusura del Centro di primo impiego di Mesagne. Dopo l’affondo fatto dall’onorevole in campo è sceso il presidente della Provincia, Maurizio Bruno, che senza girare intorno ha rinviato al mittente l’affondo. “Mi chiedo – ha scritto Bruno - dove fosse l’onorevole Matarrelli quando è stato deciso tutto questo? Se avesse avuto davvero a cuore il problema, era in Parlamento che doveva protestare. Non adesso, quando la legge sta producendo i primi effetti”. Ed è querelle politica tutta interna al centrosinistra. “Intanto – ha continuato il presidente Bruno – la Provincia di Brindisi, al momento, sta predisponendo la riorganizzazione dei Centri per l’impiego così come da normativa vigente, in particolare dalla legge Delrio e dalle varie circolari e norme del ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, in attesa delle decisioni assunte in merito dalla Regione Puglia”. Bruno ha aggiunto: “In secondo luogo tale riassetto organizzativo è conseguente in particolar modo dei prepensionamenti pre-Fornero che hanno comportato una riduzione ovvia del personale. A conferma di tutto ciò, lo sportello, riferito all’utenza della sola città di Mesagne, non chiude ma verrà accorpato al Cpi di Brindisi, insieme con l’utenza di S. Pancrazio Salentino. Mentre, Latiano, Erchie e Torre S. Susanna faranno riferimento di Francavilla Fontana e la città di S.Vito dei Normanni di Ostuni”.